Naturstudiosalute Dr.ssa Cimpeanu Daniela

Naturstudiosalute Dr.ssa Cimpeanu Daniela Dr.ssa Daniela Cimpeanu
Esperta in benessere e prevenzione dei disturbi Gastrointestinali. Doctor of Science in Naturopaty
Major Dietology e Nutrizione

Mal di schiena e colite: due facce della stessa medaglia. "Come i disturbi gastrointestinalipossono influenzare la salut...
05/01/2025

Mal di schiena e colite: due facce della stessa medaglia.

"Come i disturbi gastrointestinali
possono influenzare la salute della schiena e viceversa"

La chiave per risolvere il mal di schiena potrebbe trovarsi nel vostro intestino. A dirlo è la Dr.ssa Daniela Cimpeanu, esperta in benessere e prevenzione dei disturbi gastrointestinali, nonché Doctor of Science in Naturopathy con specializzazione in Dietologia e Nutrizione.

Un legame inaspettato

Mal di schiena e colite possono sembrare, a prima vista, disturbi del tutto scollegati. Tuttavia, la Dr.ssa Cimpeanu sottolinea che potremmo considerarli uno il riflesso dell'altro. L'infiammazione delle mucose del colon, tipica di chi soffre di sindrome dell'intestino irritabile (colite), può manifestarsi con spasmi e dolori addominali che si irradiano verso la zona lombare.

Perché persiste il dolore?

Molte persone lamentano dolori alla schiena, spesso già trattati da chiropratici o fisioterapisti, ma che ritornano dopo breve tempo. La risposta a questa persistenza potrebbe risiedere nel legame tra il sistema digestivo e quello nervoso. I nervi del midollo spinale innervano sia i muscoli che gli organi, e quando un organo dell'apparato digerente è in tensione, invia un messaggio al midollo spinale, causando tensione nei muscoli della schiena. Di conseguenza, anche in assenza di problemi strutturali diagnosticati, come artrite grave o ernie del disco, la lombalgia può derivare da uno "stress digestivo".

Sintomi della colite

Per alleviare il mal di schiena, è fondamentale risalire alla causa scatenante, che in questo caso è spesso riconducibile alla colite o sindrome dell'intestino irritabile. Sebbene considerata la più benigna tra le malattie infiammatorie dell'intestino, i sintomi della colite possono rivelarsi molto fastidiosi. Tra i principali sintomi, oltre al mal di schiena, troviamo: gonfiore addominale, meteorismo, dolori addominali, evacuazioni dolorose, episodi di diarrea alternati a stitichezza, feci irregolari e alitosi.

Cause scatenanti

Questi disturbi intestinali possono essere provocati da intolleranze alimentari, stress, cattive abitudini alimentari e farmaci. Tutti questi fattori possono causare un'infiammazione della mucosa del colon, riducendo le capacità di assorbimento dei villi intestinali e contribuendo a problemi di carenze nutrizionali.

Interventi con la medicina naturale

Per trattare i disturbi del colon e alleviare i sintomi, è necessario agire sulla causa scatenante. Il trattamento può includere la pulizia intestinale per rimuovere le incrostazioni fecali e la flora batterica patogena, seguita dalla valutazione delle intolleranze alimentari. È fondamentale anche la disintossicazione, utilizzando la fitoterapia per sostenere le funzioni degli organi emuntori, come intestino, fegato e reni.

Alimentazione e stili di vita

È consigliabile ridurre il consumo di latticini (tranne lo yogurt), zuccheri raffinati e cibi ad alta concentrazione di grassi. Si dovrebbero preferire alimenti naturalmente antinfiammatori, come patate lesse, riso, verdure cotte e frutta non acida. L'assunzione di tisane digestive, come liquirizia, zenzero e camomilla, può anche risultare benefica. Infine, l'attività fisica moderata è utile per stimolare l'attività intestinale e il metabolismo.

È fondamentale ascoltare il proprio corpo: un intestino che funziona male può creare disequilibri in tutto l'organismo. Non sottovalutare i segnali che ci invia è essenziale per mantenere il benessere psicofisico.

