Biologa Nutrizionista - Dott.ssa Veronica Chiarillo

Biologa Nutrizionista - Dott.ssa Veronica Chiarillo 🥕 Biologa Nutrizionista
📗Piani alimentari personalizzati

12/09/2025

SE AVESSI UN SOLO ESAME DA FARE, SAREBBE QUELLO DELL'OMOCISTEINA

Immagina di avere davanti a te un unico biglietto per controllare lo stato di salute del tuo corpo. Un solo esame, niente pacchetti infiniti, niente batterie complicate di analisi. Quale sceglieresti?
La mia risposta è chiara:

L'omocisteina!

E ora ti spiego perché questo esame, spesso trascurato o addirittura ignorato, è uno dei più potenti strumenti di prevenzione che abbiamo a disposizione. Non parliamo di un dettaglio secondario, ma di un indicatore che può salvare letteralmente la vita, se interpretato e gestito nel modo corretto.

Ma per prima cosa ti spiego che cos’è l’omocisteina. L’omocisteina è un amminoacido, cioè una piccola molecola derivata dalle proteine. Non la assumiamo direttamente dal cibo, ma si forma nel nostro corpo durante il metabolismo della metionina, un amminoacido essenziale che introduciamo attraverso alimenti come carne, pesce, latticini, legumi e cereali.

Il corpo, in condizioni ottimali, gestisce l’omocisteina in due modi principali:

1. Metilazione (ciclo della metionina): Qui l’omocisteina viene “riciclata” e trasformata nuovamente in metionina grazie all’aiuto del folato attivo (5-MTHF) e della vitamina B12 (metilcobalamina). È un po’ come chiudere un cerchio...l’omocisteina torna alla sua forma originaria e il sistema rimane in equilibrio.

2. Transulfurazione (ciclo della cistationina): In questa via l’omocisteina viene convertita in cisteina, grazie all’intervento della vitamina B6 (piridossal-5-fosfato). Da qui il corpo può produrre glutatione, il più potente antiossidante intracellulare.

Questi due sentieri sono come due strade parallele che impediscono all’omocisteina di accumularsi. Ma se mancano i cofattori vitaminici, o se ci sono alterazioni genetiche che rallentano gli enzimi, l’omocisteina resta nel sangue e si innalza.

Cosa succede quando l’omocisteina è alta? Un livello elevato di omocisteina non è solo un numero su un foglio, è un segnale biologico di danno e di squilibrio. Vediamo cosa accade a livello molecolare:

- Danno endoteliale: L’endotelio è il rivestimento interno dei vasi sanguigni, una barriera delicata che regola la circolazione, l’elasticità vascolare e la coagulazione. L’omocisteina in eccesso diventa tossica per queste cellule, aumentando lo stress ossidativo e riducendo la produzione di ossido nitrico, fondamentale per mantenere le arterie dilatate e flessibili.

- Aumento dell’ossidazione: L’omocisteina promuove la formazione di radicali liberi. Questi, a loro volta, ossidano LDL e colesterolo, rendendoli molto più pericolosi. Non è tanto il colesterolo totale il problema, ma cosa gli accade sotto attacco ossidativo.

- Irrigidimento vascolare e aterosclerosi: L’endotelio danneggiato diventa terreno fertile per depositi di grassi e placche aterosclerotiche. È così che aumenta il rischio di infarto e ictus.

- Pro-coagulazione: L’omocisteina stimola i fattori della coagulazione, rendendo il sangue più “appiccicoso”. Questo spiega perché chi ha omocisteina alta ha un rischio aumentato di trombosi.

- Neurotossicità: Nel cervello, l’omocisteina agisce come eccitotossina, stimolando in eccesso i recettori del glutammato (NMDA). Questo porta a stress neuronale e contribuisce a declino cognitivo, demenza e Alzheimer.

- Effetti sul DNA e sull’invecchiamento: L’omocisteina non smaltita correttamente altera il processo di metilazione del DNA, cioè la capacità di “accendere e spegnere” geni in risposta all’ambiente. Questo ha conseguenze su infiammazione cronica, invecchiamento precoce e rischio oncologico.

Tutto questo per dire che quando l’omocisteina sale, il corpo entra in uno stato di pericolo silenzioso, che tocca cuore, cervello e cellule.

