Barbara Altare - Psicologa e Psicoterapeuta a Rovereto
Psicologa psicoterapeuta con approccio costruttivista. Aiuto a promuovere la crescita personale, favorendo la consapevolezza attraverso il corpo e la mente.
Fondatrice di Vivaflow, uno spazio dedicato al benessere autentico. Psicologa sociale, del lavoro e della comunicazione con specializzazione Psicoterapeutica ad indirizzo costruttivista presso Institute of Constructivist Psychology a Padova, in qualità di Psicologa-Psicoterapeuta. La pratica clinica mi porta ad approfondire un corso di perfezionamento sulla dipendenza affettiva ad orientamento sistemico.
18/09/2025
✨ Le relazioni che ci nutrono non stringono, non soffocano. Ci aprono, ci permettono di respirare e di scoprire nuove parti di noi.
Non è facile riconoscerle, soprattutto se siamo abituati a confondere l’amore con la paura di perdere.
Ma una relazione sana è quella in cui posso fiorire, non quella in cui mi consumo. 🌱
👉 E tu, oggi, senti che le tue relazioni ti nutrono o ti consumano?
Condividi nei commenti o scrivimi in privato la tua esperienza.
16/09/2025
Lo senti nel corpo prima che nella testa
Le relazioni che nutrono ampliano respiro, presenza e possibilità di scelta; quelle che consumano stringono il petto e riducono le opzioni. Non sono verità assolute, ma costrutti: lenti con cui interpreti l’esperienza. Osserva il corpo, riformula l’ipotesi, scegli un piccolo gesto di cura (confine, richiesta chiara, pausa). Quali segnali riconosce oggi il suo corpo?
Salvi questo post quando rischia di confondere “intensità” con “intimità”. Condivida con chi può trarne beneficio.
13/09/2025
🌿 Relazioni che nutrono, relazioni che consumano
Alcuni legami ci fanno fiorire, altri ci lasciano vuoti.
👉 Le relazioni che nutrono si basano su fiducia, rispetto e libertà.
👉 Quelle che consumano portano ansia, paura di perdere l’altro e senso di annullamento.
Riconoscerlo non è facile, perché a volte siamo abituati a confondere l’amore con il bisogno.
💬 Come scrive Brené Brown: “La vulnerabilità non è debolezza, è il coraggio di mostrarsi per come siamo”.
Forse il primo passo è proprio questo: imparare a chiederci se un legame ci dà forza o se, al contrario, ci toglie energia.
10/09/2025
Quante volte ti sei sentita intrappolata in un’etichetta?
Le parole degli altri, anche quando non lo vogliamo, lasciano segni profondi.
Ma tu non sei la somma delle definizioni altrui: sei un percorso in continuo divenire, fatta di scoperte, trasformazioni e scelte autentiche.
👉 Fermati un attimo e chiediti:
Chi sono io, oltre le parole degli altri?
Scrivi nei commenti una parola che descriva come ti senti davvero oggi, senza etichette.
08/09/2025
✨ Chi sei davvero?
Non è una domanda semplice.
Spesso viviamo dentro etichette che ci sono state date, ruoli che abbiamo imparato a ricoprire, aspettative che ci hanno plasmato.
👉 Queste 5 domande costruttiviste non servono a trovare la risposta “giusta”, ma ad avvicinarti a quella più autentica per te.
Perché la tua esperienza è unica, e solo tu puoi darle significato.
💭 Sfoglia il carosello e prenditi un momento per rispondere dentro di te.
👉 Salva il post per tornarci quando vuoi.
💬 Scrivimi nei commenti: quale delle 5 domande ti ha fatto più riflettere?
05/09/2025
Il corpo parla, anche quando le parole non arrivano.
A volte ci mostra tensioni, nodi o stanchezze che sembrano non avere spiegazione.
Ma ogni sensazione è una traccia: porta con sé significati che forse non sono ancora emersi.
🌱 In psicoterapia si parte da qui: dall’esperienza vissuta, non dall’idea di come dovrebbe essere.
Perché ascoltare il corpo significa anche dare voce alla parte più autentica di noi.”
👉 E tu, ti è mai capitato di sentire il corpo parlare prima della mente?
03/09/2025
Il corpo parla, anche quando le parole non arrivano.
A volte una tensione, una stanchezza o un nodo dentro di noi raccontano più di mille spiegazioni.
Non sempre serve capire subito: a volte è sufficiente fermarsi ad ascoltare.
In studio accompagno spesso le persone da qui: dal corpo che sente, prima della mente che spiega.”
👉 Ti capita anche a te di sentirlo prima di saperlo?
29/08/2025
A volte non è la mente a ricordare, ma il corpo.
Ogni respiro, ogni battito, ogni tensione custodisce tracce di ciò che abbiamo attraversato.
Il corpo non dimentica: ci parla attraverso segnali sottili, a volte scomodi, altre volte salvifici.
Accoglierli è un atto di cura: significa trasformare la memoria del dolore in consapevolezza e possibilità di rinascita.
💬 Ti è mai capitato di sentire che il tuo corpo “ricordava” qualcosa che la mente aveva messo a tacere?
Raccontalo nei commenti o salva questo post come promemoria di ascolto.
