Fabio Meloni - Psicologo Psicoterapeuta

Fabio Meloni - Psicologo Psicoterapeuta Counseling e Psicoterapia: Roma - Cagliari - Online. Disturbi alimentari, fame nervosa, obesità, bulimia. Ansia, depressione, fobie. Tematiche LGBT.

Problemi affettivi e di relazione. Roma: 1) Largo Bradano, 1 - 2) Via U. Bassi, 42
- INSTAGRAM: fameloni - Psicologo
- Psicoterapeuta
- Dottore di ricerca (PhD) in Scienze Cognitive
- Ricercatore (assegnista) presso l'Università di Perugia
- Psicologo e ricercatore presso il Centro per la diagnosi e la terapia dell’obesità e della grave obesità (Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini, Roma). Iscritto all’Ordine degli Psicologi

Socio SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle Malattie Metaboliche). Socio ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica)
Membro rete PASS dell'Ordine Psicologi Lazio - Psicologi Alimentari al Servizio della Salute

Esercita privatamente come psicoterapeuta e riceve a Roma (Largo Bradano e via Ugo Bassi) e a Cagliari. Principali ambiti di interesse: disturbi dell’alimentazione e dell’immagine corporea, disturbi d’ansia, depressione, orientamenti sessuali e identità di genere. Per un elenco delle pubblicazioni, consultare il sito: www.fabiomeloni.com

𝗖𝗼𝘀’𝗲̀ 𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮?In psicologia, parliamo di impotenza appresa quando una persona, dopo ave...
23/09/2025

𝗖𝗼𝘀’𝗲̀ 𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮?

In psicologia, parliamo di impotenza appresa quando una persona, dopo aver sperimentato ripetuti fallimenti o situazioni in cui non aveva alcun controllo, inizia a convincersi che qualunque tentativo sia destinato a fallire.

Questo meccanismo è stato osservato per la prima volta negli studi di Martin Seligman, dove alcuni animali, sottoposti a stimoli spiacevoli dai quali non potevano sfuggire, finivano per non reagire più neppure quando la via di fuga era disponibile.

Negli esseri umani l’effetto è simile: chi sperimenta a lungo contesti percepiti come “senza via d’uscita” può arrivare a pensare che nessuna azione personale possa portare cambiamento.
Le conseguenze sono spesso:

👉perdita di motivazione:

👉riduzione dell’autostima;

👉rassegnazione;

👉aumento del rischio di sintomi ansiosi o depressivi.

𝗨𝗻 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼: una persona che, dopo aver provato più volte a superare un esame o a cercare un lavoro senza riuscirci, inizia a credere di “non essere capace”, smettendo di provarci.

La buona notizia è che 𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮. Il percorso psicologico mira a riattivare la percezione di controllo, lavorando su piccoli obiettivi raggiungibili, sulla ristrutturazione dei pensieri negativi e sull’esperienza di successi graduali che restituiscano fiducia nelle proprie risorse.

Riconoscere questo meccanismo è già un passo importante: significa aprirsi alla possibilità di imparare di nuovo a scegliere e ad agire.

Ogni giorno, consapevolmente o meno, ci troviamo di fronte a decisioni. Alcune sono microscopiche, quasi impercettibili,...
18/09/2025

Ogni giorno, consapevolmente o meno, ci troviamo di fronte a decisioni.

Alcune sono microscopiche, quasi impercettibili, e passano inosservate: scegliere se alzarsi subito dal letto o restare cinque minuti ancora sotto le coperte, se indossare una camicia blu o bianca, se fare colazione con il caffè o con il tè.

Altre, invece, hanno il potere di orientare profondamente la nostra vita: dire “sì” o “no” a un nuovo lavoro, intraprendere o interrompere una relazione, trasferirsi in un’altra città.

La psicologia e le neuroscienze hanno mostrato come questi due estremi – le scelte banali e quelle esistenziali – abbiano in comune un elemento centrale: si collocano in quel confine sottile tra cervello e mente, tra il funzionamento biologico dei nostri neuroni e la costruzione soggettiva di significato che attribuiamo a ogni gesto, anche il più piccolo.

