Gradi di libertà

Gradi di libertà Gradi di libertà è un progetto di servizi per la persona e la famiglia realizzato da una rete di p La nostra offerta è composta da due tipologie di servizi.

Il nostro lavoro si fonda su un approccio che definiamo psicosociologico, cioè attento a collegare dimensioni sociali complessive con dimensioni soggettive / relazionali, un approccio orientato alla ricerca comprensiva dei problemi che le persone ci pongono. Servizio di psicoterapia

E’ uno spazio, di solito settimanale, di circa un' ora, nel quale pensare e parlare dei problemi che si vivono nei

rapporti, nel lavoro, rispetto ai progetti o alla propria storia. Si può pensare sulle emozioni che organizzano le azioni della propria vita, spesso agite inconsapevolmente. Il pensare su è un momento di sospensione dalle proprie attività quotidiane, che può facilitare e orientare nelle scelte, spesso sentite come sbagliate, scontate, obbligate. La relazione con il terapeuta lo strumento con cui si prova insieme ad ampliare i gradi di libertà, riscoprendo la potenzialità trasformativa delle relazioni, in primis quella con l’analista. Lo psicoterapeuta istituisce lo spazio e attraverso lo strumento dell’interpretazione sostiene la persona che gli si rivolge nel processo analitico. Intervento psicologico con le famiglie

E’ un servizio dedicato ai problemi che le famiglie e i suoi componenti vivono come destabilizzanti, spesso in relazione ad eventi critici e che spesso riorganizzano i rapporti interni e ed esterni alla famiglia stessa. Facciamo alcuni esempi, per le questioni che abbiamo incontrato, ma potrebbero essere molte di più: il passaggio dalla coppia alla famiglia, il desiderio di un figlio, le questioni legate alla maternità o alla paternità, l’ingresso o il rapporto dei figli nei contesti formativi, la graduale perdita di autosufficienza di un genitore o di un coniuge, la decisione di avvalersi di una badante o l’ingresso in una struttura residenziale, le questioni legate alla terza età, la solitudine, la difficoltà di integrazione entro un contesto nuovo di relazioni. Sosteniamo le famiglie a pensare le emozioni che accompagnano questi momenti, tutt'altro che naturali, necessarie, scontate, provando a riflettere su quelle scontatezze, che spesso generano conflitti, incomunicabilità e difficoltà di riorganizzare i rapporti creativamente, entro le famiglie e nel rapporto tra famiglie e contesti di convivenza. Il servizio si articola a partire da una fase di accoglienza della domanda con chi si rivolge a Gradi di libertà, per poi eventualmente ampliarsi anche ad altri componenti della famiglia, presso lo studio o presso la casa o struttura residenziale. Questi primi colloqui hanno l’obiettivo di arrivare ad una definizione del problema e alla progettazione di interventi che possono includere la psicoterapia, la partecipazione a dei laboratori, l’invio presso altri servizi. consulenza psicologica nella terza età

