SMIAB Società Medica Italiana di Self-Analisi Bioenergetica

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SMIAB Società Medica Italiana di Self-Analisi Bioenergetica La SMIAB, Società Medica Italiana di Self-Analisi Bioenergetica, è una scuola di formazione e spec

𝐼𝑙 𝑅𝑖𝑠𝑝𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 (𝑀𝑖𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖𝑛𝑔), 𝑙𝑎 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑒𝑚𝑜𝑡𝑖𝑣𝑎Nei primi mesi di vita il bambino non ha ancora un senso ...
08/10/2025

𝐼𝑙 𝑅𝑖𝑠𝑝𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 (𝑀𝑖𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖𝑛𝑔), 𝑙𝑎 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑒𝑚𝑜𝑡𝑖𝑣𝑎

Nei primi mesi di vita il bambino non ha ancora un senso di sé definito: per comprendere chi è ha bisogno di vedersi riflesso nello sguardo del genitore. Questo processo, chiamato mirroring o rispecchiamento, rappresenta la prima forma di dialogo emotivo. 🪞

Quando la madre o il padre rispondono ai segnali del piccolo con uno sguardo partecipe, con gesti e parole che rispecchiano le sue emozioni, il bambino riceve un messaggio fondamentale: esisti, ti vedo, ciò che provi ha valore. 🌸
Negli occhi dell’altro inizia a sentirsi riconosciuto, e da questa esperienza prende forma la sua autostima, la fiducia nell’altro e la capacità di dare un nome e un significato alle proprie emozioni.

Se lo sguardo che incontra trasmette calma e disponibilità, il cervello del bambino attiva le aree più evolute legate alla relazione, favorendo il rilascio di ossitocina. Da qui nasce una sensazione di piacere e di tranquillità, che diventa la base biologica e affettiva per la costruzione di legami sicuri. 💞

Gli occhi, in questo senso, sono la via maestra per valutare la sicurezza: dal volto dell’altro il bambino apprende se il mondo è un luogo accogliente o minaccioso. 👀

Quando invece i suoi stati emotivi vengono ignorati, svalutati o confusi con quelli del genitore, il bambino può interiorizzare la sensazione di non avere diritto a provare ciò che sente. Ne derivano vergogna, insicurezza e difficoltà nel costruire relazioni di fiducia.

Il mirroring, dunque, non è un semplice gesto: è la radice della nostra identità emotiva e relazionale. È attraverso lo sguardo che ci accoglie che impariamo a riconoscere noi stessi, a fidarci delle nostre emozioni e a costruire rapporti autentici con gli altri.

✏️ Immagine: Famiglia di Käthe Kollwitz

𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚La relazione terapeuta-paziente ha qualcosa in comune con quella tra genitore e bambino picc...
01/10/2025

𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚

La relazione terapeuta-paziente ha qualcosa in comune con quella tra genitore e bambino piccolo: non può essere paritaria.

Il paziente non deve “prendersi cura” del terapeuta, né preoccuparsi di proteggerlo. In quello spazio, è il terapeuta a essere responsabile, a farsi carico della relazione, a custodirla. 🌼

È un’esperienza rara nella vita adulta: avere un luogo dove poter ricevere senza dover restituire subito, dove ci si può lasciare andare senza dover pensare al benessere dell’altro. Ed è proprio questa possibilità che apre la strada alla cura. 🏞️

La psicoterapia può diventare uno spazio riparativo, dove imparare che il nostro bisogno di essere ricevuti è legittimo e che non è mai troppo tardi per sentirsi visti. 🪷

𝙇𝙖 𝙧𝙚𝙨𝙥𝙤𝙣𝙨𝙖𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙚𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙜𝙚𝙣𝙞𝙩𝙤𝙧𝙚-𝙗𝙖𝙢𝙗𝙞𝙣𝙤L’unica relazione in cui le responsabilità non sono condivise è quell...
24/09/2025

𝙇𝙖 𝙧𝙚𝙨𝙥𝙤𝙣𝙨𝙖𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙚𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙜𝙚𝙣𝙞𝙩𝙤𝙧𝙚-𝙗𝙖𝙢𝙗𝙞𝙣𝙤

L’unica relazione in cui le responsabilità non sono condivise è quella tra un genitore e un bambino piccolo.