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Asse Intestino-Fegato: La Chiave per una Salute GlobaleDalla digestione alla disintossicazione: il ruolo fondamentale de...
30/12/2024

Asse Intestino-Fegato: La Chiave per una Salute Globale

Dalla digestione alla disintossicazione: il ruolo fondamentale dell'asse intestino-fegato"

In un mondo sempre più frenetico, dove lo stress e le abitudini alimentari scorrette sono all'ordine del giorno, spesso dimentichiamo l'importanza del nostro fegato. Questo organo, silenzioso ma fondamentale, gioca un ruolo cruciale non solo nella digestione, ma anche nella salute globale del nostro organismo. In particolare, il legame tra fegato e intestino è essenziale per il mantenimento di un buono stato di salute e benessere.

Il Fegato: Il Guardiano della Nostra Salute

Il fegato è uno degli organi più importanti del nostro corpo. È responsabile della metabolizzazione dei nutrienti, della detossificazione delle sostanze nocive e della produzione di bile, fondamentale per la digestione dei grassi. Tuttavia, il suo operato non si limita a queste funzioni. Il fegato è anche coinvolto nella regolazione del metabolismo e nella gestione dell'energia. Un fegato sano è dunque essenziale per una digestione ottimale e per il corretto funzionamento di tutto il nostro organismo.

L’Intestino: La Porta d’Accesso alla Salute

L'intestino, a sua volta, è il nostro secondo cervello. Non solo è responsabile dell'assorbimento dei nutrienti, ma ospita anche una vasta comunità di batteri, il microbiota intestinale, che gioca un ruolo cruciale nella digestione e nella salute immunitaria. Un intestino sano è fondamentale per garantire che i nutrienti vengano assorbiti correttamente e che le tossine vengano eliminate in modo efficiente.

L’Asse Intestino-Fegato: Un Legame Indissolubile

La connessione tra intestino e fegato è spesso sottovalutata. Attraverso il sistema portale, il sangue ricco di nutrienti proveniente dall'intestino viene trasportato direttamente al fegato. Qui, il fegato svolge un'analisi approfondita di ciò che gli viene presentato: filtra le tossine, metabolizza i nutrienti e decide come distribuirli nel corpo. Un intestino sano contribuisce quindi a un fegato sano, e viceversa.

La Regolarità Intestinale e la Buona Digestione

La salute dell'intestino influisce direttamente sulla regolarità intestinale. Un intestino in equilibrio, supportato da una dieta ricca di fibre, probiotici e prebiotici, favorisce una buona digestione e aiuta a prevenire disturbi come la stitichezza o la sindrome dell'intestino irritabile. Questi problemi non solo disturbano il benessere quotidiano, ma possono anche influenzare negativamente la salute epatica.

Inoltre, un fegato sovraccarico di tossine o sostanze nocive può compromettere l'assorbimento dei nutrienti, creando un circolo vizioso che può portare a una serie di problemi di salute. È quindi fondamentale mantenere in salute entrambi gli organi per garantire un funzionamento ottimale.

Come Mantenere in Salute l’Asse Intestino-Fegato

1. Alimentazione Equilibrata: Consumare una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre. Limitare l'assunzione di zuccheri raffinati, grassi saturi e alcol.

2. Idratazione: Bere a sufficienza è fondamentale per aiutare il fegato e l'intestino a funzionare correttamente.

3. Attività Fisica: L'esercizio regolare non solo aiuta a mantenere un peso sano, ma stimola anche la funzione epatica e intestinale.

4. Probiotici e Prebiotici: Integrare nella propria dieta alimenti ricchi di probiotici (come yogurt e kefir) e prebiotici (come aglio, cipolla e banane) per mantenere in equilibrio il microbiota intestinale.

5. Riduzione dello Stress: Tecniche di rilassamento come yoga e meditazione possono migliorare la salute intestinale e, di conseguenza, la salute epatica.

Il legame tra intestino e fegato è un asse fondamentale per la nostra salute globale. Mantenere entrambi gli organi in equilibrio è essenziale per garantire una digestione regolare, un assorbimento efficace dei nutrienti e una detossificazione adeguata dell'organismo.