Ogni giorno, consapevolmente o meno, ci troviamo di fronte a decisioni. Alcune sono microscopiche, quasi impercettibili, e passano inosservate: scegliere se alzarsi subito dal letto o restare cinque minuti ancora sotto le coperte, se indossare una camicia blu o bianca, se fare colazione con il caff....

16/09/2025

"Nessuno ha il diritto di obbedire."

Perché sono affezionato a questa frase di Hannah Arendt e perché questa frase, spesso, risulta difficile da comprendere?

Guarda tutto il video!

Nella pratica clinica e nella ricerca psicologica incontro spesso persone che vivono le proprie incombenze quotidiane co...
10/09/2025

Nella pratica clinica e nella ricerca psicologica incontro spesso persone che vivono le proprie incombenze quotidiane come un peso schiacciante.

Non si tratta soltanto della mole oggettiva del lavoro da svolgere, ma della percezione che ne hanno: ciò che rende gravoso un compito, infatti, non è tanto la sua complessità intrinseca, quanto la rappresentazione mentale che l’individuo costruisce intorno ad esso.

La psicologia cognitiva ha ampiamente dimostrato che le emozioni, la motivazione e il livello di stress percepito sono influenzati in maniera decisiva dai pensieri e dalle interpretazioni che diamo alla realtà. In altre parole, il modo in cui guardiamo a un compito può renderlo leggero e affrontabile, oppure opprimente e insostenibile.

Oggi ti propongo alcune strategie cognitive – veri e propri “trucchi mentali” – che possono alleggerire la percezione del carico, aiutandoci a completare attività impegnative senza sentirci sopraffatti.

Nella pratica clinica e nella ricerca psicologica incontro spesso persone che vivono le proprie incombenze quotidiane come un peso schiacciante. Non si tratta soltanto della mole oggettiva del lavoro da svolgere, ma della percezione che ne hanno: ciò che rende gravoso un compito, infatti, non è ta...

"La tendenza a creare forti legami emotivi con individui specifici è una componente fondamentale della natura umana."Joh...
03/09/2025

"La tendenza a creare forti legami emotivi con individui specifici è una componente fondamentale della natura umana."

John Bowlby

Negli ultimi anni, le neuroscienze e la psicologia sperimentale stanno contribuendo a ridefinire profondamente cosa inte...
29/08/2025

Negli ultimi anni, le neuroscienze e la psicologia sperimentale stanno contribuendo a ridefinire profondamente cosa intendiamo per disturbo dello spettro autistico (ASD).

Lungi dal limitarsi a una descrizione comportamentale, la ricerca odierna apre nuove finestre su meccanismi cerebrali, cognitivi e affettivi coinvolti. Ecco un’analisi accurata dei cinque studi più rilevanti pubblicati di recente.

Negli ultimi anni, le neuroscienze e la psicologia sperimentale stanno contribuendo a ridefinire profondamente cosa intendiamo per disturbo dello spettro autistico (ASD). Lungi dal limitarsi a una descrizione comportamentale, la ricerca odierna apre nuove finestre su meccanismi cerebrali, cognitivi....

26/08/2025

L'omofobia è una forma di pregiudizio e di paura nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender.
Gli psicologi possono svolgere un ruolo essenziale nella sensibilizzazione e nella formazione della società in merito all'omofobia, attraverso conferenze, workshop e interventi pubblici.
Se ti senti vittima di omofobia e vuoi parlarne, guarda il video o contattami.

🌈

La polarizzazione sociale e politica non è semplicemente un disaccordo amplificato. È un processo sistemico, profondo, c...
22/08/2025

La polarizzazione sociale e politica non è semplicemente un disaccordo amplificato. È un processo sistemico, profondo, che agisce sulle strutture cognitive, affettive e identitarie degli individui e dei gruppi.

Essa si manifesta quando le persone si raggruppano in posizioni sempre più distanti e inconciliabili, non solo a livello di opinioni, ma soprattutto nella percezione morale ed esistenziale dell’“altro”. Questo “altro” diviene, progressivamente, non solo diverso, ma anche minaccioso, illegittimo, inaccettabile.

