Giustina Zanni - Psicologa e Psicoterapeuta Roma Nord

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Giustina Zanni - Psicologa e Psicoterapeuta Roma Nord "Vorrei essere guardato e non soltanto visto, essere ascoltato e non soltanto udito." (K. Hosseini)

Mi chiamo Giustina Zanni, sono una psicologa e psicoterapeuta iscritta all’ordine degli psicologi del Lazio col n° matr. 15407. Nel mio lavoro utilizzo un approccio centrato sul cliente, seguendo i principi e la tecnica dell'Analisi Transazionale; lavoro con il cliente stesso sul disagio portato e sul significato che questo assume all'interno della sua vita.

28/07/2025

Lo studio chiude per la pausa estiva. Ci vediamo a settembre, buone vacanze a tutti ☺️

24/05/2025

Se all'inizio del millennio erano tutti borderline, da qualche anno sono diventati tutti narcisisti.
Da sempre nel mio studio arrivano pazienti con partner o ex partner $tr0nzi/e, che ne hanno combinate di tutti i colori: tradimenti giustificati in modi surreali, innamoramenti a velocità supersonica, convivenze lampo, scelte completamente irrazionali, ricatti emotivi di ogni genere, atti mancati (i miei preferiti: quelli che si fanno scoprire perché non sanno come uscirne), ghosting, orbiting, storie Instagram piene di allusioni, ritorni improvvisi dopo ere geologiche (un classico del lockdown), e-mail furibonde e persino qualche serenata con chitarra in spalla.
Quando arrivano in terapia questi pazienti portano dolore, smarrimento, confusione.
Ferite nuove che spesso si sovrappongono a quelle vecchie, le riaprono, le aggravano, le infettano.
Appaiono pieni di rabbia e frustrazione, ma sotto sotto – e neanche troppo – sono pieni di paure.
Paura di restare soli, di essere sbagliati, di non meritare di meglio, di non valere abbastanza, persino di essere destinati a questo e a nient'altro.
Ci sono momenti in cui il lavoro del terapeuta deve essere netto, deciso.
Quando è in gioco la sopravvivenza, fisica o psichica, o quando sono coinvolti soggetti che non hanno possibilità di scelta – come i figli, reali o ancora solo immaginati, spesso investiti di ruoli messianici per cambiare la partita.
In questi casi, il significato di quelle paure si esplorerà dopo.
Prima, si salva il paziente. Lo si tira fuori da una casa che va a fuoco.
Ma poi bisogna chiederselo: cos’ha reso così affascinante l’idea di vivere con qualcuno che gioca con gli accendini e la benzina?
Ecco: nella retorica mainstream sulle “relazioni tossiche”, questo passaggio manca quasi sempre.
Ci sei tu, e poi c’è lo stronzo/a.
E basta.
Ti devi allontanare, devi riconoscere i segnali!
Così si fanno corsi per riconoscere i narcisisti, si stilano liste di red flags, si etichetta tutto: chiaro, semplice, digeribile.
Il problema viene ridotto a: “come evitare quelli/quelle che ti fregano”.
Come se interrogarsi su quali parti di noi ci hanno portato in quel bel guaio fosse un tabù.
Come se provarci significasse automaticamente condividere la colpa, come se mettere tutto sullo stesso piano.
E qui sta il rischio: favorire una resistenza – clinica e culturale – fondata su un patto implicito tra terapeuta e paziente.
Il terapeuta si trattiene dal pensare – o peggio, dal mostrare di pensare – “ma come hai fatto a non accorgertene?”.
Perché anche lui o lei magari ci è cascato/a, in una storia simile.
E il paziente, nel frattempo, ha un bisogno feroce di spostare tutta la frustrazione fuori da sé.
Il risultato?
Aiutiamo le persone a staccarsi da relazioni disfunzionali.
Ma non sempre le aiutiamo a creare lo spazio per accogliere relazioni funzionali.
E quello spazio non può nascere solo dall’abilità di schivare lo stronzo/a di turno.
Deve radicarsi in un’idea diversa di sé: nella capacità di provare amore, compassione, pazienza, tolleranza verso i propri bisogni, desideri, mancanze, passioni, contraddizioni.
Solo così possiamo smettere di cercare “la persona giusta” e cominciare a costruire “la relazione giusta”.

