Dott.ssa Santina Claudia Micieli - Psicologa Psicoterapeuta e EMDR

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Dott.ssa Santina Claudia Micieli - Psicologa Psicoterapeuta e EMDR Psicoterapeuta sistemico-relazionale, mediatrice familiare e terapeuta EMDR.
Esperta in Life skills, psicologia positiva e Mindfulness

Una copia del Metodo FATOS™ è stata depostata alla SIAE come "OPERA INEDITA ED ORIGINALE".Ringrazio di cuore tutte le pe...
11/08/2025

Una copia del Metodo FATOS™ è stata depostata alla SIAE come "OPERA INEDITA ED ORIGINALE".

Ringrazio di cuore tutte le persone che mi hanno aiutata dando un loro contributo alla realizzazione di questo progetto...

Testa dura di natura, anima ribelle ♥️♥️

Il mio orgoglio, un lavoro lungo quasi un anno e finalmente concluso.In queste pagine c'è racchiuso tutto ciò che ho oss...
09/08/2025

Il mio orgoglio, un lavoro lungo quasi un anno e finalmente concluso.
In queste pagine c'è racchiuso tutto ciò che ho osservato e studiato autonomamente, con passione e dedizione.

Dedicato a chi
mi ha insegnato
Un nuovo modo di vedere
L'amore:
Più puro che,
Come una forte energia,
Sfida i limiti
Dello spazio e del tempo.

FATOS™ SI TRASFERISCE UNICAMENTE IN SICILIA Comunico che a partire dal 1° settembre riceverò unicamente a Rosolini in vi...
06/06/2025

FATOS™ SI TRASFERISCE UNICAMENTE IN SICILIA
Comunico che a partire dal 1° settembre riceverò unicamente a Rosolini in via Galileo Galilei 34.

30/05/2025

💭 Ci hai mai pensato?
La società ti dice come puoi o non puoi soffrire.
Se sei hai un problema fisico: «mi spiace, posso aiutarti?»
Se hai un problema psichico: «sei un debole! Lo vuoi tu»
Eppure, in entrambi i casi, ci troviamo dinanzi a una persona che soffre. Perché la dimensione empatica di chi osserva sembra stravolta?

A sinistra ci sono i modi socialmente accettati. In questo caso, il dolore genera compassione, sostegno, aiuto e comprensione.

A destra ci sono i modi inaccettabili, dove il dolore ottiene solo giudizio, disapprovazione e colpevolizzazione. Nessun supporto o comprensione. Questo atteggiamento peggiora sensibilmente la condizione di chi soffre.

Le radici sociali dello stigma legato alla sofferenza psichica sono molto lontane, tuttavia c'è un aspetto psicologico da non sottovalutare.

Il genere umano ha necessità di «certezze pronte all'uso», facili da comprendere, che possano garantire una buona dose di prevedibilità.

È facile capire perché duole una parte del corpo, è molto più difficile cercare di comprendere il nesso «causa-effetto» di una sofferenza emotiva. Un nesso che nel 100% dei casi c'è ma sfugge, non è così palese e accessibile. Quando abbiamo dinanzi qualcosa di incompreso o sconosciuto, emerge un meccanismo di difesa ancestrale: l'ignoto è un misterioso mostro che va tenuto a distanza. Così l'uomo preferisce vivere con «l'illusione ragionevole» che, se c'è un disturbo psichico, in fondo è colpa, chi ne soffre non è abbastanza forte, è difettoso, così dev'essere punito e non curato. Ecco che l'uomo cerca di riadattare la realtà alle sue aspettative di certezza, solo perché non sa darsi una spiegazione.

In fondo, lo diceva anche Nietsche: «L’essere umano di fronte all’ignoto non va per il sottile allo scopo di rassicurarsi: spesso prende una cosa che sa essere falsa e la rende vera in quanto utile a tale scopo».

26/05/2025

Ecco per intero la mia intervista!

23/05/2025
FATOS™
23/05/2025

FATOS™

17/05/2025

Ho scattato questa foto il giorno dopo averlo lasciato.
Un semplice materasso per terra, uno specchio appoggiato al muro, e la mia gatta che esplora il nostro nuovo inizio.
Nient’altro.
Eppure, per me, quella stanza vuota rappresentava qualcosa che non provavo da anni: la libertà.

Il loft che avevo affittato era un’ex fabbrica tessile, in centro.
Freddo, spoglio, troppo costoso per ciò che offriva.
Ma l’avevo pagato con soldi messi da parte in segreto, uno per uno, grazie alla mia piccola attività di ceramica che gestivo su una piattaforma online.
Ogni tazza dipinta, ogni oggetto spedito era un mattone verso l’uscita.
Verso questa stanza. Questo silenzio. Questa me.

