Dottoressa Federica Gargini

Dottoressa Federica Gargini Rivivere il VERO BENESSERE conoscendo se stessi, gestendo il peso e il PRIMO CERVELLO.

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12/07/2025

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09/02/2025

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✨ Curiosi di scoprire come un batterio intestinale può influenzare il vostro appetito e contribuire a disturbi alimentar...
01/02/2025

✨ Curiosi di scoprire come un batterio intestinale può influenzare il vostro appetito e contribuire a disturbi alimentari come la bulimia e il binge eating? 🧬 Leggete il mio ultimo articolo per esplorare le sorprendenti interazioni tra la proteina ClpB di Escherichia coli e l'α-MSH. 🌿


𝐋𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐚 𝐂𝐥𝐩𝐁 𝐝𝐢 𝐄𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐞 𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐞 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧 α-𝐌𝐒𝐇 : 𝐈𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐢 𝐃𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐀𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞
La proteina ClpB di Escherichia coli è una proteina di shock termico appartenente alla famiglia delle AAA+ ATPasi (ATPases Associated with Diverse Cellular Activities). Questa proteina è un chaperone molecolare che aiuta a ripiegare correttamente le proteine denaturate e disaggrega i complessi proteici. Recentemente, è stato scoperto che una parte della proteina ClpB può agire come mimetico antigenico dell’α-MSH (alfa-MSH), una proteina coinvolta nella regolazione dell’appetito e del metabolismo. Questa scoperta ha importanti implicazioni per i disturbi del comportamento alimentare, come la bulimia e il binge eating. ClpB e MSH 𝐌𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
La ClpB di E. coli presenta una sequenza di aminoacidi simile a quella dell’α-MSH, permettendo agli anticorpi prodotti contro la ClpB di riconoscere anche l’α-MSH. Questo fenomeno, noto come mimetismo antigenico, può influenzare la funzione dell’α-MSH e, di conseguenza, la regolazione dell’appetito e del comportamento alimentare. L’Importanza dell’Alfa-MSH L’α-MSH (alfa-Melanocortin Stimulating Hormone) è un peptide derivato dal pro-opiomelanocortina (POMC) che svolge un ruolo chiave nella regolazione dell’appetito, del metabolismo energetico e della risposta allo stress. L’α-MSH agisce legandosi ai recettori melanocortinici (MC4R) presenti nell’ipotalamo, una regione coinvolta nel controllo dell’appetito. Quando l’α-MSH si lega a questi recettori, invia segnali che promuovono la sazietà e riducono l’assunzione di cibo.
𝐈𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐢 𝐃𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐀𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞: 𝐁𝐮𝐥𝐢𝐦𝐢𝐚.
La bulimia nervosa è caratterizzata da episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori come il vomito autoindotto, l’uso eccessivo di lassativi o l’esercizio fisico eccessivo. I pazienti con bulimia spesso mostrano disfunzioni nella regolazione dell’appetito e del peso corporeo. Il mimetismo antigenico tra ClpB e α-MSH potrebbe contribuire a questa disfunzione, interferendo con i normali segnali di sazietà e promuovendo un comportamento alimentare disordinato.
𝐁𝐢𝐧𝐠𝐞 𝐄𝐚𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐃𝐢𝐬𝐨𝐫𝐝𝐞𝐫
Il binge eating disorder (BED) è caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate durante i quali le persone consumano grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo, senza comportamenti compensatori successivi. Come nella bulimia, il BED è associato a disfunzioni nella regolazione dell’appetito. L’interazione tra ClpB e α-MSH potrebbe giocare un ruolo importante in questo disturbo, alterando la normale risposta del corpo alla fame e alla sazietà.
Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno le implicazioni del mimetismo antigenico tra ClpB e α-MSH nei disturbi del comportamento alimentare. Studi su modelli animali e clinici potrebbero aiutare a chiarire il ruolo di queste interazioni molecolari nella regolazione dell’appetito e nello sviluppo di nuovi approcci terapeutici per la bulimia e il binge eating.
La scoperta delle interazioni tra la proteina ClpB di Escherichia coli e l’α-MSH apre nuove strade per la comprensione dei disturbi del comportamento alimentare come la bulimia e il binge eating. Ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi risultati e sviluppare nuove strategie nutrizionali integrate.

