Agostino Bruno Chirurgia Plastica ed Estetica

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04/08/2025

ADDOMINOPLASTICA SECONDARIA: AFFRONTARE E CORREGGERE GLI ESITI IMPERFETTI: IL VIDEO – ATTENZIONE- IL VIDEO CONTIENE IMMAGINI FORTI TRATTE DALLA SALA OPERATORIA

Nel video di accompagnamento al post, possiamo osservare l'uso del dispositivo Renuvion J-Plasma, una tecnologia innovativa che ha rivoluzionato il trattamento della liposuzione, introducendo un approccio altamente efficace per evitare la lassità cutanea post-operatoria.
Il Renuvion J-Plasma si basa sull'uso del plasma ad elio, una forma di plasma che agisce direttamente sui tessuti cutanei. Il dispositivo emette un flusso di energia che riscalda in modo controllato la pelle, inducendo una retrazione cutanea immediata e duratura. Questa caratteristica è particolarmente utile nei casi in cui, tradizionalmente, la liposuzione potrebbe causare un eccesso di pelle flaccida, una condizione che può compromettere l'estetica del risultato finale.

L'innovazione principale del Renuvion J-Plasma è proprio questa capacità di trattare la pelle in modo tale da ottenere un risultato tonico, evitando che la liposuzione lasci residui di pelle lassa. La tecnologia consente infatti di agire sulla pelle durante l'intervento stesso, favorendo un miglioramento immediato della compattezza cutanea e riducendo il rischio di lassità cutanea residua, che è una delle preoccupazioni principali nei trattamenti di liposuzione tradizionale.

Grazie al Renuvion J-Plasma, i confini della liposuzione sono stati estesi, permettendo di trattare anche aree più delicate o complesse, come l'addome o le braccia, con risultati estetici superiori. Questo approccio innovativo, che combina liposuzione e tecnologia di retrazione cutanea, rappresenta una vera e propria rivoluzione, garantendo una pelle più soda e liscia, migliorando significativamente i risultati finali e la soddisfazione del paziente.

ADDOMINOPLASTICA SECONDARIA: AFFRONTARE E CORREGGERE GLI ESITI IMPERFETTIL’addominoplastica è un intervento molto comune...
04/08/2025

ADDOMINOPLASTICA SECONDARIA: AFFRONTARE E CORREGGERE GLI ESITI IMPERFETTI

L’addominoplastica è un intervento molto comunemente eseguito; si stima, infatti, che sia il quinto intervento di chirurgia estetica maggiormente praticato nel mondo. Esistono, ovviamente vari tipi di addominoplastica: dalle forme più conservative di mini-addominoplastica (che non prevede la trasposizione dell’ombelico), alle forme più demolitive, usate nei pazienti che hanno avuto forti perdite di peso. L’intervento, inoltre, consente non solo di gestire problematiche estetiche (cime appunto l’eccesso di cute e sottocute e la presenza di depositi di tessuto adiposo refrattari alla dieta e all’attività fisica), ma anche problemi funzionali, come la diastasi, il floppy wall, eventuali ernie e laparoceli. Proprio perché esistono vari tipi di addominoplastica. E vari tipi di correzione funzionale per i difetti di parete, è necessario saper ben scegliere la tipologia più adeguata per il caso specifico, in modo da garantire il miglior risultato possibile.

Molto spesso capita di dovere correggere addominoplastiche eseguite altrove, in cui bisogna correggere problematiche estetiche e funzionali. È il caso di cui vi voglio parlare oggi.

La paziente era stata sottoposta, anni prima, ad un intervento di addominoplastica, con correzione della diastasi post-gravidica. Tuttavia, già dopo pochi mesi dall’intervento, la paziente presentava una recidiva della diastasi, il floppy wall (che non era astato corretto inizialmente) e varie problematiche estetiche.
La visita medica ha permesso di mettere in luce due ordini di problemi da correggere;
1)PROBLEMATICHE ESTETICHE:
• Cicatrice mal collocata: la cicatrice della pregressa addominoplastica era stata realizzata troppo in alto (con il rischio di essere eccessivamente visibile dalla biancheria o dal costume da bagno);
• Accumuli adiposi dorsali e dei fianchi: ogni addominoplastica dovrebbe essere accompagnata da un trattamento anche del dorso, dei glutei, dell’esterno coscia! Il corpo, infatti, va visto nella sua interezza! Limitarsi a trattare solo la regione anteriore, ma senza curarsi del dorso, porterebbe ad un risultato poco soddisfacente.

2) PROBLEMATICHE FUNZIONALI
• La paziente presentava una recidiva della diastasi, probabilmente perché la correzione era avvenuta mediante uso di fili in materiale riassorbibile. Durante la dissezione, infatti, non è stato rinvenuto materiale di sutura non riassorbibile (come ad esempio il Nylon)
• Era presente il floppy wall, che non era stato corretto nel corso del procedente intervento chirurgico. Molto spesso infatti, accanto alla diastasi, è presenta una più globale lassità di parete (o floppy wall), la cui correzione è essenziale per il raggiungimento di un risultato esteticamente piacevole.

E’ stato pianificato ed eseguito un intervento di revisione dell’addominoplastica, che ha consistito delle seguenti fasi:
• VASER LIPO del dorso, dei fianchi e dell’esterno coscia, per meglio armonizzare la figura corporea. Il pre-trattamento del tessuto adiposo con gli ultrasuoni della vaser lipo è stato seguito dall’aspirazione mediante sistema MicroAIRE PAL
• LIPOFILLING dei glutei: lo scopo non è stato quello di aumentarne il volume, ma di migliorarne la forma e la posizione, conferendogli un aspetto più tondo e pertanto atletico.
• REVISIONE DEI DIFETTI DI PARETE: La diastasi recidiva è stata corretta con la nostra tecnica di INTERLOCKING MUSCOLARE PROGRESSIVA, che azzera il rischio di recidive. Per la correzione del severo floppy wall , sono state eseguite la plicatura a corsetto (a valenza funzionale ed estetica) e 3 plicature ad andamento trasverso. Tutte le plicature vengono eseguite con fili in materiale non riassorbibile
• Riposizionamento della cicatrice: la cicatrice esistente, infatti era particolarmente alta: è stato programmato di abbassarla di ben 4 cm, collocandola a livello dell’ultima linea di Langer dell’addome (vale a dire la sede più bassa di pertinenza dell’addome; questo caratterizza la nostra cicatrice ultra-bassa ).

Dalle foto post-operatorie, potete osservare il forte cambiamento raggiunto: la figura corporea della paziente è ora armonica e slanciata e si è riusciti a correggere tutti i problemi (estetici e funzionali) lasciati dal precedente intervento.

31/07/2025

MASTOPESSI CON PROTESI: QUANDO LA SOLA MASTOPLASTICA ADDITIVA NON E’ SUFFICIENTE!: IL VIDEO – ATTENZIONE – IL VIDEO CONTIENE IMMAGINI FORTI TRATTE DALLA SALA OPERATORIA

Nel video a completamento del post, potete osservare una fase dell’intervento in cui si discute sulla scelta delle protesi. È infatti essenziale valutare attentamente l’anatomia di partenza della paziente in modo da scegliere la protesi più equilibrata e che soddisfi da un lato i desideri della paziente e dall’altra la conformità all’anatomia di base!

MASTOPESSI CON PROTESI: QUANDO LA SOLA MASTOPLASTICA ADDITIVA NON E’ SUFFICIENTE!L’impianto di protesi mammarie in caso ...
31/07/2025

MASTOPESSI CON PROTESI: QUANDO LA SOLA MASTOPLASTICA ADDITIVA NON E’ SUFFICIENTE!

