Dott.ssa Gigliola Tichetti-Psicoterapeuta

24/08/2025

Salve psicoanimebelle ho trovato il luogo giusto per la mia
seduta di desensibilizzazione sensariale (tecnica cognitivo comportamentale ) per la mia "presunta " tripofobia" ( fobia di gruppi regolari di piccoli buchi o protuberanze) .
Il Giardino dei Tarocchi. (Gr)

Un po' ha funzionato.

20/08/2025

Vi giuro psicoanimebelle che vorrei tanto scrivere al responsabile del settore pubblicità della Conad😱🤐🤬 e non è possibile non è. Non solo l' immaginario cinematografico ora anche quello pubblicitario. Ma solo io la trovo orribile ?

Capire cosa conviene davvero, è più semplice di quanto si creda. Basta andare da Conad, per scoprire un mondo di prodotti e servizi all’insegna della qualità...

16/08/2025

Buongiorno Psicoanimebelle riflessioni del post Ferragosto. Assolutamente vicina a queste riflessioni. Quando il sarcasmo descrive la realtà meglio di molti tecnici dell 'infanzia . Buon bricolage acrobatico.

11/08/2025

Buongiorno psicoanimebelle! Non ho resistito

25/07/2025

Psicoanimebelle fa male fa tanto male quando il figlio dice "io ti odio" ma ricordate queste parole della collega : vi sta anche dicendo che state facendo bene il vostro lavoro di genitore . Che siete riconosciuti come punto di riferimento da attaccare ma perché vi trova lì per essere attaccati . Ci siete. Quindi se vi dicono "ti odio" provare a credere che vi sta dicendo "grazie"

23/07/2025

Teorica del va******lo terapeutico da decenni . Buonanotte psicoanimebelle

12/07/2025

Buon sabato Psicoanimebelle !🌞
Vorrei riflettere con voi degli eventi sugli esami di maturità.
Dire da adulti cosa avrebbero dovuto fare i ragazzi che hanno protestato all'orale di maturità, è un gioco facile . Siamo adulti e orientativamente sappiamo cosa sia meglio fare e sappiamo consigliarlo. È semplice osservare i fatti e commentarli dopo che sono accaduti. Abbiamo la giusta esperienza per ragionarci su ma a 19 ne hai meno esperienza e ti capita di essere più intransigente.
Non mi reputo tra quei professionisti che giustificano e consolano ma anche io osservo e vedo una Scuola sempre più in difficoltà , distante e scollata dal suo mandato . Insegnanti pieni di energie e di capacità schiacciati da inutili e sterili pastoie burocratiche . Vedo molti insegnanti però farcela . Vedo molte scuole differire dalla statistica dell' appiattimento verso il basso. E mi chiedo alla fine chi ci rimetta a non accettare il voto di maturità?
Il ragazzo che per protesta lo fa.
E allora? Non siamo sempre noi quelli che dicono che non dobbiamo togliere loro le castagne dal fuoco, di fargli gestire le frustrazioni e di renderli responsabili delle loro azioni?
19 anni e una scelta: quella di dire il loro no a noi. Noi sempre accusati di non saper dire no . Perché questi studenti riportati dalla Cronaca di questi giorni avranno fatto un percorso scolastico di alcuni anni di cui ,presumo, si saranno lamentati, di cui avranno parlato con i loro genitori e insegnanti e forse avranno anche provato a dire no, ma senza forse ricevere valide alternative . La verità è che nessuno : genitori insegnanti specialisti, si assume fino in fondo la responsabilità di portare avanti una vera battaglia sulla schifezza a cui hanno ridotto la scuola . Sono piccoli fuochi. piccole e inutili battagliucce in cui nessuno vince ma che consentono di continuare questo iter scolastico strampalato , per inerzia. E allora a quei pochi che ancora lo fanno lasciamoli dire no. Ascoltiamo le loro motivazioni. Diamo una risposta chiara in base a quello che questi famosi protocolli istituzionali (di cui le scuole sono infestate) prevedono e lasciamoli sbagliare, cadere, combattere e fare le loro guerre (chissà che non ci facciano capire che dovrebbero essere anche le nostre). Siamo tutti bravi a dire, nascosti dietro la potenza delle parole, che la scuola fa schifo ma qualcuno sta combattendo veramente ? Qualcuno è disposto a perdere qualche suo piccolissimo privilegio ? Quindi l'unica cosa che mi sento di dire a questi ragazzi è: se avete riflettuto abbastanza prima del vostro gesto ,se davvero pensate che il vostro gesto sia utile a promuovere un impensabile cambiamento e avete deciso di sacrificare un pezzetto dei vostri sforzi per urlarlo al mondo , fatelo. Nessuno può dirvi che lo sciopero della fame (ad esempio)sarebbe stato uno strumento più idoneo per la vostra battaglia. In base a quanto ho a cuore una causa utilizzo lo strumento per indignarmi che ritengo più utile per essere " contro" ed è tanto tempo che "essere contro" è morto.