Investire nella salute dell'asse intestino-fegato significa prendersi cura del nostro corpo in modo olistico, promuovendo così un benessere duraturo. Ricordiamoci sempre che la salute inizia dall'interno!

Muco nelle feci: Cosa Rivela sulla tua Salute Gastrointestinale? Scopri l'importanza di monitorare il muco nelle feci e ...
30/12/2024

Muco nelle feci: Cosa Rivela sulla tua Salute Gastrointestinale?

Scopri l'importanza di monitorare il muco nelle feci e il suo ruolo cruciale nel segnale il benessere o disagio del tuo organismo.

Quando il muco risulta molto abbondante, si parla di mucorrea, ovvero un’espulsione abbondante di muco tramite le feci. Molto spesso l’eccesso di muco nasconde patologie varie, soprattutto infiammazioni.

Cos'è il Muco e Qual è la Sua Funzione?

Il muco è composto principalmente da mucine, cioè glicoproteine che svolgono un ruolo fondamentale nella protezione e nella lubrificazione delle superfici mucose del corpo. Nel tratto intestinale, il muco ha diverse funzioni:

1. Protezione: Il muco forma una barriera che protegge la mucosa intestinale da agenti patogeni, tossine e sostanze irritanti.

2. Lubrificazione: Facilita il passaggio delle feci attraverso l'intestino, prevenendo l'irritazione e il danneggiamento della mucosa.

3. Mantenimento dell'equilibrio microbico: Il muco contiene anche sostanze che aiutano a mantenere un equilibrio sano della flora intestinale.

Quando si Perde Muco e Perché è Importante?

La perdita di muco nelle feci può avvenire in diverse situazioni, come durante episodi di diarrea, infezioni intestinali, sindrome dell'intestino irritabile o malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. La presenza di muco in eccesso può essere un segnale di infiammazione o irritazione della mucosa intestinale, e ignorare questo sintomo potrebbe portare a complicazioni più gravi.

Mucine e Protezione della Mucosa Intestinale

Le mucine, che compongono il muco, sono fondamentali per la salute intestinale. La loro produzione e secrezione possono essere influenzate da vari fattori, tra cui dieta, stress e infezioni. Un'adeguata produzione di mucine è cruciale per:

- Rinforzare la barriera intestinale: Una mucosa intestinale sana riduce il rischio di permeabilità intestinale, nota anche come "leaky gut", che può portare a infiammazioni sistemiche.

- Promuovere la guarigione: In caso di danni alla mucosa, le mucine aiutano a ripristinare l'integrità della barriera intestinale.

Quali sono i fattori che possono peggiorare l'Infiammazione?

Diversi fattori possono contribuire a un aumento dell'infiammazione intestinale e, di conseguenza, a una maggiore produzione di muco. Tra questi ci sono:

- Dieta povera: Un'alimentazione ricca di zuccheri, grassi saturi e alimenti processati può alimentare l'infiammazione.

- Stress: Stress cronico e ansia possono influenzare negativamente la salute intestinale.

- Infezioni: Batteri, virus o parassiti possono irritare la mucosa intestinale.

- Farmaci: L'uso prolungato di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) può danneggiare la mucosa intestinale.

Quali interventi terapeutici naturali esistono per migliorare l'infiammazione?

Esistono diversi approcci naturali che possono aiutare a ridurre l'infiammazione intestinale e migliorare la produzione di muco protettivo:

1. Dieta equilibrata: Adottare una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, grassi sani e probiotici può aiutare a mantenere l'equilibrio della flora intestinale e promuovere la salute della mucosa.

2. Probiotici: Integratori o alimenti contenenti probiotici (come yogurt e kefir) possono supportare la salute intestinale e migliorare la produzione di muco.

3. Prebiotici: Alimenti ricchi di fibre solubili (come banane, cipolle e legumi) possono nutrire i batteri buoni nell'intestino.

4. Gestione dello stress: Tecniche come la meditazione, lo yoga e l'esercizio fisico regolare possono contribuire a ridurre lo stress e migliorare la salute intestinale.

5. Piante e integratori: Alcuni rimedi naturali, come la curcuma, l'aloe vera e l'olio di pesce, possono avere effetti antinfiammatori e proteggere la mucosa intestinale.

