Consapevolezza PsicoCorporea

Consapevolezza PsicoCorporea Psicologa, Psicoterapeuta, Somatic Movement Educator, Infant Developmental Movement Education

Essere in mezzo alla natura non basta per sentirsi in contatto.Si scelgono luoghi sperando che il corpo si rilassi, che ...
28/07/2025

Essere in mezzo alla natura non basta per sentirsi in contatto.
Si scelgono luoghi sperando che il corpo si rilassi, che i pensieri si alleggeriscano da soli.
Ma, magari, accade spesso l’opposto: il paesaggio è calmo, ma dentro tutto ancora corre.
E a volte, ciò che fa sentire un apparente relax è la spossatezza data dal mare, dal sole, dal camminare molto e non una reale connessione.

Il problema non è il luogo.
È che ci portiamo addosso una soglia di attivazione così abituale da non accorgerci nemmeno più che stiamo trattenendo il respiro.
Invece di lasciarci regolare dalla natura, tendiamo a sovrapporle i nostri ritmi interni: fare, documentare, spostarsi, incastrare.

Le risposte che mi avete dato ai sondaggini– su cosa cercate, quanto vi serve per rallentare, e quale paesaggio vi regola – non parlano solo di gusti personali.
Parlano della relazione che avete con il vuoto, con il tempo non strutturato, con la possibilità di sentirvi diversi da come siete tutto l’anno.

Se sei in vacanza, chiediti: sto solo cambiando luogo? O sto permettendo davvero al mio corpo di cambiare ritmo?

Non serve fare grandi cose.
Basta un gesto piccolo, ripetuto con consapevolezza e intenzione.
E forse, quel gesto proprio quel gesto, il tuo gesto, la natura te lo sta già mostrando.

Adoro quei piccoli momenti in cui la vacanza diventa un’occasione preziosa per riprendere il contatto con la natura in u...
27/07/2025

Adoro quei piccoli momenti in cui la vacanza diventa un’occasione preziosa per riprendere il contatto con la natura in un modo più profondo.

In molti luoghi turistici, anche in mezzo al verde, il rischio che corriamo è quello di portare con sé lo stesso ritmo di sempre: fretta, stimoli continui, sovraccarico sensoriale.

Il corpo, in questo modo, resta in uno stato di vigilanza, anche se magari sottile, senza mai davvero rilassarsi.

Ed eccomi qua.
Davanti a questo lago.
Di origine glaciale.

È un periodo che mi metto in ascolto dell’energia che i laghi emanano.

Appena un poco più lontana dalla folla turistica, in una relazione energetica e somatica, in uno scambio tra me e il lago, ho sentito l’energia del freddo, della profondità, dell’oscurità, della ricettività, dell’introspezione.

Per dirla con parole derivanti dalla medicina tradizione cinese, ho sentito un’energia yin.

La connessione con la storia del lago mi ha portata a sensazioni di lentezza, pazienza, attesa, lento cambiamento. E forza.

La connessione con la natura, anche per pochi minuti, può aiutare il sistema nervoso a riposare davvero.

Sai perché?
Il corpo riconosce la qualità dei luoghi prima ancora che la mente la comprenda.
Se tu, consapevolmente, accompagni la mente lì dove sta il corpo, il sistema nervoso risponde trovando un suo nuovo equilibrio.

Uomini e donne vivono il corpo che cambia in modi diversi.Non solo per ragioni biologiche, ma anche per educazione, cult...
22/07/2025

Uomini e donne vivono il corpo che cambia in modi diversi.
Non solo per ragioni biologiche, ma anche per educazione, cultura e aspettative (personali e sociali).

Le donne parlano più spesso di stanchezza, fluttuazioni, estetica, cicli.

Gli uomini tendono a preoccuparsi di forza, performance, efficienza.

🎭 E dietro, a volte, c’è lo stesso disagio, è solo raccontato con un altro linguaggio.
La paura di non essere più desiderabili. E non parlo di faccende amorose o simili.

Parlo della paura di perdere valore, di non essere presi in considerazione, di non avere possibilità di essere stimati.

