Dott.ssa Sara Santini, Studio di Psicologia - Grafologia - Psicoterapia

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Dott.ssa Sara Santini, Studio di Psicologia - Grafologia - Psicoterapia Si riceve su appuntamento sia con gli udenti sia con i sordi. Posso comunicare anche in LIS (Lingua dei Segni Italiana) con le persone sorde.

Non solo sordi segnanti, anche sordi oralisti, sordi bilingui. E' possibile contattarmi per i seguenti servizi:

- Consulenza psicologica
- Analisi grafologica
- Rieducazione della scrittura disgrafica
- Rilassamento Training Autogeno
- Corso di preparazione al parto
- Psicologia giuridica
- Educazione in Lingua Italiana dei Segni (LIS)
- Laboratorio espressivo-artistico
- Informazione sulla sordità

10/03/2025

E' stato un bellissimo seminario, grazie a tutti voi per essere venuti e per aver condiviso insieme una bella giornata ricca di riflessione e divertimento SP ENS Firenze💜

30/12/2024

Meglio tardi che mai per pubblicarlo! Grazie! Felice di aver condiviso le mie esperienze con voi, al corso di sensibilizzazione su LIS svolgendo la mia lezione su Psicologia della Sordita' per ECM destinati ai medici ed infermieri in data 8 Novembre 2024 a Pescara! Grazie ancora ad Ottorino Astore CR ENS Abruzzo Sara Magistro Valentina Di Stefano che hanno collaborato con me e per le emozioni condivise💙

🧡Sportello Psicologico💜La dottoressa Sara Santini in via Val D'Ossola 25 a Roma mette ancora a disposizione uno sportell...
24/11/2024

