
14/06/2025
“Ci sono giorni in cui alzarsi dal letto sembra un’impresa.
E non è pigrizia. È peso. È confusione. È vuoto.”
In psicoterapia, questo è spesso il punto da cui partire:
non dalla forza, ma dalla fragilità vera, che chiede di essere ascoltata. Dal non sapere.
Dal sentirsi persi, stanchi, confusi.
Kierkegaard parlava dell’angoscia come del “capogiro della libertà”:
quel senso di smarrimento che arriva quando ti rendi conto che la vita ti chiede di scegliere, ma non ti dà garanzie.
E diceva anche che quel senso di stordimento:
📌 È il segnale che qualcosa di sta muovendo. Che stai facendo una scelta. Che stai scegliendo, anche solo con piccoli gesti.
📌 Scegliere chi essere. Come vivere. Cosa lasciare. Cosa costruire.
A volte, la prima scelta autentica è proprio questa:
alzarsi. Lavarsi il viso.
A volte senza un motivo chiaro. Anche solo per iniziare a chiedersi “perché?”
📌 Anche se stai attraversando quel tempo fragile, sappi che è anche pieno di possibilità.
➡️ La terapia può essere lo spazio dove queste domande trovano ascolto e risposta.