29/07/2025
[ Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe all'uomo come è, infinita.]
William Blake, in Aldous Huxley, Le porte della percezione - Traduzione di Lidia Sautto
Una rosa è una rosa e solo una rosa. Ma queste gambe di sedia sono gambe di sedia e sono anche san Michele e tutti gli angeli.
In altre parole ciascuno di noi può essere capace di fabbricare minute dosi chimiche di ciò che si ritiene provochi profondi cambiamenti nella coscienza. In tempi normali l’occhio si interessa di problemi come dove? A quale distanza? Qual è la posizione in relazione a che cosa? Nell’esperienza della mescalina le domande implicite alle quali l’occhio risponde sono di un altro ordine.
Nonostante settant'anni di ricerche sulla mescalina, il materiale psicologico a sua disposizione era ancora assurdamente inadeguato, ed egli era ansioso di aggiungerne altro. Io mi trovavo lì e accettai, anzi ero impaziente, di fare da cavia.
Noi viviamo insieme, agiamo e reagiamo gli uni agli altri; ma sempre, in tutte le circostanze, siamo soli. I martiri quando entrano nell'arena si tengono per mano; ma vengono crocifissi soli. Allacciati, gli amanti cercano disperatamente di fondere le loro estasi isolate in una singola autotrascendenza; invano. Per la sua stessa natura, ogni spirito incarnato è condannato a soffrire e godere in solitudine. Sensazioni, sentimenti, intuiti, fantasie, tutte queste cose sono personali e, se non per simboli e di seconda mano, incomunicabili. Possiamo scambiarci informazioni circa le esperienze, mai però le esperienze stesse. Dalla famiglia alla nazione, ogni gruppo umano è una società di universi-isole.
Sentii d'un tratto che le cose andavano troppo oltre. Troppo oltre, anche se andavano in una bellezza più intensa, in un significato più profondo. Il timore, come lo analizzo in retrospettiva, era di essere sopraffatto, di disintegrarmi sotto la pressione di una realtà più grande di quanto una mente abituata a vivere la maggior parte del tempo in un minuscolo mondo di simboli potesse sopportare.
La mente è il suo proprio posto e i posti abitati dal pazzo e dall'individuo dalle doti eccezionali sono tanto diversi dai luoghi dove vivono uomini e donne comuni che vi è poco o niente di terreno comune, per quanto riguarda la memoria, da servire come base per comprendere o seguire i sentimenti.
Ma non avevo calcolato, era evidente, le idiosincrasie della mia struttura mentale, i fatti del mio temperamento, della mia educazione e delle mie abitudini.
..era qualunque cosa che io - o piuttosto il benedetto non-io liberato per un momento dal mio soffocante abbraccio - mi curassi di guardare.
E con l'indifferenza per lo spazio venne un indifferenza ancora più completa per il tempo.
Per quanto espressivi, i simboli non possono mai essere le cose che rappresentano.
Hanno sentito che ciò che vedevano con gli occhi chiusi aveva un più alto significato spirituale di ciò che vedevano con gli occhi aperti. La ragione?
La familiarità porta il disprezzo, e il problema di come sopravvivere si stende nella sua gravità dal tedio cronico al tormento.
Questo era il problema, non distrarsi. Non distrarsi con le memorie dei peccati passati, con l'immaginazione del piacere, con l'amaro ricordo dei vecchi errori e delle vecchie umiliazioni, con tutti i timori e gli odi e i desideri che d'ordinario eclissano la luce.
..facemmo ritorno a casa, e io ero ritornato a quello stato rassicurante ma di profonda insoddisfazione, conosciuto come "avere la testa a posto".
Ma l'uomo che ritorna dalla breccia nel muro non sarà mai proprio lo stesso uomo che era andato
Per me l'universo era tutto vuoto di vita, di scopo, di volizione, finanche di ostilità; era una vasta, morta immensurabile locomotiva, che avanzava nella sua morta indifferenza, per schiacciarmi membro per membro... Non avendo speranza, non avevo neppure nessun preciso timore, fosse dell'uomo o del demonio.
Eppure, cosa abbastanza strana, vivevo in una continua, indefinita, pungente paura, timido, pusillanime, preoccupato non sapevo di che.
La normale coscienza in caso di veglia non è che un tipo di coscienza e intorno a essa, separate da essa dal più sottile degli schermi, esistono potenziali forme di coscienza completamente diverse. Noi possiamo passare tutta la vita senza sospettare della loro esistenza, ma basta applicare un dato stimolo perché con un lieve tocco si rivelino in tutta la loro pienezza.
Usciti fuori da un simile stato di visione non si può più confondere come prima la menzogna dalla verità.
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Nel 1954, Aldous Huxley pubblica un saggio dal titolo Le porte della percezione, lo stesso dal quale Jim Morrison qualche anno dopo prenderà spunto per scegliere il nome della sua band.
«Non avrebbe mai potuto vedere un fascio di fiori brillare di luce interiore e palpitare sotto la pressione del significato di cui erano saturi.»
Nel 1953 Aldous Huxley sperimentò gli effetti della mescalina, una droga ben nota agli indiani del Messico. In uno stato di allucinazione, lo scrittore arriva a vedere una nuova essenza delle cose, in un mondo in cui le categorie di spazio e di tempo non predominano più e nel quale tutto ciò che gli accade è scisso da ogni sensazione utilitaristica. La natura dell'uomo e delle cose appare così sotto una luce nuova, arricchita di elementi altrimenti inconoscibili che Huxley riferisce invitando il lettore a liberarsi dai condizionamenti culturali per aprirsi alle infinite frontiere della creatività.
Mondadori ed.