La maggior parte dei laboratori indica come “normali” valori fino a 12–15 µmol/L. Ma la letteratura scientifica ci mostra che oltre 9 µmol/L il rischio cardiovascolare comincia ad aumentare, e l’ottimale sarebbe mantenersi tra 7 e 9 µmol/L.

Significa che una persona con 11 µmol/L, che magari riceve un referto con scritto “nella norma”, in realtà sta già camminando su un filo sottile. Ecco perché insisto, la vera prevenzione non è accontentarsi dei range di laboratorio, ma conoscere i valori ottimali, che sono quelli che proteggono davvero la salute.

L’aspetto affascinante è che l’omocisteina non è solo un indicatore di rischio cardiovascolare. È un marker sistemico, che racconta molto della funzionalità generale del corpo. Un livello alterato può riflettere:

- Carenze di vitamine del gruppo B

- Difficoltà epatiche nel riciclo dei metaboliti

- Stress ossidativo cronico

- Polimorfismi genetici

- Squilibri del microbiota intestinale (che influisce sulla produzione e assorbimento di vitamine)

In un solo valore si concentra la fotografia di interi sistemi biologici.

Molte persone scoprono di avere omocisteina alta nonostante una dieta equilibrata. La spiegazione, spesso, sta nei polimorfismi genetici.

- MTHFR (metilen-tetraidrofolato reduttasi): Questo enzima è cruciale per trasformare l’acido folico in metilfolato, la forma attiva che serve per riciclare l’omocisteina. Chi ha polimorfismi del MTHFR (come C677T o A1298C) lavora a regime ridotto e accumula più facilmente omocisteina.

- MTR e MTRR: Questi geni regolano la metionina sintasi e la sua rigenerazione. Alterazioni qui riducono la capacità di “riciclare” l’omocisteina.

- CBS: La cistationina beta-sintasi regola la via della transulfurazione. Varianti in questo gene possono disturbare la trasformazione in glutatione.

Questi polimorfismi non sono una condanna, ma spiegano perché alcune persone abbiano bisogno di forme metilate e attive delle vitamine per abbassare l’omocisteina.

La strategia per riportare i valori entro i limiti ottimali si basa su alcuni pilastri:

1. Vitamine nella forma giusta

- B9: metilfolato (non acido folico sintetico)

- B12: metilcobalamina o idrossicobalamina

- B6: piridossal-5-fosfato

2. Cofattori aggiuntivi

- Colina e betaina (presenti in barbabietola, spinaci, quinoa) supportano la metilazione.

- Magnesio e zinco aiutano gli enzimi coinvolti.

3. Stile di vita

- Stop al fumo, che aumenta ossidazione e rigidità vascolare.

- Riduzione di alcol e zuccheri semplici, che peggiorano l’infiammazione.

- Movimento regolare, che stimola la circolazione e abbassa lo stress ossidativo.

4. Microbiota

Un intestino sano assorbe meglio le vitamine. In caso di disbiosi, anche la gestione dell’omocisteina diventa difficile.

Quando pensiamo a prevenzione, spesso ci fermiamo a colesterolo e glicemia. Ma la realtà è che un livello corretto di omocisteina è un fattore protettivo ben più potente:

- Cuore e vasi sanguigni: Studi hanno mostrato che abbassare l’omocisteina riduce la progressione delle placche aterosclerotiche e il rischio di eventi cardiovascolari.

- Cervello e memoria: Valori alti sono correlati a demenza, Alzheimer e declino cognitivo. Interve**re in anticipo significa proteggere il cervello nel tempo.

- Gravidanza: L’omocisteina alta aumenta il rischio di aborti spontanei, preeclampsia e difetti del tubo neurale. Monitorarla è fondamentale nelle donne in età fertile.

- Longevità: Perché invecchiare in salute significa mantenere attivi i processi di metilazione e di protezione antiossidante.

Se davvero vogliamo cambiare la traiettoria delle malattie croniche, dobbiamo guardare oltre i soliti parametri. Quante vite potrebbero essere salvate se ogni persona, una volta l’anno, facesse l’esame dell’omocisteina?

Quanti maIori, infarti e ictus evitati, quante famiglie risparmiate dal dolore, quanti anziani protetti dal declino cognitivo?

La risposta non la troveremo nelle pubblicità di farmaci, ma in una medicina che vede i campanelli d’allarme prima che suonino troppo forte.