Questa relazione non è mai paritaria: un bambino non può “ricambiare” né essere responsabile. 🐣 È il genitore a doversi fare carico di tutto: cura, protezione, nutrimento, amore.

L’infanzia è l’unico tempo in cui l’amore incondizionato non solo è possibile, ma necessario.

Tutti abbiamo questo bisogno primordiale: sentire che c’è qualcuno capace di accoglierci senza condizioni, è da lì che nasce la fiducia nel mondo e negli altri. 🌸

Ma se questa esperienza è mancata, da adulti possiamo portare con noi un vuoto difficile da colmare, portandoci dietro la sensazione di doverci ‘guadagnare’ l’amore.

🖼️ Immagine: Madre con bambino di Leon Bazile Perrault

“𝑨𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒅𝒂𝒓𝒆, 𝒆̀ 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒕𝒊”𝑨𝒍𝒆𝒙𝒂𝒏𝒅𝒆𝒓 𝑳𝒐𝒘𝒆𝒏
15/09/2025

“𝑨𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒅𝒂𝒓𝒆, 𝒆̀ 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒕𝒊”
𝑨𝒍𝒆𝒙𝒂𝒏𝒅𝒆𝒓 𝑳𝒐𝒘𝒆𝒏

𝐋a p𝐚u𝐫a d𝐢 𝐜a𝐝e𝐫e – c𝐨m𝐞 𝐚f𝐟r𝐨n𝐭a𝐫l𝐚Cadere fa meno paura – ed è anche meno rischioso – quando ci si lascia andare, quan...
01/09/2025

𝐋a p𝐚u𝐫a d𝐢 𝐜a𝐝e𝐫e – c𝐨m𝐞 𝐚f𝐟r𝐨n𝐭a𝐫l𝐚

Cadere fa meno paura – ed è anche meno rischioso – quando ci si lascia andare, quando si smette di opporre resistenza e si rinuncia a governare ogni aspetto dell’esperienza. 🦜

È proprio il tentativo di restare in controllo che irrigidisce, blocca e amplifica la sensazione di pericolo, mentre l’abbandono, se accompagnato da un senso di fiducia, può restituire al corpo e alla mente un’esperienza di profondo rilassamento e rigenerazione. 🧚‍♀️

Per vivere pienamente il piacere del sonno, dell’amore e della sessualità, bisogna superare l’ansia di cadere.
Lavorare su questa paura per permettere all’energia vitale di fluire liberamente e sperimentare che lasciarsi andare non è sinonimo di pericolo, ma può diventare fonte di piacere, di connessione e di rinnovamento. 💃

Quando il controllo si allenta e il corpo può finalmente arrendersi si apre la possibilità di riposarsi davvero, rigenerarsi, sentirsi nutriti. La caduta non è più minacciosa, diventa trasformativa.

Il lavoro terapeutico, soprattutto attraverso gli esercizi bioenergetici, può accompagnare la persona portandola all’esperienza dell’abbandono fiducioso. 🪡

📸 Immagine: Cirque du Soleil, spettacolo OVO

𝐿𝑎 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑑𝑒𝑟𝑒… 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖In inglese l’espressione che indica l’innamorarsi è “fall in love” – cadere innamorati. In...
25/08/2025

𝐿𝑎 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑑𝑒𝑟𝑒… 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖

In inglese l’espressione che indica l’innamorarsi è “fall in love” – cadere innamorati. In fondo, innamorarsi prevede un inciampo: è qualcosa di non calcolato, che ‘accade’, ma dal punto di vista psicologico l’amore prevede anche un lasciarsi andare, un affidarsi. 🤗

Innamorarsi implica rischio, vulnerabilità, apertura. Significa accettare il rischio di uscire dalla propria autosufficienza per entrare in uno spazio relazionale dove i propri bisogni, i propri desideri, la propria dipendenza diventano visibili. 💞

Per questo l’amore, anche se desiderato, può spaventare: si può temere di perdere il controllo, di essere rifiutati, di non ‘reggere’ l’intensità emotiva che l’amore porta con sé.