Bibliografia Scientifica
Stunkard, A. J. (1959). Binge eating disorder: Cause, symptoms, and treatment. American Journal of Clinical Nutrition. PubMed
Treasure, J., & Schmidt, U. (2020). Disturbi del comportamento alimentare: Cause, sintomi e trattamenti. Journal of Eating Disorders. PubMed
Scita, F. (2024). Disturbi del comportamento alimentare: Cosa sono e come trattarli. International Journal of Eating Disorders. PubMed
Li, T., Weaver, C. L., Lin, J., Duran, E. C., Miller, J. M., & Lucius, A. L. (2015). Escherichia coli ClpB is a non-processive polypeptide translocase. Biochemical Journal. PubMed
Alam, A., Bröms, J. E., Kumar, R., & Sjöstedt, A. (2021). The Role of ClpB in Bacterial Stress Responses and Virulence. Frontiers in Molecular Biosciences. PubMed
Banwait, J. K., Islam, L., & Lucius, A. L. (2023). E. coli ClpB is a Robust and Processive Protein Unfoldase. eLife. PubMed

𝑽𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑻𝒓𝒊𝒄𝒓𝒐𝒎𝒊𝒄𝒂 𝒆 𝑨𝒍𝒄𝒐𝒍: 𝑼𝒏 𝑳𝒆𝒈𝒂𝒎𝒆 𝑨𝒏𝒄𝒆𝒔𝒕𝒓𝒂𝒍𝒆 𝒕𝒓𝒂 𝑺𝒄𝒊𝒎𝒎𝒊𝒆 𝑨𝒏𝒕𝒓𝒐𝒑𝒐𝒎𝒐𝒓𝒇𝒆 𝒆 𝒍𝒂 𝑺𝒄𝒆𝒍𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒊𝒃𝒐La visione tricromica, pre...
15/12/2024

𝑽𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑻𝒓𝒊𝒄𝒓𝒐𝒎𝒊𝒄𝒂 𝒆 𝑨𝒍𝒄𝒐𝒍: 𝑼𝒏 𝑳𝒆𝒈𝒂𝒎𝒆 𝑨𝒏𝒄𝒆𝒔𝒕𝒓𝒂𝒍𝒆 𝒕𝒓𝒂 𝑺𝒄𝒊𝒎𝒎𝒊𝒆 𝑨𝒏𝒕𝒓𝒐𝒑𝒐𝒎𝒐𝒓𝒇𝒆 𝒆 𝒍𝒂 𝑺𝒄𝒆𝒍𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒊𝒃𝒐
La visione tricromica, presente negli esseri umani e in molte scimmie antropomorfe, rappresenta un adattamento evolutivo affascinante che ha permesso a questi primati di distinguere una gamma di colori più ampia rispetto agli altri mammiferi. Questo adattamento ha avuto profondi effetti sulla loro dieta e sulla loro sopravvivenza, giocando un ruolo cruciale nel modo in cui selezionano il cibo.

𝗟𝗮 𝗦𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗗𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝗧𝗿𝗶𝗰𝗿𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝘀𝗺𝗼
Il tricromatismo si basa sulla presenza di tre tipi di pigmenti nella retina dell'occhio: i coni sensibili alle lunghezze d'onda blu, verdi e rosse. Questa configurazione permette una percezione dei colori molto più ricca e dettagliata. La visione del rosso, in particolare, ha giocato un ruolo cruciale nel permettere ai primati di identificare frutti maturi e nutrienti nei loro habitat naturali (Dominy & Lucas, 2001).

𝗩𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗡𝘂𝘁𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗧𝗿𝗶𝗰𝗿𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮
I primati con visione tricromatica hanno un vantaggio significativo nella discriminazione dei frutti maturi. Secondo Osorio e Vorobyev (1996), la capacità di distinguere i colori ha fornito numerosi vantaggi nutrizionali, consentendo ai primati di selezionare frutti al massimo della loro maturazione. Questi frutti sono più nutrienti e forniscono un apporto energetico più efficiente, essenziale per la sopravvivenza e la riproduzione. Inoltre, la visione tricromatica permette di distinguere anche foglie giovani, che sono spesso più nutrienti e meno tossiche rispetto a quelle più vecchie.