27/08/2025
Questa settimana ho imparato (ancora una volta) che il corpo ci chiede ascolto.
Non sempre fermarsi è facile, ma a volte è l’unico vero modo per guarire.
✨ Ti lascio 3 spunti semplici per quando il corpo ti chiede una pausa:
• Riposare senza sentirti in colpa
• Alleggerire con acqua e cibi semplici
• Parlarti con gentilezza
💚 Prendersi cura di sé non è debolezza, è forza.
E tu, come ti concedi riposo quando ne hai bisogno?
• “Scrivilo nei commenti 💬”
• “Salva il post come promemoria quando sentirai il bisogno di fermarti 🌿”
25/08/2025
A volte pensiamo che fermarci significhi perdere tempo.
In realtà è proprio nella pausa che ritroviamo il respiro, la forza e lo spazio per tornare a noi stessi.
✨ Fermarsi non è un fallimento, ma un atto di cura.
💚 Salva questo post come promemoria per i giorni in cui senti di dover correre sempre.
💬 Raccontami nei commenti: quando ti concedi davvero una pausa?
22/08/2025
Le relazioni che fanno bene non sono fuochi d’artificio, ma spazi in cui senti di poter respirare, crescere e restare te stessa.
Non servono maschere né paure: c’è libertà, riconoscimento e rispetto.
💡 Ricorda: quando impari a prenderti cura di te, cambi anche il modo in cui ami.
E allora scopri che scegliere chi ti sceglie davvero non è più un rischio, ma una conquista.
✨ Salva questo carosello se ti risuona.
💬 Nei commenti, dimmi: quale di questi segnali ti ha colpita di più?
📲 Condividilo con qualcuno che merita di leggerlo.
16/08/2025
A volte non ci dimentichiamo delle persone… ma di noi stesse.
Può succedere senza accorgercene: mettiamo in pausa i nostri bisogni, aspettiamo conferme, ci riempiamo di silenzi che non nutrono.
Questo carosello è un invito a fermarti e chiederti: “Dove sono io, nella mia vita?”
La dipendenza affettiva si nutre della disconnessione da sé.
L’estate può essere il tempo in cui ritrovi la tua voce, i tuoi confini, il tuo centro.
🌺 E se fosse questo il tuo vero rientro?
➡️ Scorri il carosello e rispondi alle domande.
💬 Nei commenti, scrivi quale slide ti ha parlato di più.
📌 Salva il post per rileggerlo nei giorni in cui senti che ti stai dimenticando di te.
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Sono Barbara Altare, formatrice e psicologa a Rovereto, iscritta all’ordine degli psicologi di Trento sez. A dal marzo 2011, n. 648. Opero sul territorio di Rovereto dal 2012 come psicologa clinica in libera professione e da 8 anni mi occupo di formazione per conto di cooperative e associazioni locali. Nello specifico, progetto interventi formativi su competenze trasversali, volti al cambiamento per gruppi e per team aziendali.
La mia passione è la danza. Grazie a un lavoro svolto come consulente organizzativa di Marketing in un’associazione sportiva mi sono avvicinata in particolare ai balli di coppia. Questa esperienza professionale, in particolare, mi ha permesso di unire il mio lavoro e la mia passione.
La mia esperienza di organizzatrice e appassionata al ballo mi ha permesso di leggere psicologicamente gli elementi che accumunano formazione, progettazione strategica, percorsi psicologici e balli di coppia: la relazione e il gruppo.
Infatti, come nel lavoro di gruppo, così nel ballo di coppia, per essere in sintonia è necessario definire ruoli, compiti, metodi, obiettivi e risultati. Spesso tutto questo non basta, infatti per la mia esperienza, il passo che facilita tali processi è la costruzione di fiducia nella relazione, che permetterà, sia al gruppo che alla coppia di ballo, di sviluppare quella creatività che favorirà l’espressione di sé stessi e della risoluzione di problemi.
In questo percorso teso al raggiungimento del benessere, una difficoltà che le persone incontrano, e che diventa spesso denominatore comune in tutti questi processi ed esperienze, è la capacità di gestire costruttivamente il conflitto.
In questo passaggio, talvolta faticoso si colloca la mia Mission, come un’accompagnatrice, una guida, possibilmente un faro in tutti quei momenti difficili che caratterizzano la vita di una persona o le fasi di stasi di un’organizzazione. Queste fasi critiche sono caratterizzate da molti ostacoli rispetto al raggiungimento di quello che possiamo chiamare benessere.
Come il Tarassaco, ad esempio, per poter fiorire ha bisogno di separarsi dalle proprie origini attraverso un viaggio che lo conduce alla rinascita, così per poter ballare in sintonia col proprio partner una strada da percorrere può essere gestire la percezione che si ha dei propri limiti, rappresentati dai conflitti relazionali o intrapersonali. Allo stesso modo, noi, per raggiungere il benessere, dobbiamo incamminarci su una via di sofferenza attraversando i conflitti.
La parola conflitto richiama ciò che conosciamo nella nostra quotidianità, la difficoltà relazionale che tutti hanno attraversato o stanno attraversando. Concludendo, per me, i conflitti e il benessere sono due facce della stessa medaglia e la psicologia di cui mi occupo tratta, anche, di ordinaria quotidianità.