Negli ultimi due anni, Gradi di libertà, a partire dalla domanda di alcuni familiari degli ospiti di una casa di riposo romana, sta sviluppando un interesse per le questioni legate alla terza età, le sue problematiche, le sue domande e all’offerta di servizi specifici. L’esperienza nella casa di riposo e alcune esperienze di lavoro con le famiglie presso il nostro studio, ci hanno fatto cogliere la rilevanza e i benefici per le persone anche molto anziane di parlare dei problemi che vivono, questioni che sembrano non trovare generalmente, orecchie che possano accoglierle. Questioni riguardanti la solitudine per il ve**re meno di una rete di relazioni lavorative, amicali, familiari, sociali; per la difficoltà di trovare interlocutori con cui confrontarsi e condividere le proprie esperienze, i propri interessi, le proprie paure e i propri desideri, le priorità in questa fase di vita;
Ci sembra che nella terza età, ancora più di quanto accada per tutte le altre, (e accade) in particolare con il diminuire dell’autosufficienza o in presenza di decadimento cognitivo, la dimensione sanitaria prenda il sopravvento e le persone vengono considerate solo da quel punto di vista, ignorate nella loro soggettività. C’ è una sorta di sordità generalizzata nei confronti della loro voce, come se parlasse solo il loro bisogno sanitario o di assistenza. Dandone la possibilità, offrendo uno spazio in cui parlare, abbiamo colto il desiderio di condividere le esperienze di vita e di tradurle in materiale interessante per il contesto contemporaneo e futuro; pensiamo ad esempio all’esprimere il proprio punto di vista rispetto ai servizi di cui usufruiscono, uno per tutti quelli residenziali, esprimere la propria soddisfazione, per migliorarli con la loro partecipazione. Questione che ci sembra di grande rilevanza sociale. Abbiamo pensato di chiamare questa area di intervento “orecchio acerbo” pensando al personaggio di un racconto di Rodari. Il signore maturo ma con l’orecchio acerbo della storia ci fa pensare ad un dialogo competente, ma non pregiudiziale né tecnicistico, aperto a dare senso ad associazioni che possono risultare bizzarre, contraddittorie, un orecchio attento ai particolari che spesso nella quotidianità possono sfuggire. E’ una storia che parla della voce dei bambini, a cui Rodari con il suo lavoro voleva dare cittadinanza. In questo senso associamo bambini e anziani, considerandoli cittadini e voci interessanti da ascoltare. Nel lavoro di Rodari non c’è mai infantilizzazione, ci teniamo a questo punto, perché è uno dei problemi che abbiamo rilevato nell’assistenza nei servizi residenziali, considerare gli anziani come bambini vuol dire spesso, purtroppo, considerarli solo nella dimensione regressiva e dipendente che la non autosufficienza può generare. Il nostro lavoro va nella direzione opposta, di riconoscere le loro risorse, spesso date per p***e. Il servizio intende istituire setting in cui i non detti, alcune cose difficili da dire, possano essere dette, ascoltate e tradotte in attività costruttive e interessanti per la persona e l’organizzazione che la ospita o le persone con cui vive.

05/06/2024

Dal 6 all’8 giugno la Fondazione ANFFAS Cagliari parteciperà alla quarta Conferenza Italiana sulla Ricerca di Servizio Sociale (CIRSS), presso la sede di Lecce dell’Università del Salento, e lo farà in particolare nella sessione dedicata al tema “Servizio sociale e disabilità”, con un in...

05/06/2024

Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, il 09/06/2024, Teatro Argentina, Spettacoli a Roma

Il premio si rivolge ai giovani e dà loro l’opportunità di candidarsi presentando i loro progetti in ambito Startup, Imp...
03/03/2024

Il premio si rivolge ai giovani e dà loro l’opportunità di candidarsi presentando i loro progetti in ambito Startup, Imprenditoria sociale, Saggistica, Giornalismo, Digital Content, Opportunità di lavoro e formazione, Arte e Rigenerazione Urbana, Cinema e Musica e Dual Career, con premi concreti quali riconoscimenti in denaro, pubblicazioni, programmi di accelerazione, opportunità formative e professionali. In aggiunta la sezione ad honorem dedicata alle Arti e alle Maestranze.

La sezione MYCITY, nello specifico, è dedicata all’innovazione sociale e alla rigenerazione urbana attraverso l’arte.

Il premio, in collaborazione con la Fondazione Renato Armellini, intende incentivare l’attività di giovani artisti under 30 di qualsiasi formazione, chiamati a rappresentare un progetto artistico attraverso la pittura e la scultura su un tema dato. In palio 10.000 € per la realizzazione dell’opera e l’esposizione permanente della stessa presso Palazzo Nardini a Roma.

I vincitori saranno selezionati da una giuria d’eccellenza. Maggiori informazioni e il regolamento completo sono disponibili al sito https://myllenniumaward.org/

È possibile presentare la propria candidatura fino al 6 maggio 2024.

https://abamc.it/en/component/zoo/item/myllennium-award-il-primo-premio-multidisciplinare-italiano?Itemid=275

https://myllenniumaward.org/

Il MyLLENNIUM AWARD è un premio per giovani under 30, con lo scopo di valorizzarne le eccellenze in termini di creatività e innovazione.

22/02/2024
21/11/2023

Accettare di provare emozioni è difficile, occuparsene ancora di più, ma aumenta i gradi di libertà

