Centro di Neuroscienze comportamentali, Psicoterapia e Psicosessuologia

  • Casa
  • Italia
  • Rome
  • Centro di Neuroscienze comportamentali, Psicoterapia e Psicosessuologia

Centro di Neuroscienze comportamentali, Psicoterapia e Psicosessuologia CNSC
ANALISI REVISIONE DIVULGAZIONE
Articoli Scientifici Internazionali Informazioni
Su di te
Coordinatore
Dr. Bruno C. Gargiullo BC, Damiani R. Dott.

Gargiullo (Cell. 360.547490)
Esperienza ultraquarantennnale in campo psicopatogico,(es., ansia, depressione, disturbi di personalità), sessuologico (es., comportamento sessuale disfunzionale, parafilie) e vittimologico/criminologico (es., violenza domestica, fisica, sessuale; mobbing parentale; gaslighting; atti persecutori; molestie su minori; false accuse). Autore di:
Il Crimine sessuale tra disfunzioni e perversioni (FrancoAngeli Editore), Lo stalker, ovvero il persecutore in agguato (FrancoAngeli Editore), Vittime di un amore criminale (FrancoAngeli Editore)

Membership of:
American Society of Criminology (Columbus, Ohio), World Association for Sexual Health (San Paolo – Brasile), National Center for Victims of Crime (Washington, DC), National Center on Domestic and Sexual Violence (Austin – Texas), Società Italiana di Criminologia. Già

Membership of :
International Society for Sexual and Impotence Research (Boston, Massachuset), American Psychological Association (Washington, DC). International Scientific Review of:
Journal of Sexual Medicine (Boston, Massachuset), Journal of Men’s Health & Gender (Vienna, Austria), Journal of Criminology (Columbus, Ohio). Pubblicazioni:
Gargiullo B.C. , Damiani R., “Il Profilo psicodiagnostico, analisi e valutazione del comportamento umano” (Kappa Editore, 2004). "Il Crimine sessuale tra disfunzioni e perversioni" (FrancoAngeli Editore, 2008). "Vittime di un amore criminale" (FrancoAngeli Editore, 2010)

Gargiullo BC, Damiani R. "Lo stalker, ovvero il persecutore in agguato" (FrancoAngeli Editore, seconda edizione, 2016),
Gargiullo BC, Damiani R. "Viaggio nella mente criminale" (Lulu Editore, 2017),
Gargiullo BC, Damiani R. "Alle radici neurali della violenza" (Lulu Editore, 2018). Monografie:
Gargiullo BC, Damiani R. "Conoscere il cervello" (Centro di neuroscienze Comportamentali, 2022). "Vittime di un'idea ossessiva" (Centro di neuroscienze Comportamentali, 2021). "Il Crimine sessuale" (Centro di neuroscienze Comportamentali, 2021). "Il seme della violenza" (Centro di neuroscienze Comportamentali, 2021). Atti Congressuali:
Gargiullo B.C. “Caratteristiche fenomenologiche dello stalking”, Convegno “Lo stalker: il persecutore in agguato”, Roma, 22 gennaio 2010. Gargiullo B.C., Damiani R., "Disturbo da avversione sessuale: caso clinico", Atti del XXIII° Congresso Nazionale delle Sezioni Regionali SIA, Milano, 26-29 settembre 2006. Gargiullo B.C., Damiani R., Gargiullo S., "Paraphilias: definition and classification", Atti del XVII° World Congress of Sexology, Montreal, Canada, 10-15 luglio 2005. Publicato nel Journal of Sexual Research, febbraio 2006. Gargiullo B.C., Damiani R., Gargiullo S., "Multiple perverse immagination: clinical case", Atti del XVII° World Congress of Sexology, Montreal, Canada, 10-15 luglio 2005. Gargiullo B.C., Damiani R., Gargiullo S., "Parafilie: nuove categorie diagnostiche", Atti del XXII° Congresso Nazionale delle Sezioni Regionali SIA, Arzachena (SS), 1-4 ottobre 2005. Gargiullo B.C., Damiani R., Gargiullo S., "Fantasie Perverse Multiple: caso clinico", Atti del II° Convegno Nazionale "Progressi in Andrologia", Reggio Calabria, 16-17 settembre 2005. Gargiullo B.C., Damiani R., "Tecniche cognitivo-comportamentali in ambito sessuologico", Atti del I° Convegno Nazionale "Progressi in Andrologia", Reggio Calabria, 21-23 ottobre 2004. Gargiullo B.C., Damiani R., Forleo R., "Cognitive Behaviour Therapy of Primary Ej*******on Incompetence in absence of organic causes: clinical observation of a case", Atti del XVI° World Congress of Sexology, La Habana, Cuba, 10-14 marzo 2003. Articoli:
Gargiullo B.C., Damiani R. "I social network sono una realtà a due facce", a cura della giornalista Emanuela Colatosti, Periodico Italiano Magazine, Anno 8, n. 46, marzo 2019. Gargiullo B.C. "Cacciatori d'amore", a cura della giornalista Paola Emilia Cicerone, Mente e cervello, Anno XV, n. 149, maggio 2017. "Da spettatore a emulatore", a cura della giornalista Ilaria Cordì, Periodico Italiano Magazine, Anno 6, n. 34, dicembre 2017. Gargiullo B.C., Damiani R., "Il disturbo ossessivo-compulsivo: un caso clinico", Attualità in Psicologia, vol. 20 n. 1/2, 2004, Magi Edizioni, Roma. Gargiullo B.C., Damiani R., Gargiullo S., "Transessualismo e Identità di genere", Giornale Italiano di Andrologia (GIA), n. 2, 2004. Gargiullo B.C., Damiani R., "Le Parafilie: considerazioni cliniche sulla base di alcuni casi", CIC Edizioni Internazionali, 2004. Gargiullo B.C., Damiani R., Forleo R., "La terapia cognitivo-comportamentale dell'incapacità eiaculatoria primaria in assenza di cause organiche: osservazione clinica di un caso", Giornale Italiano di Andrologia (GIA), n.4, 2003. Gargiullo B.C., "Sesso, così lui può guarire, 10 uomini raccontano in diretta le loro esperienze di cura", a cura della giornalista Ciprinana Dall'Orto, rivista Stabene", Mondadori Editore, 9 settembre 1986 (per approfondimenti, si rinvia all'area psicosessuologica, " Incapacità Eiaculatoria Primaria in assenza di cause organiche"). Team Work

