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Cosa c’entra un muscolo profondo dell’anca con l’appoggio del piede? Molto più di quanto immagini.L’ileopsoas non è solo...
28/09/2025

Cosa c’entra un muscolo profondo dell’anca con l’appoggio del piede? Molto più di quanto immagini.

L’ileopsoas non è solo un potente flessore dell’anca: è anche un influente regolatore posturale, capace di condizionare, a distanza, l’equilibrio, la catena miofasciale e.. persino il modo in cui poggi il piede a terra.

In questo articolo scopri come ileopsoas e piede sono connessi, quali compensi posturali si possono creare e perché trattare uno.. può aiutare anche l’altro.

Non è uno studio scientifico, ma una guida chiara e curiosa per esplorare le sorprendenti connessioni tra i muscoli profondi e il nostro modo di camminare nel mondo.

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

DOLORE, RESILIENZA E RELAZIONE: IL PONTE MESOLIMBICOParliamo spesso di terapia manuale, di esercizio, di educazione. Ma ...
28/09/2025

DOLORE, RESILIENZA E RELAZIONE: IL PONTE MESOLIMBICO

Parliamo spesso di terapia manuale, di esercizio, di educazione. Ma c’è un livello ancora più profondo, quello che decide se tutto il resto potrà funzionare oppure no: la soglia mesolimbica.

Cos’è?

È il “termostato” del cervello emotivo e motivazionale. Qui si decide se un segnale corporeo diventa dolore cosciente oppure resta sotto soglia.

Qui si regola l’equilibrio del sistema nervoso autonomo: se la soglia è bassa, il simpatico domina, il corpo resta in allerta, il dolore si amplifica; se la soglia è alta, il parasimpatico entra in gioco, il corpo si calma, la resilienza cresce.

E da cosa dipende questa soglia?

Non solo da fattori biologici o tecniche specifiche, ma soprattutto da un elemento che spesso sottovalutiamo: la relazione terapeutica.

Quando un paziente si sente accolto, ascoltato, compreso, l’amigdala smette di “gridare” allarme, il nucleus accumbens registra sicurezza, il vago si attiva, la soglia mesolimbica si rialza.

In quel momento, la manualità, l’esercizio e l’educazione non sono più strumenti isolati: diventano parte di una sinfonia che il cervello è pronto ad ascoltare.

La relazione terapeutica non è un contorno: è il primo farmaco mesolimbico. È da lì che parte la resilienza. È da lì che ogni intervento comincia a funzionare davvero.

Collega, chiediti: davvero basta la tecnica? O forse il successo di chi sembra “meno preparato” dipende dal fatto che ha capito una cosa semplice ma potente: il paziente prima sente se si fida, poi ascolta cosa gli proponi.

Il ponte mesolimbico si costruisce così: non con le mani soltanto, ma con la relazione che rende possibile ogni cambiamento.

NOTA
Questo contenuto ha finalità divulgative. Nasce da riflessioni cliniche e i concetti sono volutamente semplificati per renderli chiari anche ai non addetti ai lavori.

27/09/2025

Cancro della prostata

Non è un muscolo, non è un tendine.. ma tiene insieme metà del tuo tronco come una vera cintura anatomica.La fascia tora...
27/09/2025

Non è un muscolo, non è un tendine.. ma tiene insieme metà del tuo tronco come una vera cintura anatomica.

La fascia toraco-lombare è una struttura connettivale potente e complessa che collega schiena, bacino, addome e arti superiori. Un punto di snodo biomeccanico.. e spesso di tensioni!

In questo articolo scopri cos’è, dove si trova, come funziona e perché può essere coinvolta nei dolori lombari, nelle disfunzioni posturali e nelle catene muscolari alterate.

Non è uno studio scientifico, ma una guida chiara e curiosa per conoscere meglio la “ragnatela fasciale” che connette tutto.. quando funziona (o quando tira).

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

Ed eccoci nuovamente alle porte del fine settimana, per un nuovo episodio di “Patologie Spiritose, dove affrontiamo i ma...
27/09/2025

Ed eccoci nuovamente alle porte del fine settimana, per un nuovo episodio di “Patologie Spiritose, dove affrontiamo i malanni.. tra curiosità e leggerezza!”

Oggi parliamo di un dolore alla gamba che somiglia alla sciatica, ma non prende il solito tragitto: la cruralgia!

Se hai un dolore che scende sull’interno della coscia, e non dietro come al solito.. il tuo nervo interessato non è lo sciatico, ma il suo “cugino” anteriore: il nervo crurale (o femorale)!

