Neuropsicomotricità Dott.ssa Rita Carlucci TNPEE

Neuropsicomotricità Dott.ssa Rita Carlucci TNPEE La Dott.ssa Rita Carlucci è una Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva (TNPEE)

É difficile descrivere la gioia che si prova quando si assiste a piccole-grandi conquiste. Oggi un meraviglioso bimbo co...
16/09/2025

É difficile descrivere la gioia che si prova quando si assiste a piccole-grandi conquiste.

Oggi un meraviglioso bimbo con diagnosi di autismo, per la prima volta da me, ha costruito in autonomia questo robottino. Poi mi ha preso la mano, mi ha guardate negli occhi e mi ha detto: “Guarda, un robot!”. 💙

Per alcuni bambini possono sembrare gesti scontati, per altri invece sono traguardi enormi.

Da lì è nata una condivisione bellissima: insieme abbiamo aggiunto occhi, bocca, braccia, cappello, con sue richieste spontanee verbali (altro grandissimo traguardo!).

Quel desiderio di mostrare, di condividere con l’altro ciò che si è creato, rappresenta un passaggio fondamentale nello sviluppo dell’attenzione e del linguaggio.

Questi momenti mi riempiono il cuore e mi ricordano quanto ogni piccolo passo sia in realtà una grandissima conquista.

Con tanto amore si ricomincia questo nuovo anno, con gioia e gratitudine.

💙

Oggi voglio condividere un gioco fatto insieme a un super bimbo 👦. Tutto è partito dal piacere di esplorare materiali, c...
03/04/2025

Oggi voglio condividere un gioco fatto insieme a un super bimbo 👦.

Tutto è partito dal piacere di esplorare materiali, colori ed emozioni, per poi combinare elementi e movimenti che ci hanno condotti a un gioco di fantasia, in cui fiaccole e bandiere danzavano e vorticavano nell’aria 🏮🏳️‍🌈.

Attraverso il piacere dell’esplorazione sensomotoria, abbiamo integrato movimenti via via più articolati e coordinati, sperimentando l’ampiezza della rotazione delle spalle e dei polsi 💪, e la pronazione e supinazione dell’avambraccio 🤸. Abbiamo anche percepito le differenze e le similitudini tra i due emisferi, destro e sinistro 🧠.

Abbiamo lanciato e ripreso la “fiaccola” 🔥, coordinando forza e motricità oculo-manuale 👀✋.

Questo è solo un esempio di come sia possibile “lavorare” giocando su tante abilità fondamentali per l’apprendimento del corpo 🏃‍♂️ e, di conseguenza, per le fasi future di apprendimento scolastico 📚. L’esplorazione dei movimenti delle braccia, infatti, permette di raffinare e coordinare azioni più complesse, preparando il bambino a sviluppare autonomie e competenze grafiche e di pre-scrittura ✏️🖋️.

Chi l’ha detto che non si può imparare divertendosi?
Anzi, in verità è esattamente il contrario!

Il piacere è la base biologica che facilita l’apprendimento, come sottolineato anche dalla psicologa e ricercatrice Daniela Lucangeli. Quando proviamo piacere, il nostro cervello rilascia neurotrasmettitori come la dopamina, che potenziano la memoria e la concentrazione, rendendo la mente più recettiva e predisposta a imparare nuove abilità.

Continuiamo il nostro viaggio all’interno del magnifico mondo dello sviluppo del bambino e quindi del gioco, concentrand...
05/03/2025

Continuiamo il nostro viaggio all’interno del magnifico mondo dello sviluppo del bambino e quindi del gioco, concentrandoci questa volta sul gioco mediato dall’uso degli oggetti🌟

L’attività ludica con gli oggetti è essenziale nello sviluppo dei bambini, un processo che inizia già dai primi mesi di vita. 🧑‍🍼

Inizialmente si esprimono attraverso esplorazioni sensoriali come mordere, ruotare e mettere in bocca gli oggetti. Con il tempo, queste attività si evolvono in comportamenti più complessi, come classificare, costruire e immaginare scenari.

👶 Dai 18 mesi, i bambini cominciano a sistemare e classificare gli oggetti, mentre intorno ai 4 anni emergono attività creative di costruzione. Questo tipo di gioco è alla base dello sviluppo cognitivo, come sottolineato da Vygotsky (1978), che ha evidenziato come giocare con gli oggetti aiuti a sviluppare la rappresentazione simbolica e la risoluzione dei problemi. Il gioco stimola anche il pensiero flessibile, fondamentale per la crescita mentale e sociale (Bruner, 1972).

🗣️ Inoltre, il gioco con gli oggetti gioca un ruolo cruciale nello sviluppo del linguaggio. Studi longitudinali come quelli di Ungerer e Sigman (1984) e Lyytinen et al. (1999) dimostrano che mentre il gioco funzionale aiuta a migliorare il linguaggio, è il gioco di finzione a favorire un ulteriore sviluppo linguistico, stimolando la creatività e l’espressione verbale nei bambini.

🔍 In sintesi, il gioco con gli oggetti non è solo divertente, ma è una tappa fondamentale per la crescita cognitiva, linguistica e sociale dei bambini!