Il modo in cui abbiamo percepito di essere amati (o non amati) da chi si prendeva cura di noi nei primi anni di vita condiziona il modo in cui ci relazioniamo all’amore. Chi ha avuto esperienze precoci di amore condizionato, tradito o interrotto, potrebbe vivere il legame affettivo con un desiderio di fusione, o avere il timore di perdersi nell’altro, di essere ferito, manipolato o abbandonato. 😥

Per evitare la ‘caduta’, anche il corpo si irrigidisce (spesso nella parte alta del torace e delle spalle, a protezione del cuore, e nel bacino, per controllare le sensazioni sessuali), impedendo così di vivere la pienezza del sentimento e del desiderio. 🤖

Le proprie difese possono portare a bloccare o sabotare le possibilità di entrare in intimità con l’altro, anche scegliendo partner non disponibili.

🦋 Immagine: Amore e Psiche di Canova

𝑳𝒂 𝒑𝒂𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒅𝒆𝒓𝒆… 𝒂𝒅𝒅𝒐𝒓𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒕𝒊In inglese si dice “fall asleep”: letteralmente, “cadere addormentati”. Il sonno infatti...
18/08/2025

𝑳𝒂 𝒑𝒂𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒅𝒆𝒓𝒆… 𝒂𝒅𝒅𝒐𝒓𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒕𝒊

In inglese si dice “fall asleep”: letteralmente, “cadere addormentati”. Il sonno infatti è una resa, e la resa può fare paura. 🏳

Per molte persone, addormentarsi è difficile. Per alcuni, arrendersi al sonno è pericoloso: è come se il loro corpo fosse sempre in allerta, per difendersi o scappare da un pericolo. 🐅
In generale, la paura di perdere il controllo tiene svegli.

Cadere nel sonno significa abbandonarsi, lasciarsi andare all’inconscio, rilassare il corpo, abbassare la guardia. 😌
Se il corpo è “tenuto su” da tensioni croniche, se l’ansia governa la mente, se non ci si sente “al sicuro”, allora quella caduta nel sonno può diventare un’esperienza minacciosa.

Per addormentarsi serenamente è necessario allentare le proprie difese, avere fiducia nella possibilità di rilassarsi, di non essere in pericolo.

Lavorare sul respiro 🌬 - per scogliere le tensioni diaframmatiche - e sul grounding 🌲- per riacquistare fiducia nel proprio ‘stare’ al mondo – può aiutare.
Sicuramente sarebbe utile fare un percorso terapeutico in cui affrontare le esperienze primarie di accudimento.

🎨 Immagine: La dormiente di Tamara de Lempicka

L𝐚 𝐩a𝐮r𝐚 𝐝i c𝐚d𝐞r𝐞 𝟐/𝟐L’ansia legata alla caduta non si manifesta soltanto come paura dell’altezza, ma si estende a tutt...
11/08/2025

L𝐚 𝐩a𝐮r𝐚 𝐝i c𝐚d𝐞r𝐞 𝟐/𝟐

L’ansia legata alla caduta non si manifesta soltanto come paura dell’altezza, ma si estende a tutte quelle situazioni in cui il corpo percepisce una sensazione simile al “lasciarsi andare nel vuoto”. 🦅

È una paura comune, che può attivarsi in momenti della vita quotidiana lontani da un precipizio fisico.

La paura di cadere può essere anche inconsapevole, manifestandosi inconsciamente come un’incapacità di rilassarsi, un timore dei cambiamenti, un blocco nel corpo (per esempio muscoli delle gambe e del bacino contratti) o nel respiro. ⛓

In particolare, Alexander Lowen parla di due paure specifiche, legate alla paura di cadere: la paura di addormentarsi e quella di innamorarsi.

