29/05/2025
Violenza di genere, farmacie in prima linea.
Rafforzare il ruolo delle farmacie di comunità come presidi di prossimità essenziali nella prevenzione e nel contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere, integrandosi con il progetto Mimosa, ideato dall’associazione Farmaciste Insieme, che da oltre dieci anni opera per valorizzare il ruolo delle farmacie a sostegno e tutela delle donne in difficoltà. È l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato ieri, 28 maggio, tra la Ministra della Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, e Farmaciste Insieme, Federfarma - per la quale è intervenuto il presidente Marco Cossolo -, Federazione degli ordini dei farmacisti (Fofi), Assofarm e FarmacieUnite. L’iniziativa è stata promossa dall’onorevole Marta Schifone.
La Ministra delle Pari Opportunità ha sottolineato come iniziative quali la firma del Protocollo possano “contribuire in modo concreto a un cambio culturale”. “Le leggi sono importanti – ha spiegato Roccella -. È importante tipizzare il reato e alzare le pene, ma questa strategia non ha capacità di incidere se non c’è un’azione corale e le farmacie sono il luogo in cui si instaura un rapporto di fiducia tra donne, che offre la possibilità di intervenire prima che il ciclo della violenza arrivi al culmine”.
All’incontro è intervenuto anche Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, che ha parlato di “emergenza globale per la società”. Il Sottosegretario ha riportato il dato delle donne che si rivolgono al pronto soccorso per violenza - 17mila -, “un dato in crescita che indica come il fenomeno non abbia una risoluzione unica. La bontà di questo protocollo – ha affermato Gemmato - sta nell’approccio multidimensionale al problema per arrivare con fiducia e in prossimità a chi subisce violenza, attraverso la rete delle farmacie”. Il farmacista può fare la differenza anche “individuando i reati spia, che spesso precedono i femminicidi – ha proseguito Gemmato -. La farmacia è anche il luogo nel quale si possono consegnare i propri stati d’animo, i segnali che interpretati dai professionisti al banco possono fare la differenza per la donna”.
Anche Schifone ha ricordato la funzione “altissima” della farmacia a livello di coesione sociale; mentre Cossolo, nel suo intervento, ha parlato della collaborazione di lungo corso con Farmaciste Insieme che, con il Progetto Mimosa, “rendono disponibili attraverso la rete delle farmacie, in modo capillare, le informazioni da dare alle donne”. Accoglienza, interazione di fiducia da donna a donna, presenza capillare e facile accesso sono, dunque, “gli aspetti chiave che danno forza al ruolo della farmacia al fianco della donna, come luogo sicuro nel quale rifugiarsi. Il protocollo - ha concluso - è un’alleanza di civiltà che rafforza il valore sociale della farmacia nel tessuto del nostro Paese”. La presidente di Farmaciste Insieme, Angela Margiotta, ha sottolineato, invece, come sia cambiato il Progetto Mimosa, a partire dalla grafica: “Siamo passati da una donna sofferente a una sorridente. Con il sorriso si accoglie – ha spiegato – e con la firma del Protocollo dobbiamo portare avanti un cambiamento culturale. La farmacia, se unita, potrà essere di grande aiuto ai cittadini”.