Mimmo Mandarano Fisioterapista

Mimmo Mandarano Fisioterapista fisioterapista

22/10/2025
11/10/2025
Ogni trattamento è unico, proprio come la persona che si affida a noi.La fisioterapia è ascolto, competenza e passione —...
08/10/2025

Ogni trattamento è unico, proprio come la persona che si affida a noi.
La fisioterapia è ascolto, competenza e passione — elementi che ci guidano ogni giorno nel prenderci cura di chi sceglie il nostro studio.
Un ringraziamento speciale a Francesco Repice per la fiducia e la professionalità. 💪🎙️

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Il muscolo psoas (spesso chiamato ileo-psoas insieme al muscolo iliaco) è un muscolo profondo dell’anca e del bacino, fo...
17/09/2025

Il muscolo psoas (spesso chiamato ileo-psoas insieme al muscolo iliaco) è un muscolo profondo dell’anca e del bacino, fondamentale per la postura e il movimento.

📍 Anatomia essenziale
• Origine: parte dalla colonna vertebrale lombare (dalle vertebre L1-L5 e talvolta anche da T12).
• Decorso: attraversa il bacino passando davanti all’articolazione dell’anca.
• Inserzione: si attacca al piccolo trocantere del femore (parte interna e superiore del femore).

⚡ Funzioni principali
• Flettere l’anca → solleva la coscia verso l’addome (es. salire le scale, correre, sollevare il ginocchio).
• Stabilizzare la colonna lombare → contribuisce a mantenere l’equilibrio e la postura eretta.
• Coinvolgimento nella rotazione e inclinazione del tronco → aiuta nei movimenti di torsione e flessione laterale.

🔑 Importanza clinica
• È spesso associato a tensioni lombari o dolori all’anca se rimane contratto a lungo (es. per postura da seduti).
• È considerato anche un muscolo “posturale” e, in alcune discipline, persino un “muscolo emotivo” perché reagisce allo stress con contrazioni.

Trattarlo bene e coccolarlo contribuisce a migliorare la nostra qualità di vita spesso molto dinamica e usurante.

17/09/2025

IL DOPPIO GIOCO DELL’ILEOPSOAS: TRA POSTURA E POTENZA

Guarda bene questa immagine.
Non è solo una rappresentazione anatomica.
È una confessione posturale.

L’ileopsoas non è solo un flessore dell’anca. E questo ormai lo sappiamo, vero?
È anche uno stabilizzatore profondo, attivatore anticipatorio e modificatore della curvatura lombare.
E proprio lì si gioca la sua ambiguità funzionale.

Cosa ci mostra l’immagine?

L’ileopsoas origina dalla colonna lombare (corpi vertebrali e processi trasversi di L1–L5). Si inserisce sul piccolo trocantere del femore. Quando si contrae, esercita una forza che tira anteriormente la colonna lombare. Contemporaneamente, genera una rotazione anteriore del bacino.

Risultato? Aumento della lordosi lombare, carico aumentato sui dischi e sulle faccette articolari, potenziale iperattività compensatoria in soggetti sedentari, ansiosi, o instabili.

Domanda ai colleghi: la persona con lombalgia che stai trattando ha uno psoas “corto” o ha uno psoas iperattivo, retratto, sovrautilizzato perché il diaframma è ipomobile o il trasverso addominale è assente?

Alcuni effetti biomeccanici della retrazione dello psoas sono l'aumento della compressione lombare, la limitazione dell’estensione dell’anca, la rotazione anteriore del bacino, l'inibizione dei glutei (per via della posizione sfavorevole) e alterazioni del cammino e compensi su ginocchio o piede

Lavorare sull’ileopsoas significa quindi ripristinare la mobilità di anca e bacino, ridurre la compressione lombare, migliorare la sinergia con diaframma e addominali profondi e promuovere il controllo neuromotorio, non solo l’allungamento.

Curiosità clinica

Lo psoas ha connessioni fasciali con il diaframma. Un diaframma contratto o disfunzionale può contribuire a mantenere lo psoas in uno stato di tensione cronica.
Il risultato? Respiro corto, instabilità lombopelvica, e dolore.. che non passa con un semplice stretching.

Esercizio di consapevolezza

Prova a sederti in una posizione eretta per qualche minuto.
Rilassa volontariamente lo psoas destro.
Ora inspira profondamente e cerca di attivare il trasverso senza spingere in avanti la colonna lombare.
Lo senti il “rilascio” nella parte anteriore dell’anca?
Benvenuto nel controllo neuro-mio-fasciale.

Lo psoas non è solo un muscolo. È una cerniera tra postura, respiro, emozione e movimento. Ignorarlo significa rincorrere i sintomi. Comprenderlo.. significa finalmente ascoltare la radice del problema.

E come ci insegna la clinica: il corpo non mente. Ma bisogna sapere dove ascoltare.

15/09/2025
15/09/2025
04/07/2025

“Mi si è strappato l’inguine!” – Guida semiseria alle lesioni degli adduttori! 😆

Se anche tu sei finito a terra tenendoti la coscia interna come se avessi appena preso un cazzotto invisibile, benvenuto nel magico mondo delle groin strains: le distorsioni muscolari dell’inguine.

Cosa stai guardando nell’immagine?

Un’illustrazione chirurgicamente precisa di ciò che succede quando il tuo adduttore grida “basta così”.

Muscoli adduttori: i muscoli della coscia interna, attaccati con devozione al p**e.

Osso pubico: l’osso da cui tutto inizia (e dove spesso finisce.. il tuo allenamento).

Muscoli addominali: perché l’addome e gli adduttori, spoiler: parlano tra loro!

Muscle sprain vs Muscle tear: la prima è un avviso, la seconda è un licenziamento in tronco.

Chi colpisce di più?

Si vabbè lo sapete.. calciatori, runner, chi fa danza e arti marziali, ma soprattutto.. tutti quelli che hanno sottovalutato lo stretching!

Il dolore tipico?

Una f***a improvvisa e pungente nella parte interna della coscia, spesso durante un cambio di direzione, un calcio o uno scatto. In certi casi si estende fino al p**e. E no, non è pubalgia (ma ci va a braccetto).

Curiosità clinica

Il legame tra adduttori e addominali è fortissimo: sono uniti dal complesso adduttorio-addominale, che si inserisce sulla sinfisi pubica. Ecco perché a volte il dolore sembra provenire anche dall’addome basso!

Fisioterapista style.. Cosa si fa?

R.O.M. progressivo e controllato.

Rieducazione del core e della muscolatura sinergica.

Stretching dinamico (a tempo debito!)

Progressione alla forza eccentrica.

No a stretching brutale o ritorni in campo precoci.

Coinvolgimento per pazienti & colleghi!

Pazienti: avete mai sentito una “pizzicata” all’inguine durante lo sport? Quanto tempo avete impiegato a recuperare?

Fisioterapisti: qual è il vostro test clinico preferito per discriminare un groin strain da una tendinopatia o da una sindrome pubalgica?

Fatevi sentire qui sotto e ricordate: gli adduttori sono timidi.. ma quando si arrabbiano, si fanno notare. 😅

Disclaimer

Questo contenuto ha finalità divulgative e non sostituisce in alcun modo una valutazione sanitaria qualificata. Il dolore inguinale può avere molte cause differenti, per cui è importante un inquadramento clinico adeguato. In caso di dolore acuto, persistente o associato a gonfiore, difficoltà di movimento o altri sintomi, rivolgiti sempre a un medico per una diagnosi e un piano di trattamento appropriato.

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Indirizzo

Rome

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Lunedì 08:30 - 19:00
Martedì 08:30 - 19:00
Mercoledì 08:30 - 19:00
Giovedì 08:30 - 19:00
Venerdì 08:30 - 19:00

Telefono

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