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Una sorprendente immagine a raggi X dal Jackson Memorial Hospital di Miami, Florida, mostra uno straziante incidente che...
24/08/2025

Una sorprendente immagine a raggi X dal Jackson Memorial Hospital di Miami, Florida, mostra uno straziante incidente che ha coinvolto il sedicenne Yasser Lopez. Mentre pescava con un amico, Lopez è stato accidentalmente impalato da un arpione, che gli è entrato nel cranio appena sopra l'occhio destro e ha viaggiato attraverso il cervello, uscendo vicino alla parte posteriore della testa.

Nonostante la gravità della ferita e il percorso della lancia, ha miracolosamente evitato tutte le principali strutture cerebrali, dando a Lopez una possibilità di combattere. Il personale di emergenza e i neurochirurghi hanno agito rapidamente, e dopo un complesso e delicato intervento chirurgico, ha iniziato la sua strada verso la guarigione. Il suo caso rimane uno dei più sorprendenti esempi di sopravvivenza al trauma mai documentati.

Un anticorpo monoclonale normalmente utilizzato per trattare il cancro dell'endometrio è stato in grado eliminare il can...
30/07/2025

Un anticorpo monoclonale normalmente utilizzato per trattare il cancro dell'endometrio è stato in grado eliminare il cancro al colon retto in tutti e 12 i pazienti coinvolti in un piccolo studio sperimentale. A causa delle dimensioni contenute del progetto di ricerca è troppo presto per gridare alla terapia miracolosa, tuttavia i risultati sono così promettenti che potremmo essere innanzi a una vera e propria svolta nel trattamento di uno dei principali “big killer” tra le patologie oncologiche. Basti pensare che, in base al rapporto “I numeri del cancro” in Italia, ogni anno vengono effettuate circa 50mila nuove diagnosi di cancro al colon retto e 20 mila persone perdono la vita. Si tratta del secondo tumore a uccidere di più nel nostro Paese, dopo il cancro al polmone che si porta via oltre 30mila pazienti all'anno.⁣

Va tenuto presente che l'anticorpo monoclonale utilizzato nello studio, chiamato Dostarlimab (nome commerciale Jemperli), è stato testato su uno specifico sottogruppo di pazienti con adenocarcinoma colorettale, ovvero quelli con mutazioni che determinano deficit di riparazione del disadattamento (MMRd). Chi soffre di questa forma di cancro risponde meno a chemioterapia e radioterapia, richiedendo più spesso l'invasivo intervento chirurgico per la resezione. Tali mutazioni, tuttavia, agevolano anche l'azione del sistema immunitario, che viene spinto ad attaccare le cellule malate; grazie al supporto del farmaco immunoterapico – progettato per bloccare il recettore della morte programmata-1 (PD-1) – l'attacco delle cellule immunitarie viene potenziata e permette di eliminare la massa tumorale, fino alla remissione della malattia.⁣

A condurre lo studio sui 12 pazienti è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati della Divisione di Oncologia dei tumori solidi del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dei dipartimenti di Chirurgia, Radiologia oncologica, Epidemiologia e Biostatistica, Radiologia e della Scuola di Medicina dell'Università di Yale. Gli scienziati, coordinati dai dottori Luis Diaz Jr. e Andrea Cercek, oncologi presso l'istituto statunitense, hanno deciso di testare l'anticorpo monoclonale Dostarlimab contro il cancro al colon retto proprio per il suo principio d'azione (blocco del checkpoint), già risultato efficace contro il cancro dell'endometrio. La sperimentazione, come indicato, è stata un vero successo.⁣

Il Dostarlimab è stato somministrato ai pazienti con adenocarcinoma rettale (allo stadio II o III) con deficit di riparazione del disadattamento ogni tre settimane per un totale di sei mesi. Al termine del periodo di follow-up di 6 mesi tutti i pazienti hanno avuto una risposta clinica completa, “senza evidenza di tumore alla risonanza magnetica, tomografia a emissione di positroni F-fluorodeossiglucosio, valutazione endoscopica, esame rettale digitale o biopsia”, hanno scritto gli scienziati nell'abstract dello studio. In altri termini, il cancro era stato eliminato e tutti i pazienti erano in remissione dalla malattia. “Credo che questa sia la prima volta che accade nella storia del cancro”, ha dichiarato con entusiasmo al New York Times il professor Diaz.⁣

