
05/05/2025
C’e` un’infanzia minacciata, c’e` il tentativo di salvarsi
senza pronunciare parole, orientandosi coi nomi
dei fiori, costruendo creature di neve, lasciandosi guidare
da animali disegnati. Perche´ la poesia e` un sostegno
leggerissimo, quasi impalpabile e salva la vita.
C’e` l’assoluta solitudine dell’infanzia quando viene
travolta e quando il dolore che resta viene considerato
illegittimo. Allora, e` un dolore illecito che dura
tutta la vita. Allora, vuole essere ascoltato. Sempre.
E lasciali dire gli altri che credono che l’infanzia passi,
che bisogna pensare ad altro e costruire il domani o
peggio ‘stare nel presente’.
Il presente dell’infanzia e` poter giocare con tutto, e`
una gioia a misura del dolore, una gioia smisurata che
fa crepare d’invidia gli adulti di professione.
E`nel tenebroso buio che si intravedono lumini da
seguire, e` nell’assumersi il proprio destino che si impara
a danzare, leggeri.
L’infanzia e` un luogo assoluto, senza tempo, luogo
di transito, in cui non si puo` sostare, ma tornare sempre.
Dalla prefazione di Chandra Livia Candiani a 'Vista dalla luna.' Salani editore
Ci vediamo giovedì 8 maggio alle 18.30
Comune di Noicàttaro
Ambito Territoriale Sociale di Mola di Bari