Prof. Massimo Vergine - Chirurgo Senologo

Prof. Massimo Vergine - Chirurgo Senologo Chirurgo-senologo : Primario Unità Operativa della Chirurgia della mammella -Policlinico Umberto I di Roma
Presidente Associazione Filo Teso Prof.

Massimo Vergine -Chirurgo senologo - Chirurgia Tumore del seno

Chirurgia del tumore della mammella

Direttore dell'Unità Operativa Complessa della

CHIRURGIA DELLA MAMMELLA

Chirurgo senologo della Breast Unit Policlinico Umberto I-Roma

Docente in Chirurgia generale dell'Università " Sapienza " di Roma

Sono un chirurgo senologo, ormai da moltissimi anni mi dedico allo studio e alla cura chirurgica del tumore della mammella. Il mio obiettivo è assicurarmi che le pazienti e i loro famigliari nel colloquio che intercorre durante la visita senologica, comprendano le varie opzioni di trattamento che vengono proposte e confermate dopo le riunioni con il team multidisciplinare della Breast Unit. Quando la paziente viene a trovarmi spesso è spaventata perchè gli vengono fornite o comunque legge spesso notizie non del tutto esatte sul trattamento chirurgico del loro tumore e talvolta sono disorientate e piene di dubbi e paure per il loro futuro. Ritengo che conoscere il lato scientifico unito all'esperienza maturata in moltissimi anni di lavoro nel campo della senologia sia un buon compromesso per poter dare informazioni corrette alla paziente. Pertanto avere un colloquio sereno , cercando di spiegare quale potrebbe essere il miglior percorso terapeutico del singolo caso credo possa essere l'arma vincente per superare la malattia. Sono convinto che importante e determinante sia spiegare l'approccio chirurgico, cercando un perfetto abbinamento tra l'aspetto oncologico e il lato estetico che possano garantire l'asportazione totale del tumore rispettando quanto più possibile un armonioso risultato estetico anche con la eventuale ricostruzione mammaria in caso di asportazione totale del seno. Il mio obiettivo è ottenere i migliori risultati estetici , inclusa la riduzione del rischio di complicanze e ricadute dopo l'intervento chirurgico. Eseguo tutti i tipi di chirurgia della mammella, dalla chirurgia conservativa tramite quadrantectomie e tumorectomia, alla mastectomia , alla chirurgia del cavo ascellare. Particolare attenzione da alcuni anni dedico alla mastectomia con risparmio di cute e capezzolo, proposta che offro alle donne che hanno predisposizione genetica al tumore della mammella, in quanto l'asportazione di entrambe le mammelle riduce notevomente il rischio di contrarre il tumore. Prima di sottoporsi ad un intervento per tumore del seno è bene discutere in maniera approfondita con il chirurgo tutte le procedure più idonee quale ad esempio . Tumorectomia
Quadrantectomia detta anche chirurgia conservativa
Mastectomia - Mastectomia con risparmio del complesso ar**la capezzolo
Tecniche di ricostruzione mammaria
Linfonodo sentinella
Linfectomia ascellare
Asportazione Fibroadenomi e Tumori filloidi

Ho partecipato in qualità di chirurgo senologo alla stesura del Percorso diagnostico assistenziale della Breast Unit del Policlinico Umberto I

Presidente dell'Associazione di Promozione Sociale "Filo Teso" - Associazione fondata insieme a donne operate di tumore al seno . Autore e coautore di lavori scientifici su argomenti di interesse clinico sulle patologie benigne e maligne della mammella. Ho partecipato a numerosi congressi di aggiornamento in senologia e chirurgia oncoplastica e ricostruttiva della mammella. "La donna che scopre di avere un tumore al seno ha bisogno di parlare ed essere ascoltata..Questo rappresenta un momento importante della terapia"

🟥Come si legge un’ecografia mammaria?Una guida completa ▶️L’ecografia mammaria è uno strumento diagnostico fondamentale ...
24/11/2025

🟥Come si legge un’ecografia mammaria?
Una guida completa

▶️L’ecografia mammaria è uno strumento diagnostico fondamentale nella prevenzione e nel monitoraggio delle patologie al seno. Capire come si legge un’ecografia mammaria può sembrare complicato, ma con una guida adeguata, è possibile ottenere una chiara comprensione dei risultati. In questo articolo, esploreremo i dettagli su come interpretare un’ecografia mammaria, passo dopo passo.



▶️Cos’è un’ecografia mammaria?
L’ecografia mammaria è una tecnica di imaging che utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare immagini dettagliate dei tessuti del seno. È particolarmente utile per esaminare le strutture interne del seno, identificare noduli, cisti, e altre anomalie che potrebbero non essere visibili con una mammografia.