“Il primo paziente ha avuto una risposta completa alla terapia e non aveva bisogno di nient'altro. Quindi il secondo paziente non ha avuto bisogno di chirurgia o radioterapia. Poi il terzo. Ben presto siamo arrivati al decimo paziente che ha avuto una risposta completa. È incredibile”, ha affermato il professor Diaz in un comunicato stampa. L'entusiasmo era naturalmente ancor più palpabile nei pazienti. “Un giovane uomo e la sua famiglia si sono seduti in un silenzio sbalordito quando ho detto loro che il suo cancro era scomparso. Poi ci hanno ringraziato più e più volte”, ha dichiarato la dottoressa Andrea Cercek, prima autrice dello studio. “Una giovane donna ha guardato lo schermo durante un esame e ha chiesto: ‘Dov'è il tumore?'. Non c'è più, le abbiamo detto”, ha aggiunto l'oncologa.⁣

Dopo la somministrazione del farmaco i pazienti non sono stati sottoposti né alla chemioterapia né all'intervento chirurgico, che hanno un impatto significativo sulla qualità della vita. “Il trattamento standard per il cancro del retto con chirurgia, radioterapia e chemioterapia può essere particolarmente difficile per le persone a causa della posizione del tumore”, ha dichiarato la dottoressa Cercek. “Possono soffrire di disfunzioni intestinali e vescicali che alterano la vita, incontinenza, infertilità, disfunzioni sessuali e altro”, ha aggiunto l'esperta. “La parte più eccitante di tutto questo è che ciascuno dei nostri pazienti ha solo bisogno dell'immunoterapia. Non abbiamo irradiato nessuno e non abbiamo sottoposto nessuno a un intervento chirurgico. Hanno preservato la normale funzione intestinale, la funzione vescicale, la funzione sessuale, la fertilità. Le donne hanno il loro utero e le ovaie. È notevole”, ha chiosato la dottoressa Cercek.⁣

Ma prima di gridare al “miracolo scientifico” è necessario attendere del tempo, poiché alcuni esperti ritengono che il cancro trattato con questa immunoterapia (e senza intervento chirurgico) possa ricomparire in alcuni pazienti. Inoltre i risultati dello studio sono ancora preliminari e riguardano solo una parte dei 30 partecipanti previsti per il trial clinico. Nonostante la doverosa cautela, si tratta comunque di un risultato straordinario che potrebbe rappresentare una svolta nella lotta al cancro al colon retto. I dettagli della ricerca “PD-1 Blockade in Mismatch Repair–Deficient, Locally Advanced Re**al Cancer” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica The New England Journal of Medicine.

Credit Fanpage.it

🔴 🥹 QUANTO FA MALE LEGGERE QUESTE NOTIZIE!!
07/04/2025

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20/01/2025

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Al Bambino Gesù di Roma, pesa 1,5 kg. È stato necessario un temporaneo arresto cardiaco (ANSA)

🛑 UNA MORTE SOSPETTA A SEGUITO DI UN INTERVENTO DI CHIRURGIA ESTETICA. INDAGA LA PROCURA
12/11/2024

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La vittima è Agata Margaret Spada. Le complicazioni subito con l’anestesia

Un grande ringraziamento ai nostri nuovi follower.Siamo felici di avervi tra noi!Sonia Colella, Nini Bini, Chiara Trinca
30/10/2024

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Siamo felici di avervi tra noi!

Sonia Colella, Nini Bini, Chiara Trinca

Buon anno a tutti gli utenti del Tribunale del Malato.Il nuovo anno è un momento di speranza e di rinnovamento e noi del...
31/12/2023

Buon anno a tutti gli utenti del Tribunale del Malato.
Il nuovo anno è un momento di speranza e di rinnovamento e noi del Tribunale del Malato vogliamo cogliere l'occasione per augurarvi un anno pieno di salute, serenità e giustizia.
Nel corso del 2023, il Tribunale del Malato ha continuato a svolgere la sua importante missione di assistenza alle vittime di malasanità. Abbiamo offerto assistenza legale civile e penale a chi ne ha avuto bisogno e continueremo a farlo anche nel nuovo anno.
Ci auguriamo che nel 2024 ci siano meno pazienti vittime di malasanità. È un obiettivo difficile da raggiungere, ma è importante non arrendersi. Solo lavorando insieme, possiamo creare un sistema sanitario più sicuro e responsabile. Nel frattempo, il Tribunale del Malato continuerà a essere al vostro fianco, per aiutarvi a ottenere giustizia.
Auguri di buon 2024!

