06/08/2025
Gen. Tricarico, 'Israele deve chiarire sua idea futuro palestinesi e come eliminare Hamas'
Roma, 5 ago. (Adnkronos)
"Israele ha ragione da vendere, mille attenuanti, più volte messe in luce e sostenute con convinzione, ai suoi comportamenti post 7 ottobre, ma ora siamo ad una svolta, Tel Aviv non può esimersi ulteriormente dal rispondere ad almeno due quesiti fondamentali. Il primo, dirimente: quale è la sua idea sul futuro dei palestinesi, quale il punto di caduta definitivo di questa disumana carneficina quotidiana. Noi siamo rimasti al video osceno di Trump e della costa dorata di Gaza, un’idea di futuro sposata senza riserve dai folli messianici, inclusi quelli al governo, e accompagnata da silenzi fin troppo ammiccanti del resto della compagine governativa e forse di significativa parte del paese". Così all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa.
"Fa pendant con questa prospettiva inaccettabile di pulizia etnica strisciante, la ormai chiara strategia di fondo in Cisgiordania dove ogni genere di sopraffazione, di reato, di comportamento disumano da parte dei coloni non solo rimane impunito, ma viene assecondato anche con l’uso delle armi e della intimidazione dai militari israeliani. Anche in Cisgiordania dunque - continua Tricarico - l’ipotesi di un allontanamento coatto dallo loro terra dei poveri palestinesi, pur se con una miccia a combustione più lenta".
"Il secondo punto interrogativo riguarda la parte militare, il percorso con cui Netanyahu pensa di eliminare Hamas visto che dopo quasi due anni il movimento terrorista è ancora saldo in sella con organici in parte decurtati ma ancora largamente letali. Queste sono le questioni con cui incalzare Netanyahu. Altrimenti le dichiarazioni pur perentorie anche dei Paesi amici come il nostro, non basteranno più - conclude Tricarico - ed andranno sostituite da fatti concreti ed a spessore crescente. Così si comportano gli amici di fronte alla vera e propria mutazione genetica ed identitaria di uno Stato sempre più irriconoscibile e lui vero e proprio ostaggio di un lento ma evidente ed inaccettabile processo di cambiamento".