Cos’è e dov’è?

La cruralgia è l’irritazione o compressione del nervo femorale, che nasce dalle radici lombari L2–L4 e si occupa della parte anteriore della coscia e della gamba.

Quando è infiammato o compresso, provoca dolore all’inguine, alla parte anteriore della coscia (e a volte fino al ginocchio), formicolii o intorpidimento, debolezza nei movimenti di flessione dell’anca o estensione del ginocchio.

Insomma, un percorso nervoso diverso, ma altrettanto fastidioso!

Curiosità divertente

La cruralgia è un po’ la “sciatica dell’inguine” e viene spesso confusa, perché entrambe causano dolore a una gamba. Ma mentre la sciatica ti fa male dietro, la cruralgia ti colpisce davanti.
È come scegliere due treni diversi per arrivare alla stessa stazione: il risultato è che cammini male comunque!

Come si sviluppa?

Le cause più comuni possono essere un’ernia del disco lombare alta (L2–L3 o L3–L4), la stenosi del canale vertebrale, una compressione del nervo crurale in uscita dal rachide, traumi, interventi chirurgici o posture scorrette prolungate.

Anche il diabete o neuropatie alterano la funzione del nervo. In alcuni casi, compare improvvisamente, magari dopo un movimento sbagliato, e rende difficili anche i gesti più semplici come salire le scale o sedersi.

Nella vita quotidiana

La cruralgia può rendere difficile camminare con fluidità, sollevare la gamba o salire in auto, dormire sul fianco o distendere completamente la gamba.

E spesso il dolore si irradia all’inguine o alla parte anteriore del ginocchio, confondendo le idee su chi sia davvero il colpevole.

Parole complicate, spiegate semplici

Nervo crurale (o femorale): un grosso nervo che passa nella parte anteriore della coscia e controlla muscoli e sensibilità davanti alla gamba.

Radicolopatia: quando una radice nervosa (in questo caso lombare) viene compressa o irritata.

Irradiazione anteriore: dolore che si sposta lungo il nervo, ma non sul retro come nella sciatica.

Accenni di fisioterapia:

Il trattamento fisioterapico mira a ridurre l’infiammazione e il dolore (terapie fisiche strumentali e manuali, neurodinamica), a migliorare la mobilità lombare senza stressare le radici, a rinforzare il core e i muscoli flessori dell’anca.

Educare il paziente a evitare posizioni irritanti (es. iperestensione lombare) e riabilitare la funzione del nervo attraverso tecniche di mobilizzazione neurodinamica e stabilizzazione può essere una strada da seguire.

In certi casi, può essere utile anche il lavoro viscerale se c’è coinvolgimento dello psoas o della parete addominale profonda.

Curiosità scientifica

Sapevi che nella cruralgia pura spesso il riflesso rotuleo è ridotto o assente? E che il segno di Léri (o femoral stretching test), con il paziente prono e il ginocchio flesso, può provocare il dolore tipico lungo il decorso del nervo crurale?

Conclusione

La cruralgia non è una sciatica “al contrario”, ma un disturbo ben distinto e da riconoscere. Con una buona diagnosi medica e un trattamento fisioterapico personalizzato, anche questo nervo “sensibile” può tornare a fare il suo lavoro.. senza protestare!

A sabato prossimo per il prossimo episodio! 😁

Collega la rotula alla tibia, ma se lo stressi troppo.. te lo fa notare con ogni passo.Il tendine rotuleo è una struttur...
26/09/2025

Collega la rotula alla tibia, ma se lo stressi troppo.. te lo fa notare con ogni passo.

Il tendine rotuleo è una struttura chiave per la trasmissione della forza dal quadricipite alla gamba: salti, corse, scatti, tutto passa da lì. Ma quando si infiamma, nasce la famigerata jumper’s knee (ginocchio del saltatore).

In questo articolo scopri cos’è, dove si trova, perché può diventare doloroso e cosa fare per proteggerlo, prima che decida di scioperare.

Non è uno studio scientifico, ma una guida chiara e curiosa per conoscere meglio il “cordone di forza” tra coscia e gamba.. spesso tirato, poco coccolato.

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

Condividiamo con piacere l’intervista realizzata a Pietro Bennardo, collega fisioterapista con cui abbiamo avuto modo di...
26/09/2025

Condividiamo con piacere l’intervista realizzata a Pietro Bennardo, collega fisioterapista con cui abbiamo avuto modo di confrontarci più volte.

