LA STORIA
la Cooperativa IBIS si costituisce nel 1982 a Roma, allo scopo di contrastare il fenomeno della tossicodipendenza, in particolare nel quartiere di Villa Gordiani. Erano gli anni in cui il problema delle tossicomanie veniva alla luce in tutta la sua drammaticità e si cominciava a prendere atto di essere di fronte ad un fenomeno sociale che richiedeva di approntare strategie di contrasto
specifiche e multidisciplinari (mediche, sociali, psicologiche). I fondatori sono un gruppo di professionisti, medici, psicologi, assistenti sociali e volontari accomunati dalla volontà di unire l’impegno sociale e civile alla specializzazione professionale. Si costituisce così, in via Pisino 36, nel cuore di Villa Gordiani, un Centro di accoglienza , orientamento e intervento psicoterapeutico per tossicodipendenti e le loro famiglie. Con il passar degli anni poi la cooperativa ha esteso la sua attività anche al di là delle problematiche della tossicodipendenza dedicandosi al più ampio campo del disagio minorile e giovanile. Ha portato così avanti diversi progetti di interventi di carattere psicosociale rivolto a minori con disagio psicologico e/o sottoposti a provvedimenti penali e civili dal parte del Tribunale dei minori, oltre ad aver realizzato una vasta rete di collegamento con altri servizi e istituzioni pubbliche e del privato sociale. METODOLOGIA UTILIZZATA
Svolge attività di formazione, prevenzione e cura del disagio psichico, con particolare riferimento alle tossicodipendenze e al disagio minorile seguendo i principi dell'approccio sistemico-relazionale. Che cosa è l'ottica sistemico - relazionale. E' una modalità di approccio ai problemi psichici e psichiatrici, nonché a tutte le problematiche di relazione tra individui secondo la quale, per capire (e curare) il problema psichico di un individuo è necessario allargare il campo di osservazione e di intervento al contesto (o ambiente) all'interno del quale tale problema si manifesta. Quindi secondo tale approccio, la psicoterapia deve coinvolgere o comunque tenere presente, anche il sistema di riferimento della persona con disagio psichico e spesso tale sistema è la famiglia. Poiché spesso queste situazioni di sofferenza coinvolgono oltre la famiglia anche Istituzioni e servizi pubblici e privati dell'area socio-sanitaria, grande attenzione è stata sempre riservata allo sviluppo e la crescita delle relazioni con i suddetti servizi, attività che per gli addetti ai lavori è definita: lavoro di rete.