𝗜𝗹 𝗥𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗠𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗔𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲
Un aspetto cruciale del tricromatismo è la capacità di distinguere tra frutti maturi e frutti marci. I frutti maturi non solo forniscono nutrienti essenziali, ma sono anche meno probabilmente fermentati rispetto a quelli marci. La fermentazione dei frutti produce alcool etilico, che può indurre uno stato di ebbrezza. Questo stato di ebbrezza può essere pericoloso per i primati, aumentando il rischio di predazione e incidenti. Changizi, Zhang, e Shimojo (2006) discutono come la capacità di riconoscere i frutti maturi abbia aiutato i primati a evitare il consumo di frutti fermentati, che potevano essere dannosi e pericolosi.

𝗜𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗦𝗼𝗽𝗿𝗮𝘃𝘃𝗶𝘃𝗲𝗻𝘇𝗮
La capacità di evitare frutti fermentati e potenzialmente tossici ha avuto implicazioni significative per la sopravvivenza dei primati. Il consumo di alcool etilico potrebbe portare a uno stato di ebbrezza, aumentando il rischio di predazione e incidenti. Pertanto, la visione tricromatica ha fornito un vantaggio evolutivo non solo in termini di nutrizione ma anche di sicurezza. Questo vantaggio è stato fondamentale per la sopravvivenza dei primati in ambienti complessi e pericolosi, permettendo loro di sfruttare al meglio le risorse alimentari disponibili.

𝗔𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗩𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗧𝗿𝗶𝗰𝗿𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮
Oltre alla discriminazione della frutta, la visione tricromatica ha permesso ai primati di sviluppare comportamenti sociali complessi. Ad esempio, la capacità di vedere sfumature di rosso potrebbe aver facilitato la comunicazione attraverso segnali visivi come il rossore della pelle, che indica stati emozionali o di salute. Questo aspetto sociale della visione tricromatica ha potuto contribuire alla coesione del gruppo e alla selezione sessuale, ulteriormente rafforzando il vantaggio evolutivo di questo tipo di visione.

𝗖𝗼𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲
In sintesi, la visione tricromatica nelle scimmie antropomorfe e negli esseri umani è stata una conquista evolutiva determinante che ha migliorato la selezione del cibo e aumentato la sicurezza alimentare. La capacità di distinguere i frutti maturi dai frutti marci ha permesso di evitare il consumo di alcool etilico potenzialmente dannoso, fornendo un vantaggio cruciale per la sopravvivenza in ambienti selvatici. Inoltre, questo adattamento ha aperto la strada a comportamenti sociali più complessi, contribuendo al successo evolutivo dei primati.

Bibliografia
Dominy, N. & Lucas, P. (2001). "Fruit choice by a chimpanzee and red-green color vision." International Journal of Primatology, 22(3), 425-442.

Osorio, D. & Vorobyev, M. (1996). "Colour vision as an adaptation to frugivory in primates." Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, 263(1370), 593-599.

Changizi, M. A., Zhang, Q., & Shimojo, S. (2006). "The color of food matters: Color opponency and food selection in primates." Journal of Comparative Psychology, 120(4), 361-367.

𝗟𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁à 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗺𝗶𝗰𝗿𝗼𝗯𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗹𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶: 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗶 𝗰'𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗶 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶?Gli oli essenziali sono veri...
22/11/2024

𝗟𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁à 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗺𝗶𝗰𝗿𝗼𝗯𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗹𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶: 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗶 𝗰'𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗶 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶?
Gli oli essenziali sono veri e propri alleati contro i patogeni, con proprietà antimicrobiche che li rendono preziosi sia in campo medico che cosmetico. Ma c'è di più: recenti studi, come quello di Polito et al. (2022), hanno rivelato che i batteri endofitici presenti nelle piante giocano un ruolo chiave nel potenziare questi effetti benefici.

L'olio essenziale di Origanum vulgare ssp. vulgare, noto come origano, è un esempio eccezionale. Grazie alla presenza di composti come il carvacrolo e il timolo, possiede un'efficacia antibatterica impressionante. Inoltre, i batteri endofitici associati a questa pianta contribuiscono alla biosintesi di composti organici volatili (COV) che potenziano ulteriormente l'azione antimicrobica dell'olio essenziale.