La lingua inglese, in modo significativo, utilizza il verbo “to fall” (cadere) nelle espressioni che descrivono queste esperienze: falling asleep (addormentarsi) e falling in love (innamorarsi). 🌠

In entrambi i casi, si tratta di processi in cui è necessario cedere il controllo, abbandonare la vigilanza cosciente dell’Io e affidarsi a qualcosa di più grande e meno controllabile: il corpo, l’inconscio, l’altro. 🍂

𝗟𝗮 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗱𝗲𝗿𝗲 𝟭/𝟮 🪽La paura di cadere non è solo paura del vuoto, è soprattutto paura di perdere il controllo. 🕹È c...
04/08/2025

𝗟𝗮 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗱𝗲𝗿𝗲 𝟭/𝟮 🪽

La paura di cadere non è solo paura del vuoto, è soprattutto paura di perdere il controllo. 🕹
È collegata a una difficoltà nel lasciarsi andare al flusso della vita, nel fidarsi del proprio corpo e nell'accettare il sostegno altrui.

La paura di cadere è espressione simbolica della mancanza di grounding, cioè della mancanza di radicamento nella realtà, nel corpo e nelle emozioni. 🌳

Se nei primi anni di vita non sono stati soddisfatti i bisogni di sicurezza, contatto e contenimento, il bambino rischia di non sviluppare abbastanza fiducia nel proprio corpo e nel sostegno dell’ambiente, sviluppando delle difese legate al controllo, alla rigidità o all’iper-vigilanza. 🪢

La terra rappresenta simbolicamente la madre, da cui traiamo forza e sostegno. Per questo motivo, l’atto del cadere può essere visto come un abbandonarsi al suo abbraccio. Quando questo abbandono genera ansia, anche il nostro modo di stare a contatto con il suolo ne risente.

🖼 Immagine: La caduta di Icaro, Jacob Peeter Gowy

𝘎𝘭𝘪 𝘦𝘴𝘦𝘳𝘤𝘪𝘻𝘪 𝘣𝘪𝘰𝘦𝘯𝘦𝘳𝘨𝘦𝘵𝘪𝘤𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘦𝘴𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢...
21/07/2025

𝘎𝘭𝘪 𝘦𝘴𝘦𝘳𝘤𝘪𝘻𝘪 𝘣𝘪𝘰𝘦𝘯𝘦𝘳𝘨𝘦𝘵𝘪𝘤𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘦𝘴𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦

Il lavoro corporeo nella bioenergetica non è ginnastica, ma un percorso che permette di tornare alla propria verità emotiva. 🐥

Attraverso la respirazione consapevole, il movimento espressivo, il lavoro sulla voce, e integrando con la terapia verbale si permette al “sentire” di tornare a fluire. 🌊

Quando l’emozione può muoversi di nuovo, anche la persona può guarire.
Corpo e mente non sono separati. Sono due facce della stessa verità.

Il movimento non è solo un atto motorio. È un ponte tra dentro e fuori, tra il sentire e l’esprimere. Se il movimento è bloccato, spesso lo è anche il sentire. Se è fluido, può portarci verso presenza, autenticità e benessere. 🦦

Per funzionare, gli esercizi devono toccare la tensione profonda (Dolore-Piacere corporeo) per poter poi mentalizzare l’esperienza relazionale del momento, messa a confronto con tutte le altre esperienze della vita.

Con gli esercizi si entra in contatto con il corpo che sente, conosce e si relaziona al mondo in un continuo dialogo tra interno ed esterno, attraverso il suo agire individuale e con gli altri.

Un corpo che scopre e lascia emergere la sua storia di riconoscimenti e disconoscimenti, di obbedienza e anche di sintonizzazioni emotive che costituiscono il vissuto e la modulazione delle emozioni che sono il motore della crescita, del confronto e della scoperta del mondo. 🐒

📸 Nell’immagine: Alexander Lowen durante una classe di esercizi bioenergetici

"𝕀𝕝 𝕔𝕠𝕣𝕡𝕠 𝕣𝕚𝕧𝕖𝕝𝕒 𝕔𝕚𝕠̀ 𝕔𝕙𝕖 𝕝𝕒 𝕞𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕔𝕖𝕟𝕤𝕦𝕣𝕒." 𝔸𝕝𝕖𝕩𝕒𝕟𝕕𝕖𝕣 𝕃𝕠𝕨𝕖𝕟Una terapia a indirizzo bioenergetico può andare in profondi...
14/07/2025