L’impianto di protesi mammarie in caso di ipoplasia mammaria (cioè scarso sviluppo del seno) è senz’altro l’intervento più richiesto in chirurgia plastica.
Tuttavia, in presenza di un seno non solo svuotato ma anche ptosico (cioè “sceso”) il solo impianto di una protesi mammaria non è sufficiente, in quanto bisogna ben rimodellare ed eliminare la cute in eccesso, in modo che vi sia un perfetto equilibrio tra contenuto e contenitore. Questo intervento, senz’altro più complesso rispetto alla mastoplastica additiva, si chiama Mastopessi con protesi

La mastopessi con protesi è indubbiamente l’intervento di chirurgia estetica mammaria più complesso, in quanto bisogna bilanciare, nella stessa seduta chirurgica, due forze contrapposte:
L’impianto protesico, che è una forza centrifuga (che “spinge in fuori”);
La mastopessi (che è una forza centripeta, che “spinge in dentro”)
Inoltre, ci si trova a dovere risolvere altri due aspetti in antitesi:
Riempire il polo superiore mammario, svuotato a causa delle gravidanze, allattamenti, con l’età;
Ridurre il polo inferiore, per rimuovere comunque il tessuto mammario in eccesso.

La complessità dell’intervento è tale che alcuni chirurghi plastici propongono di effettuarlo in due tempi chirurgici: un primo tempo di sola mastopessi e un secondo tempo di sola mastoplastica additiva (vi sono, peraltro, altre scuole di pensiero che suggeriscono l’ordine inverso!)
Tuttavia, grazie ai continui miglioramenti nelle tecniche chirurgiche, è attualmente possibile eseguire la mastopessi con protesi in un unico tempo chirurgico. Recentemente, è stato pubblicato uno studio molto interessante sulla rivista Plastic and Reconstructive Surgery (la più importante rivista internazionale di Chirurgia Plastica) che codifica l’intervento di mastopessi con protesi in 4 passaggi-chiave, per ottimizzare i risultati riducendo al minimo le possibili complicanze. I 4 punti sono:
- Allestimento della tasca dual plane modificata;
- Impianto della protesi mammaria e chiusura della tasca mammaria (in modo che la protesi sia ben “sigillata” nella sua tasca e non vi siano possibilità di comunicazioni con l’esterno;
- Disegno della mastopessi compensatoria;
- Lifting dell’areola ed eventuali rifiniture estetiche (come ad esempio liposuzione della parete toracica laterale).

Se adeguatamente condotta, la tecnica consente di risolvere al tempo stesso ptosi mammaria e ipoplasia con risultati estetici estremamente validi!

È il caso della paziente di oggi.

La paziente aveva sviluppato una ptosi mammaria con ipoplasia, dopo gli allattamenti: suo desiderio era quello di aumentare il volume del seno, posizionandolo nel contempo nella sua giusta sede.
La paziente ovviamente non era candidata alla sola mastoplastica additiva, perché presentava un involucro cutaneo da dovere ridurre! È stato quindi proposto ed eseguito un intervento di mastopessi con protesi che ha seguito i 4 punti della tecnica LAST (Lift and Augmentation in Single Time: letteralmente Risollevamento e Aumento in un Singolo Tempo).

Sono state impiantate protesi di 330cc ad alta proiezione con tecnica dual plane. Dal confronto fra le foto, potete osservare il risultato ottenuto: il seno appare particolarmente armonioso, risollevato ed aumentato in misura adeguata al torace e ai desideri della paziente. L’intervento non prevede l’uso di drenaggi, né di fasciature: viene infatti fatto indossare un reggiseno contenitivo (simile a quello usato in palestra) e una fascia stabilizzatrice sovrastante. I punti “cadono da soli” in un paio di settimane, durante le quali la paziente non dovrà bagnare le ferite!

28/07/2025

E SE CAPITA UNA GRAVIDANZA DOPO UN’ADDOMINOPLASTICA: CHE SUCCEDE? – IL VIDEO – ATTENZIONE: IL VIDEO CONTIENE IMMAGINI FORTI TRATTE DALLA SALA OPERATORIA

Nel video a completamento del post, potete osservare la valutazione della parete muscolare della nostra paziente che, dopo 2 gravidanze, aveva sviluppato diastasi dei retti soprattutto in sede epigastrica e floppy wall in sede ipogastrica. Nel video si discute sui presunti rischi associati ad una gravidanza intercorsa dopo un’addominoplastica. Gli studi scientifici, infatti, dimostrano come questo evento non comporti rischi per la salute della mamma o del nascituro, ma si può associare ad un rischio di recidiva della diastasi e a uno scadimento estetico dell’addominoplastica.