🫶🏻 Nei prossimi giorni, parliamo anche di ciò che accomuna.

A livello corporeo l’arancione “vive” nel bacino. Nel bacino si radica la spinta a muoversi con piacere, a esplorare e a...
21/07/2025

A livello corporeo l’arancione “vive” nel bacino.

Nel bacino si radica la spinta a muoversi con piacere, a esplorare e a lasciarsi fluire.

Il bacino è il centro della creatività.

Dedicati a momenti in cui muovi il bacino liberamente e il modo consapevole, somatico, incarnato direi.

A volte, la domanda sul nostro valore vuole risposte dall’esterno, come se il proprio valore fosse fuori, deciso dagli a...
21/07/2025

A volte, la domanda sul nostro valore vuole risposte dall’esterno, come se il proprio valore fosse fuori, deciso dagli altri.

La risposta è sempre già pronta e a portata di mano, perché dentro di noi.
Proprio come ci ricorda la saggezza della natura in questa immagine.

La vignetta (di .andreapsicologo) è un invito a esplorare le risorse che già si possiedono ma si faticano a vedere.

“Sotto pressione” non è solo un modo di dire.Il corpo lo sa. E lo esprime. Il respiro lo registra. E lo esprime. Il sist...
18/07/2025

“Sotto pressione” non è solo un modo di dire.
Il corpo lo sa. E lo esprime.
Il respiro lo registra. E lo esprime.
Il sistema nervoso risponde.

Questo non vuol dire che non sai gestire la pressione.
Sei solo inconsapevole dei meccanismi sottostanti.
E questo non ti permette di scegliere le azioni adatte.

Così, il tuo corpo, lasciato solo, fa il suo mestiere: quello di proteggerti.

La domanda è: puoi offrirgli una via alternativa?
La risposta è: sì.

Un respiro più profondo, una pausa, un gesto diverso?

Iscriviti alla “A Piccoli Gesti Academy”, fai la challenge gratuita e man mano vedrai il tuo mente-corpo che si allinea, trovando un suo equilibrio, un solo piccolo gesto al giorno.

Link al primo commento.

Il corpo rallenta e non risponde più come prima. Questo momento può arrivare dopo una malattia, un lutto, una separazion...
16/07/2025

Il corpo rallenta e non risponde più come prima.

Questo momento può arrivare dopo una malattia, un lutto, una separazione, un cambio di stagione della vita (menopausa, burnout, crisi identitaria, genitorialità, pensione, nuova consapevolezza…).

Il rallentamento del corpo è spesso il primo segnale che qualcosa dentro di noi ha bisogno di tempo da dedicare a se stessə.

Il sistema nervoso, nei momenti di cambiamento, attiva una modalità protettiva: rallenta i processi e abbassa la soglia di reattività.
È un modo per proteggerti dal sovraccarico, non per limitarti. Resistergli è controproducente.

Cosa si può fare?
Lascio qui di seguito due “piccole” ma potenti pratiche:

💡 Piccolo gesto somatico:
“Cammina più lentamente che puoi per tre minuti. Lascia che sia il corpo a scegliere il ritmo lento del passo. Non guidarlo. Seguilo.”
Nota cosa cambia nella postura, nel respiro e nei pensieri.

✍️ Domanda di journaling:
“In quale ambito della mia vita sto cercando di accelerare, mentre il mio corpo mi chiede di rallentare?”
- Scrivi in modalità “flusso di coscienza”, non ti curar di errori ortografici, forma e quant’altro. Punta a far uscire tutto da te attraverso la penna.

Il giallo accende la mente, risveglia l’interesse e stimola il desiderio di agire. Va usato come una luce che guida, non...
15/07/2025

Il giallo accende la mente, risveglia l’interesse e stimola il desiderio di agire.

Va usato come una luce che guida, non come un faro che acceca.

✨ I colori non risolvono. Ma possono aiutare.Controllare è un modo di tenere tutto insieme quando qualcosa dentro si sen...
14/07/2025

✨ I colori non risolvono. Ma possono aiutare.

