Fisioterapia e Osteopatia
Sono Fisioterapista dal 1991 e in tutti questi anni ho continuamente aggiornato e riveduto il mio approccio terapeutico e le mie modalità di valutazione e comprensione delle problematiche di chi si affida a me per risolvere i proprei disturbi e problemi di salute. Il mio obiettivo è sempre stato quello di aiutare gli altri a comprendere, risolvere e gestire in via autonoma i propri disturbi . Chi ha un problema alla propria schiena, o in qualsiasi articolazione o muscolo del proprio corpo ha diritto di ricevere una spiegazione su ciò che ha (diagnosi) capire se la situazione è grave (prognosi) e cosa fare per il proprio problema (trattamento) . Non sempre tuttavia si è in grado di capire a quale specialista rivolgersi e se lo specialista scelto sia in grado di dare risposte coerenti e in linea con le recenti conoscenze scientifiche. Troppo spesso si attribuisce la “COLPA ” del disturbo del paziente ad una struttura del corpo che non funziona o che si è “ROTTA”. Quante volte abbiamo sentito dire che la causa del mal di schiena è dell’ ERNIA DEL DISCO o che è l’ARTROSI che produce quei fastidi insopportabili alle GINOCCHIA o alle SPALLE . Tale approccio ha senso unicamente in relazione ad un TRAUMA ACUTO e DIRETTO , non certo per la magior parte dei dolori che compaiono senza un motivo apparente. In realtà al momento attuale, secondo le recenti acquisizioni scientifiche non è possibile stabilire un nesso causale tra il referto dell’RX della Risonanza Magnetica o della TC e i dolori che ognuno di noi ha. Molti studi dimostrano che in larga parte della popolazione asintomatica(senza dolore) sono presenti “alterazioni” quali : PROTRUSIONI DISCALI, ERNIA DEL DISCO, ARTROSI, TENDINOPATIE, MENISCOPATIE ecc. Sappiamo oggi che un’alterazione dell’anatomia non è sufficiente a provocare dolore o limitazioni funzionali e che il nostro organismo è molto forte ed in grado di adattarsi alla maggior parte dei carichi che gli imponiamo. Molti altri fattori che appartengono alle modalità con cui gestiamo noi stessi e l’ambiente che ci circonda sono da ricercare oltre il danno biologico. Per questi motivi viene richiesto a tutti i professionisti della salute ed in particolare ai Fisioterapisti che si occupano di disturbi muscoloscheletrici un’approccio di tipo Bio-Psico-sociale, che significa considerare accanto alla parte Biologica costituita dal danno anatomico gli aspetti psicologici, comportamentali e sociali della persona che si affida a noi e del contesto sociale e culturale in cui ci si muove come pazienti e professionisti.