Manuela Navacci Biologa Nutrizionista

Manuela Navacci Biologa Nutrizionista Il benessere si raggiunge con un approccio integrato, cibo sano e movimento, che sviluppi al massim

Gonfiore addominale, reflusso, difficoltà digestive e irregolarità intestinali  sono delle problematiche estremamente di...
05/06/2025

Gonfiore addominale, reflusso, difficoltà digestive e irregolarità intestinali sono delle problematiche estremamente diffuse e trascurate.
Trascurate perché vissute dalla persona come normali, “Io sono così, da sempre” e quindi gestite solo con rimedi del momento.
C’è da dire che anche se ci si rivolge ad un medico, difficilmente verrà consigliato di indagare oltre, e spesso viene tirato in ballo lo STRESS. (eh beh si stare sempre male stressa.....)
Quello che non si comprende è che il gonfiore, la stitichezza (o di contro delle saltuarie scariche) non sono IL PROBLEMA , ma piuttosto un sintomo col quale il nostro corpo ci indica un disagio, che però noi ignoriamo, un po' perchè è imbarazzante, un po' perchè sembra un problema di poco conto
Disagio che poi nel tempo può portare alla malattia.
Ma prima della malattia, il nostro corpo che è intelligente, continua a mandarci segni chiari di perdita di salute, quella nel senso ampio, cioè di una buona qualità di vita, buon sonno, buona pelle, energia e vigore, e nonostante questi chiari segni, noi continuiamo a ignorare il problema e piuttosto prendiamo farmaci o integratori per questo o quel sintomo. Perché nessuno ci dice che è tutto collegato.
Nel nostro intestino esiste una popolazione batterica, il microbiota, che metabolizza il cibo produce vitamine, scinde sostanze tossiche, produce sostanze tossiche, produce gas, elimina sostanze in eccesso (ormoni, colesterolo) mantiene le pareti intestinali integre e altre infinite attività che permettono al nostro organismo di funzionare bene, in equilibrio tra batteri buoni e patogeni.
Un intestino in disordine è lo specchio di un microbiota in disordine, o disbiotico, nel quale aumentano i batteri patogeni e si riducono quelli buoni, ci impedisce di funzionare bene, e nel tempo rallenterà, si infiammerà, darà segno del suo disagio (e noi lo ignoreremo) e poi ci farà ammalare.
Le cause della disbiosi sono molteplici, la troppa igiene degli ultimi decenni (causa anche dell’aumentato numero di soggetti allergici), i cibi raffinati, la mancanza di stagionalità e di varietà nell’alimentazione, l’eccesivo uso di antibiotici e farmaci genere, lo stress.
La genetica può avere un ruolo, ma solo in una fetta estremamente piccola dei casi, e infatti la correzione dell’alimentazione e talvolta una integrazione mirata, riesce in pochissimo tempo ad attenuare fino a eliminare i sintomi, non solo gastro intestinali, ma dolori, stanchezza, cefalea, dermatiti, diventano un lontano ricordo.
In alcuni, sporadici casi la dieta e integrazione non sono completamente risolutivi, ma hanno un ruolo determinante nel migliorare la qualità della vita.
Dopo tanti anni di arrogante supponenza, la medicina e la scienza dell’alimentazione stanno riscoprendo che, come aveva già capito Ippocrate secoli fa, le malattie nascono dall’intestino, ma aggiungerei io, dall’intestino in forma nasce anche la salute, la buona forma fisica e la buona qualità della vita.
https://manuelanavacci.wixsite.com/ilmiosito

Il concetto di “protezione” “sicuro” “sano” di questi ultimi tempi è molto particolare, e talvolta surreale, ma con i ba...
04/06/2025

