Edith Mincuzzi

Edith Mincuzzi Pagina ufficiale di Edith Mincuzzi, psicologa, psicoterapeuta, ipnocoach e mediatrice familiare.

Psicologa, psicoterapeuta a orientamento psicodinamico-psicoanalitico e mediatrice familiare, esperta in EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), approccio terapeutico per il trattamento del trauma e dei sintomi correlati. Lavoro da anni in libera professione, proponendo sia interventi psicologici e terapeutici nell'area del disagio psichico e relazionale di adulti, coppie e famiglie sia percorsi di mediazione familiare per il miglioramento della comunicazione tra genitori in via di separazione o divorzio e la condivisione di accordi su tutti gli aspetti coinvolti nella riorganizzazione delle relazioni. Su entrambe le materie svolgo docenze all'interno dei corsi di specializzazione dell'Istituto HFC.

Ripartire non vuol dire dimenticare o fare finta che nulla sia accaduto.Ripartire significa accogliere la propria storia...
26/09/2025

Ripartire non vuol dire dimenticare o fare finta che nulla sia accaduto.
Ripartire significa accogliere la propria storia, con i suoi dolori e le sue gioie, e lasciare che diventi parte di te senza più definirti del tutto.

Ogni esperienza, anche la più difficile, porta con sé una lezione. Non serve azzerare, serve trasformare.
Il nuovo inizio è autentico solo se nasce dalle radici della tua storia.

🌱 Non temere ciò che hai vissuto: portalo con te come forza, non come peso.

👉 Tu come vivi i tuoi “nuovi inizi”? Ti senti più vicino all’idea di azzerare tutto o di portare con te ciò che hai imparato?



26/09/2025
Ci sono stati giorni in cui sentivo di essere io stessa il problema.Mi guardavo dentro e tutto sembrava rotto,pensavo ch...
14/09/2025

Ci sono stati giorni in cui sentivo di essere io stessa il problema.
Mi guardavo dentro e tutto sembrava rotto,
pensavo che l’unica via fosse cambiare chi ero.

Ho conosciuto bene quella sensazione.
La convinzione che “qualcosa non andasse in me”
è stata per anni una ferita silenziosa, capace di farmi dubitare del mio valore.

Col tempo però ho imparato una verità che voglio lasciarti come promemoria:
non ero solo il problema.
Ero anche la risposta, la possibilità, la cura.

Non è servito diventare perfetta, ma imparare a guardarmi con più dolcezza,
a riconoscere che dentro di me c’era già la forza per ricominciare.

E oggi posso dirtelo: non sei difettata.
Sei stata ferita, come lo siamo stati tutti.
Ma dentro quelle ferite c’è anche la tua strada di guarigione.

✨ Da dove iniziare a trovare le tue risposte?
– Impara ad ascoltarti: non solo i pensieri, ma le emozioni che cerchi di mettere a tacere.
– Concediti il diritto di chiedere aiuto, senza vergogna.
– Scrivi ciò che senti: la carta sa accogliere anche quello che non dici a nessuno.
– Fai piccoli passi, uno alla volta: non serve avere subito tutte le soluzioni.

Perché resto?”Chi vive una relazione disfunzionale si pone spesso questa domanda, con un misto di dolore e senso di colp...
03/09/2025

Perché resto?”
Chi vive una relazione disfunzionale si pone spesso questa domanda, con un misto di dolore e senso di colpa.

La verità è che non si tratta di mancanza di forza.
Si tratta di un legame psicologico complesso, chiamato TRAUMA BOND, che nasce quando momenti di svalutazione e critica si alternano a brevi attimi di vicinanza e sollievo.
È proprio questa alternanza che confonde, che logora e che rende così difficile dire basta.

Non è colpa tua.
È un meccanismo che agisce in profondità, toccando la tua autostima, le tue paure e le tue speranze. Ma questo non significa che non puoi spezzarlo.

💙 Cercare aiuto, parlare con qualcuno, affidarti a un percorso, può diventare il passo decisivo per ritrovare te stesso e imparare a scegliere relazioni che ti nutrono, non che ti logorano.

Settembre ha sempre avuto un sapore speciale.Da bambini significava ritrovare gli amici, tornare a scuola, aprire libri ...
01/09/2025

Settembre ha sempre avuto un sapore speciale.
Da bambini significava ritrovare gli amici, tornare a scuola, aprire libri nuovi che profumavano di carta, temperare matite colorate e riempire il diario di sogni e speranze. Il nuovo capitolo iniziava quasi da sé, senza che ci fosse bisogno di pensarci troppo.

C’era un mondo intorno a noi che ci guidava: genitori che ci svegliavano, insegnanti che ci davano compiti, amici che ci aspettavano, orari e impegni che scandivano le giornate. La disciplina era fuori da noi, e pian piano imparavamo a interiorizzarla. Per questo da ragazzi era più semplice: non dovevamo inventare regole, ci bastava seguirle.

Oggi è diverso.
Crescere e diventare adulti significa che nessuno ci dice più cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. All’inizio sembra la libertà che abbiamo sempre desiderato, ma presto ci accorgiamo che questa libertà porta con sé anche ansia e dispersione. Senza punti di riferimento esterni, tutto dipende da noi.

Ed è qui che nasce la sfida più grande: scegliere noi quando iniziare, quando smettere, quale strada prendere. Decidere di aprire il nostro nuovo capitolo. Non importa se oggi, domani o tra un mese: ciò che conta è scegliere, e avere il coraggio di riprendere in mano la nostra vita.

E se non ci riusciamo da soli, cercare un aiuto non è segno di debolezza: significa darci la possibilità di ritrovare quella disciplina e quella costanza che un tempo venivano dall’esterno, e che oggi possiamo imparare a costruire dentro di noi.

✨ Il nostro nuovo capitolo inizia nel momento in cui decidiamo di viverlo.

Settembre ha sempre avuto un sapore speciale.Da bambini significava ritrovare gli amici, tornare a scuola, aprire libri ...
01/09/2025

Settembre ha sempre avuto un sapore speciale.

Da bambini significava ritrovare gli amici, tornare a scuola, aprire libri nuovi che profumavano di carta, temperare matite colorate e riempire il diario di sogni e speranze.
Il nuovo capitolo iniziava quasi da sé, senza che ci fosse bisogno di pensarci troppo.

C’era un mondo intorno a noi che ci guidava: genitori che ci svegliavano, insegnanti che ci davano compiti, amici che ci aspettavano, orari e impegni che scandivano le giornate.
La disciplina era fuori da noi, e pian piano imparavamo a interiorizzarla.
Per questo da ragazzi era più semplice: non dovevamo inventare regole, ci bastava seguirle.

Oggi è diverso.
Crescere e diventare adulti significa che nessuno ci dice più cosa dobbiamo o non dobbiamo fare.
All’inizio sembra la libertà che abbiamo sempre desiderato, ma presto ci accorgiamo che questa libertà porta con sé anche ansia e dispersione.
Senza punti di riferimento esterni, tutto dipende da noi.

Ed è qui che nasce la sfida più grande: scegliere noi quando iniziare, quando smettere, quale strada prendere.
Decidere di aprire il nostro nuovo capitolo. Non importa se oggi, domani o tra un mese: ciò che conta è scegliere, e avere il coraggio di riprendere in mano la nostra vita.

E se non ci riusciamo da soli, cercare un aiuto non è segno di debolezza: significa darci la possibilità di ritrovare quella disciplina e quella costanza che un tempo venivano dall’esterno, e che oggi possiamo imparare a costruire dentro di noi.

✨ Il Tuo nuovo capitolo inizia nel momento in cui decidi di viverlo.

