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MIP LAB MIP LAB (PSICOLOGIA E STORIE) di Andrea Battantier

Il MIP, con il supporto di Psicologi abilitati, individua i talenti

SERIO LUDERE (GIOCO SERIO)Questa sera in tv danno “Per qualche dollaro in più” (Rai Movie, h 21:10), di Sergio Leone con...
30/06/2025

SERIO LUDERE (GIOCO SERIO)

Questa sera in tv danno “Per qualche dollaro in più” (Rai Movie, h 21:10), di Sergio Leone con Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Gian Maria Volonté.

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SERIO LUDERE (GIOCO SERIO)

Indio...tu il gioco lo conosci...
In questo deserto di polvere e piombo, la vita è un dollaro che cade nel fango.

C’è chi scava fossi e chi mira alla fronte, chi cerca vendetta per un nome nel quaderno.

Mortimer impugna il fucile e la foto, la ragazza morta, l’orologio che ha rotto...

"Quando la musica finisce, raccogli la pi***la", ma il tempo è un ladro che non chiede più scusa.

Il gioco lo conosci, ma il prezzo lo sai? Un uomo da solo è un confine che non crolla mai. Magari.

Tra il buono, il brutto e il sangue versato, il senso è un treno maledetto che hai già perso.

Monco non parla, spara alle mele marce, le parole non sono niente, solo rumore che perde.

"Quanto camperai?" chiede il colonnello alla fonte. "Fino a domani...o forse fino all’orizzonte".

Le domande non sono indiscrete...ma le risposte a volte lo sono.

Perché cercare un perché nel deserto? Il senso è nel vento... forse è tutto un viaggio incerto.

Lascia i dollari nella sabbia, la vendetta è un confine che non rende la vita.

Il gioco lo conosci, ma il prezzo è la pelle. Nessuno è innocente, nemmeno le stelle.

Il senso? È un duello tra l’uomo e il suo inferno.

Indio... tu il gioco lo conosci…
E poi solo polvere.

(A. Battantier, Mip Lab 2002, Testo ispirato alle opere di Sergio Leone, musicato con i ragazzi e ragazze del Mip Lab Rm 3)

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Nei film di Leone, il "gioco" è la sopravvivenza in un mondo anarchico, dove le regole sono dettate dalla violenza e dall’opportunismo. Gli uomini sono pedine in cerca di riscatto, ma il prezzo da pagare è l’umanità stessa.

L’orologio musicale è il ticchettio inesorabile del destino. Leone usa il tempo come giustiziere (la sfida finale scandita dalla melodia) e come fantasma (il passato di Mortimer). È il simbolo di una vita che sfugge mentre cerchiamo risposte.

Leone smonta il mito del cowboy solitario. I suoi protagonisti (Eastwood, Van Cleef) sono icone di solitudine, armati di ironia amara e pragmatismo. Come dice Leone: "Robert De Niro soffre, Clint Eastwood sbadiglia". La loro forza è un’armatura che nasconde il vuoto.

Il monologo del Profeta contro i treni ("maledetti treni! Puh! Schifo!") è una condanna alla modernità che distrugge i legami autentici. Per Leone, il West morente è metafora di un mondo dove il denaro corrompe ogni ideale.

"A volte la morte è più giusta della vita": nei western di Leone, la morte livella tutti. Ma nella consapevolezza della fine di può scegliere come vivere il proprio duello, come Mortimer che sceglie la vendetta ma rifiuta i dollari.


ANDARE, PARTIRE, TORNARE (Memorie di un amore)Allora, stavo tornando da lei. Arrivo trafelato, lei mi aspetta, e io le d...
26/06/2025

ANDARE, PARTIRE, TORNARE (Memorie di un amore)

Allora, stavo tornando da lei. Arrivo trafelato, lei mi aspetta, e io le dico: "Amore, ho rischiato la morte per te!" E lei: "Sì, caro, ma hai almeno preso il caffè e i pannolini?"

Perché alla fine, l’amore è anche questo: ricordarsi delle cose banali mentre pensavi di essere il protagonista di un melodramma.

Il viaggio verso l’altro diventa una corsa contro il tempo, l'amore, sta anche in questo: nel suo essere un continuo andare e tornare, un peso che si fa lieve perché condiviso.

E poi c’è il corpo. Toccarla, sentirla, essere certo che ci sia. Mani che si cercano al buio, cuori che battono troppo forte per essere ignorati.

L’amore è la tua stessa paura di perdere l’altro.

Nella notte, quando tutto tace, resta solo il battito del cuore dell’amato. Un suono antico, più forte di ogni ansia, più duraturo di ogni tempesta.

L’amore non cancella la durezza della vita, ma la rende sopportabile.

Forse l’amore è un’illusione, eppure, ogni volta che qualcuno dice "ti penso", il mondo diventa un po’ meno improbabile.

E quando finalmente arrivi, quando le tue mani incontrano le sue, hai capito che c’è un futuro da costruire.

Ma intanto c'è questo momento, senza ansia, senza domande. L’amore non è un ritorno. È un esserci, ora, senza più scappare.

(A. Battantier, Memorie di un amore, Memorie di una canzone, Andare, Partire, Tornare, Nek, Mip Lab, 2010)

***
Manca poco per la città, sto tornando da te, però di tempo non ne ho e la distanza è troppa se penso a te.

Andare partire, tornare, sentire la strada che entra nel cuore, la radio sempre accesa mi aiuta a pensare, mi fa compagnia.

Ognuno ha qualcuno che sta ad aspettare ed io non vedo l'ora, ti voglio toccare.

Capire non puoi, voglio esser certo che ci sei e c'è la luce lassù e c'è un'ombra sei tu, oh, farò le scale due a due, due mani le tue.

Già dormi ti poso un orecchio sul cuore, lo sento mentre batte e pian piano scompare, quest'ansia che ho.

(Nek)




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Laddove tutto è partito - Il racconto che ha dato vita al MIP

“Questa è la storia di un gruppo di ragazzini tra i 9 e gli 11 anni, che seppero creare una sfida per i boschi, trascorrendo l'estate tra il divertimento di cose perdute. Uno di loro, Emanuele Sepe, diventerà, in età adulta, un noto cronista sportivo. Biagio Verdini un avvocato di successo. Guido Guinetti, detto Guinness, un valente medico chirurgo nelle zone di guerra. I gemelli Pagliaccio hanno dato vita a una catena di ristoranti in America, creando alcune tra le app più note nel settore ristorazione. Azzurro, per tutti Azzù, diverrà una celebre cantante e violinista; a 30 anni cambierà sesso, ma non la sua genialità, regalando successi musicali in tutta Europa. Pion, infine, la ragazzina ecuadoriana con un solo paio di scarpe, conquisterà, per 4 volte consecutive, il titolo di campionessa mondiale dei 10 mila metri, rappresentando l'Italia. Ma come hanno fatto questi ragazzini a conquistare le vette più alte in ciascun campo? Quella del 1977 fu un'estate indimenticabile. Fu quando incontrarono il vecchio e burbero Mario Thompson Nati il quale, un poco alla volta, saprà guidarli verso il loro Modello Ideale di Persona". (M. Thompson Nati e i talenti nel bosco: storia di 6 ragazzini che entrarono nella leggenda, A. Battantier, 1996).