19/11/2024
Secondo la definizione della Società Italiana di Neurologia il termine Demenza indica:”una condizione caratterizzata da deficit della sfera cognitiva (attenzione,memoria, linguaggio,orientamento, ragionamento, critica, personalità e comportamento)”, che siano:
1. Multipli( es. un paziente che in seguito ad un ictus sviluppa un puro problema di linguaggio non viene definito demente),
2. Sufficientemente gravi da ridurre l’autonomia del paziente nello svolgimento delle attività quotidiane,
3. Presenti stabilmente, non solo in momenti particolari come durante una malattia o un forte stress,
4. Riguardanti funzioni che in precedenza erano del tutto nella norma.
Negli ultimi decenni , al concetto di demenza si è affiancato quello di ‘deterioramento cognitivo lieve’ (Mild Cognitive Impairment, MCI) che in oltre il 50% dei casi rappresenta una fase di pre-demenza: tali pazienti presentano inizialmente deficit cognitivi lievi, singoli (es. solo compromissione della memoria) o multipli, che non limitano la loro indipendenza funzionale, ma possono poi progredire in demenza vera e propria. Si tratta di una condizione importante da individuare perché permette di agire con interventi preventivi che ritardino il passaggio alla demenza.
Esistono varie forme di demenza che hanno cause e sintomi diversi, ma le due tipologie principali sono rappresentate dalle demenze neurodegenerative, che comprendono da una parte la “malattia di Alzheimer “(MA) la “demenza a corpi di Lewy” e le “patologie fronto-temporali” e dall’altra la “demenza di origine vascolare”.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) attualmente si stima che nel mondo oltre 55 milioni di persone convivano con una demenza e la Malattia di Alzheimer e le altre demenze rappresentano la settima causa di morte nel mondo. Il maggiore fattore di rischio associato all’insorgenza delle demenze è sicuramente legato all’età avanzata anche se negli ultimi anni si evidenzia la manifestazione della patologia in fasce di età più giovani della popolazione, sotto i 60/50 anni. Il sesso femminile rappresenta un importante fattore di rischio per l’insorgenza della demenza di Alzheimer, la forma più frequente di tutte le demenze(circa il 60%).
E’ fondamentale una diagnosi precoce presso i centri specializzati per assicurare al paziente un trattamento tempestivo idoneo a stabilizzare i sintomi legati alla demenza e per fornire ai familiari le prime informazioni sulla malattia e sulla sua possibile progressione nel tempo.