03/07/2021
Fin dall'antichità si è parlato di intersessualità, travestismo, transessualità e di temi legati al genere, sdoganando tabù e credenze legati a questo argomento. Pensiamo solo che molti personaggi arrivati fino a noi con le descrizioni storiche non si rifanno a figure afferenti al ceto popolare, ma bensì legati al mondo delle divinità, filosofi e sofisti.
L'identità di genere è il senso di appartenenza ad un determinato sesso, mentre l'orientamento sessuale descrive l'attrazione emozionale e/o sessuale che un individuo prova per una persona dello stesso sesso, di sesso opposto, di entrambi o di nessuno.
Riveste importanza tener conto della definizione che ognuno dà di sè stesso come persona sotto tutti i punti di vista, infatti l'aspetto sessuale e relazionale non deve essere nè dimenticato nè sottovalutato.
Parlare di questi temi è importante per informare e informarsi, per fare prevenzione e per permettere a ognuno di vivere e viversi liberamente.🌈
Femmina, maschio o “naturalmente” tutte e due?
Naturalmente, ovvero senza conflittualità di genere, Ermafrodito esprime la natura umana nella sua dualità.
Anche attraverso il duro marmo, la scultura del II sec. d. C. riesce a raccontare, grazie alla morbidezza del modellato, il moderno concetto di fluidità di genere.
Una naturale conciliazione di opposti in cui convivono insieme tratti maschili e femminili, senza caratteri dominanti.
In pace con la posa sognante del giovane adagiato su una pelle di leone, da cui il nome di Ermafrodito Dormiente.
In effetti Ermafrodito dorme un sonno profondo da oltre 2000 anni…
Come etimologicamente restituisce la parola, Ermafrodito è la fusione perfetta di due divinità: il dio maschile Ermes e la dea femminile Afrodite.
Il poeta latino Ovidio nelle Metamorfosi, poema epico-mitologico ultimato 8 anni circa dopo la nascita di Cristo, racconta la trasformazione divina di Ermafrodito, un giovane di straordinaria bellezza, che in seguito all’unione con la ninfa Salmace acquisì i caratteri di entrambi i sessi.
A partire dall'Odissea, opera composta presumibilmente alla fine dell'VIII secolo a.C., o nell' Edipo re (430-420 a.C. circa) la tragedia di Sofocle tanto amata da Freud, compare la figura di Tiresia, “profeta” o “profetessa” che aveva avuto il dono divino di essere stato prima uomo, poi donna ed essere infine ritornato uomo.
Un veggente che, seppur cieco, sapeva guardare metaforicamente il mondo sia con occhio maschile che con sguardo femminile.
Sono più di una le sculture di età imperiale rivenute a Roma dedicate a Ermafrodito, probabilmente copie di un originale ellenistico del II sec a. C.
Come l’esemplare oggi conservato al Louvre proveniente da Roma, appartenuto alla collezione del cardinale Borghese.
Fu lui, raffinato collezionista, promotore anche dell’arte di Caravaggio, a commissionare nel 1619 a Gianlorenzo Bernini, suo artista di fiducia, il giaciglio in marmo su cui il giovane ancora oggi riposa come fosse un letto di soffice ovatta.
Lo stesso cardinale Scipione Caffarelli Borghese, nipote di Papa Paolo V, fece addirittura allestire una camera della propria Villa esclusivamente per ospitare la magnifica scultura.
Agli Uffizi l’Ermafrodito dormiente, creatura divina, si incontra alla fine del Corridoio di Ponente, manifesto dell’Arte contro ogni discriminazione di genere.