Obesità, fame nervosa e abbuffate. Terapia e Sostegno Psicologico
Psicoterapia, sostegno psicologico pre e post intervento, consulenze per interventi bariatrici
22/04/2025
Si può guarire da un Disturbo del Comportamento Alimentare?
La guarigione è possibile. Non è possibile un auto-cura, né appellarsi all'impegno o alla mera forza di volontà. È necessario rivolgersi ad una equipe multidisciplinare formata sui DNA. Il chiedere aiuto più vicino possibile alla comparsa dei sintomi costituisce un arma vincente nei confronti di queste patologie psichiatriche complesse.
28/03/2025
La tristezza è un emozione. Come tutte le emozioni va vissuta e non evitata. La tristezza si attiva nel momento in cui percepiamo una perdita. La tristezza come tutte le emozioni ha dei correlati somatici, questo significa che la sentiamo nel corpo. I correlati somatici tipici della tristezza possono essere il pianto, mal di testa, bruciore al petto, inappetenza, dolori muscolari e difficoltà nelle varie fasi del sonno... il miglior modo di vivere la tristezza è quello di riconoscerla, non spaventarsi e sopratutto viverla ricordando che è una emozione e che i sintomi fisici che avvertiamo sono tipici della tristezza stessa. Può non piacerci provarla ma come tutte le emozioni ci fornisce delle informazioni su di noi, su quello che ci accade e perchè ci accade e soprattutto sulla nostra modalità di interpretare gli eventi che viviamo.
15/03/2025
Oggi è la giornata dedicata ai Disturbi dell'alimentazione. È importante ricordare che si tratta di malattie psichiatriche che si manifestano con pensieri, comportamenti, atteggiamenti alterati rispetto al peso, al corpo e all'alimentazione. Queste delicate patologie compromettono seriamente il funzionamento di vari apparati organici (endocrino, cardiaco, scheletrico ecc) e possono condurre alla morte. I disturbi dell'alimentazione possono essere pensati come un iceberg la cui punta, sopra il pelo dell'acqua e quindi visibile, rappresenta tutti quei comportamenti che possono appunto essere visti (aumento del peso, perdita di peso, difficoltà ad alimentarsi, mangiare spezzettando il cibo ecc), ma vi è una parte sommersa dell'iceberg che in realtà ne rappresenta le fondamenta e permette ad esso di galleggiare, che, rappresenta il disagio emotivo.
È possibile guarite da queste patologie ed è fondamentale chiedere aiuto perché non è possibile auto-curarsi o fare appello alla mera forza di volontà. È fondamentale che la richiesta di aiuto sia vicina alla comparsa dei sintomi per permettere un intervento precoce. Rivolgetevi sempre ad una equipe multidisciplinare formata sulla diagnosi e terapia dei DNA. Sul sito del ministero della salute potete trovare tutti i vari centri pubblici di riferimento.
23/02/2025
Il BMI.
Di cosa si tratta, come si calcola, a cosa serve, e quali sono i limiti di questo strumento.
05/10/2024
L'ansia è un emozione. Come tutte le emozioni va vissuta e non controllata. L'ansia si attiva nel momento in cui percepiamo un pericolo, non lo vediamo come nel caso della paura (vedo il leone e mi spavento) ma comunque lo percepiamo. L'ansia come tutte le emozioni ha dei correlati somatici, questo significa che la sento nel corpo. I correlati somatici tipici dell'ansia possono essere vertigini, nausea, sudorazione, accelerazione del battito cardiaco e aumento della frequenza respiratoria... il miglior modo di vivere l'ansia è quello di riconoscerla, non spaventarsi, dirsi che si tratta di ansia, che è una emozione e che i sintomi fisici che sento sono tipici dell'ansia stessa. Può non piacerci provarla ma come tutte le emozioni ci da delle informazioni su di noi, su quello che ci accade e perchè ci accade.
03/10/2024
Valutazione psicologica e psicodiagnostica per intervento di chirurgia bariatrica. Perché farla? Vi rispondiamo direttamente con le linee guida della SICOB (Società Italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche)
"L’Obesità è una malattia multifattoriale che riconosce nella sua eziologia la copresenza di fattori genetici, metabolici, ormonali, psichici e sociali che ne condizionano e sostengono il quadro clinico.
Il ruolo importante svolto dagli aspetti psico-sociali nell’ambito della chirurgia bariatrica è evidente nella letteratura scientifica e nella pratica clinica.
Già le originali linee guida NIH del 1991 e la totalità delle più recenti linee guida internazionali
(IFSO-EC/EASO/ECOG/ITOF 2007; AACE/TOS/ASMBS 2008; NICE 2006) e nazionali (SICOB
2006) prevedono che il paziente obeso candidato a chirurgia bariatrica venga sottoposto ad una
approfondita valutazione pre-operatoria multidisciplinare che comprenda una valutazione dello stato mentale.
