
05/08/2025
Finalmente è martedì! Benvenuti al secondo episodio di “Neurolandia: il sistema nervoso come non lo avete mai visto!”
Oggi parliamo di un nervo celebre, spesso nominato, a volte accusato. Il suo nome lo conoscono in molti, anche i non addetti ai lavori, e probabilmente l’avete già sentito citare tra un “ho la sindrome del tunnel carpale” e un “mi si addormentano le dita di notte”.
Lui è il nervo mediano, il vero trafficante di informazioni tra il cervello e la mano.
Dove sta?
Il nervo mediano nasce dal plesso brachiale, precisamente dall’unione delle radici C5-T1. Dopo aver fatto amicizia con arterie e muscoli, scende lungo il braccio senza innervare nulla (fin qui fa solo il turista), poi comincia a lavorare seriamente nell’avambraccio e nella mano.
Scende lungo la fossa cubitale, passa tra i capo omerale e ulnare del muscolo pronatore rotondo,
attraversa l’arcata del flessore superficiale delle dita, e infine entra nel tunnel carpale, sotto il legamento trasverso del carpo, per raggiungere la mano, dove si divide in rami terminali.
Che cosa fa?
È un nervo misto: ha fibre motorie e sensitive.
A livello motorio, nell’avambraccio innerva i muscoli flessori radiali, pronatori e flessore lungo del pollice. Nella mano, controlla i muscoli tenar (pollice in opposizione!) e i lombricali I e II.
A livello sensitivo porta le informazioni sensitive dal palmo della mano (lato radiale), dal primo, secondo, terzo e metà del quarto dito (versante palmare), e dalla parte distale dorsale delle prime tre dita.
Insomma, se riesci a pinzare una molletta, a sentire il touchscreen del telefono o a fare il gesto “OK”, devi ringraziare il nervo mediano. 🫶
Come si lamenta?
Il nemico numero uno? La sindrome del tunnel carpale. Quando il nervo viene compresso nel canale carpale, iniziano i guai.
Formicolio, intorpidimento e bruciore a pollice, indice, medio e metà dell’anulare. Sintomi notturni o mattutini, spesso con bisogno di “scuotere la mano” per trovare sollievo.
Nei casi avanzati: atrofia dei muscoli tenar, perdita della forza di prensione fine e scivolamento degli oggetti dalla mano.
Può lamentarsi anche più in alto, nell’avambraccio (compressione pronatore rotondo) o al gomito.
Ruolo nella vita quotidiana
Il nervo mediano è il project manager della tua mano: coordina movimenti fini, sensibilità tattile, forza e destrezza.
Lavora duramente quando digiti al computer, usi il mouse o lo smartphone, afferri oggetti, fai il gesto “pollice contro le altre dita” (es. infilare ago, raccogliere monetine, ecc.).
Se perde efficienza, lo noti subito.
Patologie e disfunzioni
Sindrome del tunnel carpale (la più famosa): compressione a livello del polso.
Sindrome del pronatore rotondo: compressione nell’avambraccio.
Neuropatia traumatica (fratture, lussazioni, lesioni iatrogene).
Neuropatia compressiva secondaria (tenosinoviti, edema, gravidanza, diabete).
Curiosità neurologica
La sindrome del tunnel carpale è la neuropatia periferica più comune nella popolazione generale.
Ma attenzione: non tutti i formicolii notturni sono tunnel carpale!
Molti sono disturbi posturali, compressioni più prossimali, o anche disfunzioni del sistema nervoso centrale che mimano la sindrome.
Approccio fisioterapico
Un trattamento mirato può prevedere una valutazione differenziale per escludere cause cervicali, plessiche o metaboliche.
Tecniche neurodinamiche (sliding e tensioning del mediano), mobilizzazione del tunnel carpale e tessuti circostanti, esercizi specifici per migliorare la funzionalità muscolare e il reclutamento motorio (tenar e flessori).
Educazione posturale e modifica delle attività ripetitive sono indispensabili, può essere utile il taping decompressivo e tecniche manuali locali.
Se indicato, l’uso di splint notturni per ridurre la pressione nel tunnel.
Conclusione
Il nervo mediano non ama gli spazi stretti, ma si fa in quattro per farti usare la mano con precisione.
Quando comincia a lamentarsi, non ignorarlo: il tuo pollice potrebbe non perdonarti!
E se ogni notte ti svegli a “scuotere la mano”.. beh, forse è arrivato il momento di ascoltarlo.
Ci vediamo martedì prossimo su Neurolandia.. perché quando i nervi parlano, noi impariamo ad ascoltarli. 🤗
Nota bene
Anche se a Neurolandia i nervi parlano.. la diagnosi medica la fa il medico. Quindi, se i sintomi ti fanno compagnia da troppo tempo, ascolta i segnali e confrontati con un neurologo o uno specialista medico. Noi siamo qui per spiegarti come funzionano le cose, ma la cura parte sempre da una valutazione sanitaria. E spesso, il fisioterapista è proprio il primo professionista sanitario a intercettare quei segnali e indirizzare nel modo giusto. 👏