25/07/2025
PERCHE’ – PURTROPPO – TEMPTATION ISLAND E’ IL PROGRAMMA PiU’ VISTO (e più tossico) DELLA TIVU
Il programma più visto dell’estate (ed è così da alcuni anni) è un programma che mette la relazione amorosa al centro della sua analisi. Potrebbe essere un esperimento interessante per capire come nasce e come finisce una storia d’amore. Io ne ho visti solo due spezzoni di circa un’ora ciascuna che però ho immaginato essere rappresentativi dell’intero format. Sono rimasto colpito dalla narrazione che arriva allo spettatore. Coppie che sono insieme da anni si sottopongono all’esperimento proposto dal format del programma che le fa vivere in spazi separati in cui hanno contatti prolungati con altre persone, tutte bellissime e single, messe lì con la funzione del diavolo tentatore. Lo spettatore viene così costantemente ingaggiato attraverso le dinamiche della seduzione e del tradimento. Giorno dopo giorno, i partner amorosi si intrattengono in modo sempre più intimo con i single con cui convivono e si percepiscono invece sempre più emotivamente distanti dai partner con cui convivevano fino ad un minuto prima di entrare nel programma. Il programma si basa sulla convinzione che “la tentazione rende l’uomo ladro”. E in effetti, assistendo al programma si comprende come tale affermazione rappresenti l’unica verità che il programma fornisce come spiegazione di cosa fa nascere e finire una storia d’amore. Il programma è magnetico perché tu vieni immerso in una tempesta emotiva continua. Ti arrabbi con chi in tempi velocissimi scopre che l’amore che viveva da anni non era vero amore, mentre quello incontrato da pochi giorni – sexy e seducente – è il vero amore che stava aspettando da una vita. Senti un dolore forte per chi viene tradito, tradimento che il programma fa scoprire sadicamente obbligando la persona a visionare scene in cui vede il proprio partner abbracciarsi e baciarsi con un altro individuo, a cui dice frasi piene di tenerezza. Assisti a crisi di rabbia e a pianti disperati di chi si domanda perché un amore durato anni possa sgretolarsi in una manciata di giorni. Al centro del programma c’è un carosello ininterrotto di lacrime e batticuori, seduzioni e corpi eccitanti, crisi di rabbia e panico. E un’amplificazione di tutti quegli stereotipi di genere di cui la cultura contemporanea sta cercando di promuovere la rimozione e l’estinzione. Temptation Island diventa così il prototipo di una cultura liquida che in teoria afferma un valore, ma poi in pratica rende pandemiche, glamour e attraenti narrazioni che affermano il valore esattamente opposto. Ma credo che la problematicità presente nella trasmissione sia anche più profonda e complessa. In un programma che vorrebbe raccontare che cosa è il vero amore e che vorrebbe verificare se il vero amore sa resistere alla “tentazione” incombente, in realtà del vero amore non si comprende e non si vede nulla. Si vede fragilità emotiva e sovrabbondanza narcisistica. Si vedono corpi scolpiti e cuori denutriti. Si vedono coppie che non perdono l’amore che le aveva condotte lì, perché forse erano già nate e cresciute fragili. Questo programma non mostra niente del vero Amore, quello con la A maiuscola, quello che si basa su una profonda connessione emotiva e sulla costruzione di un’intimità che non è solo corporea ma anche mentale e affettiva. Purtroppo è amatissimo proprio dai giovanissimi, che hanno un disperato bisogno di educazione sentimentale e affettiva. E che usando trasmissioni simili per cercare di capire cosa l’Amore porta nella vita degli esseri umani, riescono solo a imparare in modo impeccabile il dis-Amore.
Se avete figli che seguono questo programma, provate a riflettere con loro, magari partendo proprio dalla lettura di questo post.
Io e Barbara Tamborini abbiamo scritto un libro (“Appartenersi. Perché l’Amore per sempre è una risorsa”, Mondadori ed.) che spiega come e perché costruire e perseguire un vero Amore è la cosa più bella e più impegnativa che possa capitare agli esseri umani.