"Esiste una cultura – diffusa in molti contesti sociali – che disincentiva o stigmatizza il provare emozioni: “quello si emoziona come una donnicciola”; “le persone forti non cedono alle emozioni”; “se vuoi essere vincente, nessuna compassione” e via di questo passo. Il maschilismo è intriso di inviti all’impassibilità. Quest’ultimo termine, d’altro canto, deriva dal latino IN che sta per non e PASSIBILEM da passus participio passato di patior, passus, pati che – come già abbiamo visto – vale patire, nel senso di provare emozioni.
Impassibile, quindi, è colui che non prova emozioni, che pretende di non provare emozioni, che si sottrae alla passività, quindi alla sofferenza del provare emozioni. Clinicamente, d’altro canto, sappiamo che non è possibile non provare emozioni. L’impassibilità, quindi, è propria di colui che agisce le sue emozioni nella relazione con l’altro. L’impassibile, colui che non mostra emozioni nelle sue relazioni, è di fatto una persona definitoriamente violenta. La violenza comporta che, nella relazione, si veda solo l’altro; l’altro quale nemico da attaccare o dal quale difendersi. Entro la relazione violenta non c’è cosa terza sulla quale conve**re, da condividere e da sviluppare grazie alla relazione
Se non si pensano emozioni, se non si accetta di provare emozioni e non ci si occupa delle emozioni che si provano, si è continuamente in guerra, in guerra con l’altro. Ma quando si è in guerra, il mondo relazionale si semplifica entro la drastica dicotomia amico/nemico. L’esperienza relazionale, in questo senso, si suddivide in due evenienze contrapposte: si appartiene al gruppo degli amici e si combatte contro il gruppo dei nemici."
Carli, R. (2020). Insofferenza [Impatience]. Rivista di Psicologia Clinica

16/11/2023

nontantoprecisi presentano 𝗘𝗡𝗘𝗜𝗗𝗜 𝘓𝘢 𝘗𝘳𝘰𝘧𝘦𝘻𝘪𝘢 al Centrale Preneste Teatro il 24 novembre 2023 h 21:00. Ingresso libero con prenotazione consigliata su bit.ly/eneidilaprofezia.

Spettacolo inerente la manifestazione “YOUThree — The YOUng city — progetto realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro — Anno 2023 promosso da Roma Capitale —Dipartimento Attività Culturali.

Scuola e lavoro, che temi originali se non per quella vecchia idea de esse tutti uguali
06/11/2023

Scuola e lavoro, che temi originali
se non per quella vecchia idea de esse tutti uguali

Music video by Daniele Silvestri performing A bocca chiusa. (C) 2013 Sony Music Entertainment Italy S.p.a.

18/09/2023

La scuola non è un'impresa, deve formare le persone, abituarle a lavorare con la propria testa. Il merito non si può valutare solo in base al rendimento, ma occorre valutarlo tenendo conto dal punto di partenza, dall'impegno nel superare le difficoltà. E le difficoltà sono diverse a seconda dell'ambiente in cui uno è nato.

Margherita Hack

11/09/2023

🔹 EXPO AID 2023 / 22 e 23 settembre 🔹
Rimini il 22 e 23 settembre ospiterà l' "EXPO AID 2023 - Io persona al centro", evento promosso dal Ministro per le Disabilità e dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

I Comuni sono invitati a partecipare: sarà occasione di incontro e confronto per rafforzare una nuova cultura dei diritti e della piena partecipazione nella società delle persone con disabilità, in attuazione dei principi della Convenzione ONU.

INFO ➡ https://www.expoaid.it/

04/09/2023
25/05/2023

Sabato 27 maggio si terrà il Seminario su Culture del lavoro, dalle 9:30 alle 13:30, presso la Casa Internazionale delle Donne, in sala Tosi; si potrà partecipare anche collegandosi online.
Per comunicare la propria partecipazione, in presenza o online, scrivere a Elena Russo (elenarusso9@hotmail.com).

Ci occuperemo del rapporto tra lavoro e genere e in particolare di quella dicotomia tra attività produttive e funzioni riproduttive, che storicamente ha segnato un antagonismo tra gli uomini e le donne, tra il lavoro e la cura. Seppure fortemente in crisi, è ancora oggi un organizzatore culturale persistente; produce stereotipi, conflitti e istanze di cambiamento. Come la competenza psicoanalitica può occuparsene? Ne discuteremo attraverso casi di intervento nelle scuole, con le famiglie, nelle aziende, nella psicoterapia, nella fondazione di imprese promosse da giovani psicologi.

Tessitore con telaio. Van Gogh aprile-maggio 1884
01/05/2023

Tessitore con telaio. Van Gogh aprile-maggio 1884

22/04/2023

 "Multiple Equilibria" è il soggetto intrigante della prossima lecture che il Premio Nobel 2021 Giorgio Parisi terrà alla Macroarea di Scienze MMFFNN a “Tor Vergata”, venerdì 28 aprile alle ore 15:20 nell'Aula Magna "Pietro Gismondi". 

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