21/09/2024
Sedendomi nell’ultima fila dell’aereo ho avuto la possibilità di vedere le dinamiche delle persone che arrivano nei pressi della toilette, devono aspettare, lasciar passare le hostess o imporsi e far fare marcia indietro alle stesse perché loro sono i clienti e loro le cameriere.
Nella giornata abbiamo davvero tante possibilità di far del bene e far si che le altre persone possano stare un po’ meglio, anche solo per un attimo, per le attenzioni che riserviamo loro.
Lasciare il passaggio a un hostess che sta lavorando, non imbronciati ma con un sorriso, perchè chissà quante volte avrà fatto e dovrà fare avanti e indietro da quella passerella.
Fare un passo indietro in una discussione pensando che in fondo (forse) di quell’argomento da qui a 5 anni non ce ne importerà nulla o poco più.
Chiedere scusa se urtiamo qualcuno, chiedere per favore o esprimere gratitudine anche quando qualcosa ci aspetta “di o per diritto”.
Siamo su questa Terra per un miracolo di cellule e segnali elettrici e, sempre per un lancio fortunato di dadi, siamo nati nella piccola parte fortunata del mondo dove se vogliamo mangiamo pasta o un pezzo di carne, prendiamo la macchina e andiamo al lago e se stiamo male, bene o male, veniamo curati in ospedale e infine se andiamo in città non cadiamo dal trattore procurandoci fratture ed emorragie interne perché è l’unico mezzo di trasporto (praticabile) per percorrere la strada tra il villaggio dove si vive e la scuola o il nostro lavoro.
Penso che una parte di Dio (non solo il Dio cristiano della religione cattolica ma l’essere UNICO che è in comune con tutte le religioni del mondo) sia in ognuno di noi. Un pezzetto di Dio risiede li, nel nostro profondo.
Ognuno di noi può rendere VIVA quella parte, la può rendere UNICA con la parte più BELLA e UNICA che possiede.
E, senza stare troppo a sottolineare le diversità tra le religioni o credenze, la parte più bella di noi è l’AMORE, in tutte le sue sfaccettature.
Sta a noi scegliere se rendere vivo quell’amore, rendere viva quella parte di DIO e rendere ogni giorno passato qui, migliore o almeno, un po’ più “migliore”, per tutti noi.