🧡Sportello Psicologico💜
La dottoressa Sara Santini in via Val D'Ossola 25 a Roma mette ancora a disposizione uno sportello psicologico di ascolto per giovani e adulti sordi.
É possibile per tutti i fissare un primo incontro gratuito di un’ora.
Per prendere appuntamento contattare alla seguente mail: sara_santini@hotmail.com
L’appuntamento è il giorno:
🔴26 novembre 2024🔴
Paura del cambiamento: come assumersi il rischio?
Se avete paura del cambiamento e questo vi ha ostacolato tutta la vostra vita, non pensiate di essere i soli. È un atteggiamento molto comune e lo è per un motivo preciso. La paura di cambiare può essere utile in alcune circostanze, ma in altre è paralizzante. Approfondiamo insieme.
La paura del cambiamento è un sentimento utile quando si tratta di adattarci a una situazione, ma può diventare un serio ostacolo. È qualcosa che abbiamo appreso nel corso della vita, ereditato dai nostri genitori, maestri, amici o perfino dalla cultura di appartenenza.
La saggezza popolare spesso ci consiglia di essere cauti nel prendere una decisione che conduce a un cambiamento. Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne è un chiaro esempio, i protagonisti incarnano il vecchio detto “è meglio un male già noto che un bene non sperimentato”. Il buon senso popolare ci avverte dei possibili rischi connessi al cambiamento. Tuttavia, se preso alla lettera, questo consiglio diventa un limite che ci impedisce di cambiare quando è vitale.
Preferiamo evitare il rischio e tenerci il “male”, scomodo, ma familiare, piuttosto che affrontare l’ignoto. Detto in altre parole, scegliamo di restare nella nostra zona di comfort.
La zona di comfort è quel luogo o stato mentale in cui ci sentiamo, apparentemente, comodi e sicuri. Questa sensazione è dovuta al fatto che sostiamo in una dimensione che conosciamo e da cui sappiamo cosa attenderci. La zona di comfort può essere anche un luogo fisico, ma sempre legato a quel senso di sicurezza e agio mentale che non necessariamente è sinonimo di benessere.
Non è negativa di per sé, ma lo diventa quando ci adagiamo pur sapendo che non è sano, che frena la nostra crescita personale e la felicità. Quando diventa un ceppo che ci blocca, dobbiamo iniziare a porci qualche domanda.
Ma come fare? In primo luogo, riflettendo sui motivi del nostro comportamento e, soprattutto, capendo cosa vogliamo ottenere. Sostiamo lì per abitudine o per necessità? Questa sensazione di sicurezza nasce dalla paura o piuttosto dalla comodità?
Se non cambiamo niente, avvertiremo senz’altro che i rischi sono minori. Ma è sempre così? In realtà, restare dove siamo comporta un rischio enorme, quello di non essere mai felici. Fare un passo fa paura, terrorizza a volte, ma è solo paura dell’ignoto.
La paura del cambiamento
Perché il cambiamento fa tanta paura? Quante proposte abbiamo rifiutato per evitare un rischio? Forse tante e in tutti gli ambiti della nostra vita.
A volte decidiamo di accettare una situazione sgradevole. Preferiamo sopportare pur di non affrontare le possibili conseguenze negative del cambiamento, dimenticando le possibili conseguenze positive. E la nostra felicità?
Essere prudenti è un atteggiamento positivo e vantaggioso, ci protegge in molte situazioni. Chi non rischia, tuttavia, né vince né perde. In altre parole, restiamo in quello stato di normalità che abbiamo creato. Tuttavia, la vita è continuo cambiamento e, a volte, dobbiamo assumerci un rischio per crescere come esseri umani, come coppia, come professionisti, economicamente.
Il cambiamento ci spaventa, perché è carico di incertezza, dell’impossibilità di prevedere risultati e conseguenze. Potrebbe portare a un miglioramento o forse no. La questione è che ci sono momenti in cui rischiare è essenziale e non sempre le cose vanno poi male.
Come affrontare la paura del cambiamento?
È una domanda difficile. Non esiste una formula segreta. Tutti i cambiamenti sono soggetti a più di una variabile, alcune delle quali non dipendono da noi. Questo è un aspetto che non dobbiamo dimenticare, ma che non deve scoraggiarci.
Quando decidiamo di operare un cambiamento nella nostra vita, è molto importante chiarire la motivazione che ci spinge a farlo. Se abbiamo già capito il perché della nostra decisione, siamo a metà strada.
Il cambiamento può spaventare, è una reazione normale. La paura è un’emozione che ci mette in guardia di fronte ai pericoli; dobbiamo ascoltarla e capire cosa ci sta dicendo; e dobbiamo ascoltare noi stessi.
Un buon esercizio è quello di dare un nome alla paura, darle un volto: così sarà più facile capire su quale terreno ci stiamo avventurando. Questo, insieme alle risposte circa le nostre motivazioni, ci darà la forza necessaria per affrontare il cambiamento.
Rischiare per crescere
Questo non significa che dobbiamo vivere rischiando continuamente, ma quando sentiamo che un aspetto della nostra vita non va per il verso giusto, è necessario affrontare il rischio e cambiare.
Essere prudenti nel prendere una decisione importante è un atteggiamento sempre valido, ma non dobbiamo restare bloccati in una situazione che percepiamo come stretta o che preclude la nostra crescita.
A volte non è necessario fare un cambiamento grande, bensì modificare piccoli dettagli che fanno la differenza. L’importante è esserne coscienti, coltivare la forza necessaria per andare avanti e cominciare a essere coraggiosi. Siamo i soli responsabili della nostra felicità, spetta a noi la decisione di percorrere una strada o un’altra.
🌻🌸🌹🌼🪻🏵🌷

19/09/2024

La scrittura a mano può dire tanto di una persona, può far capire il carattere di una persona e le eventuali difficoltà. La Dott.ssa Sara Santini, psicologa-psicoterapeuta-grafologa-rieducatrice della scrittura è disponibile presso il suo studio privato in via Val D'Ossola 25 in zona Roma Montesacro, per la consulenza grafologica e la rieducazione della scrittura. Si occupa, da anni, delle difficoltà di scrittura (disgrafica) dei più giovani, bambini e ragazzi. Per contattarmi, whatsapp 3487495000. Per maggiori informazioni sulla rieducazione della scrittura, leggi il link sotto. Buona giornata a tutti!

Dott.ssa Sara Santini. Rieducazione della scrittura (grafoterapia) per la disgrafia Sara Santini: Psicologa | Psicoterapeuta | grafologa | rieducatrice della scrittura | Parlo sia l’italiano che la Lingua Italiana dei Segni (LIS) pertanto le consulenze sono fruibili sia a udenti che sordi.

Indirizzo

Via Antonio Salandra 6
Rome
00187

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