17/01/2024
ABUSO DI SOSTANZE: COME NE RISENTONO I DENTI
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Tra le varie droghe, gli oppiacei sono quelli che causano gli effetti più dannosi sulla salute, mentre i cannabinoidi, essendo le droghe più diffuse, hanno il maggiore impatto dal punto di vista epidemiologico. Nella pratica clinica, la situazione è spesso molto più complessa, aggravata dal fenomeno dell'abuso di più droghe contemporaneamente, noto come "polydrug abuse".
È noto anche al pubblico generale che l'abuso di sostanze stupefacenti può avere effetti negativi sulla salute orale.
Recentemente, un team di ricerca presso l'Universidad Europea de Valencia ha condotto uno studio approfondito nel campo dell'odontostomatologia riguardante l'abuso di sostanze. Ha evidenziato le complessità nell'identificare le cause esatte delle patologie orali nei tossicodipendenti, a causa della loro varietà di comportamenti a rischio. Questi includono una scarsa igiene orale, un'alimentazione inadeguata con un alto consumo di zuccheri, uno stile di vita problematico e, spesso, un basso livello di istruzione.
In particolare, gli autori hanno identificato numerosi effetti collaterali a livello stomatognatico legati al consumo di cannabis. Tra questi, la xerostomia (secchezza della bocca), che aumenta il rischio di carie, e la malattia parodontale, con un rischio maggiore fino a 7 volte rispetto ai non consumatori, tenendo conto anche del fatto che la cannabis è spesso consumata in combinazione con il tabacco. Altri effetti includono erosioni dello smalto dovute a iperemesi (vomito eccessivo), un aumentato rischio di candidosi, leucoplachia, lesioni precancerose e carcinoma orale.
Manifestazioni orali dell'assunzione di droghe
I risultati dello studio evidenziano che nei consumatori di cocaina inalata, la lesione orale più distintiva è la perforazione del palato. Questo danno è spesso accompagnato da problemi al setto nasale e sintomi come sinusiti croniche, disosmia (alterazione dell'olfatto), anosmia (perdita dell'olfatto), rinolalia (alterazione della voce) e epistassi ricorrente. Inoltre, è comune in questi pazienti la presenza di bruxismo (digrignamento dei denti), disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare e dolori muscolari masticatori.
Nel caso dell'abuso di eroina, si osservano frequentemente gravi manifestazioni orali. Questi pazienti tendono ad avere abitudini alimentari e di igiene a rischio elevato e sono soggetti a xerostomia, carie gravi e ascessi ricorrenti, malattia parodontale, sindrome della bocca urente e disgeusie (alterazioni del gusto). Inoltre, spesso non rispondono bene agli analgesici e agli anestetici locali.
Infine, l'uso di metanfetamina, seconda per diffusione dopo la cannabis, può portare a una condizione orale specifica chiamata “meth mouth”. In questa condizione, i denti diventano più fragili e suscettibili a fratture, subiscono erosioni acide e carie, con un'evoluzione che parte dalla superficie cervico-radicolare e si estende a tutta la corona del dente.
Questi risultati sottolineano l'importanza di un approccio odontoiatrico mirato per affrontare le specifiche patologie orali associate all'abuso di diverse sostanze.