
29/08/2025
Scegliere l’ non è solo un atto medico: è un atto di amore, di fiducia, di coraggio.
È il momento in cui una coppia, dopo aver affrontato dubbi, paure e spesso lunghi percorsi, sceglie di guardare oltre il DNA, per dare vita a un sogno che vale ogni passo: diventare genitori.
Forse vi siete chiesti: "Questo bambino mi somiglierà?" "Sarà davvero mio?"
La risposta è SI.
Non nel senso tradizionale della genetica, ma in un modo ancora più profondo.
Perché un figlio non è solo fatto di geni, ma di abbracci, risvegli notturni, risate, domande buffe, carezze sulla fronte e passi condivisi ogni giorno.
Non serve lo stesso DNA per essere madre o padre.
Serve esserci.
Nel corpo, nel cuore, nella mente.
E poi c'è la scienza che oggi ci conferma una verità meravigliosa: anche se l’ovulo non è il tuo, il tuo corpo influenza quel bambino fin dal primo istante, attraverso l’ambiente uterino, gli ormoni, le emozioni, la connessione che si crea già in gravidanza.
È l’epigenetica, ed è reale.
E sapete una cosa che molti genitori raccontano?
Alla fine, il bambino vi somiglia comunque.
Nei sorrisi, nei gesti, nei modi di fare. Perché cresce con voi, vi osserva, vi imita, vi ama.
A tutte le coppie che stanno affrontando l’ovodonazione, diciamo questo: NON SIETE SOLI.
Il vostro amore, la vostra determinazione e il vostro desiderio di genitorialità sono più forti di qualsiasi ostacolo.
Il vostro bambino sarà profondamente, irrimediabilmente, vostro.
Nel modo più vero e completo che ci sia.
Con rispetto, speranza e un grande abbraccio a ciascuno di voi.
Silvia