Daniela Pedrocchi Psicologa Psicoterapeuta

Daniela Pedrocchi Psicologa Psicoterapeuta Daniela Pedrocchi
Psicologa - Psicoterapeuta - Formatrice

02/12/2023

💛⚽❤️
E' sbarcato un alieno è tra di noi
Un ragazzino dal viso pulito
Che si permette di sconfiggere il n. 1 al mondo, 3 volte in 12 giorni

Possibilità per chi non ne ha ancora usufruito
30/11/2023

Possibilità per chi non ne ha ancora usufruito

16/10/2023
07/10/2023

Signori e signore inchinarsi.

Se fosse un ragazzo che gioca a calcio il mondo sarebbe ai suoi piedi. E giornali e i media non parlerebbero d’altro. Invece è una ragazza che fa ginnastica ritmica.

Ad un livello stratosferico. Ha vinto 4 ori ai Mondiali di Sofia. Poi un altro nell’all around. Cambiamola questa percezione assurda.

Lo sport e gli sport minori. Noi da qualche giorno parliamo molto di lei, Sofia Raffaeli.

Lei che “quest'estate studiava seriamente per la maturità, che vorrebbe studiare matematica all'università, ma teme di non poterla conciliare con gli allenamenti, che ieri ha speso le sue prime parole da vincitrice in solidarietà con la sua terra devastata dall'alluvione”.

E per la sua straordinaria allenatrice Julieta Cantaluppi. La sua capacità ci incanta e ci onora.

30/09/2023

Per educare un bambino bisogna prima educare se stessi: una verità spesso difficile da mettere in pratica....

30/09/2023

Accrescere l’autoefficacia nei bambini significa prepararli all’apprendimento e alla vita forti delle loro consapevolezze e sicuri di loro stessi.

30/09/2023

Author Details Author Details Anna De Simone Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder ... Leggi tutto

30/09/2023

Nel racconto dello spot la bambina rivela di amare profondamente i propri genitori nonostante la separazione. Per questa ragione non sceglie un frutto della discordia (una mela) ma un frutto simbolo, come ritiene, per esempio, la mitologia cinese, di immortalità (la pesca). Dunque un frutto che rappresenta un legame che non si interrompe, che non finisce, che si mantiene nel tempo. Non è forse questo un modo con il quale i bambini fantasmizzano il legame affettivo coi loro genitori? Un legame che non può essere spezzato, un riferimento solido, una “base sicura”, come direbbe Bowlby. Di fronte a questa macchia di Rorschach personalmente non vedo alcuna celebrazione della famiglia tradizionale anti-divorzista. Vedo piuttosto lo sguardo di una bambina che vuole assicurarsi che tra i suoi genitori sussista ancora un legame e vedo due genitori in grado di sopportare il lutto del loro fallimento di coppia senza coinvolgere come un ostaggio la propria figlia. [...] È lo sforzo che ogni genitore separato sa di dover provare a compiere: differenziare la sua posizione soggettiva e il suo diritto alla libertà, dalla responsabilità illimitata che comporta l’essere padre o madre di un figlio. Non è quello che il gesto di questa bambina traduce nel carattere "magico" del suo dono? Preservare un legame tra i genitori anche nella distanza?

https://www.massimorecalcati.it/images/Esselunga_lo_spot_della_discordia_-_LR_-_29_Settembre_2023.pdf

Al link l'articolo di Massimo Recalcati "Esselunga, lo spot della discordia e come ci guardano i figli" su La Repubblica di oggi.

Buona lettura!
SC

13/09/2023

“Solo una mente educata può capire un pensiero diverso dal suo senza la necessità di accettarlo".

Aristotele

13/09/2023

Ribadisco spesso due cose.
La prima è che la tecnologia è un dispositivo didattico, quindi non può esserci una scuola digitale, è un azzardo, un ossimoro, la scuola è la scuola, in digitale sono gli strumenti.
Il secondo aspetto riguarda la considerazione positiva degli strumenti tecnologici nell’uso comune, cioè assieme e non in sostituzione, come si potrebbe pensare del tablet quale sostituto della penna.

Oggi le ricerche ci danno ragione sulla negatività dell’uso della tastiera e del tablet in età precoce, con un aumento dei disturbi specifici dell’apprendimento, perché infieriscono pesantemente sui processi di lettoscrittura. La lettoscrittura è un processo motorio e non semplicemente mentale, ed è un danno cancellare l’aspetto motorio della penna, legato al coordinamento cerebrale, sostituendolo con un processo più semplice e ripetitivo come quello di ba***re i tasti sulla tastiera, soprattutto nei bambini fino a sei anni che hanno una capacità plastica e di assorbimento eccezionali.

Nel momento in cui li abituiamo ad usare il touch o la tastiera, come sta succedendo in alcuni asili nido, diventa un aspetto pericoloso per la loro salute mentale. Tutto il lascito della Montessori e delle neuroscienze ci dicono che le mani sono l’organo del cervello, dell’intelligenza, se le compromettiamo consentendo ai bambini di fissarsi sulla realtà virtuale, da cui vengono attratti in maniera pedissequa, uccidiamo letteralmente la loro possibilità di sviluppo neuromotorio, psicomotorio e di apprendimento.

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