Monitorare l’omocisteina significa fare vera prevenzione, quella che può salvare la vita.

XO - Patrizia Coffaro

Vi auguro un’estate di relax, salute e buon cibo!Grazie per la vostra fiducia e a presto pronti per nuovi percorsi di be...
07/08/2025

Vi auguro un’estate di relax, salute e buon cibo!
Grazie per la vostra fiducia e a presto pronti per nuovi percorsi di benessere.
Buone vacanze a tutti ❤️🏖️

31/07/2025
Con l’arrivo dell’estate molti pensano che perdere peso sia più facile: “fa caldo, mangio meno o più leggero… quindi dim...
22/07/2025

Con l’arrivo dell’estate molti pensano che perdere peso sia più facile: “fa caldo, mangio meno o più leggero… quindi dimagrisco!”.
Funziona per alcuni, ma non per tutti.

Ma quindi?? Cosa può succedere?
-È vero che l’appetito può diminuire ma spesso si “compensa” con gelati, granite, aperitivi, snack da spiaggia. E tra una vacanza e una cena fuori, gli eccessi si sommano senza che ce ne accorgiamo.
-Molti pensano di mangiare “PIÚ LEGGERO” MA magari non ABBASTANZA SAZIANTE.
Spesso infatti si riducono le porzioni o si evitano i carboidrati… ma poi arriva più fame la sera o voglia di dolce nel pomeriggio.
-FAME E SETE SPESSO SI CONFONDONO.
Sembra fame ma è disidratazione. Oppure si è bevuto molto ma non abbiamo davvero mangiato. Risultato: il corpo chiede energia… in ritardo e in modo sbagliato.
-La fame non è solo biochimica. In estate cambia la routine, si allentano le abitudini e il corpo cerca più stimoli, anche attraverso il cibo.

Dimagrire, a prescindere dal periodo e dalle temperature, richiede comunque:
🔹 Consapevolezza: ascoltare davvero la fame e la sazietà.
🔹 Qualità: scegliere cibi nutrienti anche se leggeri.
🔹 Equilibrio: evitare il “tanto è estate, ci penso a settembre”.
Le vere strategie per dimagrire (anche in estate)
✅ Idratati con criterio: acqua, tisane fredde, ma limita bevande zuccherate e alcolici
✅ Fai pasti completi: proteine, verdure, cereali integrali, grassi buoni
✅ Sfrutta la stagionalità: zucchine, pomodori, pesche, angurie....
✅ Muoviti con intelligenza: attività leggere ma costanti (camminate, pilates), preferibilmente al mattino o alla sera
✅ Evita le diete “lampo”: il rischio è riprendere tutto con gli interessi a settembre!

In vacanza? Nessun problema
Andare in ferie non significa vanificare i risultati. Con un po’ di consapevolezza puoi goderti le vacanze senza rinunciare al benessere:
-Fai colazioni ricche e nutrienti
-Concediti qualche sfizio, ma ascolta il senso di fame e sazietà
-Approfitta per camminare di più, nuotare o semplicemente muoverti
-Ricorda: non serve la perfezione, ma la costanza.

E tu cosa pensi della dieta in estate?Fai parte del team col caldo ho meno fame e di quello che invece ne ha di più?

17/06/2025
Fatta in casa 👩🏻‍🍳 non vuole dire mangiarne metà senza problemi!⁠⁠Mi capita spesso di fare dolci da forno per la colazio...
28/04/2025

Fatta in casa 👩🏻‍🍳 non vuole dire mangiarne metà senza problemi!⁠

Mi capita spesso di fare dolci da forno per la colazione per mio marito, perché amo farli e in linea generale non sono “proibiti” ma allo stesso tempo non ho la convinzione errata che fatti in casa siano più sani.⁠

Fatto in casa non significa “light”: gli ingredienti sono sempre quelli (zucchero o dolcificanti vari, farine di vario tipo, uova, olio o b***o).⁠

Certo, possiamo bilanciare meglio le dosi, usare materie prime qualitativamente migliori, ma non è un lasciapassare per mangiare metà torta in un giorno! ⁠