▶️Preparazione all’ecografia mammaria
Prima di sottoporsi a un’ecografia mammaria, non è necessaria una preparazione particolare. Tuttavia, è consigliabile indossare un abbigliamento comodo e, se possibile, evitare di applicare lozioni o deodoranti sull’area del seno il giorno dell’esame, poiché potrebbero interferire con i risultati. Per le donne fertili è raccomandabile sottoporsi ad ecografia mammria dal 5° al 15° giorno del ciclo , in quanto in periodo premestruale il seno è più congesto e più indaginoso l’esame.

▶️Durante l’esame
L’ecografia mammaria viene eseguita da un radiologo o un tecnico specializzato. Ecco i passaggi tipici:

▶️Posizionamento: Ti verrà chiesto di sdraiarti su un lettino con il braccio sollevato dietro la testa.
Applicazione del gel: Viene applicato un gel trasparente sul seno per migliorare la trasmissione delle onde sonore.
Scansione: Il tecnico utilizza un trasduttore, un dispositivo manuale, che emette onde sonore e riceve gli echi di ritorno, creando immagini in tempo reale sul monitor.
Interpretazione delle immagini
Strutture normali
Le immagini di un’ecografia mammaria normale mostrano tessuti mammari sani che appaiono come aree uniformi di ecogenicità (capacità di riflettere le onde sonore). I principali componenti sono:

▶️Tessuto adiposo: Appare come aree ipoecogene (scure).
Tessuto ghiandolare: Appare come aree iperecogene (chiare) rispetto al tessuto adiposo.
Dotti lattiferi: Appaiono come tubi ipoecogeni che si diramano dal capezzolo.
Anomalie comuni
Cisti: Le cisti sono sacche piene di liquido che appaiono come aree anecoiche (completamente nere) con bordi ben definiti.
Fibroadenomi: Tumori benigni solidi che appaiono come masse ben definite, ipoecogene o isoeocogene rispetto al tessuto circostante.
Carcinomi: Le lesioni maligne spesso appaiono irregolari, con bordi spiculati e eterogeneità ecografica (variazione nei toni di grigio).
Classificazione BI-RADS
Il sistema di reporting e dati dell’imaging mammario (BI-RADS) viene utilizzato per classificare i risultati dell’ecografia:

👉BI-RADS 1: Negativo
👉BI-RADS 2: Benigno (nessuna azione necessaria)
👉BI-RADS 3: Probabilmente benigno (monitoraggio a breve termine)
👉BI-RADS 4: Anomalia sospetta (biopsia consigliata)
👉BI-RADS 5: Alta probabilità di malignità (biopsia necessaria)
BI-RADS 6: Malignità nota (biopsia confermata)
Nell’ambito di un referto di ecografia mammaria vanno considerati vari parametri quali ad esempio. ispessimento cutane. edema, retrazione cutanea, la forma della neoformazione, orientamento della lesione, dimensioni,margini, ecostruttura,

▶️Forma lesionale: la forma delle lesioni può essere ovale, rotondeggianrte o irregolare

Orientamento lesionale: l’orientamento spaziale di una lesione viene definito rispetto alla superficie cutanea, che è poi il piano d’appoggio della sonda.

Dimensioni lesionali :La misurazione delle dimensioni delle lesioni mammarie è importante , ai fini diagnostici . In pratica i diametri debbono esserer calcolati nella misura quanto più accurata possibile , in modo da valutare un eventuale crescita.

Margini lesionali: I margini possono essere circoscritti oppure non circoscritti,: questi ultimi suddivisi inindistinti, angolati, macrolobulati e spiculati. I margini spiculati sono più caratteristici nei noduli maligni, mentre quelli circoscritti sono prevalentemente presenti nei noduli benigni.

Ecostruttura : si dividono in nodulo iprecogeno . nodulo isoecogeno, anecogeno (cisti liquide)

▶️Conclusione
Leggere un’ecografia mammaria richiede esperienza e competenza. È essenziale affidarsi a professionisti sanitari qualificati per l’interpretazione accurata dei risultati. Tuttavia, avere una comprensione di base delle immagini e dei termini comuni può aiutarti a discutere meglio i tuoi risultati con il medico.

Se hai domande o preoccupazioni riguardo ai risultati della tua ecografia mammaria, non esitare a fare fare una domanda . La diagnosi precoce e il monitoraggio regolare sono fondamentali per la salute del seno.

Prof. Massimo Vergine Chirurgo senologo a RomaProf. Massimo Vergine-Chirurgo senologo
Primario Unità Operativa Complessa della Chirurgia della mammella del Policlinico Umberto I di Roma- Chirurgo Breast Unit

Principale area di interesse clinico è la diagnosi e trattamento chirurgico del tumore al seno con altre 30000 visite senologiche e 4000 interventi chirurgici .