D.ssa Rosaria Damiani
Elenco Esperti Autismo Regione Lazio e CTU/Periti Tribunale di Tivoli. Esperienza ultraventennale in campo in campo psicopatologico (es., ansia, depressione), psicodiagnostico (es., profili psicocomportamentali, genitorialità, disturbo post traumatico da stress), forense (civile e penale) e vittimologico/criminologico (es., violenza domestica, fisica, sessuale; mobbing parentale; gaslighting; atti persecutori; molestie su minori; false accuse). Trattamento Disturbi dello Spettro dell’Autismo. Esperta Tribunale di Sorveglianza e Tribunale Militare di Sorveglianza (Roma). Autore di:
Il Crimine sessuale tra disfunzioni e perversioni (FrancoAngeli Editore), Lo stalker, ovvero il persecutore in agguato (FrancoAngeli Editore), Vittime di un amore criminale (FrancoAngeli Editore). Membership of:
American Society of Criminology (Columbus, Ohio), National Center for Victims of Crime (Washington, DC), National Center on Domestic and Sexual Violence (Austin – Texas),

Già
Membership of :
International Society for Sexual and Impotence Research (Boston, Massachuset), World Association for Sexual Health (San Paolo – Brasile), Società Italiana di Criminologia, American Psychological Association (Washington, DC). International Scientific Review of:
International Journal of Law and Psychiatry (Elsevier, Amsterdam, Netherlands)

Pubblicazioni:
Gargiullo B.C. , Damiani R., “Il Profilo psicodiagnostico, analisi e valutazione del comportamento umano” (Kappa Editore, 2004). Stefano Gargiullo
Esperienza ultradecennale in campo psicopatologico (es., disturbi dell'ansia e dell'umore), nel trattamento dei Disturbi dello Spettro dell'Autismo e del comportamento (condotta, oppositivo-provocatorio, ADHD) e nel parent training. Pubblicazioni:
Gargiullo BC, Damiani R. "Il Crimine sessuale tra disfunzioni e perversioni" (FrancoAngeli Editore, 2008 - Collaborazione). "Lo stalker, ovvero il persecutore in agguato" (FrancoAngeli Editore, seconda edizione, 2016 - Collaborazione),

Atti Congressuali:
Gargiullo B.C., Damiani R., Gargiullo S., "Paraphilias: definition and classification", Atti del XVII° World Congress of Sexology, Montreal, Canada, 10-15 luglio 2005. Articoli:
Gargiullo B.C., Damiani R., Gargiullo S., "Transessualismo e Identità di genere", Giornale Italiano di Andrologia (GIA), n. 2, 2004. D.ssa Flavia Molinari
Psicologa. Esperta in Disturbi Specifici Apprendimento, potenziamento apprendimenti (scuola
primaria), diagnosi Disturbi Specifici Apprendimento, supporto bambini e ragazzi,
percorso relativo al metodo di studio attraverso lezioni di tutoraggio individuale.

25/09/2025

Cercasi specialista in neuropsicologia (area evolutiva), con partita IVA. Si richiede serietà e disponibilità al lavoro in equipe.
Inviare un breve curriculum professionale a: neuroscienzecomportamentali@gmail.com
Il Coordinatore

Immaturità e impulsività di un cervello “digitalizzato”Bruno C. Gargiullo Rosaria DamianiLo sviluppo cerebrale, durante ...
15/09/2025

Immaturità e impulsività di un cervello “digitalizzato”
Bruno C. Gargiullo
Rosaria Damiani