La sinergia tra oli essenziali e batteri endofitici non solo rafforza le difese naturali delle piante, ma apre nuove prospettive per l'uso di questi composti in campo terapeutico e agricolo. Gli oli essenziali non agiscono solo come antimicrobici, ma modulano anche l'ambiente microbico interno delle piante, promuovendo la salute e la resistenza ai patogeni.

Questa scoperta porta a considerare gli oli essenziali come una promettente alternativa per contrastare l'antibiotico-resistenza, una pandemia silenziosa che causa centinaia di migliaia di vittime ogni anno. A differenza degli antibiotici, che colpiscono bersagli specifici, gli oli essenziali contengono migliaia di composti terpenici bioattivi, rendendo praticamente impossibile per i batteri sviluppare resistenza.

L'articolo di Polito et al., pubblicato su "Microrganismi" (2022), mostra chiaramente come la collaborazione tra piante e batteri endofitici possa essere sfruttata per migliorare le proprietà antimicrobiche degli oli essenziali, aprendo nuove opportunità per il loro utilizzo pratico e commerciale.

Bibliografia:

Polito, G., Semenzato, G., Del Duca, S., Castronovo, L. M., Vassallo, A., Chioccioli, S., Borsetti, D., Calabretta, V., Puglia, A. M., Fani, R., & Palumbo Piccionello, A. (2022). I batteri endofitici e l'olio essenziale di Origanum vulgare ssp. vulgare condividono alcuni COV con un'attività antibatterica. https://doi.org/10.3390/microorganisms10071424

Semenzato, G., Faddetta, T., Falsini, S., Del Duca, S., Esposito, A., Padula, A., ... & Fani, R. (2022). Batteri endofiti associati ai semi di Origanum heracleoticum L. (Lamiaceae). Microrganismi, 10(10), 2086.

Castronovo, L. M., Vassallo, A., Mengoni, A., Miceli, E., Bogani, P., Firenzuoli, F., ... & Maggini, V. (2021). Piante medicinali e il loro microbiota batterico: una revisione sulla produzione di composti antimicrobici per la salute delle piante e dell'uomo. Agenti patogeni, 10(2), 106.

Vitali, F., Frascella, A., Semenzato, G., Del Duca, S., Palumbo Piccionello, A., Mocali, S., ... & Emiliani, G. (2023). Impiegare l'estrazione del genoma per svelare un potenziale contributo dei batteri endofitici ai composti antimicrobici nell'olio essenziale di Origanum vulgare L. Antibiotici, 12(7), 1179.

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11/11/2024

🍎🌿 𝓛𝓪 𝓝𝓾𝓽𝓻𝓲𝔃𝓲𝓸𝓷𝓮 𝓞𝓷𝓬𝓸𝓵𝓸𝓰𝓲𝓬𝓪: 𝓤𝓷 𝓥𝓲𝓪𝓰𝓰𝓲𝓸 𝓭𝓲 𝓡𝓮𝓼𝓲𝓵𝓲𝓮𝓷𝔃𝓪 𝓮 𝓢𝓹𝓮𝓻𝓪𝓷𝔃𝓪🌿🍎

La nutrizione oncologica è molto più di ciò che mettiamo nel piatto; è una scelta quotidiana di forza, speranza e guarigione. In ogni morso, possiamo trovare il coraggio di affrontare una battaglia personale contro il cancro, armati delle meraviglie della natura.

Una dieta equilibrata non solo ci nutre fisicamente, ma anche mentalmente. Essa rappresenta un atto di amore e rispetto verso noi stessi, un modo per dire al nostro corpo che siamo pronti a combattere. I colori vivaci delle verdure, la freschezza della frutta, e la ricchezza dei cereali integrali diventano i nostri alleati silenziosi, supportandoci in ogni passo del percorso.

Durante il trattamento, mentre il corpo affronta le sfide più dure, la nutrizione fornisce l'energia necessaria per resistere, per alleviare gli effetti collaterali e per mantenere un barlume di normalità in un momento così turbolento. E nella fase di ripresa, quando ogni giorno è un passo verso la guarigione, ciò che mangiamo può diventare il simbolo di una nuova vita, un futuro pieno di possibilità e salute.