Da qui si origina una spinta all’esclusione che non ha nulla di razionale: è viscerale, radicata nel bisogno psicologico di coerenza identitaria e di appartenenza.

La polarizzazione sociale e politica non è semplicemente un disaccordo amplificato. È un processo sistemico, profondo, che agisce sulle strutture cognitive, affettive e identitarie degli individui e dei gruppi. Essa si manifesta quando le persone si raggruppano in posizioni sempre più distanti e ...

𝗜 𝘁𝗿𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗘𝘃𝗲: 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝘁𝗿𝗲 𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼.Nel 1952, ...
20/08/2025

𝗜 𝘁𝗿𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗘𝘃𝗲: 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝘁𝗿𝗲 𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼.

Nel 1952, una donna americana — che oggi conosciamo come Chris Costner Sizemore — fu portata in terapia per disturbi apparentemente comuni: blackout di memoria, emicranie, comportamenti inspiegabili.
Il suo nome di copertura era Eve White.

Durante le sedute emerse una seconda personalità: Eve Black, spregiudicata, vivace, l’opposto della composta e riservata Eve White. Poco dopo apparve anche Jane, più stabile e razionale.

Thigpen e Cleckley, due psichiatri americani, documentarono il caso e lo presentarono come un esempio eclatante di 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗺𝘂𝗹𝘁𝗶𝗽𝗹𝗮 (oggi nota come Disturbo Dissociativo dell’Identità).

Ma c’è un lato oscuro che per anni rimase nell’ombra.

𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀 𝗦𝗶𝘇𝗲𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘁𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀. 𝗡𝗲 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗶 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶.

La sua vera storia venne semplificata, distorta e usata per promuovere un caso clinico, senza che lei avesse pieno controllo sul modo in cui veniva rappresentata.
Senza pieno consenso, firmò contratti che cedettero i diritti della sua vita ai medici e agli studiosi. Le sue voci interiori vennero trattate come spettacolo. Il suo dolore come un fenomeno clinico da manuale.
📌 Solo molti anni dopo, Chris parlò pubblicamente, scrisse le sue memorie (I’m Eve, A Mind of My Own) e denunciò le 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂𝗯𝗶𝘁𝗲.
Ciò che per la scienza fu un caso di scuola, per lei fu una vita lacerata, una lotta quotidiana per reintegrare le parti di sé, trovare equilibrio, dignità e riconoscimento.

🔍 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗘𝘃𝗲?

👉Che i disturbi mentali sono esperienze profonde, complesse, incarnate.

👉Che la dissociazione è una strategia della mente per sopravvivere a traumi troppo grandi da sopportare con un solo io.

👉E che 𝗹𝗮 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗺𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼, dalla trasparenza e dall’ascolto del paziente come persona intera, non come caso da laboratorio.

Oggi 𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗲̀ 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗲𝗽𝗶𝗱𝗲𝗺𝗶𝗮 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗮, con conseguenze devastanti sulla salute pubbl...
18/08/2025

Oggi 𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗲̀ 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗲𝗽𝗶𝗱𝗲𝗺𝗶𝗮 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗮, con conseguenze devastanti sulla salute pubblica.

L’incremento esponenziale di patologie correlate all’inattività fisica, come 𝗺𝗮𝗹𝗮𝘁𝘁𝗶𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝘃𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶, 𝗱𝗶𝗮𝗯𝗲𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝟮 𝗲 𝗼𝗯𝗲𝘀𝗶𝘁𝗮̀, rende imperativo lo sviluppo di strategie efficaci per incentivare la pratica regolare dell’attività motoria.

Tuttavia, le campagne di sensibilizzazione generiche spesso non riescono a raggiungere una parte significativa della popolazione, suggerendo la necessità di un approccio più sfumato e personalizzato.

Una recente e illuminante ricerca condotta presso l’University College London (UCL) ha aperto nuove prospettive in questo campo, esplorando in profondità come le dimensioni della personalità non solo influenzino la relazione degli individui con l’esercizio fisico, ma anche quali tipologie di attività risultino intrinsecamente più gradevoli ed efficaci in base al profilo personale di ciascuno.