29/06/2025

Care psicoanimebelle buona domenica e buon San Pietro e Paolo. Cercate di coltivare il piccolo capibara che è bin ognuno di noi. E pure simpatico!

Dicono che il capibara non abbia paura di niente… ma non perché sia un eroe.

È perché non si mette contro nessuno.
Non compete.
Non discute.
Non si agita.

Cammina come chi ha già capito che il mondo non si ferma…
ma che nemmeno vale la pena correre.

Si muove tra i coccodrilli come se salutasse i vicini di casa.
Passa accanto ai giaguari come se fossero compagni di scuola.
E nessuno lo attacca.
Nessuno lo vede come un nemico.
Nessuno lo tocca.

Perché?
Non perché sia il più forte,
ma perché non rappresenta una minaccia.
Perché la sua energia non aggredisce, non disturba, non intimorisce.

Il capibara non si impone.
Fluisce.
Non ha bisogno di alzare la voce per farsi notare.
Ha quella calma che non reclama spazio… ma lo occupa comunque.

Ha quella presenza che non fa rumore.
Quella pace che, senza dire una parola, ti fa respirare più lentamente.

E per questo tutti lo cercano:
Gli uccelli, le scimmie, i cani, perfino quelli che potrebbero ucciderlo.
Perché vicino a un capibara, il mondo smette di sembrare così ostile.

Non è che sia invincibile.
È che non dà motivi per il conflitto.
E questo, in un mondo dove tutti sono pronti a combattere,
è un superpotere.

Non odia.
Non si offende.
Non prende nulla sul personale.

Semplicemente vive.
Con calma.
Con anima.
Con dignità.

E a volte, non abbiamo bisogno di essere più forti…
solo di imparare a camminare come lui:
Senza paura.
E senza bisogno di dimostrare nulla.

15/06/2025

Ho passato quasi tutta la mia adolescenza a leggere
dell' Indagatore dell'incubo e poi (chissà se c' è un legame) quasi per assonanza, sono diventata un indagatrice del sogno.
In quelle stringhe, vi erano frasi come questa che ancora ricordo.
In questi giorni storicamente terribili , è una ipotetica risposta .
Quando torneremo a fare passi giusti, uno dopo l'altro?

23/05/2025

Professionalità. Sogni. Progetti. Sangue. Lacrime . Gioie e paure.10 anni
Auguri a Noi e grazie di cuore a chi in questi dieci anni ci ha appoggiato e si è fidato di Noi.☸️❤️

20/05/2025

Buonanotte psicoanimebelle....."io sono fatto così" non esiste: ditelo in giro

Quando le persone si sentono bloccate o non hanno la minima intenzione di mettersi in discussione, usano la fatidica frase: «sono fatto così». Quando ero inconsapevole, anche io la pronunciavo, lo facevo per legittimare i miei impulsi (anche quelli autodistruttivi).

Quel sono fatto così nella mia vita è durato poco. Ho imparato che piuttosto avevo "appreso a essere" in un certo modo. Avevo imparato a seguire schemi di pensiero e schemi di anticipazione del piacere (sì, se già mi segui e te lo stai chiedendo, c'entra la dopamina!) che muovevano le fila dei miei comportamenti e addirittura delle mie percezioni sulla realtà!

Quanta roba dietro un sono fatto così. Sì, perché questa affermazione crea stagnazione, blocca ogni possibilità di apprendimento, preclude modi inediti di essere ed esistere a questo mondo, rinforza i vecchi circuiti neurali anziché incoraggiare la neuroplasticità (che poi è quella che ci rende più svegli e anche più longevi). Allora ti auguro di abbandonare al più presto la bandiera del sono fatto così. Ti auguro di guardarti alle spalle e scorgere i complessi nessi causa-effetto che ti hanno indotto a essere ciò che sei divenuto (a volte triste, altre volte impulsivo o inibito e profondamente insicuro).

Il cervello è incredibile: può creare nuovi percorsi neuronali che ci permettono di imparare, evolvere. Lo fa attraverso le esperienze che vivi... o meglio, attraverso LE EMOZIONI CHE SPERIMENTI durante le nuove esperienze che vivi... Ciò significa che le esperienze possono essere anche vecchie ma se trovi l'ispirazione per viverle in modi inediti (il famoso reappraisal/rivalutazione di cui parlo nel «il mondo con i tuoi occhi») allora ti si aprirà un mondo! Inizierai a promuovere la neuroplasticità uscendo finalmente dalla stagnazione. Non siamo un'entità granitica dove il presente si confonde con il passato.

Ecco un promemoria: il tuo cervello non è bloccato nei vecchi schemi, è solo programmato a ripeterli finché non gli insegni qualcosa di nuovo. È infatti capacissimo di rinnovarsi e questo ti permette di creare una vita più tua. In grado di riflettere chi vuoi essere oggi e non cosa hai sopportato ieri.

Con affetto,

14/05/2025

Buongiorno psicoanimebelle un pensiero sempre colmo di affetto ai ragazzi in questo periodo dell'anno per una scuola disorganizzata e spesso incapace di cambiamenti. E un pensiero a quando anche noi eravamo "a maggio".