06/04/2025
Unfrosted: una commedia zuccherata con un retrogusto amaro
Ho guardato Unfrosted su Netflix un po’ per curiosità, un po’ per distrarmi. Pensavo di trovarmi davanti a una commedia leggera, e invece mi sono ritrovata davanti a qualcosa di molto più pungente (e interessante) di quanto immaginassi.
Il film, con un tono volutamente sarcastico, racconta la “guerra” tra due grandi aziende alimentari — Kellogg’s e Post — per lanciare il primo snack da colazione pronto all’uso. Ma sotto la superficie di gag e colori pastello, emerge una critica sottile (ma neanche troppo) al mondo dell’industria alimentare.
Dietro la corsa allo snack perfetto, si intravede il vero obiettivo: vendere di più, anche a costo di caricare i prodotti di zuccheri e marketing aggressivo, incuranti della salute dei consumatori. Il film ironizza, ma fa riflettere. Soprattutto se, come me, ogni giorno ti confronti con la realtà di persone che cercano di migliorare la loro alimentazione in un mondo costruito per farci scegliere sempre ciò che è più comodo… e meno sano.
Unfrosted sembra una favola moderna, ma è anche un monito: quanto di quello che mangiamo è davvero frutto di una scelta consapevole, e quanto è il risultato di una narrazione ben confezionata?
Nel mio lavoro, punto tutto sulla semplicità e sulla naturalezza degli alimenti. Credo che la dieta non debba essere una punizione, ma una riscoperta del piacere autentico di nutrirsi bene.
E allora vi chiedo in questa plumbea domenica di aprile:
quanto spazio c’è nella vostra quotidianità per scelte alimentari autentiche, libere da etichette e condizionamenti?