11/01/2016
L’esistenza di una “MEMORIA ANCESTRALE” delle cellule, potrebbe spiegare i processi evolutivi del CANCRO?
Abbiamo analizzato i concetti di intelligenza, comunicazione e memoria a livello cellulare.
Ora, perché non ipotizzare anche quello di “coscienza”?
La cellula è consapevole della propria identità?
Chi sono? Da dove provengo?
I fondamenti della moderna biologia dei tumori si basano su un semplice principio: il cancro è il risultato di una proliferazione incontrollata delle cellule nel corpo umano. Questa proliferazione incontrollata si origina da un accumulo di diverse mutazioni genetiche. Queste mutazioni, possono essere dovute a svariati fattori: virus, fattori genetici, stile di vita e fattori ambientali. Tali fattori portano ad uno stress a livello cellulare che si traduce in un ”errore”, in una mutazione. Di solito questi ”errori” vengono corretti oppure eliminati mediante apoptosi. Ma quando l’errore (o i molteplici errori) non riescono ad essere corretti, ed anche i
corretti processi di apoptosi vengono alterati, la cellula mutata sopravvive, e si moltiplica, e in tale processo possono insorgere un ulteriore numero di mutazioni che porta lo svilupparsi del cancro.
Le cellule cancerogene, è bene ricordarlo, sviluppano, per loro natura, alcune caratteristiche peculiari come:
- la resistenza al meccanismo di apoptosi (suicidio programmato della cellula)
- la riproduzione per divisione in maniera incontrollata (proliferazione)
- la soppressione dell’inibizione da contatto
- il progressivo sviluppo di mutazioni successive che porta alla perdita definitiva dei caratteri differenziativi.
- la creazione di una rete sanguigna di supporto (angiogenesi)
- la successiva “migrazione” verso altri distretti corporei (metastasi)
l'intero processo non è certo "casuale", né afinalistico, in quanto mostra un'estrema efficienza e un utilizzo strategico delle informazioni (conoscenze) finalizzato all'integrità e alla difesa dell'intero organismo neocostituito.
E’ inoltre un processo che si sviluppa per “tappe”.
Le cellule tumorali acquisiscono con gradualità e progressione, crescenti proprietà e caratteristiche, ed «imparano» a svolgere tutta una serie di attività. Il processo di “progressione” del tumore segue fondamentalmente lo stesso tracciato, per tutte le tipologie neoplastiche: acquisiscono sempre maggiori motilità e formabilità per meglio raggiungere i capillari e aumentare il proprio potenziale di metastasi, sanno inoltre acquistare capacità di sopravvivenza e di proliferazione in parenchimi anche diversi, e ricoprirsi di molecole che le mascherano al sistema immunitario. Successivamente sono in grado di secernere delle proteasi (enzimi che scindono le proteine) che, lisando le membrane, permettono una invasione per contiguità, oltre a indurre angiogenesi e immunodepressione locale e sistemica.
Non può quindi essere gestito dal caso. Il processo è troppo coordinato. Ed è sistematico!
Riportiamo qui parte dell'articolo
L’individuo “cellula”.
La sua intelligenza, memoria e capacità comunicativa.E la sua... “coscienza" ?
(a cura di Alessandro Ricchi - Fondazione Giuseppe Di Bella – ONLUS) che ci sembra interessante, pubblicato per intero sul sito ufficilale http://www.metododibella.org/