04/04/2025
Alcuni TEST DI LABORATORIO, oltre a quelli di routine, possono fornire importanti informazioni sullo stato di forma e sulle esigenze nutrizionali di un atleta, qualunque sia l’età. In vista della nuova stagione agonistica sarebbe perciò auspicabile che chi svolge un’attività sportiva fisicamente impattante eseguisse una serie di specifici esami ematochimici per valutare la propria condizione fisica, metabolica, nutrizionale, per rilevare eventuali alterazioni o possibili carenze. Un pannello ematochimico “standard” infatti è costituito di solito da un emocromo completo, un esame urine, un pannello metabolico-funzionale e lipidico. Si tratta di test che valutano globuli rossi, bianchi, emoglobina, elettroliti, glucosio ematico, funzione epatica e renale e assetto lipidico. Mentre questi test forniscono una preziosa valutazione di base, difficilmente però rappresentano una strategia analitica ottimale in chi pratica un’attività sportiva intensa e continuativa, in quanto trascurano la valutazione di altri importanti biomarcatori.
👉Ferritina: importante per analizzare, oltre a emocromo e sideremia, la situazione delle riserve di ferro. Se il suo valore si riduce marcatamente, sarà necessario assumere un’integrazione adeguata alla carenza rilevata.
👉Vitamina B12: indispensabile nella gestione del turnover dei globuli rossi, è fondamentale anche per la produzione di energia e la funzione muscolare, oltre al suo ruolo di supporto della sintesi proteica e della riparazione cellulare, anche a livello del sistema nervoso. Sono a rischio carenziale, e spesso richiedono un’integrazione, soprattutto i vegani, i vegetariani e in generale tutti gli atleti di età superiore ai 50 anni.
👉Vitamina D: si tratta di un pro-ormone prodotto a livello della cute per azione dei raggi solari UVB responsabile di molte funzioni corporee, tra cui la regolazione del calcio e del magnesio. È particolarmente importante per la salute delle ossa, del sistema immunitario e del cervello. Sono molte le persone, in particolare coloro che si espongono poco alla luce solare, che hanno livelli di vitamina D non ottimali e che richiedono un’eventuale integrazione.
👉TSH, FT3, FT4: si tratta di tre biomarcatori ormonali utili per valutare la funzione tiroidea, di vitale importanza per mantenere tutta una serie di meccanismi fisiologici fondamentali nello sportivo e per la salute in generale. Un’alterazione di uno o più dei tre parametri richiede un approfondimento medico.
👉HbA1c: l'emoglobina glicata è un indicatore della situazione del glucosio ematico a medio termine. Importante monitorarla nel caso si sia rilevata un’alterazione della glicemia a digiuno.
👉Insulinemia: negli sportivi, soprattutto quelli che praticano attività di endurance, sarebbe importante valutare almeno una volta all’anno l’insulina a digiuno, in quanto eventuali livelli elevati possono suggerire l'ipotesi di insulino-resistenza, un’alterazione metabolica che può impattare in modo significativo nella gestione dell’attività di lunga durata. In caso di alterazione, sarà importante eseguire anche un test di tolleranza al glucosio orale (OGTT), probabilmente il migliore sistema per ottenere un quadro più chiaro della funzionalità insulinica e della capacità di smaltire il glucosio.
Inutile sottolineare comunque che qualunque alterazione ematochimica andrà valutata e interpretata da un medico sportivo, alla luce della situazione fisica e metabolica di ciascun atleta.