Master Universitario di II livello in "Tecniche avanzate in diagnostica e Chirurgia Oncologica della mammella- Master in...
24/11/2025

Master Universitario di II livello in "Tecniche avanzate in diagnostica e Chirurgia Oncologica della mammella- Master in ambito della Senologia presso Il Policlinico Umberto I di Roma, anno 2025-2026 -
"Sapienza" Università di Roma
IV Edizione
Direttore del master- Prof. Massimo Vergine-Responsabile Unita' Operativa della Chirurgia della Mammella del Policlinico Umberto I di Roma

L'obiettivo del Master è la formazione di Medici esperti indirizzati alla conoscenza delle tecniche e procedure avanzate di diagnostica senologica e ricostruttiva della mammella al fine di ottimizzare i percorsi diagnostici terapeutici nella prevenzione e caratterizzazione del carcinoma mammario, con particolare riferimento alle principali innovazioni nel settore della diagnostica radiologica e della chirurgia personalizzata.

Il Master, in ambito senologico permette ai partecipanti medici di acquisire competenze specifiche nella diagnosi e nel trattamento della patologia oncologica mammaria per l'organizzazione, gestione e finalizzazione dei percorsi diagnostici e terapeutici in pazienti affette da neoplasie della mammella.
Particolare attenzione viene dedicata all'apprendimento delle tecniche di chirurgia oncoplastica e ricostruttiva ed all'applicazione delle terapie integrate nel trattamento dei tumori del seno, mediante lo sviluppo di modalità innovative di collaborazione multidisciplinare.

I partecipanti oltre alle lezioni frontali con i vari docenti potranno assistere e collaborare in sala operatoria agli interventi chirurgici della Breast Unit del Policlinico Umberto I.

Per ulteriori informazioni scrivere a massimo.vergine@uniroma1.it o chiamare 3396166430
Per Ulteriori informazioni e domanda di ammissione al Master vai al link
https://lnkd.in/dvhEJydk

🟥Quali sono i fattori prognostici nel tumore della mammella?Fattori prognostici nel tumore della mammellaIl carcinoma de...
21/11/2025

🟥Quali sono i fattori prognostici nel tumore della mammella?

Fattori prognostici nel tumore della mammella
Il carcinoma della mammella rappresenta una delle neoplasie più comuni tra le donne a livello mondiale. La prognosi di questa patologia dipende da una serie di fattori prognostici, ovvero caratteristiche cliniche, patologiche e biologiche che influenzano l’evoluzione della malattia e la sopravvivenza delle pazienti. Comprendere questi fattori è fondamentale per personalizzare il trattamento e migliorare gli esiti clinici.

▶️Lo stato dei linfonodi ascellari e le dimensioni del tumore primitivo sono notoriamente i principali indicatori prognostici , nonchè i criteri essenziali per la scelta della terapia.​

▶️Dimensioni del Tumore
La dimensione del tumore è un parametro cruciale nella valutazione prognostica. Tumori di piccole dimensioni sono generalmente associati a una prognosi più favorevole. Ad esempio, pazienti con tumori di dimensioni uguali o inferiori a un centimetro, senza metastasi linfonodali, presentano una sopravvivenza libera da malattia superiore al 90% a 5 anni. ​

▶️Grado Istologico
Il grado istologico valuta il livello di differenziazione delle cellule tumorali rispetto alle cellule normali. Si distingue in:​

G1 (ben differenziato): tumore poco aggressivo.

G2 (moderatamente differenziato): aggressività intermedia.​

G3 (scarsamente differenziato): tumore aggressivo.

Un grado elevato (G3) indica una malattia più aggressiva e una prognosi meno favorevole. ​

Attività Proliferativa
L’indice di proliferazione Ki-67 misura la percentuale di cellule tumorali in fase di divisione. Un valore elevato di Ki-67 è associato a una crescita tumorale più rapida e a una prognosi meno favorevole. ​

Stato dei Recettori Ormonali
La presenza di recettori per gli estrogeni (ER) e il progesterone (PR) nelle cellule tumorali è un fattore prognostico positivo. I tumori ER+/PR+ tendono ad avere una crescita più lenta e rispondono meglio alle terapie ormonali, migliorando la prognosi. ​

Espressione di HER2
HER2 è una proteina che, se sovraespressa, indica un tumore più aggressivo. Tuttavia, la disponibilità di terapie mirate contro HER2 ha migliorato significativamente la prognosi per le pazienti con tumori HER2-positivi.