01/03/2025

La casa non è un luogo, è una condizione della mente.
Essere realmente a casa vuol dire sentirsi a proprio agio nella propria pelle.

(Irvin D. Yalom)

A volte anche la stanza della terapia diventa casa, la terapia stessa diventa casa… ❤️

Immagine: Opera di Karen Wilcox - "Flower People"

04/02/2025

Bisogna imparare a convivere anche con le cose che non si superano. Perché è inutile stare ad ascoltare i bei discorsi sul tempo che guarisce le ferite, sulle cose belle che verranno, sulla vita che ti sorprende quando meno te lo aspetti.
Ci sono segni che non si cancellano, lividi che non passano, vuoti che non si possono riempire. Cose rotte che resteranno rotte.
Bisogna solo far propria l'idea che niente sarà come prima, mai più.
Che la vita che verrà è nuova, anche se non come l'avevamo immaginata.
Forse ci saranno diverse felicità, nuove occasioni, nuovi spunti.
Ma non c'è alcuna cosa al mondo che possa farci tornare chi eravamo prima che accadesse quello che non possiamo più cambiare e che ci ha cambiati per sempre.
È l'unica certezza. Per sempre.
Bisogna imparare a convivere con tutto quello che non avevamo nemmeno mai immaginato, nascendo di nuovo, in un modo innaturale, perché ce lo impone il turbinio dell'esistenza, la forza che nemmeno sapevamo di avere.
Spezzati. Ma vivi.

Laura Messina

Photo Laura Makabresku

22/01/2025

Ognuno di noi ha un giardino segreto, a volte incantato, che brulica dentro di sé.
Occorre avvicinarsi con grande rispetto, camminando in punto di piedi, perché in un giardino tutto è prezioso e delicato.
Se c’è un cancello, se ci sono guardiani, significa che prima di noi qualcuno ha calpestato, strappato e non ha prestato quella cura e quella delicatezza che erano necessari.

immagine: AI Xiaohongshu




24/09/2024

Chi cerca di aiutare una farfalle a uscire dal suo bozzolo, la uccide.
Chi cerca di aiutare un germoglio a uscire dal seme, lo distrugge.
Chi cerca di risvegliare la coscienza di qualcuno che non è pronto, lo confonde.
Ci sono alcune cose che non possono essere forzate, devono accadere dall'interno verso l'esterno.
Non dare il tuo aiuto a chi non te lo chiede espressamente, semmai dai il buon esempio, così, magari, vedendo la tua trasformazione, saranno spinti a cambiare a loro volta.
-Ruben Alves-

Illustrazione da "Vita" di Lisa Aisato



31/10/2023

"Quando trovi il coraggio di raccontarla, la tua storia,
tutto cambia.
Perché nel momento stesso in cui la vita si fa racconto,
il buio si fa luce
e la luce ti indica la strada".

[Ferzan Özpetek]
Illustrazione da Pinterest

17/09/2023

“Tieni sempre per mano la mano del bambino che sei stato.”

Da Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes



’IoBambino


Illustrazione da: ‘Vita’ di Lisa Aisato

06/08/2023

Non mi tolga tutto il lutto, dottoressa,
me ne lasci la metà;

io non voglio che il mio cuore
sia sgombro per intero,
mi lasci la mancanza:

faccia male di notte,
se non dormo, ma se dormo,
se possibile, vorrei
non svegliarmi nel buio,
come se
non potessi respirare.

Mi tolga
l’impossibile che è che non si possa
più ascoltare la sua voce
e lo squillo del telefono mai suo
quando compio un altro anno
e non vorrei.