Quando me ne sono andata, nessuno se l’aspettava.
“Ma lui è così affascinante. Sembrate così felici.”
Non sapevano che, appena rientravamo a casa, la sua voce cambiava.
Che commentava il mio corpo con disprezzo.
Che mi controllava il telefono mentre dormivo.
Che “per sbaglio” rompeva le mie creazioni se passavo troppo tempo a lavorare.

Non ho annunciato nulla.
Non ho chiesto aiuto.
Ho solo riempito la macchina mentre lui era a lavoro: la mia gatta, qualche vestito, il mio tornio.
Il resto l’ho lasciato indietro come si lasciano indietro le catene.

Quella prima notte, ho dormito meglio su un materasso n**o che nel nostro letto di lusso con lenzuola pregiate.
La mia gatta si è accoccolata sulle mie gambe e, nel silenzio, ho sentito una cosa dimenticata:
la pace.
Nessuno da temere. Nessuno da compiacere.
Solo me stessa, in una stanza vuota da riempire a modo mio.

Ora sono passati sei mesi.
La mia attività va bene, riesco a pagare l’affitto senza toccare i risparmi.
Ho arredato la casa pezzo dopo pezzo, scegliendo ogni oggetto per me, senza dover chiedere permesso.
La mia gatta ha un angolo tutto suo per guardare i piccioni dalla finestra.
Sto frequentando una persona gentile, che mi porta il caffè la mattina e mi ascolta quando parlo dei miei progetti.

Ma quella foto la tengo ancora.
Perché mi ricorda che a volte, il vero lusso è uno spazio vuoto.
Uno spazio da riempire con rispetto, silenzio e rinascita.
E che anche un materasso sul pavimento, se accompagnato dalla libertà, può essere il posto più ricco del mondo.

Piccole Storie

17/05/2025

Oggi si celebra la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Lesbofobia, la Bifobia e la Transfobia, istituita nel 2004 per ricordare la derubricazione dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, avvenuta il 17 maggio 1990.
È una data simbolica che non rappresenta un punto di arrivo, ma l’avvio di una necessaria riflessione sul legame tra discriminazione e salute mentale.
Ad oggi sappiamo che le persone LGBTQIA+ possono essere soggette, in maniera continuativa e a vari livelli (personale, relazionale, sociale e istituzionale), a forme di discriminazione e aggressioni, questo comporta un carico di stress che può diventare cronico, dovuto proprio allo stigma, all’esclusione sociale e all’assenza di diritti.
Anche la nostra categoria professionale non è immune da bias culturali, stereotipi e pregiudizi che possono orientare all’utilizzo di un approccio patologizzante, che risulta lesivo del benessere delle persone.
Riconoscere questi meccanismi è una responsabilità professionale e deontologica di ciascunə psicologə, che, a partire da una riflessione personale e dall’aggiornamento formativo, dovrebbe promuovere la salute biopsicosociale basata sull’autodeterminazione delle persone per quanto riguarda il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere.
Il contrasto all’omolesbobitransfobia, di cui l’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana si fa promotore da anni, passa anche attraverso un lavoro critico ed un impegno a livello scientifico, politico e culturale dentro la nostra stessa professione.

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Cassandra, una ragazza brillante e ben inserita, viveva un conflitto interiore tra le aspettative familiari e i suoi sog...
30/04/2025

Cassandra, una ragazza brillante e ben inserita, viveva un conflitto interiore tra le aspettative familiari e i suoi sogni. Un giorno ha deciso di cambiare vita iniziando con me un percorso psicoterapeutico.

Cassandra, una ragazza brillante e ben inserita, viveva un conflitto interiore tra le aspettative familiari e i suoi sogni. Dopo aver espresso il desiderio di cambiare vita, ha iniziato a lavorare …

L’8 maggio sarò ospite di Story Time, l’emittente radiofonica che dà voce a storie e progetti di valore! Non vedo l’ora ...
18/04/2025

L’8 maggio sarò ospite di Story Time, l’emittente radiofonica che dà voce a storie e progetti di valore! Non vedo l’ora di raccontarvi qualcosa in più su di me e sul mio percorso. Stay tuned!

Una scatola piena di sogni e libri illustrati
15/04/2025

Una scatola piena di sogni e libri illustrati

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Via Galileo Galilei 34

96019

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