08/05/2021
📣♥️💬
Un dolore sordo alla bocca dello stomaco..
Si è laureata ieri Lorena Quaranta.
Facoltà di Medicina dell’Universitá di Messina.
110 e lode.
Ma lei, Lorena, non c’era.
La sua tesi l’ha discussa Vittoria, sua amica e collega.
Davanti al Rettore c’erano il suo papà, la sua mamma, i fratelli e la sorella.
Erano eleganti, fieri e composti.
Ma lei, Lorena, non c’era.
Non c’era quella bellissima ragazza elegante, raffinata, studiosa e appassionata di medicina.
Non c’era quel fiore bellissimo che sognava di fare la pediatra, di curare i bambini.
Lorena non c’era perché lo scorso 31 marzo, quando l’Italia era in lockdown, il fidanzato l’ha ammazzata, nella loro casa a Furci Siculo.
Quel ragazzo che magari la chiamava amore.
Quel ragazzo di cui lei si fidava, che avrebbe dovuto proteggerla.
Ma Lorena si è laureata lo stesso.
Col massimo dei voti e con la lode, come meritava.
Il suo sogno spezzato si è realizzato con la voce e il coraggio della sua amica Vittoria, con il dolore muto e prezioso dei suoi familiari, con la commozione del Rettore.
“La proclamiamo Dottoressa in Medicina e chirurgia con la votazione di 110/110 e lode accademica”
Ecco, si è laureata Lorena.
E questa laurea è un pugno, uno schiaffo, una coltellata.
Per ricordare i pugni, gli schiaffi, le coltellate che hanno ammazzato lei e tutte le donne uccise da chi le chiama “amore”.
Per scuotere coscienze, per rimestare anime, per inchiodare cervelli.
Per dire “BASTA”.
Grazie dottoressa Lorena Quaranta.
Congratulazioni a lei e alla sua famiglia ❤️
-Antonella Pavasili