Lo sviluppo cerebrale, durante l’adolescenza, rappresenta un processo complesso e articolato, influenzato in modo significativo sia da fattori biologici che ambientali, in particolare dall’uso intensivo dei media digitali (social, videogiochi, streaming).
Due aree di particolare rilevanza, la corteccia orbitofrontale (OFC) e la corteccia dorsolaterale prefrontale (DLPFC), risultano maturare più lentamente rispetto ad altre regioni cerebrali e svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione degli impulsi, delle emozioni e dell’attenzione.
La corteccia orbitofrontale è responsabile della gestione delle emozioni e del controllo degli impulsi. Una maturazione ritardata di tale area può comportare un incremento dell’impulsività e difficoltà nell’identificazione e nell’interpretazione delle proprie e altrui emozioni.
La corteccia dorsolaterale prefrontale, invece, rappresenta il centro nevralgico della pianificazione, della memoria di lavoro e dell’attenzione. Una maturazione non ancora completa di questa regione si associa a difficoltà nell’organizzazione delle attività, ad una maggiore propensione alla distrazione e ad una certa rigidità cognitiva, ossia difficoltà nell’adattarsi rapidamente ai cambiamenti o a nuove prospettive.
Quando l’OFC e la DLPFC presentano una maturazione rallentata, il rischio di comportamenti impulsivi, difficoltà relazionali e ricerca di gratificazioni immediate tendono ad aumentare significativamente. Ciò rende la popolazione adolescenziale particolarmente vulnerabile in contesti caratterizzati da stimoli rapidi e continue possibilità di ricompensa.
Nel contesto contemporaneo, l’ambiente digitale ha assunto un ruolo centrale nella vita dei giovani. La presenza costante di contenuti veloci, notifiche e ricerca di approvazione attraverso i cosiddetti “like” può portare una riduzione della capacità di attenzione sostenuta, un incremento dell’ansia e dell’impulsività, nonché favorire lo sviluppo di dipendenze comportamentali. In questo senso, il cervello giovanile, ancora in fase di crescita, si trova a dover affrontare stimoli per cui non è pienamente preparato.
In conclusione, la maturazione cerebrale durante l’adolescenza è un processo in divenire che, in combinazione con un utilizzo non sempre consapevole dei media digitali, può spiegare molte delle vulnerabilità tipiche di questa fascia d’età:
• Maggiore vulnerabilità a comportamenti antisociali o devianti.
• Alto rischio di dipendenze comportamentali (es., gambling disorder, social media addiction).
• Difficoltà a rispettare regole e limiti, poiché l’ambiente digitale rinforza la gratificazione immediata e non la pianificazione a lungo termine.
“Allenare” le funzioni esecutive “superiori” quali attenzione, pianificazione ed autocontrollo, unitamente ad un uso responsabile delle tecnologie, rappresenta la chiave per una crescita armoniosa e sana del cervello. Attività quali sport, musica e giochi strategici e sociali risultano efficaci nel rafforzare le funzioni esecutive (es., attenzione e pianificazione) e nel migliorare il controllo degli impulsi (autoregolazione).

📚 Fonti:
• Damasio, A. R. (1994). Descartes' Error. New York: Putnam.
• Rubia, K. (2018). Frontiers in Human Neuroscience, 12, 100.
• Volkow, N. D., & Baler, R. D. (2015). Trends in Neurosciences, 38(6), 345–352.
• Volkow, N. D., & Baler, R. D. (2015). NOW vs LATER brain circuits: Implications for obesity and substance use disorders. Trends in Neurosciences, 38(6), 345–352. https://doi.org/10.1016/j.tins.2015.04.002
• Christakis, D. A. (2019). The challenges of defining and studying “digital addiction” in children. JAMA, 321(23), 2277–2278. https://doi.org/10.1001/jama.2019.4690

12/09/2025

Immaturità e impulsività di un cervello “digitalizzato”

Bruno C. Gargiullo
Rosaria Damiani

ATTENZIONE
Con il termine “digitalizzato” si vuole evocare in maniera sintetica e suggestiva l’idea di un cervello profondamente influenzato dall’ambiente digitale, cioè dall’esposizione costante a dispositivi, contenuti multimediali e interazioni online. S'intende, quindi, sottolineare come le funzioni cerebrali—ancora in fase di maturazione nell’adolescente—possano subire un processo di ADATTAMENTO, o addirittura di MODELLAMENTO, a seguito dell’utilizzo intensivo delle tecnologie digitali.
Pur non essendo un termine medico o neuroscientifico, “digitalizzato” risulta efficace dal punto di vista comunicativo, poiché richiama immediatamente l’attenzione sul legame tra il progresso tecnologico e le trasformazioni cognitive e comportamentali che ne derivano.
Seguirà un breve articolo esplicativo

Colorare i cibi offusca l’attenzioneEffetti del colorante E129Dr. Bruno C. Gargiullo D.ssa Rosaria Damiani Il Rosso Allu...
03/09/2025

Colorare i cibi offusca l’attenzione
Effetti del colorante E129
Dr. Bruno C. Gargiullo
D.ssa Rosaria Damiani

Il Rosso Allura AC (Allura Red AC o E129) è un colorante artificiale molto usato in bibite gassate, caramelle, dolciumi e snack.
Sebbene autorizzato in diversi Paesi, sempre più ricerche ne mettono in discussione la sicurezza, soprattutto per i bambini.

Effetti sul comportamento

📌 Aumento dell’iperattività: diversi studi mostrano che E129, soprattutto se combinato con altri additivi, può aumentare comportamenti iperattivi e ridurre la capacità di concentrazione nei bambini.

📌 Irritabilità e agitazione: segnalazioni cliniche indicano possibili cambiamenti d’umore, nervosismo e difficoltà a gestire le emozioni.

📌 Sensibilità individuale: non tutti reagiscono allo stesso modo, ma bambini con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) o con predisposizione a intolleranze alimentari possono essere più vulnerabili.

Effetti psicologici indiretti

⚠️ Qualità della vita: difficoltà di attenzione e iperattività possono compromettere rendimento scolastico, relazioni sociali e benessere familiare.

⚠️ Stress negli adulti: in alcuni casi si riportano cefalea, agitazione e disturbi del sonno, che a lungo termine peggiorano il benessere psicologico.

