16/11/2025
Questa sostanza appiccicosa che vedete è la propoli, fresca dall'alveare.
Le api la fanno raccogliendo resine dagli alberi - soprattutto pioppi e betulle - e mescolandole con cera e i loro enzimi. Non è miele, è qualcosa di diverso: è la loro medicina.
La usano per proteggere l'alveare. Chiudono le crepe, sterilizzano le celle dove nascono le nuove api, tengono lontani batteri e funghi. Se un topo o un altro intruso muore dentro l'alveare e non riescono a portarlo fuori, lo ricoprono di propoli per mummificarlo. Così non si decompone e non contamina tutto.
È un antibiotico naturale potentissimo. E funziona anche per noi, soprattutto quando iniziano i malanni di stagione.
Noi la raccogliamo con cura, la trasformiamo in estratto liquido qui in laboratorio. Ma il vero lavoro l'hanno fatto le api, che sanno queste cose da sempre.
La conoscevate già? Raccontateci.