Controllare è un modo di tenere tutto insieme quando qualcosa dentro si sente instabile.
Non sempre lo decidiamo, spesso è un’abitudine profonda, automatica, magari necessaria in certi momenti della nostra storia.

In questo post non ti propongo di smettere di controllare, né di trovare una “cura magica” nel colore.

Ti propongo un’altra cosa:
- creare uno spazio (sottile ma reale) in cui il corpo riceva un messaggio di tipo diverso. Alternativo.

🌀 Perché proprio i colori?
Ogni colore ha una qualità energetica, vibrazionale e simbolica.
In molte tradizioni (come nello studio dei meridiani), i colori sono veicoli di elementi, organi, emozioni, ritmi.
In psicologia, ogni colore attiva percezioni e stati interni differenti.
Nel corpo, i colori possono non essere visti, ma essere sentiti.

💗 Quando ti vesti di un colore, o lo scegli, o lo porti con te (in qualche modo).

Non stai certo risolvendo i problemi di controllo. In realtà stai allineando corpo, psiche e “gesto”.

Stai facendo una cosa piccola che comunica “Sto scegliendo un’energia diversa. E mi do il permesso di regolare, di respirare meglio, di non trattenere tutto.”

🔎Quindi no, il colore da solo non cambia la vita.
Ma può creare un movimento, e favorire un nuovo modo di abitare il corpo, ogni giorno un po’ più libero.

Controllo e iper-controllo non sono categorie rigide.Sono sfumature da inserire nell’esperienza personale di ognuno. Ino...
11/07/2025

Controllo e iper-controllo non sono categorie rigide.
Sono sfumature da inserire nell’esperienza personale di ognuno.
Inoltre cambiano nel tempo, nei contesti, nei momenti della vita.

A volte il controllo ci protegge, ci organizza, ci sostiene.
Altre volte, magari in modo più sottile o invasivo, inizia a toglierci respiro, spontaneità, fiducia.

⭐️Questa tabella non è una diagnosi, ma una mappa orientativa: serve a riconoscere alcuni segnali, ad aprire uno spazio di riflessione su come viviamo il bisogno di tenere tutto sotto controllo.

E se senti che la tua quotidianità è segnata da una tensione costante, da un bisogno pervasivo di prevedere, gestire, controllare tutto e tutti, sappi che non sei solə, e che parlarne con un professionista può fare davvero la differenza.

————

Ed entro la prima settimana di agosto il corso “Control Shift” sarà disponibile nell’Academy.

Il corso offre strumenti pratici e psico-somatici da inserire nella propria cassetta degli attrezzi.

Il venerdì porta con sé un senso di sollievo.Finalmente tregua, finalmente respiro.🪶Riesci a goderti la leggerezza?Ci vu...
11/07/2025

Il venerdì porta con sé un senso di sollievo.
Finalmente tregua, finalmente respiro.

🪶Riesci a goderti la leggerezza?

Ci vuole un piccolo gesto per ritrovare spazio dentro.
Per accogliere ciò che è stato e prepararsi al weekend.

E i suoi effetti possono essere sorprendenti:

1.Riapre il torace e la respirazione, spesso contratta dal ritmo della settimana;
2.Attiva una sensazione di apertura emotiva e accoglienza;
3.Rilassa le spalle e alleggerisce il cuore;
4.Crea un momento di connessione intima con sé stessi.

👉 Apri lentamente le braccia come per abbracciare il mondo.
Poi richiudile su di te, come a dire “sono qui”.
Fallo respirando. Fallo con presenza.

✨ Questo non è uno dei gesti della challenge gratuita “A Piccoli Gesti”, ma ci assomiglia.

Se senti che vuoi coltivare più spazio, ascolto e cura nel quotidiano, puoi unirti al gruppo.

Per venti giorni, ogni giorno, ricevi un piccolo gesto per tornare a te.
Con semplicità, senza forzature.

Puoi iniziare quando vuoi. Ti aspettiamo nel gruppo.

Indirizzo

Viale G. Marconi, 94
Rome
00146

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