Regolamentazione e avvertenze

In Europa, i prodotti contenenti E129 devono riportare in etichetta:
“può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini”.

Alcuni Paesi (Norvegia, Finlandia, Francia) hanno limitato o vietato il suo uso.

Negli Stati Uniti, l’FDA lo considera ancora ammesso, ma con monitoraggio costante.

Perché è importante parlarne?

L’esposizione quotidiana a coloranti come E129 è spesso sommersa e inconsapevole, perché si trovano in prodotti attraenti proprio per i bambini.
Informare le famiglie e stimolare una riflessione critica sull’uso dei coloranti artificiali negli alimenti è un passo fondamentale per tutelare la salute e il benessere delle nuove generazioni.

Bibliografia essenziale

McCann, D. et al. (2007). Food additives and hyperactive behaviour in 3-year-old and 8/9-year-old children in the community: a randomized, double-blinded, placebo-controlled trial. The Lancet, 370(9598), 1560-1567.

Stevens, L. J., Kuczek, T., Burgess, J. R., Stochelski, M. A., & Arnold, L. E. (2011). Dietary sensitivities and ADHD symptoms: Thirty-five years of research. Clinical Pediatrics, 50(4), 279–293.

EFSA (2009). Scientific opinion on the re-evaluation of Allura Red AC (E 129) as a food additive. EFSA Journal, 7(11):1327.

Miller MD et al. (2022). Potential impacts of synthetic food dyes on activity and attention in children... Environmental Health.

Kwon YH et al. (2022). Chronic exposure to synthetic food colorant Allura Red AC promotes susceptibility to experimental colitis via intestinal serotonin in mice. Nature Communications.

Hofseth LJ et al. (2024). Allura Red AC is a xenobiotic. Is it also a carcinogen? Carcinogenesis.

Esmaeili-Kooshk S et al. (2016/2024). Degradation products of Allura Red inhibit esterase activity... Food Chemistry.

European Commission / EFSA (2023). Risposta aggiornata sull’ADI per Allura Red AC (E129). Ufficio Domande Parlamentari, 27 aprile 2023.

28/05/2025

VITTIME di ATTI PERSECUTORI

Dal 1985 ad oggi: quarant'anni di esperienza diretta con vittime e perpetratori di atti persecutori.
Bruno C. Gargiullo

Sono trascorsi 17 anni da quando Franco Angeli Editore pubblicò il Nostro primo lavoro sulle vittime e perpetratori di atti persecutori (Lo stalker, ovvero il persecutore in agguato 2008).
All’epoca, in Italia, non esisteva ancora una normativa specifica sullo stalking. Tali comportamenti venivano inquadrati genericamente come molestie o disturbo alle persone, ai sensi dell’articolo 660 del Codice Penale (Libro Terzo – Titolo I, Contravvenzioni di Polizia).
Sin dai primi anni ’80, il dr. Bruno C. Gargiullo ha avuto modo di "confrontarsi", anche in ambito clinico-forense, con casi riconducibili a condotte persecutorie. Di seguito si riportano brevemente tre esempi significativi, descritti anche nella prima edizione del volume:
• Una studentessa universitaria di vent’anni, non accettando la fine di una relazione, mise in atto una serie di comportamenti persecutori (pedinamenti, appostamenti, telefonate ripetute). In un’escalation impulsiva, arrivò ad arrampicarsi sull’impalcatura dell’abitazione dell’ex fidanzato e, sfondando la finestra al terzo piano, tentò un’aggressione fisica. (Primi anni ’80)
• Un uomo trentenne, con tratti psicotici marcati (diffidenza, gelosia patologica, sospettosità), uccise a coltellate una giovane donna coniugata verso la quale nutriva un’ossessione erotomanica. Il quadro clinico rispecchia quanto descritto da De Clérambault nella sua “psicosi passionale” (1942).
• Un uomo quarantenne, dall’aspetto curato e dallo stile ricercato – in particolare i caratteristici baffetti "all’insù" – mostrava una costante tendenza ad inseguire e corteggiare con insistenza donne incontrate casualmente, con modalità che oggi definiremmo chiaramente persecutorie. (Fine anni ’80)
Questi e altri casi sono documentati nel volume sopracitato, giunto successivamente a una seconda edizione (2016), aggiornata con l’inserimento del Decreto Legge del 23 febbraio 2009, n. 11, che ha finalmente introdotto in Italia il reato di atti persecutori, e dello strumento clinico Stalking Perpetrator Assessment – SPA / Identificazione Atti Persecutori – IAP, sempre edito da Franco Angeli.
Tra le linee guida, indicate nel Nostro lavoro, spicca con forza un importante "invito", sempre più stringente, a non accettare alcun tipo di incontro chiarificatore soprattutto in luoghi apppartati che rappresentano un fattore di rischio elevatissimo e possono precedere eventi drammatici (violenza fisica e sessuale, omicidio compreso).
Da non trascurare, ne minimizzare, alcuni tratti distintivi dei soggetti in questione, che potrebbero definirsi precursori di di reato (es; gelosia patologica, diffidenza e sospettosità, megalomania, narcisismo maligno, dipendenza parossistica, rabbia incontrollata, patologie psichiatriche, assunzioni di alcool e sostanze stupefacenti).
Conclusione
Lo stalking rimane un fenomeno complesso di non facile definizione. Il diverso profilo psicocomportamentale, riscontrato tra gli stalker, rende difficoltosa la categorizzazione dell'intero fenomeno. La gestione di questi casi richiede competenze cliniche e forensi avanzate, oltre ad una conoscenza profonda della dinamica persecutoria e delle sue espressioni. Nulla può essere improvvisato. La persecuzione, dalle origini antichissime, intesa come il ledere la libertà e la dignità altrui con comportamenti minacciosi e intrusivi, potrebbe riguardare ognuno di noi. Attenzione, dietro ogni atto persecutorio si cela una relazione "malata" o un rifiuto mal tollerato, e talvolta, la linea che separa la minaccia dalla tragedia è sottilissima.