✨ Tutti portiamo dentro di noi ferite dell’infanzia.Non sono colpe, ma tracce emotive che nascono dal modo in cui siamo ...
30/08/2025

✨ Tutti portiamo dentro di noi ferite dell’infanzia.
Non sono colpe, ma tracce emotive che nascono dal modo in cui siamo stati accolti, visti e amati.

🔹 Rifiuto → “Non valgo abbastanza”
🔹 Abbandono → “Resterò solo se amo”
🔹 Umiliazione → “Non devo mostrare i miei bisogni”
🔹 Tradimento → “Non posso fidarmi”
🔹 Ingiustizia → “Devo essere perfetto per meritare amore”

👉 Riconoscerle è il primo passo per smettere di ripetere vecchi copioni e aprirsi alla guarigione.

💬 Scrivimi nei commenti: quale ferita senti più vicina alla tua storia?

📌 Se vuoi approfondire ogni ferita, nelle storie in evidenza trovi spiegazioni più dettagliate e strumenti pratici per riconoscerle meglio.

✨ Salva questo post per ricordarti che le ferite possono trasformarsi.

#ʜᴇᴀʟɪɴɢᴊᴏᴜʀɴᴇʏ

Non basta il tempo: il cervello guarisce cosìIl tempo da solo non cancella il dolore.Quando vivi un trauma relazionale, ...
26/08/2025

Non basta il tempo: il cervello guarisce così

Il tempo da solo non cancella il dolore.
Quando vivi un trauma relazionale, il cervello memorizza quella ferita nelle aree emotive e nella memoria implicita.

Non basta capire: serve un’esperienza nuova.
Sicura. Stabile. Accogliente.

Solo così il cervello costruisce nuove connessioni, sostituendo il circuito della paura con quello della fiducia.

Le neuroscienze lo confermano:

✅ Ripetizione di esperienze sane → nuove reti neurali
✅ Dopamina → motivazione e piacere nel cambiamento
✅ Cortisolo → resta alto se resti nel vecchio copione

👉 Guarisci quando scegli il presente: relazioni sane, confini chiari e amore per te stessa.

💬 Ti ritrovi in questo?
📌 Salva il post per ricordarlo nei momenti difficili.
❤️ Condividilo con chi ne ha bisogno.

L’ansia serale non è una debolezza. È un segnale.Quando tutto rallenta fuori, spesso accelera dentro.E più cerchi di spe...
24/08/2025

L’ansia serale non è una debolezza. È un segnale.
Quando tutto rallenta fuori, spesso accelera dentro.
E più cerchi di spegnere quei pensieri… più diventano rumorosi.

La sera la mente è stanca, le difese si abbassano, il controllo razionale cede spazio all’iperattività emotiva.
In quel vuoto si infilano paure, ricordi, frasi sospese.
Ma sapere perché succede, può aiutarti a non peggiorarla.

In questo post trovi 3 cose importanti da sapere sull’ansia serale — perché non sempre si può farla sparire… ma si può gestirla meglio.

📌 Salva il post per le sere in cui ti sembra di perdere il controllo.
💬 Ti succede? Raccontamelo nei commenti.
✨ Nella sezione abbonati trovi una pratica guidata più lunga, per accompagnarti passo dopo passo verso il riposo.

A volte il passato pesa più di quanto pensiamo.Chi è cresciuto tra assenze, lutti o maltrattamenti spesso porta dentro u...
21/08/2025

A volte il passato pesa più di quanto pensiamo.
Chi è cresciuto tra assenze, lutti o maltrattamenti spesso porta dentro una convinzione silenziosa: “la vita prima o poi mi deve restituire quello che non ho avuto.”

Il problema è che questa aspettativa diventa una trappola.
👉 Ti ritrovi a replicare inconsciamente lo stesso copione: relazioni instabili, fallimenti che si ripetono, un senso di vuoto che ritorna.
👉 Le neuroscienze spiegano che ogni piccola conferma (un messaggio, un complimento, un successo) attiva un picco di dopamina, mentre ogni rifiuto o perdita scatena cortisolo. Il risultato? Un’altalena emotiva fatta di sollievo e frustrazione.

💡 Ma non sei condannato a rivivere sempre lo stesso copione.
Ecco da dove si può iniziare:
1. Riconoscere il modello → accorgerti che non è “il destino”, ma un pattern che il tuo cervello ripete.
2. Creare confini chiari → imparare a dire no a relazioni o dinamiche che ti risucchiano energia.
3. Lavorare sul corpo → pratiche come mindfulness, respirazione o scrittura aiutano a regolare le emozioni.
4. Costruire ciò che mancava → scegli ogni giorno piccoli gesti che ti diano sicurezza, fiducia, amore.

La verità è che non si guarisce aspettando un risarcimento dal passato.
Si guarisce costruendo oggi ciò che è mancato ieri.

💬 Ti sei mai accorto di vivere con questa sensazione di “credito” verso la vita?



A volte non puoi decidere quando la vita ti metterà al tappeto.💥 Una malattia improvvisa💥 La perdita di una persona cara...
20/08/2025

A volte non puoi decidere quando la vita ti metterà al tappeto.

💥 Una malattia improvvisa
💥 La perdita di una persona cara
💥 Un evento che ti toglie il fiato senza preavviso

In questi casi non hai colpa. L’unica scelta è quando e come rialzarti.

Altre volte invece il crollo arriva piano piano, come il risultato di strade che continui a percorrere anche se dentro di te sai che non ti fanno bene:

⚠️ Restare in una relazione che ti consuma
⚠️ Dire troppi “sì” quando vorresti dire “no”
⚠️ Ignorare i segnali del corpo e della mente

Spesso non è che non li vedi… è che scegli di guardare solo le cose positive, negando le altre.

E quando il peggio accade, ti chiedi: “Perché proprio a me?”

👉 La differenza è questa:
• Quando la vita ti colpisce senza preavviso → serve accettazione e resilienza.
• Quando invece i segnali ci sono → lì puoi intervenire prima, cambiare strada, fermarti e ascoltarti.

Ed è proprio qui che la terapia può aiutarti: a riconoscere i segnali che tendi a negare, a dare voce a ciò che non vuoi vedere, a costruire alternative.

✨ Non puoi scegliere quando cadere.
Ma puoi sempre scegliere quando rialzarti…
…e, in certi casi, persino scegliere di non cadere affatto.

💭 Ti ritrovi più nella prima situazione o nella seconda?

🌞 Buon Ferragosto a tutti!Oggi perfino Freud si prende una pausa…Ovviamente la citazione non è sua… ma ammettiamolo, avr...
15/08/2025

🌞 Buon Ferragosto a tutti!

Oggi perfino Freud si prende una pausa…
Ovviamente la citazione non è sua… ma ammettiamolo, avrebbe potuto dirla! 😂

Con l’augurio sincero che il tuo unico “conflitto interiore”, OGGI, sia decidere dove andare: mare o montagna 🏖️⛰️

Indirizzo

Via Paolo Emilio 7
Rome
00192

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:30 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 14:00
Giovedì 09:30 - 20:00

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Abstract curricolare

Psicologa, psicoterapeuta a orientamento psicodinamico-psicoanalitico e mediatrice familiare, perfezionata in EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), approccio terapeutico per il trattamento del trauma e dei sintomi correlati. Lavoro da anni in libera professione, proponendo sia interventi psicologici e terapeutici nell'area del disagio psichico e relazionale di adulti, coppie e famiglie sia percorsi di mediazione familiare per il miglioramento della comunicazione tra genitori in via di separazione o divorzio e la condivisione di accordi su tutti gli aspetti coinvolti nella riorganizzazione delle relazioni. Su entrambe le materie svolgo docenze all'interno dei corsi di specializzazione dell'Istituto HFC.