Il muco nelle feci è un indicatore importante della salute intestinale. Comprendere la sua funzione, le condizioni che ne influenzano la produzione e i fattori che possono aggravare l'infiammazione è fondamentale per mantenere un intestino sano.

Attraverso una dieta equilibrata, la gestione dello stress e l'uso di rimedi naturali, è possibile promuovere la salute della mucosa intestinale e prevenire complicazioni. Se si notano cambiamenti significativi nelle feci o sintomi persistenti, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute.

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L’intestino poroso è all’origine di numerosi disturbi, tra cui cistite, candida e colon irritabile. Cos’è l’intestino po...
30/12/2024

L’intestino poroso è all’origine di numerosi disturbi, tra cui cistite, candida e colon irritabile.

Cos’è l’intestino poroso o la leakygut syndrome?

Per intestino poroso si intende una alterazione del normale stato della mucosa intestinale, causata dal protrarsi di uno stato infiammatorio, che la rende maggiormente permeabile alle sostanze tossiche che, se trasferite nel circolo sanguigno, possono risultare dannose. L’intestino poroso è conosciuto come “leaky gut syndrome”, che potremmo tradurre come “sindrome da sgocciolamento intestinale”: direi che rende molto bene l’idea di questo processo lento e subdolo, ma con effetti ad ampio raggio!

Cos’è la mucosa intestinale?

La mucosa dell’intestino, oltre a permettere l’assorbimento dei nutrienti attraverso i capillari presenti nei villi, deve anche impedire che sostanze dannose vengano anch’esse trasferite nel sangue; la parete dell’intestino ha quindi anche l’importante funzione di fungere da barriera per le sostanze tossiche e patogene presenti nei cibi, che non devono assolutamente entrare nel circolo sanguigno, perché altrimenti esporrebbero tutti i distretti del corpo ad intossicazioni e contaminazioni.

E’ per questo motivo che la mucosa intestinale deve essere impermeabile, o meglio, selettivamente permeabile: i micronutrienti, scomposti durante le digestione, devono poter attraversare la mucosa, mentre le sostanze di scarto e gli agenti patogeni, di dimensioni molto maggiori, devono rimanere all’interno del lume intestinale. Immaginate si tratti di un colino a trama molto molto fine, che permette il passaggio solo di particelle piccolissime.

Cosa accade in caso di intestino poroso?

Accade che la trama di questo immaginario colino diviene più rada e la mucosa dell’intestino non riesce più a filtrare adeguatamente le sostanze da immettere nel circolo sanguigno. Quando l’intestino diviene “poroso”, infatti, tossine, batteri, virus, miceti, parassiti ed altre sostanze che dovrebbero rimanere all’interno del tratto gastro-intestinale per essere eliminate, passano invece nel sangue e nella linfa e, attraverso la circolazione, in moltissimi altri distretti, causando una miriade di disturbi, prevalentemente dovuti ad una attivazione anomala del sistema immunitario, che attacca queste particelle “estranee” generando una reazione immunitaria ed infiammatoria.

Quali sono le problematiche che possono essere causate da un intestino poroso?

Una volta entrate nel sangue, queste sostanze devono comunque essere eliminate, andando a sovraccaricare il fegato, e questo può dare origine a vari disturbi da sovraccarico tossinico: stanchezza, cefalea, gonfiori e dolori addominali, difficoltà a perdere peso e blocco metabolico, confusione mentale, perdita di memoria, forme reumatiche ed artrosiche (possono essere favorite ed aggravate dalla presenza nel sangue di queste sostanze che, quando non adeguatamente eliminate dal fegato, si depositano nei tessuti e nelle articolazioni, generando infiammazione e dolore), cistite, candida recidiva (oltre alle sostanze trasportate dal circolo sanguigno, quando la mucosa intestinale è diventata porosa, c’è una trasmissione di sostanze ai distretti vicini anche solo per contatto diretto, e questa è una delle ragioni per cui si hanno episodi di candida e cistite così violenti e recidivanti),vaginiti recidive e persistenti, psoriasi, dermatite atopica, patologie della pelle in genere (eczemi, dermatiti).

Un altro “effetto collaterale” dell’immissione nel sangue di queste sostanze è una super-attivazione del sistema immunitario, che può portare a forme di: intolleranze alimentari, allergie, difficoltà respiratorie, patologie di origine autoimmune, nel migliore dei casi si genera una diminuzione della normale capacità difensiva del sistema immunitario, già impegnato a “combattere” contro questa invasione occulta.

La “leaky gut syndrome” può anche causare un cattivo assorbimento di molti importanti micro-nutrienti. Il processo infiammatorio in atto causa infatti un rigonfiamento (edema) tissutale che, associato alla presenza di molti prodotti chimici nocivi, può rendere difficoltoso l’assorbimento delle vitamine e degli amminoacidi essenziali.

"La Fermentazione Intestinale e il Ruolo Fondamentale dell'Intestino nella Salute Generale"“Perché Prendersi Cura dell’I...
29/12/2024

"La Fermentazione Intestinale e il Ruolo Fondamentale dell'Intestino nella Salute Generale"

“Perché Prendersi Cura dell’Intestino è Essenziale per una Vita Sana e Equilibrata"

Rivista Salute Plus

Intervista con Dr.ssa Daniela Cimpeanu, esperta in benessere e prevenzione dei disturbi gastrointestinali, Doctor of Science in Naturopathy, major Dietologi and Nutrition, nonché autrice del libro "L’intestino, l’origine di tutte le patologie – Ripuliamo l’intestino e riaccendiamo la nostra salute."

In questa intervista, L’esperta condividerà con noi la sua esperienza e le sue competenze, approfondendo uno degli argomenti più discussi e rilevanti nel campo della salute intestinale: la fermentazione intestinale.

Dr.ssa Cimpeanu, grazie per essere con noi oggi. Iniziamo parlando di un tema che suscita grande interesse: la “fermentazione intestinale” Puoi spiegare cos'è e perché è così importante per la salute del nostro corpo?

Grazie a voi per avermi invitata. La fermentazione intestinale è un processo naturale che avviene nel nostro intestino, dove i batteri presenti nel nostro microbiota intestinale scompongono il cibo che non siamo riusciti a digerire completamente. Questo processo avviene principalmente nel colon, dove i carboidrati complessi, come le fibre, vengono fermentati dai batteri.

In condizioni normali, la fermentazione intestinale è una parte essenziale della digestione e del metabolismo, poiché consente di ottenere nutrienti e composti benefici. Tuttavia, quando la fermentazione è eccessiva o incontrollata, può portare a disturbi come gonfiore addominale, flatulenza, e sindrome dell’intestino irritabile (IBS). La qualità della nostra dieta, la composizione del microbiota intestinale e la gestione dello stress sono fattori che influenzano profondamente questo processo.

In che modo una fermentazione eccessiva o disfunzionale può influire sulla nostra salute generale?

Quando la fermentazione intestinale è sbilanciata, il nostro corpo può subire una serie di effetti negativi. Un'inappropriata fermentazione può portare alla produzione di gas in eccesso e acidi grassi a catena corta che, se non smaltiti correttamente, possono irritare le pareti intestinali e compromettere la barriera intestinale. Questo fenomeno può contribuire a condizioni come la permeabilità intestinale (Leaky Gut Syndrome), che permette a tossine e batteri di entrare nel flusso sanguigno, generando infiammazioni sistemiche.

Un altro effetto diretto della fermentazione disfunzionale è la disbiosi intestinale, ossia un’alterazione del microbiota, che può compromettere il nostro sistema immunitario, la digestione e anche l’umore. La disbiosi è anche un fattore predittivo di molte malattie croniche, inclusi disturbi metabolici come l’obesità, il diabete e malattie cardiovascolari.

Inoltre, uno dei fattori più preoccupanti è l’impatto della fermentazione eccessiva sulla salute mentale. L’intestino è strettamente legato al cervello, ed è ormai noto che un microbiota sbilanciato può contribuire a disturbi dell’umore come ansia e depressione, attraverso l’asse intestino-cervello.

Parliamo ora di prevenzione. Come possiamo evitare che la fermentazione intestinale diventi un problema per la nostra salute?