Call now to connect with business.

28/03/2025

Mens rea o mente criminale?
Dott. Bruno Carmine Gargiullo
D.ssa Rosaria Damiani

La mens rea e la mente criminale sono concetti distinti ma collegati tra loro. Cosa significa e come si sviluppa una mentalità criminale dal punto di vista psicologico?
1️. Mens Rea: Il Principio Giuridico
In ambito legale, la mens rea ( "mente colpevole") è l’elemento soggettivo del reato, ovvero la consapevolezza e l’intenzione di commettere un atto illecito. Esistono vari livelli di mens rea, tra cui:
• Dolo: reato commesso intenzionalmente e con piena consapevolezza.
• Colpa: atto compiuto per negligenza o imprudenza, senza intenzione diretta.
• Preterintenzione: evento che supera le intenzioni dell’autore (es. voleva ferire, ma ha ucciso).
Ma la legge non spiega il perché una persona sviluppa una mente criminale. Ed è a questo punto che entra in gioco la psicologia.
2️. Mente Criminale: Psicologia e Fattori di Sviluppo
Una mente criminale non nasce dal nulla, ma si sviluppa attraverso una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali.
🔬 Fattori Biologici
Alcuni studi suggeriscono che certe caratteristiche neurobiologiche possano aumentare la predisposizione alla criminalità:
• Disfunzioni del lobo frontale: ridotta capacità di autocontrollo ed empatia.
• Alti livelli di testosterone: possono essere associati a maggiore aggressività.
• Predisposizione genetica: alcuni studi indicano che individui con familiari criminali possono avere una maggiore propensione al comportamento antisociale.
🧠 Fattori Psicologici
Alcuni tratti di personalità e disturbi possono favorire una mentalità criminale:
• Disturbo antisociale di personalità (psicopatia e sociopatia): mancanza di empatia, manipolazione, impulsività.
• Narcisismo patologico: senso di superiorità e disprezzo per le regole.
• Impulsività e scarsa tolleranza alla frustrazione: reazione violenta agli ostacoli.
🌍 Fattori Ambientali
L’ambiente gioca un ruolo cruciale nello sviluppo della mente criminale:
• Infanzia traumatica: abusi, trascuratezza o modelli familiari violenti possono “normalizzare” il crimine.
• Ambiente sociale e culturale: quartieri degradati o gruppi criminali possono influenzare le scelte.
• Mancanza di opportunità: il crimine può essere visto come l’unico mezzo per ottenere successo o rispetto.

3️. Tipologie di Mente Criminale
Non tutte le menti criminali sono uguali. Esistono diverse categorie di criminali:
🔪 1. Il Criminale Psicopatico
• Freddo, calcolatore, privo di rimorso.
• Agisce per potere e piacere personale (es. serial killer, truffatori professionisti).
🔥 2. Il Criminale Impulsivo
• Agisce sotto l’effetto di emozioni forti (rabbia, vendetta).
• Poco controllo sugli impulsi (es. omicidi passionali, risse violente).
🏆 3. Il Criminale Opportunista
• Non ha una “mentalità criminale” fissa, ma delinque per profitto o necessità.
• Spesso legato a furti, truffe o attività illecite temporanee.
⚖️ 4. Il Criminale Ideologico
• Crede che il suo crimine sia giustificato da una causa (terroristi, estremisti).
• Può essere guidato da una visione del mondo distorta.
4️. Si Nasce o si Diventa Criminali?
La risposta è complessa. Non si nasce criminali, ma alcune predisposizioni genetiche possono aumentare il rischio. Tuttavia, il contesto sociale e le esperienze di vita giocano un ruolo determinante.
Esempio: Due persone con tendenze antisociali possono avere destini opposti:
• Una cresce in un ambiente sano e trova modi legali per esprimere la sua personalità (es. competizione sportiva, carriera manageriale).
• L’altra cresce in un contesto violento e diventa un criminale.
Il confine tra un comportamento antisociale e una vera mente criminale dipende dalle scelte e dall’ambiente.
5️. Si Può Cambiare una Mente Criminale?
Ai posteri l’ardua sentenza