Il concetto di “protezione” “sicuro” “sano” di questi ultimi tempi è molto particolare, e talvolta surreale, ma con i bambini rasentiamo l’assurdo.
Li proteggiamo dal 99.9% di germi e batteri (impedendogli di formare una flora batterica propria), ma li esponiamo a ogni genere di sostanza estranea e di sintesi, purchè sia ben confezionata.
Tutto il loro mondo è disinfettato, omogeneizzato, e poi permettiamo che montagne di zucchero, edulcoranti e preparati industriali si riversi quotidianamente nei loro corpicini, alterandone il metabolismo ma soprattutto il senso del gusto, che li renderà, domani, adulti schiavi del cibo spazzatura.
Guardando il bancone delle merende dei bambini, è tutto un fiorire di budini super zuccherati, (ma con tante vitamine!), merende equilibrate costituite, inorridite!, da una crostatina e una bevanda al cioccolato, confettini colorati che si tuffano in uno yogurt cosi lavorato che nemmeno i batteri lattici vogliono starci piu. E merendine così fresche da far zampettare via i pinguini; della frutta che occhieggia dalle confezione di succhi, non c’è rimasto che il fruttosio, tossico per il fegato: tutte le sostanze buone sono state bollite, filtrate, eliminate.
Zucchero zucchero zucchero, nient’altro che zucchero, in mille forme diverse, in concentrazioni che in un corpicino cosi piccolo, con una quantità di sangue decisamente inferiore ad un adulto, ha la capacità di innalzare la glicemia in un modo innaturale. Non ci avevate mai pensato che dietro una confezione cosi carina ci fossero tanti effetti deleteri?
Gli effetti di questa marea infinita di zuccheri è molteplice: rendere irrequieti i bambini, incapaci di concentrarsi, posseduti da una carica di energia che vorrebbero scaricare correndo e giocando ma haimè non devono sudare per non ammalarsi (!); quello zucchero, o sciroppo di glicosio-fruttosio, li infiamma, li fa ingrassare in modo anomalo, perché quel grasso è molle perchè richiama sistema immunitario, e li predispone a malattie che un tempo erano prerogativa degli anziani, come la steatosi epatica, il diabete, che ora sono tristemente anche malattie infantili. Infine, ma purtroppo non meno grave, un bambino che fa merenda con sapori cosi stravolgenti, carichi, negli altri pasti rifiuterà sicuramente il cibo cosiddetto “sano”, sarà quindi carente di tutta una serie di nutrienti fondamentali per il suo sviluppo, fisico e psichico. Il grasso che si mette nell’adolescenza, la quantità di adopociti che si formano in quel momento dell’accrescimento del bambino, saranno gli stessi dell’età adulta: piu se ne formano, ingrassando, piu ne avremo da adulti, con una capacità di ingrassare, esponenzialmente piu alta; quindi, adolescenti obesi, adulti obesi, con grande probabilità, che non avendo imparato a assaporare il cibo vero da piccolo, non sarà probabilmente in grado di gestire una alimentazione sana.
Prima di arrivare al banco delle “merende fresche” nei supermercati dovrete solitamente passare per altri reparti: cercate li le merende per i vostri figli. Frutta, noci, nocciole, mandorle, cioccolato fondente, yogurt intero, pane e olio, pane e b***o e marmellata, un universo di sapori colori e nutrienti che lo arricchiranno di nutrienti e non per ultimo, la capacità di riconoscere cosa è buono e cosa non lo è, che il cibo non è quello che si scarta da una bustina ma quello che si sbuccia, che si annusa, che si taglia, si spalma e se ne sente l’odore, quello che si impasta e si inforna con la mamma la domenica mattina.
I cibi veri vanno masticati, (mentre le merende sono formulate per andar giu velocemente e volerne un’altra), quindi stimolano la digestione, la risposta ormonale e gastrica, il senso successivo di sazietà e la consapevolezza di aver mangiato.Considerateli come una “palestra” educativa sensoriale per i bambini, che imparano cosa è buono, cosa è dolce cosa è salato, e intanto fanno il pieno di nutrienti e si fanno grandi, curiosi e forti per affrontare la vita. Non è questo il nostro compito?
https://manuelanavacci.wixsite.com/ilmiosito/consulenza

12/05/2025

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Consulenze Nutrizionali

Sono un Biologo Nutrizionista, con laurea Magistrale in Scienza dell’Alimentazione, il mio compito (e la mia missione) è quello di aiutare le persone a ritrovare il proprio benessere e forma fisica attraverso un approccio personalizzato che comprenda sana alimentazione e un corretto stile di vita.

​Il cibo moderno, insieme ai ritmi di vita non fisiologici, in molti casi crea degli squilibri che generano problematiche come l’aumento di peso, la perdita di vitalità, fatica a mantenere un rapporto positivo con il proprio corpo.

​L’approccio punitivo delle diete di restrizione, applicate negli ultimi decenni, ha esasperato questa problematica anziché risolverla. Per questo oggi un approccio corretto prevede la verifica di quali possano essere le cause di disagio, e la ricerca una metodica, di una soluzione globale, definitiva, che comprenda una adeguata attività fisica, adeguata alle caratteristiche della persona e una alimentazione equilibrata e che tenga conto delle esigenze metaboliche personali, senza però ridurla a restrittivi schemi prestabiliti, ma piuttosto insegnando quali siano per ognuno, le scelte quotidiane più adatte.

​I rigidi schemi alimentari possono, per molti, risultare controproducenti, mentre imparare, giorno per giorno ad abbinare gli alimenti, a sceglierli e a scegliere il momento della giornata in cui consumarli può essere la soluzione definitiva al proprio disagio.