24/11/2025
È lunedì.. ed eccoci con un nuovo episodio di “Anatomia Spassosa: esploriamo il corpo umano con un sorriso!” 😀
Oggi parliamo di una struttura piccola, lucida, elegantissima.. e fondamentale per farci muovere senza cigolii: la faccetta articolare!
Il nome sembra un vezzeggiativo, e in effetti lo è: la faccetta articolare è davvero una piccola “faccia” dell’osso che serve a toccare e scorrere su un altro osso. È rivestita di cartilagine liscia come vetro e permette alle articolazioni di muoversi senza attrito, senza rumore.. e senza litigare!
Cos’è e dov’è?
Una faccetta articolare è una superficie liscia, ricoperta di cartilagine ialina, presente su un osso per permettere la connessione con un altro.
La trovi in tantissime parti del corpo: nelle vertebre (faccette articolari superiori e inferiori) nelle costovertebrali (tra coste e colonna), nelle articolazioni sinoviali come il ginocchio, il gomito, il polso e perfino nelle piccole articolazioni della mano e del piede
Sono ovunque ci sia un movimento fluido e preciso.
A cosa serve?
Permette scorrimento tra due ossa, riducendo l’attrito. Stabilizza l’articolazione e distribuisce il carico, guidando il movimento nella direzione corretta.
Ogni articolazione ha faccette orientate in modo specifico per guidare il tipo di movimento concesso: nel collo permettono molto movimento, nel torace invece poca mobilità, ma tanta stabilità, nella lombare in flessione-estensione, meno nelle rotazioni.
La biomeccanica è geometria applicata!
Funzionamento buffo
Immagina la faccetta articolare come il pattino di una pista di ghiaccio: superficie liscia, scivola, non fa attrito, e ti porta esattamente dove devi andare. Senza di lei.. ogni movimento sarebbe come pattinare sulla carta vetrata!
Curiosità scientifica
La cartilagine che ricopre le faccette è priva di vasi sanguigni e nervi, quindi non fa male quando la usi ma guarisce molto lentamente se danneggiata. Le faccette vertebrali cambiano orientamento lungo la colonna in base alle funzioni della regione.
La faccetta articolare è responsabile di buona parte del carico vertebrale durante le estensioni lombari.
Nella vita di tutti i giorni
Ogni volta che ti allunghi per prendere un oggetto, giri la testa in auto, ti pieghi per allacciare una scarpa o sali un gradino.. le faccette ti stanno accompagnando, guidando l’osso come rotaie invisibili.
Parole complicate, spiegate semplici
Cartilagine ialina: la copertura liscia e brillante delle faccette.
Articolazione sinoviale: articolazione mobile con liquido sinoviale.
Faccetta zigoapofisaria: faccetta articolare delle vertebre.
Artrosi articolare: consumo della cartilagine sulle faccette.
Come può soffrire?
Artrosi delle faccette, sovraccarico da iperestensione, malposizionamenti vertebrali, infiammazioni e rigidità, sindrome delle faccette (facet syndrome).
Sintomi tipici? Dolore “meccanico” che aumenta con l’estensione, il carico e la postura prolungata.
Momento educativo leggero
Mantieni la colonna mobile con movimenti regolari, lavora sul core per scaricare le faccette lombari, evitando posture prolungate che comprimono le faccette.
Ricorda: la cartilagine ama il movimento delicato e continuo, non gli strattoni!
Conclusione
La prossima volta che ti muovi senza rumori.. ringrazia le tue faccette articolari, i piccoli pattini nascosti che rendono la tua biomeccanica sempre elegante!
Ci vediamo lunedì prossimo per un’altra meraviglia del corpo umano.. sempre con il sorriso! 😄