SCONFITTO IL TUMORE AL PANCREAS, ANCHE SE ALCUNI PARLANO DI MIRACOLO, CIO' E' AVVENUTO CON UNA CURA SPERIMENTALE.Ma preg...
09/11/2023

SCONFITTO IL TUMORE AL PANCREAS, ANCHE SE ALCUNI PARLANO DI MIRACOLO, CIO' E' AVVENUTO CON UNA CURA SPERIMENTALE.
Ma pregare (come ha fatto Laura) con fede non guasta mai.

Laura Rosi, 38 anni appena compiuti, dal 2 agosto di quest’anno è completamente guarita da un tumore terminale al pancreas, inoperabile e senza speranza, diagnosticato nel maggio del 2019. Probabilmente il primo caso in Italia di tumore pancreatico «a risposta completa» grazie ad una nuova terapia sperimentale messa a punto dal professore Davide Melisi, ricercatore Airc e responsabile dell’Unità di terapie sperimentali in oncologia al policlinico di Borgo Roma a Verona.

Una scoperta importante
È lo stesso medico ad esultare e a spiegare il percorso di questa paziente. «Questa giovane donna, un vulcano di ragazza, mi si è presentata tre anni fa con una diagnosi terribile, portata in braccio da parenti – racconta Melisi – Abbiamo subito iniziato uno studio clinico su di lei con farmaci sperimentali uniti a chemioterapia (un farmaco inibitore di Tgfbeta, sviluppato grazie ai fondi per la ricerca di Airc). Laura è stata bene per circa un anno e mezzo, ma poi la malattia è ripresa. Allora abbiamo deciso di studiarla con una nuova tecnologia, la «Ngs», una tecnica di lettura del genoma del tumore, che segnala quali mutazioni sono in corso nel gene chiamato Ret». Ed ecco la notizia bomba. «Questa nuova terapia che consiste nell’assunzione di pillole senza ausilio della chemioterapia – continua il professore – in soli due mesi ha mandato in totale remissione il tumore. Ha dato risposta completa, vale a dire che è completamente guarita, le cellule tumorali sono tutte morte. È una terapia ancora sperimentale e non ancora approvata, ma sta dando grandi risultati anche in altri pazienti che stiamo trattando, soprattutto per tumori alla tiroide. Ma l’eccezionalità di questo caso è che sino ad ora non era mai stata tracciata questa mutazione Ret in un tumore al pancreas». Una notizia che porta a grandi speranze? «È davvero importante. Noi siamo tanto felici di aver identificato questo gene del tumore attraverso la ricerca, applicando l’oncologia di precisione e personalizzata con questo nuovo inibitore che ha dato nuova speranza a questa giovane paziente»

🛑 UNA STORIA A LIETO FINE 💪🏼💪🏼🔝
06/08/2023

🛑 UNA STORIA A LIETO FINE 💪🏼💪🏼🔝

A Chiara Corbella Petrillo sarà dedicata una strada, una piazza o un giardino di Roma. Il motivo?. Quando era incinta, p...
28/06/2023

A Chiara Corbella Petrillo sarà dedicata una strada, una piazza o un giardino di Roma. Il motivo?. Quando era incinta, per salvare il bambino che portava in grembo, decise di non curare il cancro che la portò poi alla morte.
La storia di Chiara e del marito Enrico, è un storia di coraggio, dedizione ma soprattutto amore.

Dopo già due bambini persi appena dopo il parto, non si è lasciata abbattere e ha portato a termine una terza gravidanza, anche se questo ha voluto dire perdere la sua di vita.
“L’Amore è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto d’amore, viviamo per amare e per essere amati, e moriamo per conoscere l’amore vero di Dio”, è un estratto di una sua lettera al figlio Francesco.

Un grandissimo gesto di coraggio di una mamma, ma soprattutto di una donna che non ha messo al primo posto se stessa, ma l’amore per il suo bambino.
Ed è con lei e la sua storia che vogliamo ricordare tutte le donne che hanno preso scelte coraggiose per salvare la vita dei propri figli. ❤️

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