Nel 1923 la Madre Orsola scrive da Roma alle suore: devo comunicarvi una notizia che dovrebbe essere una grande gioia per noi tutte. Il Cardinal Vicario vuole affidarci una missione, non in Africa, ma qui, dove ugualmente c’è bisogno delle missioni, e precisamente nei dintorni di Roma. E così vivremo insieme con ai poveri, insegneremo loro il catechismo, assisteremo i malati e daremo a tutti il nostro amore". (Lettera circolare del 1932.) La benedizione della chiesa parrocchiale di Primavalle si è svolta il 3 giugno 1933; il giorno prima quattro suore orsoline sono giunte per aprire la comunità e abitarono nell'edificio parrocchiale. Le orsoline grigie andarono dunque a Primavalle, il più povero quartiere di Roma, il più “rosso”, dove un sacerdote non poteva presentarsi senza un poliziotto e vi lavorano fino ad oggi. A questo lavoro prendeva parte e sosteneva le su
"le case non hanno acqua e gabinetti: questi ultimi e le fontane (che debbono servire anche come lavato sono sparsi nella zona e debbono servire ad un determinato numero di abitazioni… le costruzioni fabbricate con la
massima fretta ed economia, sono deteriorate dall'uso e dal tempo; i tetti non riescono ad impedire che l'acqua filtri nei locali sottostanti generando, un'umidità funesta accresciuta dall'acqua che affiora dal pavimento, data la
mancanza di vespai che trasuda dai muri e rende tutto madido: gli oggetti domestici le lenzuola dei letti.. non si vede un albero, né un ciuffo verde... ogni tanto, nelle vie laterali si innalzano casotti in cemento a base quadrata, di pochi metri di lato: sono i 25 gabinetti a disposizione di una popolazione di più di 5000 persone; in ciascun lato presentano aperture prive del tutto di porte o chiuse da ripari di lamiera: la sporcizia di questi locali è indescrivibile, per il fatto che sono di tutti e di nessuno e vengono quindi raramente puliti.. manca un mercato... manca anche una farmacia ed un ufficio postale, come pure una macelleria, di cui per altro, gli abitanti date le loro condizioni economiche non sentono una grande mancanza”