Invasione Vascolare
L’invasione dei vasi sanguigni o linfatici da parte delle cellule tumorali è associata a un rischio maggiore di metastasi e recidive, influenzando negativamente la prognosi. ​La regolazione del processo di neoangiogenesi tumorale coinvolge una complicata interazione di mediatori chimici tra i quali si possono citare fattori di crescita, enzimi litici, molecole di adesione .

Stato Linfonodale
Il coinvolgimento dei linfonodi ascellari è un importante indicatore prognostico. Un numero maggiore di linfonodi coinvolti è correlato a un rischio più elevato di recidiva e a una prognosi meno favorevole. ​

Neoangiogenesi Tumorale
La capacità del tumore di stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni (neoangiogenesi) facilita l’invasione delle cellule neoplastiche nel circolo ematico, aumentando la possibilità di diffusione metastatica. ​

Mutazione del Gene p53
La mutazione del gene p53, presente in circa il 25-30% dei tumori mammari, è associata a una ripresa di malattia circa due volte più elevata rispetto ai tumori senza questa mutazione.

Conclusione
La valutazione accurata dei fattori prognostici nel carcinoma della mammella è essenziale per definire il rischio individuale di ogni paziente e pianificare un trattamento personalizzato. L’integrazione di questi parametri consente di ottimizzare le strategie terapeutiche, migliorando gli esiti clinici e la qualità di vita delle pazienti.

prenotazione visita senologica a Roma
Prof. Massimo Vergine Chirurgo senologo a Roma- Tumore al seno -visita senologica a RomaProf. Massimo Vergine-Chirurgo senologo
Primario Unità Operativa Complessa della Chirurgia della mammella del Policlinico Umberto I di Roma- Chirurgo Breast Unit

Principale area di interesse clinico è la diagnosi e trattamento chirurgico del tumore al seno con altre 30000 visite senologiche e 4000 interventi chirurgici .

🟥Innovazioni terapeutiche nel tumore al seno: stato dell’arte e prospettive future▶️▶️▶️IntroduzioneIl tumore al seno ra...
20/11/2025

🟥Innovazioni terapeutiche nel tumore al seno: stato dell’arte e prospettive future▶️▶️

▶️Introduzione

Il tumore al seno rappresenta la neoplasia più frequentemente diagnosticata nelle donne a livello globale. Negli ultimi vent’anni, i progressi nella biologia molecolare e nella genetica oncologica hanno trasformato radicalmente la gestione clinica, spostando l’approccio terapeutico da un modello “one-size-fits-all” verso una medicina di precisione. Le innovazioni hanno riguardato non solo nuovi farmaci, ma anche metodiche diagnostiche, sistemi predittivi di risposta e strategie combinatorie.

Questo articolo analizza le principali novità terapeutiche nel carcinoma mammario, suddivise per aree di innovazione.

▶️1. Terapie mirate basate sul profilo molecolare del tumore

1.1 Inibitori di CDK4/6

Gli inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti (CDK4/6)—palbociclib, ribociclib e abemaciclib—hanno rivoluzionato il trattamento del carcinoma metastatico HR+/HER2−.

Riducono la proliferazione cellulare bloccando il ciclo cellulare in fase G1.

Hanno dimostrato significativi miglioramenti nella sopravvivenza libera da progressione e, in alcuni studi, nella sopravvivenza globale.
Il loro impiego si sta espandendo anche in fase adiuvante in pazienti ad alto rischio.

▶️1.2 Terapie anti-HER2 di nuova generazione

Il carcinoma HER2-positivo ha beneficiato di un’evoluzione rapida dei farmaci disponibili:

Anticorpi monoclonali innovativi

Trastuzumab e pertuzumab hanno costituito la base del trattamento, ma l’arrivo di nuove molecole consolida ulteriormente l’efficacia terapeutica.

Coniugati anticorpo-farmaco (ADC)

T-DM1 (ado-trastuzumab emtansine)

Trastuzumab deruxtecan (T-DXd)
Gli ADC combinano la selettività degli anticorpi con la potenza della chemioterapia, migliorando efficacia e tollerabilità.

2. Immunoterapia: un capitolo in rapida espansione

2.1 Inibitori del checkpoint immunitario

L’immunoterapia, particolarmente nei tumori triplo negativi (TNBC), ha introdotto nuove opportunità terapeutiche:

Pembrolizumab e atezolizumab hanno mostrato benefici in combinazione con chemioterapia in pazienti con elevata espressione di PD-L1. Questi farmaci potenziano l’attività delle cellule T contro le cellule tumorali, con risultati particolarmente promettenti nelle forme aggressive.

2.2 Vaccini antitumorali e terapie cellulari

Le ricerche su:

vaccini personalizzati basati su neoantigeni,

terapie con linfociti infiltranti il tumore (TIL),

CAR-T cell therapy adattate al carcinoma mammario,
sono in fase sperimentale e potrebbero rappresentare una svolta nella terapia individualizzata.

3. Medicina di precisione e biomarcatori predittivi

3.1 Test genomici multigenici

Pannelli come Oncotype DX, MammaPrint, Prosigna aiutano a:

prevedere il rischio di recidiva,

orientare la necessità di chemioterapia adiuvante,

evitare trattamenti inutili in pazienti a basso rischio.

3.2 Analisi del DNA tumorale circolante (ctDNA)

La “biopsia liquida” consente di monitorare:

la risposta alla terapia,

l’insorgenza precoce di resistenze,

la ricaduta molecolare prima della manifestazione clinica.

4. Terapie endocrine di nuova generazione

4.1 SERD orali

L’introduzione di modulatori e degradatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERD) orali, come elacestrant, offre nuove opportunità nei tumori HR+ resistenti alla terapia endocrina tradizionale.

4.2 Inibitori della via PI3K/AKT/mTOR

Alpelisib, un inibitore PI3K rivolto alle mutazioni PIK3CA, è un esempio efficace di terapia personalizzata basata su alterazioni specifiche.

5. Nuove strategie combinatorie e approcci loco-regionali

5.1 Combinazione razionale di terapie mirate e immunoterapia

Le combinazioni di inibitori CDK4/6 o PI3K con immunoterapia sono oggetto di ampi studi clinici, con l’obiettivo di potenziare la risposta antitumorale.

5.2 Radioterapia guidata da biomarcatori

La radioterapia, integrata con imaging avanzato e tecniche di modulazione, diventa sempre più personalizzata, riducendo tossicità e aumentando l’efficacia.

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6. Futuri sviluppi

I prossimi progressi nel trattamento del tumore al seno riguarderanno:

intelligenza artificiale per predire risposta e personalizzare schemi terapeutici;

ADC di nuova generazione con payload multipli;

modulatori epigenetici per superare resistenze terapeutiche;

terapie molecolari ultra-personalizzate basate sul profilo genomico integrale del tumore.

Conclusioni

Le innovazioni terapeutiche nel tumore al seno stanno trasformando la patologia da malattia spesso mortale a condizione sempre più gestibile e, in molti casi, potenzialmente curabile. L’integrazione di terapie mirate, immunoterapia, diagnostica avanzata e approcci personalizzati costituisce il fulcro della moderna oncologia mammaria. Le prospettive future indicano un continuo aumento della sopravvivenza e una migliore qualità di vita grazie a trattamenti sempre più efficaci e su misura per ogni paziente

Prof. Massimo Vergine
Direttore Unità Operativa della Chirurgia della mammella

Policlinico Umberto I

Noduli al seno: diagnosi, cause e gestione clinicaI noduli al seno rappresentano uno dei motivi più comuni di consultazi...
19/11/2025

Noduli al seno: diagnosi, cause e gestione clinica

I noduli al seno rappresentano uno dei motivi più comuni di consultazione senologica. Pur generando spesso preoccupazione, la maggior parte di essi si rivela benigna. Conoscere le cause, il percorso diagnostico e le strategie di gestione permette di affrontare con maggiore consapevolezza questa condizione.

🧬 Perché si formano i noduli al seno?

Le cause possono essere benigne o, meno frequentemente, maligne.

Cause benigne più comuni

Fibroadenoma: nodulo solido, mobile, tipico nelle donne giovani.

Cisti mammarie: piccole sacche piene di liquido, spesso correlate a squilibri ormonali.

Mastopatia fibrocistica: tessuto ghiandolare più denso del normale, con possibili aree dolorose.

Lipomi: accumuli di tessuto adiposo.

Galattocele: raccolta di latte (in fase di allattamento).

Cause meno comuni ma da escludere

Neoplasie maligne (carcinoma mammario): richiedono diagnosi tempestiva e gestione specialistica.

🩺 Diagnosi: come si valuta un nodulo al seno?

La diagnosi si basa su tre strumenti fondamentali, noti come triple test:

🔍 1. Esame clinico

Il medico valuta:

consistenza del nodulo

mobilità

eventuale dolore

presenza di alterazioni cutanee o del capezzolo

🖥️ 2. Imaging

La scelta dipende dall’età e dalle caratteristiche del nodulo:

Ecografia (sotto i 40 anni): ideale per distinguere noduli solidi da cistici.

Mammografia (sopra i 40 anni): rileva microcalcificazioni e altre lesioni sospette.

Risonanza magnetica: utile in casi selezionati o in donne ad alto rischio.

🧪 3. Agoaspirato o biopsia

Se il nodulo presenta caratteristiche dubbie, si eseguono analisi citologiche o istologiche per una diagnosi definitiva.

⚕️ Gestione clinica: cosa succede dopo la diagnosi?

La strategia varia in base alla natura del nodulo:

✔️ Noduli benigni

Controlli periodici ecografici o mammografici.

Rimozione solo se crescono rapidamente, provocano dolore, o creano disagio estetico.

⚠️ Noduli sospetti o maligni

Percorso diagnostico-terapeutico dedicato con oncologo e senologo.

Possibili trattamenti: chirurgia, radioterapia, terapie ormonali o farmacologiche.

🩷 Quando consultare un medico?

È consigliato rivolgersi a uno specialista in presenza di:

nuovo nodulo al seno

cambiamenti nella forma o nel colore della pelle

secrezione dal capezzolo

dolore persistente e localizzato

familiarità per tumore al seno

🎀 Prevenzione e attenzione alla propria salute

Effettuare autopalpazione mensile, preferibilmente dopo il ciclo.

Seguire i programmi di screening mammografico consigliati per età e fattori di rischio.

Adottare uno stile di vita sano (peso adeguato, attività fisica, riduzione dell’alcol).

📌 In sintesi

La maggior parte dei noduli al seno è benigna, ma una valutazione clinica precoce è fondamentale. Una diagnosi tempestiva permette di distinguere condizioni innocue da quelle che richiedono un trattamento specifico.

Prof. Massimo Vergine
Direttore Unità Operativa della Chirurgia della mammella
Policlinico Umberto I di Roma

🟥 Cosa ci racconta davvero il referto di una biopsia nel tumore al seno?▶️▶️Quando si parla di tumore al seno, uno dei p...
17/11/2025

🟥 Cosa ci racconta davvero il referto di una biopsia nel tumore al seno?▶️▶️

Quando si parla di tumore al seno, uno dei passaggi diagnostici più importanti è la biopsia, un esame che preleva una piccola porzione di tessuto per analizzarla al microscopio. Ma cosa significa davvero il referto? Per molte persone è un documento complesso, pieno di termini tecnici. Eppure, contiene informazioni fondamentali per decidere la cura più efficace.

Ecco una guida chiara e scientifica per comprenderlo meglio.

🔬 1. Istotipo: che tipo di tumore è?

Il referto indica innanzitutto la natura delle cellule tumorali. I più comuni sono:

Carcinoma duttale (il più frequente)

Carcinoma lobulare
Questa informazione aiuta a definire come si comporta il tumore e come trattarlo.

📈 2. Grado tumorale (G1, G2, G3)

Il grado indica quanto le cellule sono “diverse” da quelle normali:

G1 → cellule simili a quelle sane, crescita più lenta

G3 → cellule molto alterate, crescita più rapida

Non indica la gravità della situazione, ma la velocità potenziale del tumore.

🧪 3. Recettori ormonali (ER e PR)

Il tumore può essere:

ER+/PR+ → sensibile agli ormoni femminili (estrogeni e progesterone)

ER-/PR- → non ormono-sensibile

Questa informazione è essenziale per sapere se funzionerà la terapia ormonale.

🔥 4. HER2: il motore di crescita

Il HER2 è una proteina che, se sovra-espressa, può rendere il tumore più aggressivo.
Il referto può indicare:

HER2+ → può beneficiare di terapie mirate molto efficaci

HER2-

Equivoco (2+) → richiede ulteriori test

---

📌 5. Ki-67: quanto velocemente si divide il tumore?

È una percentuale (%).

Valore basso → proliferazione lenta

Valore alto → proliferazione più rapida

Non è un dato “assoluto”, ma contribuisce al quadro complessivo.

---

🧠 6. Perché questi dati sono così importanti?

Il referto della biopsia non serve solo a dire c’è un tumore o non c’è un tumore. Serve soprattutto per:

Prevedere il comportamento del tumore

Personalizzare la terapia

Decidere se iniziare prima farmaci o l’intervento chirurgico

Stabilire quali trattamenti saranno più efficaci

La biopsia è quindi il primo passo verso una medicina di precisione, dove ogni persona riceve una cura su misura.

💬 Conclusione

Comprendere il referto della biopsia significa togliere potere alla paura e restituirlo all’informazione. Anche se il linguaggio può sembrare complesso, ogni voce del referto ha un significato preciso e rappresenta un tassello essenziale per costruire il percorso terapeutico più adatto.

Se hai ricevuto un referto e ti senti sopraffatto, parlane con il tuo medico: nessuno dovrebbe affrontare un percorso oncologico senza essere informato

Prof. Massimo Vergine
Direttore Unità Operativa della Chirurgia della mammella
Policlinico Umberto I di Roma

🟥Carcinoma Duttale In Situ (DCIS): conoscerlo per affrontarlo con serenità▶️▶️Il carcinoma duttale in situ (DCIS) è una ...
15/11/2025

🟥Carcinoma Duttale In Situ (DCIS): conoscerlo per affrontarlo con serenità▶️▶️

Il carcinoma duttale in situ (DCIS) è una delle forme più precoci di tumore al seno. Significa che alcune cellule all’interno dei dotti mammari hanno iniziato a crescere in modo anomalo, senza però invadere i tessuti circostanti. Proprio perché resta “in situ”, cioè confinato, il DCIS è considerato uno stadio iniziale e altamente curabile.

🔍 Perché è importante diagnosticarlo?

Il DCIS spesso non provoca sintomi e viene individuato durante la mammografia di screening. Una diagnosi precoce permette di intervenire in modo efficace, riducendo il rischio che la malattia evolva in un carcinoma invasivo.

⚕️ Come si cura?

Il trattamento dipende dall’estensione e dalle caratteristiche del DCIS, ma in genere può includere:

Chirurgia conservativa (quadrantectomia)

Mastectomia nei casi più estesi

Radioterapia, quando indicata

Terapia ormonale, se le cellule sono sensibili agli ormoni

L’obiettivo è rimuovere completamente le cellule anomale e prevenire future recidive.

👍 Prognosi molto favorevole

Quando trattato adeguatamente, il carcinoma duttale in situ ha un’ottima prognosi. La maggior parte delle donne vive una vita lunga e piena, senza conseguenze significative dopo la terapia.

▶️ L’importanza della prevenzione

La diagnosi precoce è la nostra arma più potente. Ecco perché è fondamentale:

eseguire regolarmente la mammografia,

ascoltare il proprio corpo,

confrontarsi con uno specialista in caso di dubbi o cambiamenti.

👩‍⚕️ Informarsi non significa preoccuparsi, ma prendersi cura di sé.
Condividere queste informazioni può aiutare altre donne a non avere paura e a prevenire in tempo.
Prof. Massimo Vergine

Policlinico Umberto I -Roma

Il Senologo: Il Medico Specializzato nella Salute della MammellaIl senologo è una figura chiave nella prevenzione, diagn...
14/11/2025

Il Senologo: Il Medico Specializzato nella Salute della Mammella

Il senologo è una figura chiave nella prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie della mammella. In questo articolo, esploreremo il ruolo e l’importanza del suo ruolo nella salute delle donne

Chi è il Senologo?
Il senologo è un medico specializzato nella diagnosi e nella gestione delle patologie della mammella. Questo esperto ha una formazione specifica che gli consente di trattare una vasta gamma di condizioni legate al seno, compreso il cancro al seno, le cisti, i fibroadenomi e molte altre.

Ruolo del Senologo
Il suo ruolo è estremamente importante e comprende:

Screening e Diagnosi Precoce: Il senologo esegue esami di screening come la mammografia e l’ecografia mammaria per individuare precocemente le anomalie e le potenziali malattie del seno.
Biopsie e Diagnosi: Quando si rilevano anomalie, esegue biopsie per confermare la diagnosi e determinare se un nodulo è benigno o maligno.
Pianificazione del Trattamento: In caso di diagnosi di cancro al seno o altre malattie, il senologo collabora con il team medico per stabilire il piano di trattamento più adatto a ciascun paziente.
Chirurgia e Terapie: Il senologo può anche eseguire interventi chirurgici come la mastectomia o la conservazione del seno, oltre a coordinare terapie aggiuntive come la radioterapia o la chemioterapia.
Consulenza e Supporto: Fornisce consulenza e supporto emotivo ai pazienti, aiutandoli a comprendere la loro condizione e le opzioni di trattamento disponibili.
Quando Consultare un Senologo?
È importante consultare uno specialista in diversi casi, tra cui:

Per esami di screening regolari per la prevenzione.
In presenza di sintomi come noduli, dolore al seno o cambiamenti nell’aspetto del seno.
Dopo una diagnosi di cancro al seno per definire il piano di trattamento.
Conclusioni
Il senologo è un professionista fondamentale nella lotta contro le malattie della mammella. La sua expertise nella diagnosi precoce e nel trattamento delle condizioni mammarie può fare la differenza nella prognosi e nella qualità di vita dei pazienti. La prevenzione e la cura delle malattie del seno richiedono l’attenzione di un senologo esperto.