Ricordiamoci sempre che la nutrizione oncologica è un percorso di resilienza, un viaggio in cui ogni scelta alimentare può fare la differenza. È una testimonianza del potere dell'alimentazione di sostenere il nostro corpo e la nostra anima, un atto di speranza che ci guida verso un domani più luminoso.

🌟 Perché NUTRIRSI significa anche vivere con speranza e forza. 🌟🌱

Un corso di formazione di altissimo profilo tenuto da professionisti straordinari. Una giornata bellissima insieme a tan...
31/10/2024

Un corso di formazione di altissimo profilo tenuto da professionisti straordinari. Una giornata bellissima insieme a tanti colleghi di valore. Grazie infinite agli straordinari relatori e dott._massimo_orlandini. Viva gli Avengers! 🦸🦹🏻‍♀️

𝙊𝙡𝙞 𝙀𝙨𝙨𝙚𝙣𝙯𝙞𝙖𝙡𝙞: 𝘿𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙋𝙧𝙚𝙞𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙈𝙚𝙙𝙞𝙘𝙞𝙣𝙚 𝙏𝙧𝙖𝙙𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙞 𝙙𝙚𝙡 𝙈𝙤𝙣𝙙𝙤Gli oli essenziali, derivati da piante aromatiche, ...
29/10/2024

𝙊𝙡𝙞 𝙀𝙨𝙨𝙚𝙣𝙯𝙞𝙖𝙡𝙞: 𝘿𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙋𝙧𝙚𝙞𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙈𝙚𝙙𝙞𝙘𝙞𝙣𝙚 𝙏𝙧𝙖𝙙𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙞 𝙙𝙚𝙡 𝙈𝙤𝙣𝙙𝙤
Gli oli essenziali, derivati da piante aromatiche, sono utilizzati dall'uomo sin dai tempi del Paleolitico per le loro proprietà terapeutiche e rituali. Questa lunga tradizione testimonia il ruolo cruciale che queste essenze hanno avuto nella nostra evoluzione culturale e sanitaria.

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Le prove archeologiche indicano che già nel Paleolitico superiore (circa 40.000 anni fa) gli esseri umani utilizzavano erbe e resine per scopi medicinali e spirituali. Nell'antico Egitto, gli oli essenziali come l'incenso e la mirra erano parte integrante di rituali sacri e pratiche di imbalsamazione. I testi sanscriti indiani descrivono l'uso di oli aromatici per scopi terapeutici e rituali, mostrando una tradizione millenaria di aromaterapia.

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I Greci e i Romani hanno ulteriormente sviluppato l'uso degli oli essenziali. Ippocrate, il padre della medicina moderna, li utilizzava per trattare diverse malattie, mentre i Romani li integravano nei loro bagni e massaggi.

𝕸𝖊𝖉𝖎𝖈𝖎𝖓𝖊 𝕿𝖗𝖆𝖉𝖎𝖟𝖎𝖔𝖓𝖆𝖑𝖎 𝖉𝖊𝖑 𝕸𝖔𝖓𝖉𝖔
In Cina, la medicina tradizionale utilizza oli essenziali da migliaia di anni per bilanciare l'energia vitale del corpo. In India, l'Ayurveda continua a impiegare oli essenziali per promuovere la salute fisica e mentale. Anche le culture indigene delle Americhe e dell'Australia hanno tradizioni ricche nell'uso di oli aromatici per la guarigione e i rituali.

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Oggi, gli oli essenziali sono tornati in auge grazie alla crescente consapevolezza dei benefici naturali per la salute e il benessere. Gli studi scientifici continuano a esplorare le loro proprietà terapeutiche, supportando l'uso di essenze come lavanda, eucalipto e tea tree per la loro efficacia antibatterica, antinfiammatoria e rilassante.