La prevenzione parte dalla cura del nostro microbiota intestinale. La fermentazione intestinale sana è strettamente legata alla composizione del microbiota, quindi la prima cosa da fare è alimentarsi correttamente. Una dieta ricca di fibra, prebiotici (alimenti che nutrono i batteri intestinali) e probiotici (alimenti che contengono batteri vivi benefici) è essenziale per mantenere un microbiota equilibrato.

Alcuni alimenti che promuovono una buona fermentazione intestinale includono:
- Alimenti fermentati, come kefir, kimchi, miso, e cavolo fermentato, che forniscono probiotici naturali.
- Frutta e verdura ricca di fibra solubile (come mele, pere, carote, e legumi), che alimentano i batteri benefici nel colon.
- Grassi sani, come quelli contenuti nell' olio di oliva, avocado e noci, che supportano la funzione intestinale e riducono l’infiammazione.

D'altra parte, è importante ridurre l’assunzione di cibi raffinati, zuccheri semplici, grassi trans e alcol, che possono alimentare i batteri patogeni e alterare l'equilibrio del microbiota.

Un altro aspetto fondamentale è gestire lo stress. Lo stress cronico può alterare la motilità intestinale e favorire l’infiammazione, quindi pratiche come la meditazione, lo yoga o semplicemente dedicarsi a momenti di relax quotidiani possono fare una grande differenza.

Infine, l’attività fisica regolare è essenziale per mantenere l’intestino in salute. L’esercizio fisico stimola la motilità intestinale e favorisce la crescita di batteri intestinali benefici.

Nel suo libro, parla di "ripulire l'intestino". Può spiegare cosa intende con questa espressione e come la ripulitura può aiutare a migliorare la salute intestinale?

"Ripulire l’intestino" è un concetto che si riferisce al processo di detossificazione e bilanciamento del microbiota intestinale. Negli ultimi decenni, la nostra dieta e il nostro stile di vita hanno portato a un accumulo di sostanze tossiche, batteri patogeni e residui alimentari non completamente digeriti nel nostro intestino. Questo può contribuire alla formazione di un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri dannosi, favorendo la fermentazione eccessiva.

Il processo di ripulitura intestinale implica vari passaggi:

1. Detossificazione: Rimuovere i residui tossici e i batteri patogeni accumulati attraverso una dieta disintossicante, che può includere alimenti depurativi e integratori naturali come clorofilla, spirulina, e carbone vegetale attivo.

2. Restauro della flora intestinale: Favorire la crescita di batteri benefici attraverso l’uso di probiotici e prebiotici, e aumentando l’assunzione di cibi fermentati.

3. Ripristino della barriera intestinale: L’assunzione di nutrienti come glutammina, zinco e vitamine del gruppo B è fondamentale per ripristinare l'integrità della parete intestinale, migliorando la permeabilità e riducendo l’infiammazione.

Questo processo aiuta a ridurre i sintomi gastrointestinali, migliorare la digestione, e ripristinare l’equilibrio del microbiota, creando le condizioni ottimali per una fermentazione sana.

Quali consigli finali darebbe alle persone che vogliono prendersi cura del proprio intestino e migliorare il loro benessere generale coadiuvando l’azione medica?

Il mio consiglio principale è di ascoltare il proprio corpo e fare scelte consapevoli ogni giorno per migliorare la propria salute intestinale. Le piccole azioni quotidiane, come scegliere cibi nutrienti, ridurre lo stress, e mantenere una routine regolare di esercizio fisico, possono avere un impatto straordinario a lungo termine.

Inoltre, non dimentichiamo che l’intestino è il nostro "secondo cervello": è il centro del nostro benessere fisico e mentale. Investire nella sua salute non solo migliora la digestione, ma ha anche effetti positivi sul nostro umore, il nostro sistema immunitario e la nostra energia quotidiana.

Infine, se si soffre di disturbi intestinali cronici, è fondamentale consultare un professionista della salute per una diagnosi accurata e un piano personalizzato. La medicina naturale offre molti strumenti per ripristinare l'equilibrio intestinale in modo naturale, ma ogni percorso è unico e deve essere adattato alle esigenze individuali.

