
07/05/2025
⛺️Nascondersi è una delle attività che affascina i bambini, adorano nascondersi sotto alle coperte, sotto al tavolo, dietro le tende …nei posti più diversi e impensati della casa.
Quando si nasconde il bambino vive la sensazione di essere indipendente e la gioia di essere cercato. Quanto è piacevole sapere che qualcuno ci cerca, ci pensa intensamente, impiega energie, tempo e voglia per cercarci? Alla fine il tutto culmina con la gioia di essere trovati!
🫣L’inizio di questa piacevole sensazione inizia col gioco del cucù: vedere scomparire il viso della mamma fa nascere nei bimbi una lieve quantità di ansia e di sentimento di abbandono, totalmente gestibili ma significative, e quando la figura di riferimento ricompare, il loro volto si illumina di gioia e felicità.
👀 L’idea di visibilità dei bambini molto piccoli si basa sul concetto di reciprocità: tu mi vedi solo se ti vedo anche io!
L’aspetto interessante è che, fino a quando il bambino non riesce ad avere uno sviluppo cognitivo che gli permette di tener conto della prospettiva altrui, ritiene che se lui non vede gli altri allora neanche gli altri lo possano vedere! Piaget chiama questo sviluppo “permanenza dell’oggetto” e lo definisce come la comprensione del fatto che gli oggetti e gli eventi continuano ad esistere anche quando non possono essere rilevati dagli organi di senso: vista, udito, tatto.
Il loro mondo è fatto di ciò che percepiscono nel momento presente!
🤭Ecco spiegato il perché, una volta che si sono coperti gli occhi, non si occupano di nascondere anche le altre parti del corpo, il che suscita tanta tenerezza negli adulti.
🌳Il passaggio successivo è rappresentato dal gioco, importantissimo, del nascondino, in cui i bambini, che hanno compiuto questo passaggio cognitivo, vivono l’esperienza che le persone continuano ad esistere anche quando non si vedono.
💞Se approfondiamo maggiormente questo aspetto ci accorgiamo di quanto sia importante lo sguardo per un bambino: se io non ti vedo allora sono invisibile, se non c’è un contatto visivo non c’è esistenza. Non a caso una delle frasi più ripetute dai bambini è “Mamma guardami, papà guardami, nonna guardami, maestra guardami…!!!”.
I bambini ci insegnano che nell’incontro di sguardi si crea la condizione per esistere.
Laura Mazzarelli
📸Si ringrazia per la foto Asilo Nido I Gufetti
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