E SE CAPITA UNA GRAVIDANZA DOPO UN’ADDOMINOPLASTICA: CHE SUCCEDE?L’addominoplastica è una procedura chirurgica molto dif...
28/07/2025

E SE CAPITA UNA GRAVIDANZA DOPO UN’ADDOMINOPLASTICA: CHE SUCCEDE?

L’addominoplastica è una procedura chirurgica molto diffusa, in particolare tra le donne che desiderano migliorare il profilo addominale dopo la perdita di peso o la gravidanza. Sebbene si consigli di posticipare questo intervento alla fine dei propri progetti di gravidanza, può talora succedere che una gravidanza (ricercata o meno) possa intercorrere dopo una addominoplastica!

Questo comporta problemi o addirittura rischi??

Vediamo più nel dettaglio!

La gravidanza comporta numerosi adattamenti nel corpo, in particolare per l’addome. Durante la gestazione, l’utero in crescita richiede che la parete addominale si espanda notevolmente. L’addominoplastica, che prevede la rimozione dell’eccesso cutaneo e il rafforzamento dei muscoli retti attraverso la plicatura, riduce la flessibilità della parete addominale. Questo cambiamento strutturale ha sollevato preoccupazioni circa:
• L’elasticità della parete addominale e la possibilità di riacutizzare il fenomeno della diastasi dei muscoli retti.
• Le limitazioni nella capacità di espansione necessaria per ospitare il feto in crescita.
• L’aumento della pressione intra-addominale, che potrebbe teoricamente favorire lo sviluppo di ernie (ad esempio, ernie ombelicali o ernie da incisione).

Diversi studi hanno analizzato le complicanze e i risultati nelle donne che hanno intrapreso una gravidanza dopo un intervento di addominoplastica. Dagli studi è emerso come una gravidanza dopo un’addominoplastica con comporti rischi per la mamma o il nascituro. Sono emersi tuttavia anche altri dati. È emerso tuttavia come vi possa essere il rischio di una recidiva della diastasi e di perdita del risultato estetico della precedente addominoplastica (per esempio per via del peso preso, smagliature, eccesso di pelle).
Pertanto, sebbene sia preferibile eseguire l’addominoplastica una volta teminato il progetto di procreazione, una eventuale ulteriore gravidanza non deve essere fonte di ansia e di apprensione!

Vediamo da vicino il caso di oggi.

In seguito a due gravidanze, la paziente aveva sviluppato diastasi in sede soprattutto sopraombelicale; era inoltre presente anche un floppy wall di parete. La paziente presentava i tipici disturbi associati alla presenza della diastasi come per esempio mal di schiena, distensione addominale postprandiale, difficoltà digestive.
È stato effettuato un intervento di addominoplastica che è più nel dettaglio previsti i seguenti passaggi:
• Vaser lipo a livello dei fianchi per migliorare la silhouettes del corpo;
• Ultra Bbl (cioè il lipofilling ecoguidato dei glutei) per rimodellare i glutei. Molto spesso le pazienti italiane temono che il risultato possa essere eccessivo! Ovviamente l’obiettivo non è quello di aumentare indiscriminatamente il volume del gluteo bensì quello di rimodellarlo!
• Vaser lipo Addominoplastica con correzione dei difetti di parete. È stata effettuata la nostra tecnica LOCK AND SECURE che ha previsto l’interlocking muscolare progressiva, la plicatura corsetto e due plicature a stringhe. Dal confronto tra le foto potete osservare il risultato ottenuto. La silhouette corporea appare del tutto migliorata pur mantenendo un aspetto naturale, non chirurgico e sportivo!
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24/07/2025

MASTOPLASTICA RIDUTTIVA: RIDURRE E SOLLEVARE! - IL VIDEO - ATTENZIONE: IL VIDEO CONTIENE IMMAGINI FORTI TRATTE DALLA SALA OPERATORIA

Nel video a completamento del post, potete osservare una fase dell’intervento di mastoplastica riduttiva. È stata eseguita la tecnica a peduncolo supero-mediale; tuttavia, per garantire un adeguato riempimento del polo superiore, è stato allestito un lembo a vascolarizzazione postero-inferiore che, fatto passare attraverso un’asola muscolare e legato alla fascia del muscolo pettorale, consentita una stabile proiezione nel tempo del seno e un polo superiore più pieno.

MASTOPLASTICA RIDUTTIVA:  COMFORT E LEGGEREZZA!L’intervento di mastoplastica riduttiva consente di ripristinare un adegu...
24/07/2025

MASTOPLASTICA RIDUTTIVA: COMFORT E LEGGEREZZA!

L’intervento di mastoplastica riduttiva consente di ripristinare un adeguato volume al seno, risolvendo problematiche fisiche (mal di schiena, infezioni cutanee, pieghe cutanee) e psicologico-sociali (il non potere indossare determinati vestiti, non riuscire a pratiche alcuni sport, sentirsi “tutti gli occhi puntati addosso”), ecc.

A questi numerosi vantaggi va annoverato anche il fatto che un seno particolarmente voluminoso è anche difficile da studiare con i comuni esami ecografici e mammografici e del resto, ridurre la quota ghiandolare, riduce la quantità di tessuto che potrebbe essere interessato da neoplasie.

L'intervento correttivo, noto come mastoplastica riduttiva, ha diversi obiettivi:
- Ridurre il tessuto mammario in eccesso in modo adeguato alla figura e alle preferenze della paziente.
- Sollevare il seno e riposizionarlo nella sua posizione corretta, assicurando un adeguato volume nella parte superiore (nella massima parte dei casi, infatti, un seno molto voluminoso è quasi sempre anche ptosico)
- Ridurre il diametro delle ar**le, portandole a un diametro corretto di circa 4,5 cm e collocandole centralmente.
Correggere eventuali asimmetrie

Vediamo nel dettaglio il caso di oggi!

La paziente desiderava ridurre il seno, la cui grandezza la condizionava nell’abbigliamento e in generale nella qualità di vita, oltre a costituire un peso, letteralmente e a determinare mal di schiena
È stato pianificato ed eseguito un intervento di mastoplastica riduttiva a peduncolo supero-mediale che, nel dettaglio ha previsto:
- rimozione della tessuto ghiandolo-adiposo in eccesso;
- Rimozione della cute in eccesso.
- Creazione di un lembo a peduncolo infero-posteriore fatto passare per un occhiello muscolare (tecnica di Graaf): questa manovra permette di mantenere il polo superiore più pieno: paradossalmente, infatti, nei seni molto voluminosi e ptosici, il tessuto mammario è dislocato in basso e il polo superiore è piuttosto basso. Questa manovra, invece, permette di garantire un’adeguata ripidezza nel polo superiore con un risultato esteticamente più piacevole!
- Riduzione del diametro dell’areola, portata a circa 4,5 cm
- VASER LIPO della parete toracica laterale. Per garantire un’adeguata convessità alla porzione laterale del seno, è stata effettuata la liposuzione VASER LIPO a livello della parete toracica. Questo accorgimento inoltre permette anche una migliore vestibilità del reggiseno in quanto evita la fastidiosa presenza di tessuto in eccesso lateralmente.

Dal confronto fra le foto, potete osservare le differenze! Il seno appare adesso di volume adeguati ai desideri ed alla corporatura della paziente. È inoltre sollevato e ben proiettato sul torace.

21/07/2025

Lipoaddominoplastica: Quando la Sola Liposuzione Non È Sufficiente! – IL VIDEO – ATTENZIONE: IL VIDEO CONTIENE IMMAGINI FORTI TRATTE DALLA SALA OPERATORIA

Nel video allegato, si può osservare una fase cruciale dell'intervento di addominoplastica: lo scollamento del lembo addominale. Questo passaggio è fondamentale per ottenere una visibilità completa della parete muscolare e consentire l’adeguata correzione delle problematiche di parete. La particolarità del caso odierno risiede nel fatto che la paziente si era già sottoposta, in passato, a un intervento di liposuzione presso un'altra sede. Questa storia pregressa di trattamento ha comportato alcune complicazioni e reso il procedimento di scollamento molto più complesso.

Quando una paziente ha già subito una liposuzione, i tessuti sottocutanei risultano significativamente modificati, presentando esiti fibrotici che complicano l'operazione. In particolare, tra il tessuto sottocutaneo e il lembo muscolare si possono osservare numerosi segni di fibrosi, che si manifestano come bande di tessuto cicatriziale. Queste aree di fibrosi non solo aumentano la difficoltà nel separare il lembo cutaneo dalla muscolatura sottostante, ma ne rallentano anche il processo, richiedendo una particolare attenzione e cautela da parte del chirurgo.

La fibrosi può rendere lo scollamento particolarmente difficile, poiché il tessuto cicatriziale è più rigido rispetto alla pelle sana e si oppone alla separazione. In questo caso specifico, è stato necessario procedere con molta cautela per evitare danni ai tessuti e per garantire una separazione sicura e precisa. Inoltre, la presenza di fibrosi aumenta il rischio di emorragie e danneggiamenti ai vasi sanguigni superficiali, motivo per cui lo scollamento è stato eseguito in modo progressivo e lento.

Una volta superate queste difficoltà, siamo riusciti ad arrivare fino al processo xifoideo dello sterno, un punto di riferimento anatomico importante che consente di ottenere un adeguato accesso alla parete muscolare. Questo passaggio è stato essenziale per una valutazione completa della parete addominale, che è stata successivamente esaminata per l’esecuzione delle plicature necessarie alla correzione della diastasi e del floppy wall. La diastasi dei muscoli retti è una condizione in cui i muscoli addominali si separano, creando una debolezza strutturale che può portare a un aspetto gonfio e rilassato dell'addome. La correzione di questa condizione è fondamentale per ripristinare sia la funzionalità che l’aspetto estetico dell'area addominale.
Il floppy wall, una condizione di lassità della parete addominale, è un altro difetto che si è manifestato nella paziente. La combinazione di diastasi e floppy wall ha reso necessario l'uso di tecniche avanzate di suturing, come la plicatura interlocking muscolare e le plicature a corsetto, per rafforzare e stabilizzare la parete addominale. Queste tecniche permettono di ripristinare il tono muscolare e ridurre la lassità della parete, migliorando così sia l'estetica che la funzionalità.

Lipoaddominoplastica: Quando la Sola Liposuzione Non È Sufficiente!La liposuzione addominale è una delle procedure chiru...
21/07/2025

Lipoaddominoplastica: Quando la Sola Liposuzione Non È Sufficiente!

La liposuzione addominale è una delle procedure chirurgiche più richieste e popolari nel campo della chirurgia estetica, grazie alla sua capacità di ridurre efficacemente il grasso localizzato e migliorare il contorno corporeo. Negli ultimi anni, l’evoluzione delle tecniche e l'introduzione di nuove tecnologie hanno reso questa procedura ancora più sicura e performante. Tuttavia, non tutte le pazienti ottengono gli stessi risultati con la sola liposuzione, né tutte le pazienti sono candidate ideali a questo trattamento!

In alcuni casi, quando è presente una diastasi dei muscoli retti e una significativa lassità della parete addominale, la liposuzione non è sufficiente. In questi casi, è necessario un approccio più completo, come la lipoaddominoplastica, che combina la liposuzione con la rimozione dell’eccesso di pelle e la correzione dei difetti strutturali della parete addominale.

La paziente di cui parleremo oggi è un esempio chiaro di come la sola liposuzione possa non essere sufficiente a risolvere i problemi estetici e funzionali legati all’addome. Dopo due gravidanze, la paziente aveva sviluppato una diastasi dei muscoli retti che non era mai stata diagnosticata e che le causava una sensazione di gonfiore persistente nell’area addominale. Inizialmente, la paziente aveva deciso di sottoporsi a una liposuzione, sperando di ottenere una riduzione del grasso addominale e migliorare la silhouette. Tuttavia, l'intervento non ha avuto il successo sperato. Nonostante la riduzione del grasso, l'addome continuava ad apparire gonfio, e la paziente non vedeva i miglioramenti che aveva desiderato.

Dopo il fallimento di questo intervento, la paziente si è rivolta a noi per una seconda valutazione. Durante la visita, abbiamo riscontrato che il gonfiore persistente non era dovuto a un accumulo di grasso, ma a una grave diastasi dei muscoli retti e a una severa lassità della parete addominale, una condizione comunemente nota come “floppy wall”. Questo tipo di problematica, che è spesso ignorata o sottovalutata, non può essere risolta con la sola liposuzione, poiché quest’ultima agisce solo sulla riduzione del grasso, senza affrontare i difetti strutturali della parete addominale.

Per questo motivo, è stato deciso di procedere con un intervento chirurgico combinato, che ha incluso diverse fasi, ognuna mirata a migliorare l’aspetto e la funzionalità della zona addominale e a restituire alla paziente una silhouette più armoniosa e naturale.

L'intervento chirurgico è stato articolato nei seguenti passaggi:
• Vaser Lipo dei Fianchi, Dorso e Esterno Coscia: Questa fase ha previsto l'utilizzo della Vaser Lipo, una tecnica avanzata di liposuzione assistita da ultrasuoni. Ha consentito di sciogliere il grasso in eccesso in modo preciso, rimodellando le aree del corpo, in particolare i fianchi, il dorso e l’esterno coscia, ottenendo una silhouette più definita.
• Lipofilling Eco-Guidato dei Glutei: È stata eseguita una tecnica di lipofilling con il prelievo di grasso da altre aree del corpo per migliorare il volume dei glutei. L’intervento è stato realizzato in sede sottocutanea, con un'attenzione particolare a mantenere un effetto naturale e proporzionato, migliorando la forma e la tonicità dei glutei.
• Lipoaddominoplastica: La fase successiva ha incluso la lipoaddominoplastica, una combinazione di liposuzione per eliminare il grasso addominale e di rimozione dell'eccesso di pelle. L'incisione è stata effettuata in modo ultra-basso, nascondendo completamente la cicatrice sotto il bordo del costume da bagno o della biancheria intima.
• Scollamento del Lembo Addominale: A causa delle fibrosi residue derivanti dalla precedente liposuzione, lo scollamento della pelle addominale è stato particolarmente complesso. Tuttavia, è stato realizzato fino al processo xifoideo dello sterno, creando un lembo che potesse essere adattato correttamente alle nuove strutture.
• Correzione della Diastasi dei Muscoli Retti: La diastasi dei muscoli retti, che si estendeva oltre i 10 cm, è stata trattata tramite la nostra sutura interlocking muscolare progressiva, che ha ricostruito la linea mediana dell’addome e ripristinato la funzionalità dei muscoli retti. Questa fase è stata cruciale per ridurre la separazione dei muscoli e migliorare il tono della parete addominale.
• Plicature a Corsetto e Stringhe: Per stabilizzare ulteriormente la parete addominale e migliorare la tensione muscolare laterale, sono state applicate tecniche di sutura a corsetto e stringhe. Queste soluzioni hanno offerto un supporto eccellente per la parete addominale e hanno consentito di eliminare la lassità della parete stessa.

Il trattamento combinato ha prodotto risultati eccellenti, restituendo alla paziente una figura più tonica e armoniosa. L'addome appare ora ben definito e privo di gonfiore, che prima era erroneamente attribuito al grasso, ma che in realtà era il risultato della diastasi e della lassità muscolare.

In conclusione, questo caso dimostra chiaramente che, sebbene la liposuzione sia una procedura efficace per ridurre il grasso addominale e migliorare la forma, in alcuni casi, come quello della nostra paziente, è essenziale combinare la liposuzione con un intervento di addominoplastica per correggere i difetti strutturali della parete addominale, come la diastasi e la lassità muscolare. La lipoaddominoplastica consente di ottenere risultati duraturi e visibili, migliorando sia l’aspetto estetico che la funzionalità del corpo, e resta una delle soluzioni migliori per le pazienti con problematiche complesse come quella presentata. Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate e tecniche chirurgiche precise, è possibile offrire risultati eccellenti, sicuri e soddisfacenti, restituendo alle pazienti una silhouette armoniosa e naturale.

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