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Bibliografia:
- Vygotsky, L. (1978). Mind in society: The development of higher psychological processes.
- Bruner, J. (1972). The conditions of creativity.
- Ungerer, J., & Sigman, M. (1984). Play and language development.
- Lyytinen, P., Laakso, M., Poikkeus, A., & Rita, M. (1999). Longitudinal study on play and language development.

🎈Il gioco rappresenta senza alcun dubbio il principale strumento terapeutico nel mio lavoro, così come per molti dei mie...
07/02/2025

🎈Il gioco rappresenta senza alcun dubbio il principale strumento terapeutico nel mio lavoro, così come per molti dei miei colleghi che operano nell’ambito dell’infanzia.

🎨 Personalmente, trovo straordinario avere la possibilità di lavorare “giocando” su tante funzioni di crescita. Il gioco crea un ambiente colorato, multiforme e vivace, un substrato naturale e necessario per entrare, sempre in punta di piedi, nel delicato mondo del bambino.

🌱 Nel tempo ho potuto constatare che senza questo strumento, senza la volontà di “mettersi in gioco” come adulti, professionisti o terapisti, la possibilità di comunicare ed entrare in interazione con il bambino risulta notevolmente meno efficiente.

ɪʟ ɢɪᴏᴄᴏ è, ᴘᴇʀò, ᴜɴᴀ ᴄᴏꜱᴀ ᴅᴀᴠᴠᴇʀᴏ “ꜱᴇʀɪᴀ”

🔬Esiste un ampio corpo di ricerche in diverse discipline che hanno studiato il ruolo del gioco nello sviluppo umano, dimostrando la sua importanza nell’apprendimento delle funzioni cognitive, sociali ed emotive.

👶 I bambini che percepiscono un’attività come gioco sono più concentrati, attenti, motivati e mostrano segni di un maggiore benessere mentre sono impegnati, il che facilita l’apprendimento (Howard & McInnes, 2013; Sawyer, 2017). Il gioco attiva il sistema chimico della dopamina, che porta a percepire un’attività come gioco, creando un coinvolgimento attivo e gioia.

📝 Questo stato permette ai bambini di essere nel giusto stato cognitivo ed emotivo per rimanere concentrati e processare le informazioni. Il gioco crea, infatti, un supporto utile e necessario alla qualità dell’attenzione e, quindi, all’apprendimento. Ciò è importante per tutti i bambini, ma essenziale per quelli con difficoltà conclamate.

🌈

L’intento di questi canali social è proprio quello di creare uno spazio di interazione dove poter condividere le mie personali osservazioni, esperienze e la mia ricerca in ambito pedagogico e scientifico.

Se questo ti interessa, seguimi per altri post!



12/02/2024

MANCARE IN ETÀ EVOLUTIVA DELLE STRATEGIE DI AIUTO, SIGNIFICA DEPOTENZIARE LO SVILUPPO.

"Come mai così tanti bambini non ce la fanno?
Le ricerche negli ultimi anni, Vygotskij la chiamava zona di sviluppo prossimale, la neuroplasticità la chiama plasticità di funzione, hanno avvicinato le scienze che si occupano del funzionamento cerebrale con le scienze che si occupano del potenziamento didattico ed educativo. Una sinapsi semplice ci è garantita dalla biologia e dalla genetica, una sinapsi evoluta ci è garantita dai nostri maestri.

NON CI SONO FARMACI CHE POSSONO MIGLIORARE I NEURONI AL PUNTO DI OTTENERE IL MASSIMO DI FUNZIONE, SOLO L’ISTRUZIONE. L’istruzione può fare quello che nessun farmaco può fare, cioè garantire ad ogni singolo neurone il massimo di plasticità. L’età evolutiva, l’età dello sviluppo, è l’età di massimo sviluppo di tutte le funzioni basali (cognitive, emotive, relazionali, ecc..).

Associazione DAIE Umanamente

17/10/2023

L'attività ludica rappresenta il principale strumento terapeutico.

Mentre gioca con le macchinine, il bambino sperimenta suoni, facendo vibrare le sue labbra, le guance e la lingua al passaggio dell'aria.
Il terapista partecipa con attenzione all'attività mentre i bambini esercitano ritmi e melodie, ogni soffio d'aria diventa un'opportunità per comprendere meglio il mondo dei suoni che compongono il nostro linguaggio verbale.

Le macchinine, in questo caso, rappresentano i protagonisti di storie immaginarie, mondi fantastici in cui i bambini, attraverso le parole, espandono la loro competenza comunicativa.

🍃

La meravigliosa squadra di cui faccio parte che sta crescendo... 💙
09/08/2023

La meravigliosa squadra di cui faccio parte che sta crescendo... 💙

🌱🌿 Cresce la forma del progetto Umanamente! A Roma presso lo studio dell'Associazione DAIE in via di Vigna Fabri 5 (quartiere Appio), dopo diversi mesi di lavoro insieme é consolidata la collaborazione con due grandi dottoresse: Margherita Ferraro neuropsicomotricista e Alessia di Vaio logopedista.

Indirizzo

Rome
00118

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