02/08/2025
Come mediatori familiari, ci si ritrova ad a accompagnare persone che hanno scelto una “scarpa” che non calza bene: troppo stretta, troppo larga o semplicemente inadatta al loro cammino. Nessuno inizia una relazione pensando di soffrire, eppure succede. Spesso accade perché, nella fretta di decidere, si trascurano aspetti importanti come la comunicazione sincera, la gestione dei conflitti e la condivisione di una visione comune del futuro.
Ogni relazione è unica, proprio come ogni piede, e nessuna scarpa è perfetta fin dal primo passo. Il matrimonio non è un traguardo, ma l’inizio di un percorso lungo che richiede cura, adattamento, pazienza e ascolto reciproco. Il mio lavoro come mediatore familiare è proprio questo: aiutare le coppie a trovare la misura giusta, accompagnandole in un cammino di dialogo e trasformazione. Insieme impariamo a stringere quei lacci senza far male, o ad allargarli senza perdere stabilità, così da poter camminare fianco a fianco con sicurezza e rispetto.
Spesso chi si rivolge al mediatore familiare porta con sé ferite causate da scarpe sbagliate. relazioni che hanno fatto male, aspettative deluse, passi incerti. Ma non è mai troppo tardi per cambiare calzatura o chiedere aiuto. Anche le scarpe più logorate possono essere riparate, se c’è la volontà di entrambi e il giusto sostegno.
A chi già cammina in una relazione difficile, dico: non arrendetevi. Si può imparare a camminare meglio, insieme.
Dott.ssa Amalia Lauria
Socio Professionista Aims
Il matrimonio è come una scarpa.
Se ti sta larga la trascini, se ti sta stretta
ti fa male. Non è qualcosa che puoi toglierti quando vuoi, né tantomeno si tratta semplicemente di “indossarla e basta”.
Per questo motivo ho ritenuto importante condividere queste riflessioni, dedicate a chi ancora non ha “indossato” nulla.
Cari single,
se state per “comprare una scarpa”, ovvero per sposarvi, fermatevi un momento e riflettete su questi aspetti fondamentali:
1. 𝐋’𝐀𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐅𝐢𝐬𝐢𝐜𝐨
Non cercare necessariamente la persona più bella, né la più costosa o quella che attira maggiormente l’attenzione.
Cerca piuttosto quella che ti calza perfettamente, quella fatta apposta per te. Non tutti i belli, i brillanti o gli “ideali” sono adatti a te. Non tutte le donne affascinanti sono quelle giuste per la tua vita.
Cerca chi cammina al tuo stesso passo, chi condivide i tuoi valori più profondi. Non si tratta solo di una questione di gusto, ma di vera sostanza.
2. 𝐋𝐚 𝐏𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
Non tutte le scarpe stanno sullo stesso scaffale. Esistono scarpe eleganti, da ginnastica, da bambino, da tutti i giorni: ognuna ha il suo posto specifico.
Allo stesso modo, non cercare la tua persona in luoghi che non hanno nulla a che vedere con ciò che sei realmente.
Non dire di voler trovare l’amore vero in mezzo al rumore, alle maschere e alla confusione. Prima di tutto, chiarisci cosa conta davvero per te. Scoprilo sul serio. Solo dopo inizia a cercare, perché se non sai chi sei, ogni scarpa ti sembrerà quella giusta.
3. 𝐋𝐚 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
Nel matrimonio non si può “provare prima di comprare”. Per questo è fondamentale avere una guida, ascoltare consigli saggi e pregare. Confrontati con chi già cammina da anni con il proprio paio di scarpe. E soprattutto, chiedi consiglio al Fabbricante: sì, a Dio. Solo Lui conosce la tua misura esatta.
𝐔𝐧𝐚 𝐒𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐚
Molti si sposano spinti dall’emozione, dalla pressione sociale o per imitazione. Ma il matrimonio non è un singolo giorno di festa. La cerimonia dura solo qualche ora: il matrimonio è tutta una vita.
Non scegliere alla cieca. Prima di decidere, chiediti:
• Di cosa è fatta questa scarpa? (la sua storia personale)
• Che numero è? (i suoi valori e principi)
• Quanto durerà? (il suo carattere)
• Mi farà male? (la nostra compatibilità)
• Chi l’ha disegnata? (fede, origine, scopo nella vita)
𝐔𝐧𝐚 𝐑𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐝𝐚 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞
Oggi molti camminano nel dolore, con scarpe bellissime all’esterno ma piene di ferite dentro. Altri trascinano relazioni che non sono mai state davvero adatte a loro.
Tuttavia, se ti sei già sbagliato, non tutto è perduto. Chiedi aiuto al Fabbricante. Lascia che Dio ti plasmi, ti curi e ti ricostruisca.
Perché amare non significa solo apparire bene insieme: significa camminare in pace, con passo sicuro, verso lo stesso destino.