Mi lasci continuare
a guardare fissamente

se qualcuno beve
il caffè nel vetro

e faccia che io pianga
sulla torta di riso;

mi tolga il grido, se può,
la testa che sbatte,
il nero che fa
la fine.

Non mi resta che
la mancanza che è:
e se è il dolore che riempie
come un corpo
il mio corpo,
me lo lasci per metà.

Non voglio perdere
che ferisca come un taglio
la lama che non taglia dei suoi occhi;

Tolga il lutto che inginocchia,
che non crede, che mi chiude
in casa.

Mi lasci che mi facciano
male i fiori,
ma non tutti,
solo quelli arancioni.

Beatrice Zerbini, da:“In comode rate- Poesie ed Eventuali"

Immagine:(Helena Perez)

03/08/2023

🖋️ «Il fatto che le convenzioni in un modo о nell’altro continuino a prosperare, dimostra che la stragrande maggioranza degli esseri umani sceglie di seguire non la propria strada, ma le convenzioni; essi di conseguenza non sviluppano sé stessi, bensì un metodo, e quindi una dimensione collettiva, a spese della propria interezza.»

📙 C.G. Jung - Opere, Vol.17, Lo sviluppo della personalità ➡️ amzn.to/45aZHY7

📝 Per approfondire [articolo]:
- Cos'è il processo di individuazione? Ce lo spiega la psicologia del profondo ➡️ https://bit.ly/IndividuazioneJung
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06/07/2023

🖋️ «…Ma l’esperienza dell’inconscio isola, cosa che molti non possono sopportare, sebbene essere soli con il Sé sia l’esperienza umana più alta e decisiva, perché “devono essere soli, …per fare esperienza di ciò che li sorregge quando essi non sono più in grado di sorreggersi da sé. Soltanto questa esperienza può dar loro una base indistruttibile” (Jung) »

📙 Marie Louise Von Franz, citando Jung nel suo libro: "Il mito di Jung"

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📝 ARTICOLO:
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05/07/2023

⭕ Non possiamo strappare gli altri al loro destino, è inutile.

🖋️ «.....è molto importante che il medico non voglia guarire a tutti i costi.
Dobbiamo essere estremamente attenti a non imporre al paziente la nostra volontà e le nostre convinzioni. Dobbiamo lasciargli un certo margine di libertà.

Non si può strappare la gente al proprio destino, così come in medicina non si può guarire un malato se la natura vuole farlo morire.

Talvolta è veramente problematico se sia lecito salvare un uomo dal destino che deve affrontare, perché possa svilupparsi ulteriormente.

Non si può impedire a certe persone di commettere terribili assurdità perché fa parte della loro natura.

Se io mi intrometto, loro non hanno alcun merito. Il nostro sviluppo psicologico può veramente progredire soltanto se ci accettiamo quali siamo e se viviamo con il necessario impegno la vita che ci è stata affidata.

I nostri peccati, errori e colpe sono necessari, altrimenti saremmo privati dei più preziosi incentivi allo sviluppo.

Se, dopo aver sentito qualcosa che avrebbe potuto cambiare il suo punto di vista, un uomo se ne va e non ne tiene alcun conto, io non lo richiamo indietro.

Potrete accusarmi di non comportarmi cristianamente, ma non m’importa.
Io sto dalla parte della natura.

L’antico libro di saggezza cinese dice:
«Il Maestro ha parlato una sola volta. Egli non corre dietro alle persone, non serve a nulla. Coloro che devono capire – perché è questo il loro destino – capiranno, e gli altri non capiranno.»

Perciò io non insisto mai su una mia affermazione. Potete accettarla, ma se non lo fate, va bene lo stesso.»

(C.G Jung)
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🙏 Grazie per questa segnalazione all'amico Alfredo Borghi!

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Indirizzo

Via Ugo De Carolis 84
Rome
00136

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Lunedì 09:00 - 21:30
Martedì 09:00 - 21:30
Mercoledì 09:00 - 21:30
Giovedì 09:00 - 21:30
Venerdì 09:00 - 21:30
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