Questo studio rappresenta un passo fondamentale verso la creazione di interventi mirati che possano superare le barriere tradizionali all’adesione all’esercizio fisico, trasformando l’attività motoria da un obbligo a un’esperienza gratificante e sostenibile.

Nel panorama globale attuale, la sedentarietà è diventata una vera e propria epidemia silenziosa, con conseguenze devastanti sulla salute pubblica. L'incremento esponenziale di patologie correlate all'inattività fisica, come malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e obesità, rende imperativo...

14/08/2025

Nella mia esperienza terapeutica, l'invito a dedicarsi all'attività artistica ha portato grandi benefici in termini esistenziali e di riduzione dei sintomi, producendo sempre un notevole benessere.

Nel ritmo incessante che contraddistingue la società attuale, dove la velocità e la connettività sembrano definire il no...
06/08/2025

Nel ritmo incessante che contraddistingue la società attuale, dove la velocità e la connettività sembrano definire il nostro stesso essere, emerge con sempre maggiore forza un fenomeno che, seppur antico nelle sue radici umane, assume oggi contorni inediti e sfaccettature complesse: 𝗹'𝗲𝘀𝗮𝘂𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲.

Non si tratta di una semplice stanchezza, di un momentaneo affaticamento dopo una giornata impegnativa, bensì di una condizione che pervade l'individuo nella sua interezza, un autentico svuotamento di risorse cognitive ed emotive che mina la capacità di abitare il mondo con lucidità e partecipazione.

Come uno psicologo che osserva il dipanarsi delle esistenze umane, mi trovo a riflettere su questo stato dell'essere che, più che una patologia definita, si configura come una sorta di esilio interiore, una disconnessione dalla propria vitalità più profonda.

La psicoterapeuta Tessa Gordon, ne offre una descrizione icastica, paragonandolo a un burnout che trascende il piano fisico per abbracciare l'emotivo e lo psicologico.

Un'immagine, quella dei muscoli stanchi dopo un'escursione estenuante, che rende tangibile la percezione di un rallentamento, di una resistenza interna che impedisce alle sinapsi cerebrali di accendersi, di una scintilla che si rifiuta di divampare nonostante i reiterati tentativi.

Questa metafora è particolarmente potente: evoca non solo la fatica, ma anche la frustrazione di un potenziale inespresso, di una volontà che si scontra con una barriera invisibile e apparentemente insormontabile.

Nel turbinio incessante della contemporaneità, dove la velocità e la connettività sembrano definire il nostro stesso essere, emerge con sempre maggiore forza un fenomeno che, seppur antico nelle sue radici umane, assume oggi contorni inediti e sfaccettature complesse: l'esaurimento mentale. Non s...

Indirizzo

Largo Bradano, 1
Rome
00199

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Fabio Meloni - Psicologo Psicoterapeuta pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Fabio Meloni - Psicologo Psicoterapeuta:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare

Chi sono

Psicologo, Psicoterapeuta, Dottore di ricerca (PhD) in Scienze Cognitive. Sono stato Ricercatore (assegnista) presso l'Università di Perugia per oltre 10 anni. Collaboro come Psicologo e ricercatore presso il Centro per la diagnosi e la terapia dell’obesità e della grave obesità dell’Azienda Ospedaliera San Camillo – Forlanini di Roma. Ho fatto parte dell’equipe degli psicologi dell’Istituto San Giorgio - Centro per il trattamento dei disturbi alimentari e obesità di Soriano nel Cimino (VT). Sono socio di Koinè - Istituto Gestalt Roma e sono docente presso alcuni Istituti e Scuole di specializzazione in psicoterapia. Socio SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle Malattie Metaboliche). Socio ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) Membro rete PASS dell'Ordine Psicologi Lazio - Psicologi Alimentari al Servizio della Salute Esercito privatamente come psicoterapeuta e ricevo a Roma (Via Tigrè / Via Ugo Bassi) e a Cagliari. I miei principali ambiti di interesse riguardano i disturbi dell’alimentazione e dell’immagine corporea, i disturbi d’ansia, la depressione, gli orientamenti sessuali e l’identità di genere. Un elenco delle mie pubblicazioni può essere consultato sul mio sito: www.fabiomeloni.com