📚 Psicologia Criminale e Profiling
1. David Canter – Criminal Shadows: Inside the Mind of the Serial Killer
➤ Un’analisi del criminal profiling e del comportamento dei serial killer, basata su ricerche scientifiche.
2. John E. Douglas & Mark Olshaker – Mindhunter
➤ Racconta l’esperienza dell’agente FBI John Douglas nello sviluppo del criminal profiling, ispirando la serie Netflix omonima.
3. Paul Britton – The Jigsaw Man
➤ L’autobiografia di uno dei più noti profiler britannici, con casi reali e analisi psicologiche.
4. Robert D. Hare – Without Conscience: The Disturbing World of the Psychopaths Among Us
➤ Un classico sulla psicopatia, scritto dallo psicologo che ha sviluppato la Psychopathy Checklist (PCL-R).
________________________________________
🧠 Neuroscienze e Criminalità
5. Adrian Raine – The Anatomy of Violence: The Biological Roots of Crime
➤ Esplora il ruolo della genetica, del cervello e della biologia nella criminalità violenta.
6. James Fallon – The Psychopath Inside: A Neuroscientist’s Personal Journey into the Dark Side of the Brain
➤ Il neuroscienziato Fallon scopre di avere un cervello con caratteristiche psicopatiche e ne analizza le implicazioni.
________________________________________
🔎 Criminologia e Comportamento Deviato
7. Cesare Lombroso – L’uomo delinquente
➤ Anche se superato, è un testo storico fondamentale per capire le origini della criminologia moderna.
8. Edwin H. Sutherland – Principles of Criminology
➤ Introduce il concetto di differential association, ovvero come il crimine si apprende attraverso l’ambiente sociale.
9. Michael Stone – The Anatomy of Evil
➤ Una classificazione dei criminali più violenti della storia, basata su un’analisi psicologica e criminologica.
________________________________________
🧩 Psicologia Forense e Giudiziaria
10. Katherine Ramsland – Inside the Criminal Mind
➤ Spiega il pensiero e le motivazioni dietro i crimini, con un approccio psicologico e forense.
11. Elizabeth Loftus – Eyewitness Testimony
➤ Un classico sulla memoria e la sua fallibilità nei processi penali.
12. Saul Kassin – Confessions and Criminal Interrogations
➤ Esamina il fenomeno delle confessioni false e delle tecniche di interrogatorio.
13. 🧠 Neuroscienze e Criminalità
14. 1️⃣ Adrian Raine – The Anatomy of Violence: The Biological Roots of Crime
📖 Spiega come fattori genetici, anomalie cerebrali e ambiente possano influenzare il comportamento criminale.
➤ Raine è uno dei principali neuroscienziati che ha studiato la correlazione tra danni al lobo frontale e comportamenti antisociali.
15. 2️⃣ James Fallon – The Psychopath Inside: A Neuroscientist’s Personal Journey into the Dark Side of the Brain
📖 Fallon, studiando cervelli psicopatici, scopre di avere caratteristiche neurobiologiche simili ai criminali. Analizza l'interazione tra genetica e ambiente.
➤ Ottimo per capire il dibattito "natura vs. cultura" nel crimine.
16. 3️⃣ David Eagleman – Incognito: The Secret Lives of the Brain
📖 Esplora il ruolo dell’inconscio e come il cervello prenda decisioni senza che ne siamo consapevoli, inclusi comportamenti devianti.
➤ Utile per capire come i processi inconsci influenzano il comportamento criminale.
17. 4️⃣ Robert Sapolsky – Behave: The Biology of Humans at Our Best and Worst
📖 Analizza il comportamento umano, spiegando come genetica, ormoni, stress e ambiente contribuiscano all’aggressività e alla violenza.
➤ Ottimo per una visione ampia sul perché le persone compiono atti criminali.
18. 5️⃣ Blair, Mitchell & Blair – The Psychopath: Emotion and the Brain
📖 Approfondisce come il cervello dei criminali psicopatici sia diverso, in particolare nelle aree legate all’empatia e al controllo emotivo.
➤ Perfetto se vuoi capire la neuroscienza dietro la psicopatia.

📚 Neuroscienze + Criminologia Investigativa
🔎 1. "Mindhunter" – John Douglas & Mark Olshaker
• Argomento: Il profiler dell’FBI John Douglas racconta come ha sviluppato il criminal profiling, studiando i più famosi serial killer.
• Perché leggerlo? Perfetto per capire come viene costruito un profilo criminale basato sulla psicologia e sul comportamento.
🧠 2. "Inside the Criminal Mind" – Stanton Samenow
• Argomento: Analizza il modo di pensare dei criminali, sfatando il mito che il crimine sia solo frutto di traumi o ambiente.
• Perché leggerlo? Ottimo per chi vuole capire la psicologia del crimine da un punto di vista comportamentale.
🧬 3. "The Anatomy of Evil" – Adrian Raine
• Argomento: Collega neuroscienze, psicologia e criminologia, analizzando il cervello dei criminali e la predisposizione biologica alla violenza.
• Perché leggerlo? Se vuoi capire cosa rende una persona più incline al crimine da un punto di vista scientifico.
⚖️ 4. "The Criminal Brain: Understanding Biological Theories of Crime" – Nicole Rafter
• Argomento: Un viaggio nella storia delle teorie biologiche sul crimine, dalla frenologia ai moderni studi sul DNA e il cervello.
• Perché leggerlo? Se ti interessa l’evoluzione scientifica del concetto di mente criminale.
🌀 5. "Why They Do It: Inside the Mind of the White-Collar Criminal" – Eugene Soltes
• Argomento: Analizza la psicologia dei criminali "da colletti bianchi", come truffatori finanziari e manager corrotti.
• Perché leggerlo? Per capire il lato oscuro della criminalità economica e il ruolo del potere nel comportamento deviante.