"𝕀𝕝 𝕔𝕠𝕣𝕡𝕠 𝕣𝕚𝕧𝕖𝕝𝕒 𝕔𝕚𝕠̀ 𝕔𝕙𝕖 𝕝𝕒 𝕞𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕔𝕖𝕟𝕤𝕦𝕣𝕒."
𝔸𝕝𝕖𝕩𝕒𝕟𝕕𝕖𝕣 𝕃𝕠𝕨𝕖𝕟

Una terapia a indirizzo bioenergetico può andare in profondità, potendo lavorare su questioni che si sono formate nel periodo preverbale della vita e che sono rimaste ‘scritte’ nel corpo ma inaccessibili alla mente. ❄️

Il corpo non dimentica. Il corpo non mente. Il corpo trattiene, finché non gli permettiamo di liberare. Ogni tensione corporea racconta una storia di protezione, ma anche la possibilità di liberazione. 🦋

In bioenergetica, leggiamo il corpo non solo per capire cosa prova, ma anche cosa ha bloccato.

Lavorando sul corpo è possibile sbloccare anche ciò che abbiamo trattenuto nella mente e nel cuore. ⛓️‍💥
Il corpo si è contratto per proteggersi da emozioni troppo forti, troppo dolorose, troppo precoci.

La bioenergetica ci insegna che liberare il corpo significa liberare l’anima. 🦅

🖼️ Nell’immagine: il terapeuta di Magritte

𝐼𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎. 𝐼𝑙 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑙𝑎.“Poiché la funzione si esprime anche nella struttura e nel movimento, possiamo usare...
07/07/2025

𝐼𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎. 𝐼𝑙 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑙𝑎.

“Poiché la funzione si esprime anche nella struttura e nel movimento, possiamo usare entrambi come strumenti diagnostici e agenti terapeutici.” Alexander Lowen

Ogni gesto, ogni postura, ogni blocco nel movimento racconta come stiamo dentro. 🍃

La bioenergetica osserva il corpo non per giudicarlo, ma per comprenderlo: per leggere dove si è fermata l’energia, dove è rimasto sospeso un affetto, dove si può tornare a fluire. 🫧

Il movimento è espressione, ma anche una chiave terapeutica.
Parlare è importante, ma muoversi consapevolmente può sbloccare emozioni che le parole da sole non riescono a toccare. ⛄️

Le emozioni bloccate non spariscono. Si nascondono nel corpo, che trattiene tutto ciò che non abbiamo potuto dire. ❄️ Può accadere attraverso una tensione nel petto, una spalla rigida, un respiro che si ferma.

La bioenergetica ci mostra che il movimento e la struttura corporea non sono neutrali: sono espressioni vive della nostra storia emotiva.

Quando il corpo si muove in modo consapevole, può liberare quelle emozioni congelate.
Quando al movimento uniamo la parola, possiamo integrare ciò che era rimasto bloccato. 🌿

📸 Nell’immagine: ritratto di Pina Bausch

Indirizzo

Via Paola Falconieri, 84
Rome
00152

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 19:00

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Chi siamo

La SMIAB (Società Medica Italiana di Self-Analisi Bioenergetica per lo studio e la terapia dei disturbi di personalità), è una scuola di formazione e specializzazione in psicoterapia a indirizzo bioenergetico riconosciuta dal MIUR.

Studiamo i conflitti dell’Io che sono le nevrosi e i disturbi del carattere, e i difetti del Self che sono i disturbi di personalità, nelle loro implicazioni cliniche e terapeutiche, consentendo una formazione psicoterapeutica specializzata in grado di gestire la complessità di tutte le più diffuse patologie emozionali, relazionali e sociali della personalità dovute ai deficit primari di attaccamento delle potenzialità evolutive dell’essere umano.

La SMIAB viene fondata dal dott. Ezio Zucconi Mazzini, psichiatra insieme al dott. Alexander Lowen, psichiatra e padre fondatore dell’Analisi Bioenergetica, e al dott. Renato Monaco, psichiatra e trainer internazionale dell’IIBA, International Institute of Bioenergetic Analysis di NewYork.

Ci occupiamo di formazione, del benessere psico-corporeo, di psicoterapia a indirizzo bioenergetico e di Cineterapia.