Ricorda che la salute del seno è importante per le donne e per gli uomini, quindi non esitare a consultare un senologo per una valutazione completa e consulenza sulla salute del tuo seno

Il senologo è un professionista fondamentale nella lotta contro le malattie della mammella. La sua expertise nella diagnosi precoce e nel trattamento delle condizioni mammarie può fare la differenza nella prognosi e nella qualità di vita dei pazienti. La prevenzione e la cura delle malattie del seno richiedono l’attenzione di uno specialista

Ricorda che la salute del seno è importante per le donne e per gli uomini, quindi non esitare a consultare un senologo per una valutazione completa e consulenza sulla salute del tuo seno.

Prenotazione visita senologica

Prof. Massimo Vergine-Chirurgo senologo
Primario Unità Operativa Complessa della Chirurgia della mammella del Policlinico Umberto I di Roma- Chirurgo Breast Unit

Principale area di interesse clinico è la diagnosi e trattamento chirurgico del tumore al seno con altre 30000 visite senologiche e 4000 interventi chirurgici .

Il Prof. Massimo Vergine è un chirurgo senologo con oltre 30 anni si esperienza nel campo della chirurgia oncologica della mammella, impegnato ogni giorno a ridare speranza e forza alle donne che affrontano il difficile percorso della malattia al seno.

Oltre alla sua preparazione clinica , il Prof. Massimo Vergine è noto per la sua empatia, accanto alle sue pazienti non solo come medico ma anche come sostegno emotivo che è parte integrante della guarigione Ogni intervento chirurgico è un atto di cura che va oltre la sala operatoria . E’ un momento di rinascita , di fiducia , di ricostruzione. Il suo lavoro è fatto di gesti precisi e di cuore , perchè sa che guarire non è solo un risultato medico ma un percorso umano da compiere insieme.

Attraverso le innovazioni nel campo della chirurgia della mammella e un approccio multidisciplinare , aiuta ogni giorno le donne colpite dal tumore al seno a riappropriarsi della propria femminilità e della propria vita, costruendo con loro un legame di speranza e di fiducia. Ogni donna è unica , e la sua missione è restituire loro la forza di guardare al futuro con il sorriso.

Socio della SIC ( Società Italiana di Chirurgia ) e dell’Anisc ( Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi)

Presidente di Filo Teso associazione di donne operate per tumore al seno

Direttore Master Universitario di II livello in ” Tecniche Avanzate in Diagnostica e Chirurgia Oncologica della Mammella” alla “Sapienza” di Roma

Per appuntamento per visita senologica Policlinico Umberto I tel. 06.49977800 tel. 339.6166430

o scrivere a massimo.vergine@uniroma1.it Visita il Lunedi ore 8-13

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🟥 Biopsia al seno: cos’è, quando serve e perché non bisogna averne pauraLa biopsia al seno è un esame diagnostico fondam...
13/11/2025

🟥 Biopsia al seno: cos’è, quando serve e perché non bisogna averne paura

La biopsia al seno è un esame diagnostico fondamentale per approfondire la natura di una lesione individuata con mammografia, ecografia o risonanza magnetica.
Molte persone si spaventano quando sentono questa parola, ma è importante sapere che biopsia non significa automaticamente tumore. È semplicemente il modo più preciso per capire di che tipo di tessuto si tratta e come procedere con eventuali cure o controlli.

🔬 Cos’è la biopsia al seno?
È una procedura in cui si preleva un piccolo campione di tessuto dal seno, solitamente in anestesia locale. Il campione viene poi analizzato al microscopio da un patologo.

🕒 Quanto dura?
Di solito pochi minuti. Dopo l’esame si può tornare a casa lo stesso giorno, seguendo qualche semplice accorgimento.

💬 Quando viene consigliata?
Quando un medico radiologo nota un’area sospetta o non del tutto chiara durante un controllo. La biopsia serve per avere la certezza sulla natura della lesione — benigna o maligna — e impostare la cura più adeguata.

🌸 Fa male?
Grazie all’anestesia locale, il fastidio è minimo. È normale un leggero gonfiore o livido nei giorni successivi, che si risolve rapidamente.

💪 Perché è importante non aver paura
La biopsia è uno strumento di prevenzione e di conoscenza. Scoprire per tempo un problema permette di affrontarlo con maggiore serenità e con cure più efficaci.

📅 Ricorda: la prevenzione passa dai controlli regolari — mammografia, ecografia e visita senologica — soprattutto dopo i 40 anni (prima se ci sono fattori di rischio).

❤️ Prendersi cura di sé significa anche informarsi e non trascurare i segnali del proprio corpo.

Indirizzo

Dove Lavoro/Policlinico Umberto I
Rome
00147

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