🧠 Neuroscienze del Crimine
Questi libri esplorano come il cervello influisce sulla violenza e sulla psicopatia.
1️⃣ Adrian Raine – "The Anatomy of Violence"
• Analizza il cervello dei criminali e il ruolo della genetica e dell’ambiente.
• Perfetto per chi vuole capire il legame tra biologia e comportamento criminale.
2️⃣ James Fallon – "The Psychopath Inside"
• Un neuroscienziato scopre di avere un cervello psicopatico e studia il lato oscuro della mente umana.
• Ideale se vuoi un mix tra neuroscienza e autobiografia.
3️⃣ Robert Sapolsky – "Behave: The Biology of Humans at Our Best and Worst"
• Analizza la biologia della violenza e dell’aggressività, dalle cause genetiche alle influenze ambientali.
• Ottimo se ti interessa un approccio multidisciplinare (neuroscienza, psicologia, sociologia).
4️⃣ Blair, Mitchell & Blair – "The Psychopath: Emotion and the Brain"
• Esplora le differenze cerebrali nei criminali psicopatici e il loro rapporto con l’empatia.
• Se vuoi approfondire la psicopatia con basi scientifiche, questo è il libro giusto.
________________________________________
🔎 Investigazione e Criminal Profiling
Questi libri ti portano nel mondo delle indagini sui criminali più pericolosi.
5️⃣ John Douglas & Mark Olshaker – "Mindhunter"
• Racconta la nascita del profiling criminale nell’FBI e l’analisi di serial killer come Ed Kemper e BTK.
• Perfetto per chi ama i true crime e la psicologia investigativa.
6️⃣ Paul Britton – "L’investigatore della mente"
• Un criminologo forense racconta come costruisce i profili psicologici dei criminali.
• Ottimo se vuoi capire come funziona la mente di un profiler.
7️⃣ David Canter – "Mapping Murder: The Secrets of Geographical Profiling"
• Analizza il profiling geografico, una tecnica per individuare criminali basandosi sui luoghi dei crimini.
• Se ti affascina la scienza investigativa applicata alla psicologia, questo è per te.
8️⃣ Stanton Samenow – "Inside the Criminal Mind"
• Sfata il mito che i criminali siano solo vittime del loro ambiente e analizza il loro modo di pensare.
• Perfetto se vuoi capire come pensa davvero un criminale.
________________________________________
💰 Crimine e Potere
Questi libri esplorano il lato oscuro dei colletti bianchi, della finanza e del potere.
9️⃣ Eugene Soltes – "Why They Do It: Inside the Mind of the White-Collar Criminal"
• Studia truffatori finanziari e CEO corrotti, analizzando perché scelgono il crimine.
• Ottimo se vuoi esplorare la psicologia del crimine d’élite.
🔟 Malcolm Gladwell – "Talking to Strangers"
• Analizza casi di truffe, manipolazione e inganno, spiegando perché siamo vulnerabili ai criminali carismatici.
• Perfetto per chi vuole capire come funzionano inganno e persuasione.
1️⃣1️⃣ Federico Varese – "Mafia Life"
• Racconta la vita quotidiana nelle mafie e nei gruppi criminali organizzati in tutto il mondo.
• Se vuoi capire il crimine come sistema di potere, questo è il libro giusto.
1️⃣2️⃣ Dan Ariely – "The (Honest) Truth About Dishonesty"
• Esplora perché le persone mentono e truffano, anche senza essere veri criminali.
• Se vuoi capire come la mente giustifica il crimine, questo libro è perfetto.

Sei estroverso o introverso?Leggi questo breve articoloA cura:Dott. Bruno Carmine GargiulloDott.ssa Rosaria DamianiContr...
09/12/2024

Sei estroverso o introverso?
Leggi questo breve articolo
A cura:
Dott. Bruno Carmine Gargiullo
Dott.ssa Rosaria Damiani
Contrariamente a quanto si possa pensare, essere introversi non significa essere timidi.
Quali sono le sostanziali differenze tra i due profili di "personalità"?
Per l'estroverso, un vivace impegno sociale è rinfrescante ed energizzante. Sebbene si renda disponibile al confronto con gli altri, spesso prende decisioni affrettate e, in alcuni casi, controproducenti.
Ama la sfida fino a mettere in pericolo la propria e l'altrui incolumità. In altre parole, questo individuo, posto
in una condizione di inattività o di scarso impegno, prova un profondo senso di frustrazione e rabbia (stato di depressività).
L'introverso, d'altro canto, rifugge gli impegni "mondani", privilegiando i rapporti a due o con poche persone (preferibilmente come lui). Ama la solitudine e le attività che non richiedono il coinvolgimento di altre persone.
Il modo migliore per spiegare le differenze comportamentali tra l'introverso e l'estroverso è focalizzare l'attenzione su tre sostanze chimiche chiave nel nostro cervello: dopamina, adrenalina e acetilcolina.
Cominciamo con la "sostanza chimica del benessere": la dopamina. Amiamo la dopamina perché ci ricompensa con sensazioni di felicità quando ci impegniamo in determinati comportamenti. Questi effetti piacevoli ci rafforzano e ci motivano a ripetere le condotte che hanno stimolato il rilascio di questa sostanza. Ora, se si aggiunge l'adrenalina al mix, che è innescata da situazioni ambientali che implicano, ad esempio, l'assunzione di rischi, la novità e la stimolazione fisica, viene rilasciata ancora più dopamina!
Qui sta la prima differenza tra cervello estroverso e introverso.
Si scopre che gli estroversi hanno più recettori della dopamina nel cervello rispetto agli introversi!
Questa scoperta sta a dimostrare che gli estroversi necessitano di più dopamina per sentirsi felici perché sono meno "sensibili" ad essa. Più parlano, si muovono e si impegnano in attività stimolanti, più gli estroversi avvertono gli effetti piacevoli di questo neurotrasmettitore.
Al contrario, gli introversi "esposti alla dopamina", raggiungono alti livelli di eccitazione ed ansia.
Proprio come la dopamina, anche l'acetilcolina è legata al piacere, ma i suoi effetti sono molto più sottili. L'acetilcolina ci fa sentire rilassati e in uno stato costante di benessere.
Quest'ultimo mediatore chimico rinforza la nostra capacità di pensare profondamente, riflettere e concentrarci per lunghi periodi di tempo. Quando ci impegniamo in attività discrete, calmanti e mentalmente coinvolgenti, attiviamo il rilascio di acetilcolina. Gli introversi bramano questa sostanza biochimica. Di contro, per gli estroversi, gli effetti piacevoli dell'acetilcolina "impallidiscono" in confronto alla "scossa di felicità" che sperimentano con la dopamina.
Quindi, mentre gli estroversi sono fuori e in giro a godersi i benefici di tutti quei recettori della dopamina in più, gli introversi sono felicemente a casa con un libro e una piacevole dose di acetilcolina.
L'immagine sottostante rappresenta un cervello umano stilizzato e scientifico, colorato per rappresentare l'attività neuronale. Metà del cervello (estroverso) è illuminata con colori vivaci come giallo e arancione per indicare alta energia e stimoli esterni, mentre l'altra metà (introverso) utilizza tonalità rilassanti come blu e verde per mostrare introspezione e calma.
Cenni bibliografici
Benjamin, J. et al. (1996) ‘Population and familial association between the D4 dopamine receptor gene and measures of Novelty Seeking’, Nature Genetics, 12(1), pp. 81–84. doi: 10.1038/ng0196-81.
Bennington-Castro, J. (2013) The Science of What Makes an Introvert and an Extrovert, io9. Available at: https://io9.gizmodo.com/the-science-behind-extroversion... (Accessed: 2 March 2021).
Berkman, L. F. et al. (2000) ‘From social integration to health: Durkheim in the new millennium’, Social Science & Medicine (1982), 51(6), pp. 843–857. doi: 10.1016/s0277-9536(00)00065-4.
Damian, R. I. et al. (2018) ‘Sixteen Going on Sixty-Six: A Longitudinal Study of Personality Stability and Change across 50 Years’. PsyArXiv. doi: 10.31234/osf.io/dmq5g.
Friedman, H. S. et al. (1993) ‘Does Childhood Personality Predict Longevity?’, p. 10.
Gibby, R. E. and Zickar, M. J. (2008) ‘A history of the early days of personality testing in American industry: an obsession with adjustment’, History of Psychology, 11(3), pp. 164–184. doi: 10.1037/a0013041.
Kagan, J. and Snidman, N. (1991) ‘Temperamental Factors in Human Development’, The American psychologist, 46, pp. 856–62. doi: 10.1037/0003-066X.46.8.856.
Little, B. R. (2008) ‘Personal Projects and Free Traits: Personality and Motivation Reconsidered’, Social and Personality Psychology Compass, 2(3), pp. 1235–1254. doi: https://doi.org/10.1111/j.1751-9004.2008.00106.x.

Riflettiamo sulle possibili cause di questa “strana epidemia” in bambini e adolescentiA cura di:Dr. Bruno C. GargiulloD....
28/10/2024

Riflettiamo sulle possibili cause di questa “strana epidemia” in bambini e adolescenti
A cura di:
Dr. Bruno C. Gargiullo
D.ssa Rosaria Damiani
“L’aumento delle diagnosi di disturbi del neurosviluppo. nei bambini, come ADHD e disturbo dello spettro autistico, è un fenomeno complesso. Questo incremento è influenzato da miglioramenti diagnostici e da una maggiore consapevolezza sociale, riflettendo migliori capacità diagnostiche e accettazione. Tuttavia, non si tratta necessariamente di un reale aumento dei casi, ma di una maggiore identificazione e accesso ai servizi.”
Per continuare la lettura, andare su www.neuroscienzecomportamentali.it

COPYCAT CRIMEStop effetto domino.A cura di:Dr. Bruno C. Gargiullo D.ssa Rosaria DamianiPrevenire il copycat crime è una ...
28/10/2024

COPYCAT CRIME
Stop effetto domino.
A cura di:
Dr. Bruno C. Gargiullo
D.ssa Rosaria Damiani
Prevenire il copycat crime è una responsabilità collettiva. Detto fenomeno si verifica quando qualcuno, spesso influenzato dai media o dai social, replica crimini già commessi. Per evitarlo serve un’informazione che non glorifichi la violenza, e la consapevolezza, soprattutto nei giovani, che ogni nostra scelta può costruire o distruggere.
Non emulare la negatività, usa il tuo potere per ispirare un cambiamento positivo.
Costruisci un futuro diverso.

Indirizzo

Rome
00183

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 12:00
14:00 - 20:00
Martedì 10:00 - 12:00
14:00 - 20:00
Mercoledì 10:00 - 12:00
14:00 - 20:00
Giovedì 10:00 - 12:00
14:00 - 20:00
Venerdì 10:00 - 12:00
14:00 - 20:00

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Centro di Neuroscienze comportamentali, Psicoterapia e Psicosessuologia pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Centro di Neuroscienze comportamentali, Psicoterapia e Psicosessuologia:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare