
03/08/2025
Quando diciamo una bugia, anche piccola, entriamo in un territorio che tocca due bisogni fondamentali: essere autentici e mantenere legami sicuri.
Una bugia sembra proteggere uno di questi bisogni (il legame), ma inevitabilmente ferisce l’altro (l’autenticità). Il risultato è un senso di frattura interna: “Non sto mostrando chi sono davvero”. Questa frattura genera tristezza perché l’essere umano cerca coerenza tra ciò che sente, pensa e mostra.
In più, la bugia introduce una distanza silenziosa: qualcosa non detto diventa un muro invisibile. Anche se l’altra persona non se ne accorge, tu lo senti. È come trattenere il respiro: non si nota subito, ma col tempo pesa.
A volte la bugia nasce dalla paura: paura di ferire, di essere rifiutati, di perdere amore o approvazione. Ma questa paura racconta una verità importante: quanto per te conta quella relazione. E forse è proprio lì che sta il dolore: non nella bugia in sé, ma nel timore che la verità non sia accolta.
Ti lascio una domanda su cui riflettere:
“Se la mia verità potesse essere accolta senza giudizio, avrei ancora bisogno di mentire?”