Prendiamoci cura del nostro intestino la salute parte da qui. La prevenzione e la cura del microbiota intestinale sono essenziali per mantenere un intestino sano e per promuovere il benessere.

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Quando le tossine si accumulano il colon si infiamma: quali segnali invia un intestino sofferente? La pancia “parla” e r...
29/12/2024

Quando le tossine si accumulano il colon si infiamma: quali segnali invia un intestino sofferente?

La pancia “parla” e racconta lo stato di salute intestinale: gonfiore addominale, dolore, stitichezza, diarrea, candida intestinale, cistite, bocca amara e impastata, pesantezza dopo i pasti, reflusso, sonnolenza dopo i pasti, sono alcuni messaggi che dobbiamo conoscere per ritrovare benessere e vitalità. Non dobbiamo ignorare i sintomi che l’organismo ci invia sotto forma di spie rosse che si accendono sul quadrante della macchina umana. Proprio grazie a quei segnali abbiamo la possibilità di intervenire in tempo ed evitare che una patologia peggiori o si cronicizzi.



L’intestino è il motore che da ritmo a tutti gli organi. Un intestino pigro non smaltisce le scorie più pericolose. Che, se rimangono in circolo, ci possono far ammalare. Se le scorie non vengono eliminate il sistema linfatico le riassorbe e le rimette in circolo. La maggior parte dei problemi di salute oggi diffusi nella società industrializzate è dovuta ad un cattivo stato di pulizia intestinale spiga la Dr.ssa Daniela Cimpeanu esperta in benessere e prevenzione dei disturbi gastrointestinali, Doctor of Science in Naturopathy, major Dietologi and Nutrition e Autrice del libro “L’intestino l’origine di tutte le patologie – Ripuliamo l’intestino e riaccendiamo la nostra salute.”



Ricordiamoci sempre che il sintomo è un’importante richiesta di aiuto da parte dell’organismo che deve assolutamente essere ascoltato e mai azzittita con rimedi incapaci di intervenire sulle cause scatenanti.

Rifletti su come ti senti ogni giorno, ricorda che un sintomo è un promemoria con il quale il tuo corpo ti ricorda che qualcosa non va, permettendoti di agire preventivamente.


Dr.ssa è vero che per molti di noi questo viscere è sede di congestione e ristagno?


A dire il vero, l’intero tratto intestinale può congestionarsi. La scrupolosa pulizia di tutto il canale intestinale è un sistema eccezionale per dare slancio all’energia e alla vitalità e per vincere alcuni tra i sintomi più comuni di malattia, come la dispepsia, la stitichezza, il reflusso acido, il mal di stomaco, la sindrome del colon irritabile, la distensione addominale, il mal di testa e la carenza di energia. Se poi volete anche sgonfiarvi e perdere i chili di troppo, la pulizia dell’intestino è un fattore davvero determinante per riattivare il metabolismo.

L’igiene intestinale è uno dei punti cruciali, e normalmente il più sottovalutato, per chiunque voglia rimettersi in forma e ritrovare la salute. Il problema è che non possiamo digerire ed evacuare correttamente il cibo e le sostanze ingerite se il colon è sovraccarico di tossine.



Quanto più lo è, tanto maggiore sarà il ristagno di scorie tra le sue mucose, sotto forma di vecchia materia fecale e di muco. Molta gente finisce per portarsi in giro dei chili di questi depositi.

Non solo ciò interferisce con il normale ritmo intestinale di una o due evacuazioni al giorno, necessario per rimanere sani, ma compromette anche l’assorbimento dei nutrienti assunti con il cibo e con gli integratori.

Che cos’è la tossiemia intestinale e l’autointossicazione?


Il termine “tossiemia” indica un eccesso di tossine nell’organismo. Le tossine circolano nel sangue e nella linfa, per depositarsi nei tessuti, negli organi, nelle cellule, facendo ammalare il corpo. Questo concetto è fondamentale in Medicina Naturale: quando l’organismo viene disintossicato e alleviato dal carico tossiemico la salute migliora da subito! L’eccesso di tossine infatti indebolisce gli organi, le funzioni del corpo e influisce negativamente a livello fisico e anche psichico. Il nostro corpo, infatti, è come la nostra casa: i rifiuti vanno eliminati regolarmente e completamente, per vivere in un ambiente salubre.

L’autointossicazione è un processo mediante il quale il corpo si “autoavvelena” mantenendo un autentico “pozzo nero” di materiali in decomposizione all’interno del proprio colon. Questo pozzo nero interiore può contenere una concentrazione di batteri dannosi altrettanto alta quanto quella dei pozzi neri sotto una casa. Le scorie che vengono liberate dai processi di decomposizione batterica si introducono nel flusso sanguigno e viaggiano verso tutte le parti del corpo. In tal modo, ogni cellula all’interno del corpo può essere colpita e da ciò possono derivare molti tipi di problemi. Dal momento che l’autointossicazione indebolisce l’intero sistema, essa può essere la causa scatenante di ogni sorta di disturbi. Questa condizione di autointossicazione grava primariamente sul fegato.

Un intestino sovraccarico di tossine non solo invia queste tossine ad altri distretti, intasando diversi organi, ma influisce anche sugli stati mentali. Frequenti sono le depressioni, la stanchezza cronica, la nebbia mentale, gli stati confusionali, ecc. Che dipendono da un intestino intossicato che necessita di essere depurato.



L’intossicazione intestinale e i suoi sintomi



Al malfunzionamento del colon si può attribuire la responsabilità di centinaia di patologie diverse. Molti pensano che i loro disturbi fisici non abbiano niente a che fare con l’intestino perché si manifestano in altre parti del corpo. Ricordiamoci che non tutti i sintomi si manifestano dove nasce la causa scatenante.



Ad esempio, un colon costipato può premere contro i nervi spinali, situati in prossimità, causando mal di schiena, sciatica e dolori alle gambe; oppure può rilasciare tossine che raggiungono altre parti del corpo, dando luogo a cefalee e a sinusiti.



I sintomi che seguono sono frequentemente associati alla congestione del colon. Non è detto che dobbiate provarli tutti; in effetti può darsi ne abbiate solo alcuni. Ciò potrebbe rivelare che avete bisogno di disintossicarvi o di fare una pulizia dell’intestino.



Feci e sudore maleodoranti, stitichezza, diarrea, candida intestinale e sistemica, cistite ricorrente, parassitosi, cattivo funzionamento del sistema digerente, sensibilità al glutine, gonfiore addominale, alvo alterno, emorroidi, feci caprine, feci prive di forma, flatulenze, feci collose e presenza di muco, fecalomi, permeabilità intestinale, malassorbimento, candidosi micotica, candida maschile, prostatite, infiammazione del glande e del prepuzio, blanite, alito cattivo, lingua ricoperta da una patina bianca, bocca amara e impastata, dolore gastrico, sazietà precoce, sensazione di corpo estraneo in gola, necessità di tossire spesso, mal di gola al risveglio, raucedine da reflusso, dolore retrosternale, pesantezza dopo i pasti, sonnolenza postprandiale, carenza di energia, prurito diffuso, dermatite, allergie, aumento di peso e difficoltà a dimagrire, eccessiva sudorazione, stanchezza cronica, Inoltre, molte malattie della pelle come psoriasi e dermatite possono dipendere da un intestino intossicato così come molti disturbi respiratori tra cui sinusite, allergie stagionali, bronchiti croniche.



Nel caso sia in corso un processo di malassorbimento intestinale sono presenti nelle feci cibi non digeriti, soprattutto le fibre. La presenza di sangue scuro deve essere monitorata con attenzione perché è indice di una patologia a livello “alto”, gastrico o intestinale. In questa circostanza è utile effettuare lo screening colorettale, cioè la ricerca di sangue occulto nelle feci. Meno preoccupante è la presenza di sangue rosso dopo aver defecato perché è il risultato di un’infiammazione emorroidale, tuttavia bisogna sempre consultare il medico. Per quanto riguarda la defecazione, è ottimale una frequenza quotidiana; non costituisce una problematica un’evacuazione più volte al giorno purché le feci siano morbide ma formate.

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