Un racconto schietto e diretto, che tocca temi fondamentali: la gestione della lombalgia basata sull’evidenza, il ruolo dell’esercizio e dell’educazione del paziente, l’importanza di una collaborazione orizzontale tra fisiatri e fisioterapisti, il rifiuto di modelli che creano dipendenza invece che autonomia.

È un messaggio che sentiamo nostro e che va oltre le etichette: al centro resta sempre il paziente, con i suoi bisogni reali e con la richiesta di tornare a muoversi libero dal dolore.

Complimenti a Pietro per la chiarezza e a Fisiatria Interventistica per aver raccolto queste riflessioni.
Un contenuto che merita davvero di essere letto e condiviso.

Pietro Bennardo, fisioterapista con esperienza ventennale ed ex osteopata, promuove un approccio basato sull’evidenza per la gestione della lombalgia. La lombalgia è per lo più aspecifica e si affronta con educazione, movimento precoce, esercizio terapeutico progressivo e collaborazione tra fisi...

“Devo rinforzare l’addome.”Ma l’addome non è il centro. È la conseguenza.Ci hanno insegnato a fare addominali, plank, cr...
26/09/2025

“Devo rinforzare l’addome.”

Ma l’addome non è il centro. È la conseguenza.

Ci hanno insegnato a fare addominali, plank, crunch e vacuum.. ma nessuno ci ha mai spiegato chi tiene davvero in piedi il corpo quando stai fermo.

Spoiler: non è il “six pack”. È una rete profonda, silenziosa, multidirezionale.

Questa immagine, se la guardi bene, mostra il cuore nascosto della postura.

Cosa vediamo?

Multifido: l’anello di sicurezza tra una vertebra e l’altra.
Trasverso dell’addome: la fascia naturale che tiene dentro gli organi e fuori la pressione.
Quadrato dei lombi: il ponte tra torace, pelvi e diaframma.
Ileo-psoas: il cavo di trazione che collega il tronco alle gambe.
Diaframma: il tetto del core.
Pavimento pelvico: il pavimento del core.
Obliqui, interni ed esterni: le guide rotazionali della stabilità.

Questa non è una mappa muscolare.
È l’impalcatura che tiene insieme il tuo respiro, il tuo bacino e il tuo dolore lombare.

Doppia lettura

Livello 1 – per pazienti

Non devi “avere gli addominali”.
Devi attivare il core profondo, quello che non si vede allo specchio ma si sente quando respiri, ti alzi dal letto o resti in piedi per ore.
Allenare solo il retto dell’addome è come mettere un bel tappeto.. in una casa senza fondamenta.

Livello 2 – per clinici

Questa immagine parla chiaro: la stabilità non è una questione di forza ma di integrazione. Il core non è un distretto, è un sistema di gestione pressoria e di continuità mio-fasciale. Parlare di “rinforzo del core” senza coinvolgere diaframma, pavimento pelvico, multifido, trasverso e lavorare sulla strategia pressoria.. è allenamento estetico travestito da posturale.

E quindi?

Quando un paziente ha dolore lombare o instabilità pelvica, chiediti: "quanti di questi muscoli sono coinvolti nella strategia di compenso?" E soprattutto: "gli sto insegnando a lavorare.. o solo a contrarsi?"

“Ma io faccio già gli addominali a fine allenamento.”

Certo.

Come mo***re l’airbag su una macchina senza freni. La vera sicurezza posturale è nascosta, profonda, intelligente.

E si attiva quando respiri, non quando spingi. 🤗

Quando l’alluce prende una “strada tutta sua”.. e le scarpe iniziano a diventare un problema di convivenza.L’alluce valg...
25/09/2025

Quando l’alluce prende una “strada tutta sua”.. e le scarpe iniziano a diventare un problema di convivenza.

L’alluce valgo è una deviazione progressiva del primo dito del piede verso le altre dita, spesso accompagnata da infiammazione, dolore e una fastidiosa “cipolla” ossea che spunta come ospite indesiderato.

In questo articolo scopri cos’è, perché si forma, cosa lo peggiora (spoiler: tacchi e scarpe strette!) e quali strategie possono aiutarti a prevenirlo o gestirlo al meglio.

Non è uno studio scientifico, ma una guida chiara e curiosa per capire perché il tuo alluce si ribella.. e cosa puoi fare per farlo rientrare nei ranghi.

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

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