08/09/2025
LA DIPENDENZA AFFETTIVA È UN’INVENZIONE COMMERCIALE
La cosiddetta “dipendenza affettiva” non è una patologia ma un'etichetta redditizia.
Una trovata linguistica che ha trasformato la "fame di connessione reale" in un DISTURBO da curare, catalogare, monetizzare.
La verità è che non siamo dipendenti DA UNA PERSONA , ma da una cascata chimica interna che si attiva TRAMITE quella persona.
Dopamina, ossitocina, serotonina, endorfine: droghe endogene, prodotte dal nostro cervello quando ci sentiamo visti, accolti, amati.
La dipendenza non è verso l’altro ma verso queste “droghe interne” che il nostro sistema nervoso riconosce come nutrimento.
E quando quella connessione salta o non si attiva abbastanza, il corpo va in ASTINENZA.
Non perché siamo malati, ma perché siamo organismi affamati di NUTRIMENTO emotivo, tanto quanto di cibo.
E quando abbiamo fame di quest'ultimo nessuno ci dice che siamo malati.
Ma da questo bisogno umano ne è nato un mercato.
Una fabbrica di etichette, diagnosi, corsi,terapisti, farmacologia.
Così, quando non riesci più a produrre naturalmente e autonomamente quelle droghe interne ,
ti ritrovi a riceverne dei sostituti chimici
spesso spacciati/ prescritti da chi ha trasformato un bisogno fisiologico in una “malattia della psiche”.
E il MERCATO delle INVENZIONI AVANZA, vendendo sostanze e psicoterapie infinite per una condizione che è, nella maggior parte dei casi, semplicemente una fisiologica fame d’amore non nutrita.
Serve un’altra strada..una via più concreta, più corporea, più ONESTA , meno incentrata sulla psiche dato che qui, di psichico, c'è ben poco.
Il MASSAGGIO terapeutico, in questo caso, può diventare una specie di “metadone affettivo”:
un ponte temporaneo che ristabilisce la regolazione interna attraverso il corpo,
stimolando ossitocina, abbassando il cortisolo,
e offrendo un’esperienza di contatto sicuro, non verbale, profondamente regolante che simuli momentaneamente ciò che ci manca per non farci ricadere in strade già percorse e fallimentari.
Non è evasione, è RIEDUCAZIONE del sistema nervoso.
La cura, spesso, è più UMANA che CLINICA e la "liberazione" arriva non quando smetti di amare,
ma quando capisci che quella "reazione amorosa" è TUA,
che L’ALTRO non ne è la sostanza,
ma solo il gr*****to che attiva in te quella cascata chimica che chiami amore, che è un TUO stato interno, non un potere magico dell’altro.
E quando lo comprendi davvero, l’incantesimo dell’idealizzazione cade: non eri drogato di lui o lei, ma di ciò che quella presenza ATTIVAVA dentro di te perché GIÀ APPARTENENTE A TE.
Non sei "malato", ne' "masochista" né "troppo buono".