L'uso degli oli essenziali, dal Paleolitico ad oggi, rappresenta un legame ininterrotto tra l'uomo e la natura, dimostrando come le tradizioni antiche possano integrarsi con la scienza moderna per promuovere il benessere.
Vieni a trovarmi e parliamo del tuo problema nello studio di Prati, 300 mt. dalla fermata Metro A Lepanto o in quello del Pigneto a 150 mt, dalla fermata Metro C Pigneto. Ti aspetto!

Cara comunità dell'AISF di Roma e Aprilia,in occasione della Giornata della Stanchezza Cronica, desidero esprimere la mi...
12/05/2024

Cara comunità dell'AISF di Roma e Aprilia,
in occasione della Giornata della Stanchezza Cronica, desidero esprimere la mia più sincera solidarietà a tutte le persone affette da fibromialgia. Questa condizione può essere estremamente debilitante e spesso non viene compresa appieno da chi non la vive quotidianamente. Come professionista della salute, sono consapevole dell'importanza di un supporto empatico e di una comprensione approfondita nei confronti di coloro che lottano con questa malattia.

La fibromialgia è una sfida complessa, caratterizzata da dolore cronico diffuso, affaticamento persistente e altri sintomi invalidanti. Le persone che ne soffrono spesso si trovano a dover affrontare non solo i sintomi fisici, ma anche l'isolamento sociale e l'incomprensione da parte degli altri. È fondamentale che la comunità medica, i familiari e gli amici si uniscano per offrire sostegno e incoraggiamento a chi vive con questa condizione.

Come nutrizionista, sono consapevole dell'importanza di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano per gestire al meglio la fibromialgia. La corretta alimentazione può contribuire a ridurre l'infiammazione e migliorare la qualità della vita. Tuttavia, comprendo anche che ogni persona è diversa e che ciò che funziona per uno potrebbe non essere adatto a tutti. Pertanto, è essenziale lavorare insieme per individuare le strategie migliori per ciascun individuo.

In conclusione, voglio rinnovare il mio impegno a sostenere le persone affette da fibromialgia. La vostra forza e resilienza sono ammirevoli, e vi incoraggio a cercare sempre il supporto di cui avete bisogno. Insieme possiamo creare una comunità di comprensione e solidarietà.

Con affetto,
Federica Gargini

A fine GIORNATA traccia una linea e conta i Tuoi veri VALORI ✨ Anche questo è NUTRIZIONE 🙏😊☀️
07/02/2024

A fine GIORNATA traccia una linea e conta i Tuoi veri VALORI ✨ Anche questo è NUTRIZIONE 🙏😊☀️

❤️Scrivo questo post il primo giorno del 2024 per ringraziare questa Donna di tutte le soddisfazioni che mi ha concesso ...
02/01/2024

❤️Scrivo questo post il primo giorno del 2024 per ringraziare questa Donna di tutte le soddisfazioni che mi ha concesso di vivere insieme a lei l'anno passato. Sinceramente non avrei mai creduto che potesse farcela coi tempi e i modi con cui ha realizzato il suo sogno: nemmeno un anno per perdere il 63% del suo peso corporeo (su instagram ho sbagliato!) . A ogni controllo mi annunciava con un sorriso sornione "dottoressa, al prossimo controllo peserò tot...!" e si presentava sempre puntualmente con un paio di chili in meno! Ma non è dei chili che volevo parlare, bensì del fatto che ognuno di noi ha un universo di opportunità dentro e fuori di sè. La cosa che mi rende più felice ed orgogliosa è quella di avere il privilegio di continuare ad accompagnare questa Donna fantastica nel suo percorso di crescita nella bellezza (che già c'era), ma soprattutto nella Salute. Ho messo le sue foto non per farmi dire quanto sono brava (quella brava è lei!), ma per portare, nel primo giorno del 2024, a tutti voi il massimo della Gioia e Positività che il 2023 mi ha donato. Grazie di cuore J.B.❤️

Indirizzo

Rome

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Lunedì 15:00 - 19:00
Martedì 15:00 - 19:00
Mercoledì 15:00 - 19:00
Giovedì 15:00 - 19:00
Venerdì 15:00 - 19:00
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La mia storia d’amore con il MICROBIOTA INTESTINALE

Dottoressa Federica Gargini

Ø Iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi al n. 043896

Ø Active Member A.I.NUT – Associazione Italiana Nutrizionisti