17/11/2025
PARLARE DELLA MORTE AI BAMBINI
non evitare il dolore ma riconoscerlo e accompagnarlo
La morte è un mistero della vita e i bambini la incontrano molto prima di quanto pensiamo. Può essere la perdita di un nonno, di un animale domestico o di un compagno di scuola.
Spesso vogliamo proteggerli, nascondendo la realtà o minimizzandola, ma questo può avere effetti deleteri nel tempo, creando difficoltà nell’accettazione della morte e nel senso della vita.
I bambini hanno bisogno di verità.
Le loro domande sul perché si muore o cosa succede dopo non sono curiosità passeggere: cercano di capire la vita e di imparare a gestire le emozioni.
Evitare il dolore non li aiuta a crescere, attraversarlo sì.
La tristezza, la confusione, la rabbia sono esperienze preziose che insegnano empatia, resilienza e la bellezza dei legami.
Anche i bambini, come gli adulti, hanno bisogno di riti e rituali per elaborare un lutto. Disegni, lettere o piccoli gesti dedicati a chi non c’è più li aiutano a dare forma alle emozioni e a sentirsi vicini alla persona amata.
Parlare di morte con sincerità significa usare parole semplici, essere presenti e accogliere le loro domande, anche quando non ci sono risposte definitive. Significa insegnare a ricordare chi non c’è più, a valorizzare i legami e a vivere pienamente il presente.
I bambini non hanno bisogno di protezioni illusorie. Hanno bisogno di adulti coraggiosi che li accompagnino a guardare il mistero della vita, a sentire il dolore e a trasformarlo in comprensione e crescita.
Solo così potranno diventare persone capaci di vivere con autenticità e consapevolezza.
.ssa-Rosa-Defilippis-psicologa-psicoterapeuta