In qualsiasi dolce c'è lo zucchero, sennò li chiamavano salati. Ricordiamoci che è l’unico dolce che non fa ingrassare è quello nella giusta quantità rispetto alle proprie necessità. La moderazione è la chiave, non il fatto (o non solo) che l’abbia preparata con le mie mani. ⁠
Quindi via libera anche al godersi un dolce quando si esce o in occasioni speciali, senza sensi di colpa come una fetta di sacher o un tiramisù.⁠
Cerchiamo inoltre di uscire dalla visuale delle robe fit o dietetiche. Altrimenti la nostra testa cosa pensa? ⁠
- Tanto è “fit”, posso mangiarne un altro po’⁠
- Tanto è “dietetica”, prendo un altro pezzo⁠
Tanto è proteica, mica ci sono i carboidrati! ⁠
Purtroppo non è un atteggiamento sano, e sul lungo termine non è sostenibile. ⁠
Meglio concederci ogni tanto il piacere di un buon dolce. ⁠

⁣Le‎ feste‎ sono‎ un‎ momento‎ speciale‎ da‎ vivere‎ con‎ gioia,‎ condivisione…‎ e‎ anche‎ con‎ gusto!⁣Non‎ servono‎ rin...
20/04/2025

⁣Le‎ feste‎ sono‎ un‎ momento‎ speciale‎ da‎ vivere‎ con‎ gioia,‎ condivisione…‎ e‎ anche‎ con‎ gusto!
⁣Non‎ servono‎ rinunce‎ per‎ restare‎ in‎ equilibrio:‎ bastano‎ consapevolezza,‎ buone‎ scelte‎ e‎ un‎ pizzico‎ di‎ strategia.

⁣Vi auguro una Pasqua serena e senza sensi di colpa… vivitela come meglio credete e soprattutto non dimenticando mai che DOVETE AMARE VOI STESSI ❤️

🐣🐇🍫🕊️
⁣Dott.ssa‎ Chiarillo Veronica–‎Biologa‎ Nutrizionista
📞 329 422 5920

04/03/2025

📍Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell'Obesità, ricordiamo che l'obesità non è solo una questione individuale, ma il risultato di sistemi sanitari, alimentari e urbanistici che non
supportano la salute delle persone. Secondo l'OMS, nel 2016 più di 1,9 miliardi di adulti nel mondo erano in sovrappeso, e di questi, oltre 650 milioni erano obesi.

🍎La nutrizione gioca un ruolo fondamentale: non basta solo nutrirsi, è essenziale farlo in modo equilibrato. Un sistema alimentare sano, insieme a politiche che promuovano l'accesso al cibo
nutriente, è la chiave per preve**re e affrontare l'obesità. Il tema di quest’anno ci invita ad agire su diversi fronti:

🏥Nei sistemi sanitari: è essenziale riconoscere l'obesità come malattia, implementare sistemi di monitoraggio, integrare la prevenzione e gestione nelle cure di base, garantire l'accesso ai servizi a tutti i livelli e investire in risorse e formazione per un'assistenza centrata sulla persona.

🥦Nei sistemi alimentari: sono necessarie regolamentazioni governative per ridurre il
consumo di cibi non salutari attraverso, etichettatura, restrizioni pubblicitarie e politiche che promuovano l’accesso equo ad alimenti sani, inclusa la riformulazione
dei prodotti e il supporto all’allattamento.

🌳Nei nostri ambienti e nella società: è fondamentale creare spazi verdi, incentivare la mobilità attiva, adottare misure che promuovano l’attività fisica, contrastare la stigmatizzazione dell'obesità, favorendo salute e inclusione per tutti.

Fonte👉🏼https://www.worldobesityday.org/

La dieta perfetta?Ovvio che non esiste 👎🏻Dieta non significa trovare l’alimentazione perfetta, quella buona per noi. Die...
11/02/2025

La dieta perfetta?
Ovvio che non esiste 👎🏻
Dieta non significa trovare l’alimentazione perfetta, quella buona per noi. Dieta, termine che suscita ancora un poco di timore, evocando l’immagine di privazioni e rinunce, significa semplicemente stile di vita e come tale andrebbe interpretato.
Cercate di realizzare che seguire una dieta implica un cambiamento importante del vostro stile di vita. Se comportandovi come avete fatto negli ultimi anni avete ottenuto certi risultati è evidente che occorre cambiare qualcosa. Quanto siete disposti a cambiare? È importante chiederselo perché la risposta è una misura di quanto realmente si è interessati a intraprendere il percorso. Naturalmente stiamo parlando di cambiamenti ragionevoli, della modifica di quelle abitudini, quei comportamenti, che magari ci possono parere innocui e che in realtà nel lungo periodo hanno un loro peso importante.
E come si definisce un cambiamento ragionevole? Semplicemente come una modifica dei propri comportamenti che può essere mantenuta nel tempo senza generare stress o situazioni di reale privazione. Siate comunque meno duri con voi stessi se ogni tanto ricadete nelle vecchie abitudini. Non è un problema grave, può succedere e succede: l’importante è ripartire subito, rialzarsi, darsi una scrollata e ricominciare il proprio percorso.
E se il piano alimentare ti sembra un vero e proprio schema complicato ed imposto, il segreto è essere bravo tu a voler cambiare le tue abitudini e giocare con gli alimenti che il professionista ti da' a disposizione. Puoi scomporre il piatto se presente un piatto unico, oppure presentare il piatto nel modo che più ti piace rispettando tipologia e quantità dei vari alimenti, variare la tipologia di verdure o cereali o legumi, ecc.. questi sono solo alcuni esempi.

La questione non è quindi quale tra le mille disponibili sia la dieta perfetta. Nessuna lo è. La questione è chiarirsi le idee, lavorare con serenità e con la consapevolezza che il cambiamento non è soltanto esterno ma anche, e soprattutto, interiore.

🎄 Buone Feste dalla vostra Nutrizionista! 🥦✨In questo periodo di festa, ricordiamoci che il cibo non è solo nutrimento: ...
24/12/2024

🎄 Buone Feste dalla vostra Nutrizionista! 🥦✨

In questo periodo di festa, ricordiamoci che il cibo non è solo nutrimento: è tradizione, condivisione e amore. ❤️
Godiamoci ogni momento, ogni sapore e ogni brindisi, con equilibrio e consapevolezza.

Il mio unico consiglio? Ascolta il tuo corpo, scegli con cura e consapevolezza, ma non dimenticare di concederti qualche piacere senza sentirti in colpa!

Auguro a tutti voi delle Feste serene, ricche di gioia, salute e… bontà! 🌟
Grazie a tutti coloro che mi hanno dato fiducia affidandosi a me per il loro percorso verso il benessere. Il meglio deve ancora ve**re! 💪✨

Lo studio resterà chiuso fino al 6 gennaio. Ci vediamo il 7 gennaio, pronti a partire/ripartire insieme! 🥗💚

Panettone o pandoro ? Quale il migliore se si è a dieta?⁠In questo periodo panettoni, pandori, torroni sono i protagonis...
09/12/2024

Panettone o pandoro ? Quale il migliore se si è a dieta?⁠
In questo periodo panettoni, pandori, torroni sono i protagonisti della nostra tavola. In Salento poi abbiamo anche un'ampia scelta di dolci tipici. Ci sono i 'caranciuli', la pasta di mandorla, i 'scaiozzi'. ⁠

La disputa classica di ogni anno è però tra pandoro e panettone. ⁠
Non vi è molta differenza in realtà tra i due, tenendo conto che l’impasto è bene o male lo stesso come base, cioè b***o+farina+uova+zucchero, con aggiunte come aromi (rum/vaniglia/limone…), per il Pandoro, mentre nel Panettone vi si aggiungono uvette e canditi e altro. ⁠
I quantitativi degli ingredienti sono la cosa che varia tra i due dolci, poiché nel Pandoro troviamo più b***o e zucchero rispetto al Panettone, in cui però lo zucchero è compensato dalla frutta secca/candita/essiccata, che ha le sue calorie. ⁠

Quindi cosa fare? ⁠
Mangiate ciò che vi fa stare bene per appagare gusto, cuore e mente. ⁠
Non sarà infatti la scelta di un dolce rispetto ad un altro a mettere in discussione le corrette abitudini costruite e portate avanti tutto il resto dell'anno. ⁠
Non è necessario rinunciare a queste golosità, consumatele però con moderazione. ⁠

E tu quale preferisci? ⁠
C'è un dolce tipico della tua zona che ami particolarmente? ⁠


Indirizzo

Via Santa Maria Di Leuca, 36
Ruffano
73049

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