Il razionale e gli obiettivi della valutazione dello stato mentale nel paziente candidato a chirurgia
bariatrica possono essere riassunti in due punti principali.
a) Esistono stati psicopatologici che per gravità e qualità invalidante a lungo termine
rappresentano delle controindicazioni alla chirurgia bariatrica.
b) Esistono, nella dimensione mentale del paziente obeso, specifiche attitudini psicologiche e
comportamentali che, anche non configurando un quadro clinico di rilevanza diagnostica,
possono giocare un ruolo importante nel determinare l’esito dell’intervento bariatrico e/o il
benessere fisico e psichico del paziente operato, anche indipendentemente dal livello di
riduzione ponderale raggiunto. In questo caso, lo studio e la valutazione di determinate aree
psicologiche può individuare eventuali elementi di rischio e fornire la base per la
programmazione di trattamenti mirati pre-operatori e post-operatori volti a migliorare
l’outcome finale del paziente anche nel lungo termine. In questo contesto, la valutazione
pre-operatoria si pone quindi non solo come momento diagnostico, ma come primo
momento per la creazione di una relazione terapeutica duratura finalizzata alla “presa in
carico” multidisciplinare a lungo termine del paziente bariatrico.
La valutazione delle stato mentale ha come obiettivi:
1. il riconoscimento di disturbi psichiatrici maggiori ascrivibili all’Asse I e II del DSM-IV TR
che possono rappresentare delle controindicazioni all’intervento di chirurgia bariatrica
2. il riconoscimento di tratti di personalità, comportamenti e disturbi psicopatologici minori
associati all’obesità che devono essere oggetto di attenta valutazione per la gestione del
periodo post-operatorio."
(Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche. SICOB)
02/10/2024
Vediamo nello specifico i nostri servizi. Partiamo dalla psicoterapia.
Che cos'è la psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale?
La terapia cognitivo comportamentale è considerata come uno dei più affidabili ed efficaci modelli per il trattamento dei disturbi psicopatologici. Questo approccio sostiene l'esistenza di una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti evidenziando come le problematiche emotive siano principalmente il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo, nonostante la sofferenza sperimentata dal paziente e le opportunità di cambiarle, a causa dei meccanismi di mantenimento.
Possiamo semplificare il tutto in questo modo: i pensieri creano le emozioni, le emozioni creano i comportamenti e i comportamenti rinforzano i pensieri. La psicoterapia cognitiva aiuta i pazienti a individuare i pensieri disfunzionali al fine di poterli sostituire con pensieri più funzionali aumentando la consapevolezza nel paziente e favorendo il cambiamento.
10/09/2024
Sfatiamo il falso mito dell'abbuffata intesa come mancanza di volontà, e vediamo come l'abbuffata rappresenti invece un tentativo, da parte del paziente, di risolvere un Suo disagio emotivo.
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Obesità e Disturbo dell’Alimentazione incontrollata. Terapia e Sostegno psicologico
L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo che determina gravi danni per la salute e rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale. Le cause di questa condizione sono molteplici e derivano da un’interazione complessa tra predisposizione genetica e ambientale, dove per ambientale si intendono comportamenti alimentari e attività fisica, a loro volta influenzati da fattori sociali.
Sostenere un regime alimentare dietetico, volto alla risoluzione dell’aumento di peso, spesso si rivela fallimentare o estremamente complesso a causa delle difficoltà psicologiche ed emotive scaturite dal provare a sostenere una dieta. Queste difficoltà possono originare in veri e propri comportamenti compulsivi, noti come abbuffate. Le emozioni provate prima e dopo l’abbuffata scaturiscono e mantengono un circolo vizioso (fig.1). la presenza di almeno una abbuffata a settimana per 3 mesi determina una diagnosi di Disturbo dell’Alimentazione incontrollata. Esiste una relazione tra questo disturbo e la condizione di obesità in quanto possono contribuire allo sviluppo e al mantenimento l’uno dell’altra.
Il trattamento psicologico, la terapia nutrizionale e un programma di attività fisica mirata personalizzata offrono un aiuto reale per queste condizioni, spesso rinforzate e mantenute da aspetti emotivi e sociali.
EQUIPE:
Psicologo Clinico
Medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione
Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Medico specializzato in Psichiatria
Laureato in Scienze Motorie, personal trainer
COORDINATORI DEL GRUPPO DI LAVORO:
Dott.ssa Sara Salvemini
Dott.ssa Francesca Tulli
SERVIZI:
Consulenze Psicologiche
Consulenze per interventi di chirurgia bariatrica
Colloqui clinico-psicologici di valutazione
Sostegno pre e post interventi di chirurgia bariatrica per la cura dell’obesità
Colloqui clinico-psicologici di sostegno al trattamento nutrizionale
Psicoterapia individuale ad orientamento cognitivo-comportamentale
Gruppi di auto-aiuto guidato
Educazione alimentare
Mindfulness e Mindfull eating
Bionergetica
Terapia Nutrizionale
Dieto-terapia mirata
Valutazioni e Terapia psichiatrica
Programmi personalizzati di attività fisica mirata