22/02/2019
Il passaggio da un’alimentazione basata solo sul latte materno al cibo solido richiede un’attenzione particolare. L’unico approccio consigliato fino ad oggi era l’introduzione graduale dei cibi da proporre sotto forma di purea o brodino.
Da qualche anno si sta diffondendo anche in Italia una diversa modalità: l’AUTOSVEZZAMENTO (O ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE A RICHIESTA), improntata sulla spontaneità e sulla fiducia della capacità del bambino di autoregolarsi.
In cosa consiste?
Semplice! Iniziare a proporre al bambino a partire dai 6 mesi quello che vuole assaggiare prendendolo dalla tavola dei genitori.
Cosa richiede?
Che il bambino sia a tavola con la famiglia e possa osservare, manipolare e assaggiare quello che mangiano gli adulti.
Il vantaggio?
Proporre precocemente un’alimentazione equilibrata, sana e varia prevenendo il rischio di selettività, sovrappeso e obesità, patologie croniche e DCA (disturbi del comportamento alimentare).
Come sottolinea il dott. Conti Nibali, pediatra: “i genitori si devono fidare dei piccoli, li devono ascoltare ed essere consapevoli che sono in grado di imparare dai genitori anche a mangiare. Alimentarsi, per un bambino, è un atto naturale. Bisogna offrire cibi salutari, gli stessi portati a tavola dalla famiglia. Questo approccio è approvato anche dalla Società europea di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica”